il Ducato » tarcisio porto http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » tarcisio porto http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Discarica di Ca’ Lucio: l’allarme dei cittadini. Urbino ancora assente al dibattito http://ifg.uniurb.it/2013/03/27/ducato-online/discarica-di-ca-lucio-lallarme-dei-cittadini-urbino-ancora-assente-al-dibattito/40515/ http://ifg.uniurb.it/2013/03/27/ducato-online/discarica-di-ca-lucio-lallarme-dei-cittadini-urbino-ancora-assente-al-dibattito/40515/#comments Wed, 27 Mar 2013 16:31:19 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=40515

Piergiorgio Pico, geologo di Urbino

FERMIGNANO – Gente in piedi e sugli spalti, qualcuno appena fuori dalla porta della sala consiliare. La pioggia mista a neve di ieri sera non ha scoraggiato i molti cittadini intervenuti ieri alla terza assemblea sul futuro di Ca’ Lucio, una delle tre discariche della provincia di Pesaro. Al tavolo dei relatori sedevano il presidente della Comunità Montana Alceo Serafini, l’avvocato e il dirigente del settore gestione di Marche Multiservizi, l’assessore provinciale all’Ambiente Tarcisio Porto e un rappresentante dell’Arpam. Altri sindaci erano seduti fra il pubblico. La sedia destinata al rappresentante del Comune di Urbino è rimasta però vuota, per la terza volta. Era presente solo il consigliere Gian Franco Fedrigucci, che non ha preso parte al lungo dibattito.

A preoccupare i comitati di cittadini del Metauro non sono solo i lavori di ampliamento, ma soprattutto i danni ambientali già causati al territorio con la presenza della discarica: terreni più soggetti a frane, acque marroni, torrenti senza pesci e piante morte vicino agli obsoleti impianti di scarico.

Dopo la presentazione del sindaco Cancellieri, promotore dell’assemblea, i comitati sono stati i primi ad avere la parola. Claudio Cerioni del Progetto Acqua ha posto nuovamente la questione delle criticità già presenti in discarica con progetto alla mano, ribadendo che “ stando alle ultime rilevazioni, per i pesci è impossibile sopravvivere”. A Ca’ Lombardo e Ca’ Mordione, invece di essere scartate, le acque meteoriche tornerebbero in circolo, causando un aumento della concentrazione di ammoniaca (6,7 milligrammi per litro) ben oltre i livelli consentiti (0,4 milligrammi).

“Come ha fatto Ca’ Lucio” incalza Cerioni “ad ottenere la certificazione ISO dal 2009 e quella di sicurezza dal 2012?” Poi aggiunge: “Marche Multiservizi propone controlli da parte di una società terza, la Progress, che non ci sembra abbia i requisiti di trasparenza necessari, visto che gli amministratori sono in società con quelli della stessa Marche Multiservizi”.

La platea della sala consigliare di Fermignano

Il “Comitato di controllo di Ca’ Lucio” ha presentato slide sul progetto di ampliamento: secondo la relazione il terreno risulterebbe permeabile ai materiali inquinanti, nonché a rischio frane in almeno 7 punti. È stato calcolato che nei prossimi tre anni si aggiungeranno in altezza altri 17 metri di rifiuti oltre ai 22 già presenti in discarica, alimentando le già alte probabilità di cedimento.

Da Piergiorgio Pico, geologo relatore per il comitato, è venuta la richiesta di chiarimento sulle quantità di percolato emesso dalla discarica: “Perché la provincia riporta una quantità di 9000 metri cubi, mentre nei dati di Marche Multiservizi diventano 18000?”

L’intervento si è chiuso con domande agli amministratori e ai gestori della discarica: quanti e quali rifiuti arrivano da fuori regione? Nei mesi in cui si lavorerà all’ampliamento della discarica come si risolverà il problema del passaggio continuo dei 96 camion contenenti materiali tossici? Ci sono in bilancio i fondi necessari per la messa in sicurezza della vecchia parte di discarica?

Il resto della discussione è stato dedicato a trovare risposte, rimaste molto vaghe. Tombari, funzione ambiente di Marche Multiservizi, ha sottolineato che “La discarica di Ca’ Lucio contiene solo rifiuti non pericolosi, e il 90% del totale è di provenienza locale”. I sindaci hanno puntualizzato che, visti i livelli medi di raccolta differenziata (Urbino arriva poco oltre il 50%, mentre Fermignano si ferma al 21), è impossibile non ampliare il sito di Ca’ Lucio, altrimenti non ci sarebbe modo di collocare i rifiuti dei prossimi 5 anni. Sull’incentivazione e sull’istituzione del servizio di porta a porta  non  esistono scadenze, anche perché, dice il sindaco di Urbania, Giuseppe Lucarini “significherebbe aumentare la tariffa sui rifiuti”.

L’unico punto chiaro è  che nessuna delle istituzioni ha intenzione di fare passi indietro, il progetto si ampliamento è in via di approvazione: i procedimenti di Via (Valutazione di Impatto Ambientale) e dell’Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale) sono ancora in corso, così come le indagini della magistratura.

 

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Sciopero e acqua pubblica “Un’occasione per invertire la rotta” http://ifg.uniurb.it/2011/04/13/ducato-notizie-informazione/sciopero-e-acqua-pubblica-unoccasione-per-invertire-la-rotta/7922/ http://ifg.uniurb.it/2011/04/13/ducato-notizie-informazione/sciopero-e-acqua-pubblica-unoccasione-per-invertire-la-rotta/7922/#comments Wed, 13 Apr 2011 11:18:32 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=7922

Loris Campetti e Gianni Rinaldini, tra i relatori della conferenza

URBINO – Uscire dalla crisi economica con un modello di sviluppo alternativo, ridando voce ai movimenti. In quest’ottica si inseriscono anche lo sciopero del 6 maggio contro gli accordi separati (proclamato dalla Cgil) e la difesa dell’acqua pubblica con il referendum del 12 e 13 giugno. Sono stati questi i principali temi affrontati durante la conferenza pubblica organizzata ieri sera dagli studenti dell’Assemblea Permanente, in occasione dell’iniziativa “(R)Esistenze Anomale”. All’incontro hanno partecipato anche Loris Campetti, giornalista del Manifesto, e Gianni Rinaldini, ex segretario generale della Fiom.

“Occorre aprire nuovi spazi di democrazia – ha affermato Rafael Campagnolo, dell’Assemblea Permanente – e come collettivo studentesco vogliamo offrire il nostro contributo. Rilanciamo l’idea del reddito minimo di cittadinanza e denunciamo la progressiva regressione dei diritti e l’aggressione ai beni comuni”. Un processo che coinvolge anche gli studenti universitari, sui quali pesano i tagli drastici sul diritto allo studio (oltre 240 milioni in tre anni) e quelli al fondo di finanziamento ordinario delle università.

La riflessione della serata si è poi incentrata sui prossimi appuntamenti dell’agenda politica, in particolare sullo sciopero generale del 6 maggio, proclamato dalla Cgil. “Lo sciopero generale contro Confindustria e governo non può essere un atto di testimonianza: deve proporre una via d’uscita dalla crisi economica che non sia la semplice riproposizione del modello attuale” ha affermato Rinaldini. Il sindacalista ha invitato movimenti, studenti e precari a costruire un percorso comune: “Fare una semplice sommatoria delle questioni non serve, è necessario elaborare un percorso comune tra le diverse esperienze in mobilitazione”.

Concorde il pensiero di Loris Campetti: “Lo sciopero è l’occasione per invertire la rotta. L’Italia non è un paese pacificato come si vuole mostrare, come dimostrano le lotte nelle fabbriche e nelle università”. L’obiettivo è però quello di connettere le diverse pratiche: “L’esperienza di Uniti contro la crisi va in questa direzione: lo sciopero riguarda tutti, è in gioco la democrazia stessa del nostro paese” ricorda Campetti.

Il tema del lavoro emerge a più riprese: “Lo sciopero è un atto di responsabilità. Scenderemo in piazza contro la pratica degli accordi separati, che minano la solidarietà dei lavoratori, per ribadire la centralità del welfare e richiedere la tassazione delle rendite finanziarie” ha spiegato Loredana Longhin, della segreteria provinciale Cgil. “Sabato scorso eravamo ad Ancona per difendere il diritto al lavoro delle nuove generazioni”, ha concluso la Longhin, ricordando l’interesse del sindacato verso il il mondo giovanile.

“L’eliminazione dei diritti del lavoro non è certo la soluzione alla scarsa produttività: occorre cambiare il modello di sviluppo – ha invece sottolineato Tarcisio Porto, assessore provinciale all’ambiente – , definendo quali siano oggi i settori sui quali puntare”. Un discorso che coinvolge il territorio provinciale: “L’impegno per la green economy non può essere rinviato. Abbiamo dato soldi all’agricoltura spesso in modo paternalistico, per un modello in realtà poco produttivo e altamente inquinante”, ha concluso Porto.

Tra le resistenze anomale grande spazio è stato offerto ai comitati per l’acqua pubblica, in vista dei referendum del 12 e 13 giugno. “La privatizzazione del servizio idrico ha causato l’aumento delle tariffe e il decremento degli investimenti di oltre il 50%” ha affermato Margherita Ciervo, del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua. “La questione dell’acqua è la chiave di volta di un sistema globale. Affermare la non rilevanza economica e il suo carattere pubblico sarebbe un grande passo per costruire un’alternativa credibile” ha spiegato Ciervo. “Il governo però continua a ignorare gli italiani: la proposta di legge d’iniziativa popolare presentata nel 2008 non è stata presa in considerazione dalla Camera. E’ la dimostrazione della debolezza della nostra democrazia”.

I presenti hanno infine ricordato il decimo anniversario del G8 di Genova: “Chi denunciava i rischi del sistema economico non sbagliava. Non servono celebrazioni, ma occorre recuperare lo spirito di quel grande movimento, ricostruendo un grande movimento di massa”.

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Danni causati dai lupi: Porto “La Regione conferma l’impegno” http://ifg.uniurb.it/2011/03/22/ducato-notizie-informazione/danni-causati-dai-lupi-porto-%e2%80%9cla-regione-conferma-l%e2%80%99impegno%e2%80%9d/6380/ http://ifg.uniurb.it/2011/03/22/ducato-notizie-informazione/danni-causati-dai-lupi-porto-%e2%80%9cla-regione-conferma-l%e2%80%99impegno%e2%80%9d/6380/#comments Tue, 22 Mar 2011 18:13:33 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=6380 [continua a leggere]]]> URBINO – La Regione ha confermato di voler partecipare al progetto sperimentale di prevenzione contro i danni che i lupi causano agli allevatori e ha deciso di allargare il programma anche alla provincia di Macerata.
Questo è quanto riferito dall’assessore provinciale all’ambiente Tarcisio Porto al termine della conferenza sull’argomento tenutasi oggi a Fabriano. Nei prossimi giorni la Regione comunicherà l’ammontare dei finanziamenti ma l’assessore Tosi ha chiesto all’assessore regionale Paolo Petrini uno stanziamento di 20 mila euro.
“La prossima settimana partiremo con la sperimentazione nella provincia di Pesaro-Urbino, a prescindere da quello che faranno gli altri” ha aggiunto Tosi.

Il progetto, nato dalla collaborazione tra la provincia e L’Apa (Associazione provinciale allevatori) riguarda una serie di provvedimenti, tra cui recinzioni elettrificate a basso voltaggio e rilevatori di presenza con fototrappola, per allontanare i lupi e prevenire i danni che sempre più spesso gli allevatori della zona subiscono.

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Danni causati dai lupi: in arrivo fondi anche dalla Regione http://ifg.uniurb.it/2011/03/21/ducato-notizie-informazione/danni-causati-dai-lupi-in-arrivo-fondi-anche-dalla-regione/6245/ http://ifg.uniurb.it/2011/03/21/ducato-notizie-informazione/danni-causati-dai-lupi-in-arrivo-fondi-anche-dalla-regione/6245/#comments Mon, 21 Mar 2011 18:05:30 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=6245 [continua a leggere]]]> URBINO – Il risarcimento agli allevatori dei danni causati dai lupi e le azioni di prevenzione sono i binari su cui si sta muovendo la Provincia di Pesaro-Urbino e la regione Marche.
Domani mattina a Fabriano si svolgerà una conferenza per discutere del problema, alla quale saranno presenti anche l’assessore provinciale all’ambiente Tarcisio Porto e l’assessore regionale Paolo Petrini. Potrà essere quindi l’occasione per definire il coinvolgimento della Regione che ha già manifestato la volontà di intervenire con risorse più consistenti  di quelle proposte in un primo tempo (5.000 euro) e con il desiderio di coinvolgere nel progetto anche un’altra provincia.

Sembrano essere, quindi, andate a buon fine le pressioni degli scorsi giorni esercitate dall’assessore provinciale che cinque giorni fa aveva chiesto alla Regione una risposta chiara.
La fase di sperimentazione vedrà coinvolte al momento due aziende che saranno dotate di recinzioni elettrificate a basso voltaggio e di rilevatori di presenza con fototrappola, entrambi con lo scopo di tenere i lupi lontano dai recinti degli animali allevati.
La Provincia Pesaro-Urbino, che insieme all’Associazione provinciale allevatori è l’artefice di questa proposta, ha già stanziato 6.000 euro per il progetto sperimentale.

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