il Ducato » sport http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » sport http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Sport, Urbino non sa più vincere: crisi economica e di risultati http://ifg.uniurb.it/2015/03/10/ducato-online/sport-urbino-crisi-economica-risultati/67572/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/10/ducato-online/sport-urbino-crisi-economica-risultati/67572/#comments Tue, 10 Mar 2015 11:17:21 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=67572 7° RITORNO

Le ragazze della Zeta System – Foto di Andrea Ceccarini

URBINO – Per la Zeta System Urbino Volley il verdetto è già stato emesso: la retrocessione è ormai matematica. Che si trattasse di un’annata fallimentare per la pallavolo urbinate lo sospettavano in tanti, ma quello che forse nessuno si aspettava era una stagione tragica per l’intero sistema sportivo ducale. Tutti i principali sport di squadra della città, infatti, stanno attraversando una profonda crisi di risultati. Il Basket Ducale è penultimo a 12 punti, l’Urbino-Pieve è terzultimo a 24 punti, mentre il Futsal Urbino, la squadra di calcio a 5, è penultimo a 18 punti.  Più che una sfortunata congiuntura astrale, la situazione è il frutto di una complessa congiuntura economica.

Dal trionfo europeo raggiunto in Coppa Cev nel 2010 contro la Dinamo Krasnodar alla sconfitta senza storia di ieri al Palapomì contro Casalmaggiore, la Zeta System ora fa dunque i conti con la retrocessione. “È vero, siamo passati dalla Coppa Cev alla serie A2, ma non dobbiamo dimenticare che la pallavolo ducale esiste ancora, nonostante molti club in simili condizioni sono falliti nel recente passato”, spiega Andrea Ebana, secondo allenatore. Ha portato una diagnosi simile anche il capitano, Alice Santini: “Sono cinque anni che gioco nelle Marche e ho assistito al tramonto di numerose realtà del territorio. Alla fine sono rimaste Urbino e Macerata, ma è un problema nazionale e non locale”. Sono tutti d’accordo sull’origine dei problemi: la crisi dell’economia che sta colpendo inesorabilmente tanti settori, sport incluso. Le aziende faticano a sopravvivere e non hanno più fondi da investire nello sport. “È un problema grosso e italiano – affermano coralmente Jan de Brandt ed Ebana, allenatore e vice – ma finché lo sport sarà considerato un lusso e non un’opportunità difficilmente arriveremo a un punto di svolta”.

Se la crisi della pallavolo urbinate è sotto la luce dei riflettori, non si può dire altrettanto per tutti coloro che negli altri sport provano a tenere alto il nome di Urbino ogni fine settimana. “Il nostro problema non è l’inferiorità tecnica, ma il fatto che siamo una squadra di giovani alla prima esperienza in C1 – confessa Guido Mancini, portiere del Futsal Urbino – Inoltre non ci sono soldi, la gente non ha più il coraggio di investire nemmeno in uno sport che in passato ha saputo fare onore alla città di Urbino, giocando anche in serie B”.

Tutte le società, dunque, sono in attesa di qualcuno in grado di valorizzare il potenziale tecnico esistente, come confermano i ragazzi del Basket Ducale. “Specialmente in un momento di estrema crisi, il settore giovanile assume un ruolo di primaria importanza perché garantisce introiti alla società e ricambio generazionale alle squadre”, dice Christian Cangiotti, allenatore della squadra. “Non abbiamo un settore giovanile e non ci sono finanziamenti che ci consentono di averlo. Abbiamo una squadra che cambia ogni anno sfruttando gli studenti dell’Università e in questo modo non possiamo mai nemmeno pensare di iniziare un percorso concreto. L’anno scorso, ad esempio, avevamo in organico due studenti che contribuivano a elevare il livello della squadra, ma una volta terminati gli studi sono tornati a casa, lasciando un vuoto difficilmente colmabile in breve tempo”.
Luigi Fiorani, da anni tra le fila dei cestisti urbinati, prosegue sulla stessa linea del suo mister: “Siamo indietro rispetto a tante altre realtà locali, che hanno intuito prima di noi il valore dei settori giovanili e hanno trovato degli sponsor in grado di sostenerli, grazie ai quali militano in categorie più alte sfruttando organici composti da ragazzi del posto”.

Per il calcio ducale, infine, la situazione è diversa perché in questo caso il problema sono proprio le prestazioni sul campo dell’Urbino-Pieve. Lorenzo Micheli, difensore urbinate,  è sicuro delle sue posizioni: “La squadra è stata concepita per raggiungere ben altre posizioni in classifica e aveva tante ambizioni. Il vivaio funziona: lo dimostra il fatto che cinque di noi provengono dal settore giovanile e sono pronti interessanti innesti per la prossima stagione. La causa di questa classifica poco felice è difficile da isolare, ma si tratta di errori di squadra per cui tutti noi dobbiamo assumerci le nostre responsabilità”.

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Speciale Sport – Verso i mondiali: il cammino di avvicinamento al Brasile http://ifg.uniurb.it/2014/04/16/ducato-online/speciale-sport-verso-i-mondiali-il-cammino-di-avvicinamento-al-brasile/61392/ http://ifg.uniurb.it/2014/04/16/ducato-online/speciale-sport-verso-i-mondiali-il-cammino-di-avvicinamento-al-brasile/61392/#comments Wed, 16 Apr 2014 08:30:38 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=61392 [continua a leggere]]]> URBINO – Mancano due mesi ai mondiali brasiliani e la febbre calcistica inizia a salire tra gli appassionati di tutto il mondo. Ma il mondiale non è solo un evento sportivo. Dal momento dell’assegnazione dell’evento in Brasile ci sono state contestazioni, scontri e polemiche. Sport, economia e politica si intrecciano come non mai in occasione di questi eventi.

Il primo aspetto da considerare è sicuramente quello strettamente agonistico. Il pensiero principale di tutti i tifosi italiani è sapere cosa potrà fare la nazionale allenata da Cesare Prandelli. E le domande si concentrano ora anche sulle convocazioni, con tanti dubbi sugli attaccanti che il tecnico porterà con sé in Brasile. Per capire quali sono le speranze azzurre ma anche le favorite della competizione ospite in studio Filippo Corsini, conduttore dello storico programma radiofonico ‘Tutto il calcio minuto per minuto’.

Altro argomento di discussione riguarda i ritardi nella costruzione degli stadi. Ben 4 dei 12 previsti non sono ancora pronti e si teme che non verranno consegnati in tempo. Inoltre, in molti parlano del pericolo sicurezza e anche la presidente brasiliana Dilma Roussef ha detto che potrebbe “non partecipare alla cerimonia d’apertura per paura di creare dissidi”. A commentare la situazione in Brasile c’è Gustavo Westmann, funzionario dell’ambasciata brasiliana a Roma.

In studio Marisa Labanca e Mario Marcis

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Mondiali di ginnastica ritmica, l’Italia vince due ori nelle categorie a squadre http://ifg.uniurb.it/2014/04/14/ducato-online/mondiali-di-ginnastica-ritmica-litalia-vince-due-ori-nelle-categorie-a-squadre/61398/ http://ifg.uniurb.it/2014/04/14/ducato-online/mondiali-di-ginnastica-ritmica-litalia-vince-due-ori-nelle-categorie-a-squadre/61398/#comments Mon, 14 Apr 2014 09:44:45 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=61398 foto 1PESARO – Insieme sono imbattibili, nell’individuale devono ancora migliorare. Le farfalle delle nazionale italiana chiudono la Coppa del Mondo di ginnastica ritmica, che si è tenuta all’Adriatic Arena di Pesaro l’11,12 e 13 aprile,  con due medaglie d’oro nella categoria a squadre ’10 clavette’ e ‘3palle/2nastri’ e con il primo posto nella classifica generale All around che premia la nazionale che ha ottenuto il miglior punteggio durante le qualificazioni alla fase finale. Marta Pagnini, Andreaa Stefanescu, Sofia Lodi, Camilla Patriarca, Camilla Bini e Valeria Schiavi (queste ultime due erano le uniche marchigiane in gara), allenate da Emanuela Maccarini hanno sbaragliato la concorrenza delle 36 nazioni in gara, districandosi come se fossero contorsioniste circensi tra musiche da discoteca e nastri colorati.

Sul podio, dietro le azzurre, per la categoria ’10 clavette’ è arrivata la Bielorussia e Israele, per la categoria “3palle/2nastri” Israele e Giappone. Nelle gare individuali invece poche soddisfazioni: soltanto un’atleta italiana, Veronica Bertolini, si è qualificata alle fasi finali nella categoria Palla, conquistando il nono posto. A trionfare in tutte le categorie individuali (Palla, Cerchio, Nastri e Clavette) è stata la sedicenne russa Yana Kudryavtseva.

“Per noi questo è un risultato molto importante – ha detto l’allenatrice azzurra Emanuela Maccarini – che ci permetterà di prepararci al meglio ai prossimi impegni. L’obiettivo sono le Olimpiadi di Rio 2016″.

Durante le tre giornate di gare sugli spalti il tifo non è mancato: tantissimi i sostenitori da tutto il mondo, tra loro molte ragazzine provenienti dalle scuole di ginnastica ritmica che, per tutta la gara, non hanno mai smesso di urlare il nome delle loro beniamine come se fossero rock star. A lasciare a bocca aperta gli spettatori della finale, oltre alle sbalorditive capacità fisiche delle atlete, sono state le loro divise fatte di paillette luminose e colori sgargianti. Rosa, verde, arancione e infine il bianco, quello delle atlete italiane con cui sono salite sul gradino più alto del podio, accompagnate dell’inno d’Italia cantato dai tremila sostenitori italiani presenti per la fase finale.

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Rassegna stampa – 7/04/2014 http://ifg.uniurb.it/2014/04/07/radio-ducato/rassegna-stampa-7042014/60870/ http://ifg.uniurb.it/2014/04/07/radio-ducato/rassegna-stampa-7042014/60870/#comments Mon, 07 Apr 2014 09:05:34 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=60870 [continua a leggere]]]> Ascolta la rassegna stampa del 7 aprile 2014

In studio Tommaso Cherici

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Bocce, pallavolo e atletica: la squadra di disabili di Urbino conquista tutto http://ifg.uniurb.it/2014/03/26/ducato-online/bocce-pallavolo-e-atletica-la-squadra-di-disabili-di-urbino-conquista-tutto/60391/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/26/ducato-online/bocce-pallavolo-e-atletica-la-squadra-di-disabili-di-urbino-conquista-tutto/60391/#comments Wed, 26 Mar 2014 15:07:47 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=60391 PallavolistiURBINO – Hanno già vinto il campionato regionale, conquistato l’oro nel singolo agonistico e il 3 aprile partiranno per il torneo nazionale: sono i sette ragazzi della squadra di bocce con disabilità intellettiva relazionale della So Sport di Urbino. Ma non ci sono solo loro: anche la squadra di pallavolo e quella di atletica hanno portato alla nostra città medaglie e riconoscimenti.

Cristina Ranocchi, referente dell’associazione sportiva racconta: “Seguiamo 23 ragazzi, dai 18 ai 40 anni, tutti della provincia di Pesaro Urbino. Hanno un ritardo cognitivo ma riescono ad esprimersi al meglio attraverso lo sport. Abbiamo iniziato con la pallavolo e piano piano ci siamo allargati. Ora i nostri atleti si cimentano nell’atletica in varie discipline: dal salto in lungo alla staffetta,  al giavellotto”.

“So” è il loro grido di battaglia: “E’ il saluto che facciamo prima di ogni partita. Siamo stati scelti dalla FISDIR (federazione italiana sport disabilità intellettiva relazionale) come unico centro pilota in Italia per la pallavolo. Due ragazzi vengono addirittura da Ravenna per giocare con noi. Ci alleniamo ad Urbania, a Fermignano e al campo sportivo di Urbino. Gli atleti che raggiungono i traguardi più importanti diventano a loro volta insegnanti dei loro compagni, come è capitato alla nostra campionessa italiana di giavellotto”.

MedagliatiA seguire i ragazzi sono educatori, professionisti ma anche volontari. Olimpia, studentessa di scienze motorie, ha svolto dei tirocini formativi nell’associazione: “Il mio sogno è lavorare con questi ragazzi. E’ stata una esperienza molto positiva. Loro sono bravissimi, al di sopra delle nostre capacità. Ci vuole solo un po’ più di tempo per spiegargli un esercizio”, racconta.

Il prossimo appuntamento per la squadra di bocce è a Roma per il Meeting Nazionale FISDIR, mentre la squadra di pallavolo a settembre parteciperà al quarto campus che si svolgerà proprio ad Urbino. Ad ottobre poi, partirà alla volta di Ravenna per riconquistare il titolo nazionale, già vinto nel 2013. A giugno invece si svolgerà a Macerata il campionato di atletica: “Sono tutti invitati a vedere con i propri occhi quanto attraverso lo sport si riesca a realizzare una vera inclusione sociale. La dimensione della disabilità viene annullata dalla loro passione”, conclude Ranocchi.

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Comunali 2014, Urbino che vorrei: il sondaggio tra i cittadini http://ifg.uniurb.it/2014/03/14/ducato-online/comunali-2014-urbino-che-vorrei-il-sondaggio-tra-i-cittadini/59167/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/14/ducato-online/comunali-2014-urbino-che-vorrei-il-sondaggio-tra-i-cittadini/59167/#comments Fri, 14 Mar 2014 13:20:57 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=59167 Ducatoa 137 abitanti. I cittadini-elettori hanno detto la loro sulle questioni più importanti.Un 'vademecum' per il futuro primo cittadino Le interviste: Muci - Gambini - Crespini - Malerba - Sgarbi - De Santi - Demitri - Londei - Forti SFOGLIA E LEGGI Il nuovo numero de Il Ducato]]> città idealeURBINO – Piazza della Repubblica è affollata di giovani. Sono accorsi da tutta Europa, e oltre, per assistere alla Fiera internazionale dell’Arte contemporanea. L’evento è solo il primo di una lunga serie di iniziative promosse da Comune e università con la partecipazione attiva degli istituti d’arte urbinati. Ne parlano tutti e tutti vorrebbero essere qui, nella città ducale che per l’occasione ha implementato la rete di trasporti extraurbani. Per raggiungere piazza Raffaello,  trasformata in un grande museo all’aperto, si può lasciare l’automobile a porta Santa Lucia e da lì proseguire con le scale mobili o gli ascensori.

Questa è l’immagine utopica costruita interpretando i desideri di chi vive a Urbino, o almeno quelli di 67 donne e 70 uomini che hanno risposto alle domande del nostro questionario. I giovani.

Dalla “città ideale” alla città ducale, quella vera, dove i giovani sono più degli abitanti. Gli urbinati ne sono consapevoli tanto che il 92,7% di loro è convinto che senza gli universitari la città “morirebbe”. Paradossalmente quella che è la più grande risorsa di Urbino, diventa un problema quando gli stessi giovani, che pagano affitti e tasse universitarie, escono il giovedì sera per divertirsi. Gli abitanti del centro storico si lamentano per il chiasso e la sporcizia che il venerdì mattina trovano in piazza e nei vicoli. Come risolvere il problema? Per il 73% degli intervistati basterebbe creare nuovi luoghi di aggregazione, mentre il 26,5% pensa che la soluzione possa essere la chiusura dei locali a mezzanotte. «È un’assurdità – dice un settantenne – perché oggi i ragazzi non escono prima delle undici di sera. Mica come ai miei tempi quando i bar alle 21 erano già tutti pieni».

La città. Un borgo rinascimentale tanto bello quanto inaccessibile. Dentro le mura, salite che anche l’alpinista Reinhold Messner avrebbe qualche difficoltà a “scalare”. A complicare le cose si aggiunge la zona a traffico limitato (Ztl) che impedisce alle automobili di circolare nel centro storico, penalizzando, secondo il 66,4%, non solo i commercianti, ma anche cinema e teatro. Vero è che più della metà degli intervistati sostiene anche che la Ztl riesce a preservare la vivibilità della zona. Avere delle “buone gambe” a Urbino è fondamentale. Non solo perché non si può accedere al centro in automobile, ma anche perché non ci sono né scale mobili né ascensori gratuiti. Forse è per questo che l’86% desidererebbe avere questo tipo di facilitazioni.

Ma Urbino non è solo centro storico. Negli ultimi anni, i quartieri fuori le mura sono stati notevolmente ampliati. Come raggiungerli? Con i mezzi pubblici, che per il 50,4% degli intervistati sono efficienti e puntuali. Ma non per tutti: «Gli studenti – dichiara una giovane donna – sono costretti a vivere in centro, spendendo molto di più per l’affitto, perché i bus la sera non passano e non collegano tutte le zone della città». Situazione che non migliora quando si parla di collegamenti extraurbani: per il 68,6% è mal collegata con il resto d’Italia. Sarà anche per questo che i turisti non sono poi così tanti. Non è però tutta colpa dei trasporti. Il 76,6% del campione ritiene che le bellezze di Urbino siano poco pubblicizzate. La casa di Raffaello, le colline del Montefeltro, il Museo della città, i torricini di palazzo Ducale sono solo alcuni dei luoghi unici e magici della città. «Un castello così ce l’abbiamo solo noi e Walt Disney», dice Andrea, agente di commercio di giorno e dj di notte. È inoltre significativo che il 96,4% vorrebbe che Comune e università collaborassero di più per organizzare eventi culturali.

Una volta arrivato nella città ducale, il turista avrà delle difficoltà a trovare qualche souvenir: sono sempre di più i locali chiusi o sfitti. Problema che per il 54% degli intervistati non deriva dall’apertura dei due centri commerciali – che sono comunque troppi per il 64,2% – ma dagli affitti troppo alti. Il degrado. «La differenziata non funziona perché non ci sono abbastanza controlli. Bisognerebbe fare una raccolta porta a porta, così chi non divide i rifiuti correttamente verrebbe multato». L’opinione espressa da una barista del centro storico non è condivisa da tutti gli intervistati. Infatti, se il 46,7% non è soddisfatto del modo in cui viene gestita la raccolta differenziata, il 38,7% non si lamenta. «Per migliorare il servizio – dichiara un commerciante di via Raffaello – basterebbe aggiungere un turno di raccolta in più, soprattutto nelle vie del centro, in tarda serata per evitare che la spazzatura rimanga fuori ai portoni fino al mattino seguente». Una volta ritirati i rifiuti finiscono a Montesoffio, nella discarica di Ca’ Lucio, da sempre al centro di forti polemiche che dividono la popolazione. Posizioni contrastanti che si riflettono anche nei dati raccolti: il 48,2% vuole che la discarica sia chiusa, l’altra metà degli intervistati si divide tra contrari e indecisi. «E pensare che vicino a San Bernardino c’è una discarica a cielo aperto – racconta la proprietaria di una libreria in via Bramante – in una casa abbandonata c’è una montagna di vetro».

Altro tasto dolente è il degrado in cui versa Urbino2, zona periferica che per il 60,6% è paragonabile a un “ghetto”. C’è poi un 33,6% che addirittura non sa cosa sia e chi ci vive. In vista delle elezioni comunali, questo sondaggio potrebbe essere una sorta di vademecum per il nuovo sindaco. Certo, è un po’ difficile che Urbino possa diventare la città ideale sognata dagli urbinati, ma secondo gli intervistati sarebbe opportuno muovere i primi passi in questa direzione. Sognano il cambiamento, qualcosa di nuovo che permetta alla città ducale di non restare chiusa in se stessa ma di aprirsi al mondo. E al nuovo sindaco alcuni consigliano: «Non si occupi solo di quelli già tutelati ma di tutti i cittadini del Comune e soprattutto migliori le comunicazioni».

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Urbino che vorrei: i risultati del sondaggio http://ifg.uniurb.it/2014/03/14/ducato-online/urbino-che-vorrei-i-risultati-del-sondaggio/59080/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/14/ducato-online/urbino-che-vorrei-i-risultati-del-sondaggio/59080/#comments Fri, 14 Mar 2014 09:35:43 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=59080 [continua a leggere]]]> URBINO – Ecco i risultati dell’indagine a cui hanno risposto 137 abitanti (67 donne e 70 uomini) tra i 18 e gli 80 anni. Le 17 domande, incentrate sulle principali problematiche della città, vogliono essere una sorta di vademecum per il futuro sindaco.

LEGGIUrbino che vorrei, il vademecum per il nuovo sindaco

ztl vivibilità

ztl commercianti

mezzi in città

Mezzi fuori

Scale mobili

differenziata

Ca' Lucio

Ospedale

Luoghi aggregazione

Chiusura H24

strutture sportive

Universitari

Eventi culturali

Due centri commerciali

Botteghe chiuse

Attrazioni turistiche

Urbino 2

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Arriva TGym, il telegiornale dei ginnasti http://ifg.uniurb.it/2014/03/05/ducato-online/arriva-tgym-il-telegiornale-dei-ginnasti/58848/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/05/ducato-online/arriva-tgym-il-telegiornale-dei-ginnasti/58848/#comments Wed, 05 Mar 2014 18:07:13 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=58848 David Ciaralli, conduttore di TGym

David Ciaralli, conduttore di TGym

Di solito se ne parla in un trafiletto a pagina 48 della Gazzetta dello Sport, oppure hanno risalto quando c’è da celebrare qualche vittoria italiana, alla fine di un telegiornale. Ginnastica artistica e ritmica hanno sempre avuto poco spazio nella programmazione e nelle pagine della stampa. TGym, il nuovo telegiornale della Federazione italiana di ginnastica, cerca di coprire questo vuoto grazie a un canale d’informazione alternativo a quello mainstream.

La puntata zero, condotta e realizzata da David Ciaralli, giornalista pubblicista e responsabile dell’ufficio comunicazione e relazioni esterne della Federazione, è andata in onda ieri sera su Youtube.

“Da gennaio scorso abbiamo fatto partire questo nuovo canale scegliendo una piattaforma che si discostasse dai mezzi televisivi classici – spiega Ciaralli – e da ieri ci siamo lanciati anche nella sfida di realizzare un vero telegiornale”.

Secondo Ciaralli oggi è sempre più difficile per sport considerati minori come la ginnastica, ma anche la scherma, il canottaggio o il pugilato ritagliarsi degli spazi su reti come la Rai o Sky. Per questo l’idea di crearsi un canale tematico con un proprio Tg è un’opportunità da non perdere.

“Tutto nasce da un profondo cambiamento nel modo di comunicare – continua Ciaralli – e le nuove tecnologie, per altro perfettamente maneggiate dalle nuove generazioni, ci permettono di renderci autonomi e di sfruttare al massimo le nostre potenzialità. Piuttosto che vederci relegati in una fascia oraria secondaria o vederci tagliati, abbiamo preferito reinventarci creando un nuovo modo per gestire i nostri contenuti”.

Il primo TGym dura quasi 30 minuti, densi di interviste, immagini e infografiche che spiegano i punteggi delle gare. David Ciaralli si occupa di tutto, o quasi: ideatore, conduttore, inviato e in alcuni casi montatore. La sua squadra è composta da un grafico e da un altro ragazzo che lo aiuta nella realizzazione dei servizi.

“Mezz’ora è un tempo infinito per un telegiornale – ammette Ciaralli – dobbiamo senz’altro lavorare sul ritmo, l’ideale sarebbe realizzare un mensile della durata di una ventina di minuti”.

La prima puntata del TGym ha raggiunto le 1.600 visualizzazioni, un risultato non certo eclatante, ma Ciaralli è fiducioso: “Noi ci rivolgiamo soprattutto a un pubblico di giovanissimi e se riusciamo a trovare una formula per coinvolgerli, siamo sicuri che ci seguiranno”.

Ogni puntata del TGym prevede un ospite speciale. Il primo è stato il presidente della Federazione Riccardo Agabio che ha così battezzato il telegiornale: “Vogliamo puntare sull’innovazione. La Federazione Ginnastica d’Italia, la decana delle Federazioni Sportive, nata nel 1869, dimostra non solo di essere al passo con i tempi, ma anche di saper rispondere alla domanda della sua base, costituita per l’80% da atleti sotto i 18 anni, sempre connessi a internet”.

“Il telegiornale è a costo zero – assicura Ciaralli – abbiamo utilizzato tutte risorse interne alla Federazione. Non abbiamo un vero e proprio studio, ci siamo appoggiati nell’anticamera della segreteria del presidente. In più, utilizziamo una telecamera della redazione e montiamo con le nostre forze, utilizzando Final Cut”. Per adesso non ci sono introiti diretti, ma uno degli obiettivi è quello di acquisire sempre una maggior visibilità per attirare sponsor.

“Il successo di Ginnaste: vite parallele trasmesso su Mtv ci ha dimostrato che un cambiamento è possibile – conclude Ciaralli – e che questo sport, se fatto conoscere, può coinvolgere tantissimo. Ci auguriamo di promuovere una disciplina che richiede fatica e dedizione e di far conoscere le imprese straordinarie che questi atleti e atlete portano avanti ogni giorno”.

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Baskin, oggi pomeriggio big match Pesaro-Urbino http://ifg.uniurb.it/2014/02/24/ducato-notizie-informazione/baskin-oggi-pomeriggio-big-match-pesaro-urbino/57558/ http://ifg.uniurb.it/2014/02/24/ducato-notizie-informazione/baskin-oggi-pomeriggio-big-match-pesaro-urbino/57558/#comments Mon, 24 Feb 2014 11:08:05 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=57558 [continua a leggere]]]> URBINO – Pantarei Urbino e Bees Pesaro sono pronte a sfidarsi nel big match di questo pomeriggio. Alle 15.45 nella palestra della scuola media di Villa Fastiggi si affronteranno le uniche due squadre imbattute del campionato provinciale di baskin, il basket integrato.

La Pantarei Urbino è una squadra composta da trenta atleti tra normodotati, studenti con disabilità fisiche e mentali, uomini e donne allenati da Marco Vaccarella e Katia Fiore. La squadra si allena ogni martedì alle 16.30 al pallone geodetico della facoltà di Scienze motorie.

Nella classifica provvisoria, la Pantarei si trova al terzo posto con sei punti. Prima, invece Bees Pesaro con nove punti ma con tre partite giocate, una in più rispetto a Urbino.

La competizione prevede diverse fasi:  una prima a gironi e a seguire semifinali e finali. La squadra vincente parteciperà alla fase nazionale. Ecco il calendario delle prossime partite:  24 febbraio ore 15.45 Bees Pesaro contro Urbino, il 7 marzo ore 18.45 Lupo 2 Pesaro contro Urbino, il 11 marzo alle 16 Urbino contro Lupo 1 Pesaro e per concludere il derby contro Fermignano il 23 marzo alle 10.30.

 

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Crisi, a Urbino resiste il business dello sport. Ma soffre il calcetto http://ifg.uniurb.it/2014/02/13/ducato-online/crisi-a-urbino-resiste-il-business-dello-sport-ma-soffre-il-calcetto/57175/ http://ifg.uniurb.it/2014/02/13/ducato-online/crisi-a-urbino-resiste-il-business-dello-sport-ma-soffre-il-calcetto/57175/#comments Wed, 12 Feb 2014 22:13:24 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=57175 palestra URBINO – La crisi a Urbino ha fatto chiudere negozi e ha lasciato molti senza lavoro, tra dipendenti, imprenditori e agricoltori. Ma non ha spento la voglia di sport di studenti e cittadini urbinati.
È positivo infatti il bilancio che emerge guardando alle società e attività sportive della città. Dalle palestre al calcetto, non ci sono stati sensibili cali negli iscritti, a parte qualche eccezione, e alcune attività hanno addirittura visto un incremento superiore allo scorso anno.

È il caso della palestra Playactive, una delle tre presenti a Urbino e aperta lo scorso anno. Dopo il primo periodo di assestamento, l’associazione è riuscita oggi a raggiungere un livello di iscrizioni quattro volte più alto, sia tra gli studenti, in numero maggiore, sia tra gli urbinati. “Con la vita sedentaria che facciamo oggi a un certo punto abbiamo bisogno di uscire – ha spiegato Antonio Prudenzano, titolare della palestra –  e siccome a Urbino spesso non si sa dove andare, la gente usa la palestra come momento di socializzazione, per questo non vi rinuncia”.

Un’aspetto importante nel business del fitness sono le promozioni e le agevolazioni sugli abbonamenti. “Il cliente non pensa solo a spendere di meno – ha continuato Prudenzano – ma vuole un pagamento dilazionato, personalizzato, che vada in contro alle sue esigenze. Per noi è stato importante dare un’offerta all-inclusive ai clienti, senza distinzione tra abbonamento corsi o sala pesi”. Dello stesso avviso è il referente della palestra del Consorzio Gymnasium Antonio Negro, secondo il quale “nonostante la crisi le persone non vogliono rinunciare allo sport e non lo fanno soprattutto perché vengono messi nelle condizioni di poterlo fare”, attraverso, appunto sconti particolari e un’ampia offerta di attività sportive. Anche qui il numero di iscritti, a dicembre 2013, ha registrato un 15% in più, tra studenti e cittadini urbinati, il cui numero è aumentato rispetto agli scorsi anni.

Ma è anche vero che non conta soltanto il numero di iscritti. Secondo Armando Simbari, titolare della palestra Mad di Urbino, “più persone non significa più incassi, nella nostra palestra abbiamo avuto più abbonamenti ma il guadagno è rimasto invariato”. Lo sconto che riceve il cliente lo deve ammortizzare il proprietario: “Se prima regalavi più asciugamani a una persona, adesso stiamo attenti a darne solo uno e risparmiare, bisogna ottimizzare le spese se si vuole continuare”.

Andamento positivo (+10% di iscritti) anche alla piscina comunale, che ha mantenuto lo stesso tariffario negli ultimi anni, essendo gestita da Urbino servizi, un ente pubblico e quindi molto vincolato. “Abbiamo fatto qualche promozione nei momenti di meno afflusso – ha spiegato Erasmo Palmaccio, responsabile vasca – dalle 12 alle 15 il prezzo di un ingresso giornaliero è stato ridotto da 7 euro  a 4 e questo è stato un ottimo incentivo”.

Stabile o leggermente in calo la situazione in sport come ginnastica o tennis. Secondo Gabriele Cocchi, presidente dell’associazione Gymnasticando, “le famiglie urbinati tengono molto allo sport, soprattutto per i loro figli. I nostri iscritti sono principalmente cittadini di Urbino, di studenti universitari ce ne sono solo 2, massimo 3, all’anno”. Ad agevolare l’iscrizione è anche lo sconto sulla tessera associativa che spesso viene fatto per i componenti dello stesso nucleo familiare, metodo che viene in contro anche alle difficoltà di molti genitori-lavoratori di accompagnare i propri figli a fare diverse attività sportive in posti diversi. Niente di preoccupante per ora neanche nel tennis. All’associazione tennis Piansevero, secondo uno dei responsabili Simone Stolzini, “la crisi ha influenzato tutto e ha inciso anche sulle iscrizioni ma di poco”, circa una decina in meno. “Per ora è tutto regolare, abbiamo una media di sette o otto ore di prenotazione dei campi a sei euro l’ora a persona. L’unica cosa che cambia è che se prima una persona faceva due o tre ore a settimana ora ne fa una o due, ma per adesso non ci possiamo lamentare”.

Contro ogni previsione, vista la passione squisitamente italiana, i circoli di calcetto sono quelli che di più hanno risentito della crisi. All’associazione sportiva Palaferro i partecipanti sono sempre meno di anno in anno, ma quest’anno è quello più difficile anche in termini di affitto dei campi. Se prima si giocava due o tre ore al giorno, ora ci sono giornate in cui i campi non sono nemmeno aperti perché non c’è nessuno. Stesso scenario alla A.s.d. Palagadana Deda Sport, altra associazione di calcio di Urbino: anche qui sempre meno associati rispetto al passato. “Il punto è che la nostra attività è molto legata agli studenti – ha spiegato Vito de Fazio, responsabile dell’associazione – che hanno meno soldi e sono di meno, ma andiamo avanti perché siamo un’associazione e abbiamo agevolazioni importanti”.

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