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Neve, Soccorso Alpino sul tetto della scuola Pascoli

Martina Manfredi — Tue, 14 Feb 2012 10:53:01 +0000

URBINO – E’ in corso un’operazione di una squadra del Soccorso Alpino sul tetto dell’istituto comprensivo Pascoli, in via Piano Santa Lucia. A comunicarlo, l’ispettore capo della forestale Alberto Mazzocchetti.

La guardia foestale fa sapere anche che ad essere pulita dalla turbina oggi sarà la zona di Ca’ Mazzasette, sopra Ca’ Gallo.

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Soanne senz’acqua. A rischio crollo un capannone con 150 animali

redazione ifg — Mon, 13 Feb 2012 16:14:02 +0000

di Noemi Bicchiarelli

PENNABILLI- E’ una situazione di vera emergenza quella che sta vivendo Claudio Bernardi, un agricoltore di Soanne, paesino del Montefeltro nel comune di Pennabilli. Sono 150 gli animali bloccati nel suo fabbricato, le “sue bestie”, come le chiama lui. Mucche e vitelli.

“Il tetto del capannone è a forte rischio crollo – ha raccontato Claudio – sopra ci sono oltre due metri di neve. I miei animali sono in serio pericolo di vita”. Il titolare della ditta e la gente del paese stanno già facendo di tutto per evitare il peggio: hanno puntellato il tetto ma i puntelli si stanno pian piano piegando, stamattina quattro persone sono salite a fatica sul tetto per liberarlo dalla neve ma è davvero pericoloso.

“Da venerdì scorso sto allertando tutti, ho chiamato il sindaco, i Vigili del fuoco, la Protezione Civile – ha detto arrabbiato Claudio – ma qui non si è ancora visto nessuno. So che ci sono emergenze più gravi della mia, ma da venerdì sono ormai passati 4 giorni, poi sarà troppo tardi”.

Il fienile accanto al capannone infatti sabato è crollato. Sotto è rimasto incastrato anche un trattore, “ora non posso più nemmeno andare a prendere il fieno per le mie bestie, rischio che mi ceda tutto addosso. Posso dargli da mangiare per altri due giorni al massimo, poi non so come farò, moriranno di fame”.

Questi animali rappresentano la vita, il lavoro di Claudio che assieme al cugino si occupa «dell’allevamento linea vacca-vitello», cioè alleva mucche per poi vendere vitelli. “Se il tetto cede, le mie bestie moriranno, dicono che dovrò fare una richiesta danni e sarò risarcito, ma io voglio salvare i miei animali e non credo alle loro promesse” dice l’agricoltore.

I disagi sono anche a casa del signor Bernardi: “Da ieri non abbiamo più nemmeno l’acqua e io vivo con tre anziani malati che hanno bisogno di cure. Senz’acqua è un problema anche andare in bagno”. Persino le strade sono tutte bloccate da tre metri di neve: “Non ci hanno ancora liberato, la via che da qui ci porta alle frazioni vicine di Montecalvo e Borgonuovo è chiusa, impraticabile. L’avevano aperta dopo la prima nevicata la scorsa settimana ma ora è di nuovo bloccata”. Da venerdì Claudio è inascoltato: “Eppure la Protezione Civile la paghiamo noi, che senso ha?”.

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Sei ore per liberare il tetto del convento di San Francesco

redazione ifg — Mon, 13 Feb 2012 15:29:52 +0000

di Maria Sara Farci e Doriana Leonardo

URBINO – Tre metri di neve metterebbero in difficoltà qualsiasi tetto, ma questa volta a rischiare grosso è stato quello del convento di San Francesco a Urbino. A dare l’allarme sabato sera è stato Padre Andrea, che verso le 22 ha sentito un rumore provenire da una delle stanze che danno su Piazza delle Erbe.

Il frate ha subito chiamato i vigili del fuoco, che hanno assicurato la stabilità del tetto. Poche ore dopo un altro scricchiolio, ma questa volta molto più forte. Intanto, sul soffitto uno strano alone ha iniziato a ingrandirsi sempre di più. Poi un boato: una delle travi in legno che sorregge il tetto ha ceduto al peso della neve. Nel convento, domenica mattina, la preoccupazione regna: sotto la stanza c’è la Cappella Albani, la tomba di famiglia di Papa Clemente XI, attribuita al Vanvitelli, nella quale giacciono anche alcune reliquie del Papa di Urbino.

Clicca qui per vedere il video incorporato.

I frati chiedono aiuto a un geometra di fiducia e dopo qualche ora arrivano di nuovo i vigili del fuoco, questa volta con una squadra speciale: il soccorso alpino fluviale. Le operazioni di messa in sicurezza del tetto appaiono subito difficili. I Saf cercano un modo per agganciare un cavo che vada da una parte all’altra del tetto, ma dopo una prima ispezione si rendono conto che l’operazione non si può compiere: manca un punto su cui poter ancorare il cavo.

L’unica soluzione è portare l’autoscala, ma il centro storico di Urbino è completamente sommerso dalla neve e il mezzo è troppo grande per riuscire a passare nelle piccole strade della città. Viene richiesto l’intervento di una ruspa per liberare la strada e la Piazza delle Erbe, che in questi giorni è diventato il centro su cui depositare la neve accumulata nelle strade.

Sono le due del pomeriggio quando la prima squadra dei saf sale sulla tettoia in ferro per liberarla dal peso della neve. Qualche ora dopo, armati di moschettoni e corde, un’altra squadra sale sul tetto del convento, proprio in corrispondenza della trave lesionata. Per quasi sei ore i vigili del fuoco spalano con i badili i tre metri di neve che il blizzard ha trasportato in questi giorni nel convento di San Francesco.

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Non è crollato il tetto dell’ex caserma dei carabinieri (RETTIFICA)

Stefania Bernardini — Sun, 12 Feb 2012 14:01:43 +0000

URBINO – Non è crollato il tetto dell’ex caserma dei carabinieri ma quello dell’edificio vicino. Si tratta del 3° capannone di Scienze motorie in via Quattroventi.

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Neve, crolla parte del soffitto a Scienze Motorie

Maria Sara Bertuccioli — Sun, 12 Feb 2012 11:31:18 +0000

URBINO – Questa notte è caduta una parte del solaio del terzo capannone della sede della facoltà di Scienze Motorie in via dell’Annunziata. I vigili del Fuoco sono intervenuti nella mattinata. “Sabato l’avevamo liberato, ma con le nuove nevicate non ha retto”, spiega l’ingegenere Fabio Fraternale, tecnico dell’Università.

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Crollato il tetto del ristorante cinese ‘Nuovo sole’

redazione ifg — Tue, 07 Feb 2012 14:12:00 +0000

di Doriana Leonardo e Martina Ilari

URBINO – Un ammasso di polistirolo, legno, tavoli ricoperti di calcinacci e pezzi di vetro infranto. Questo è lo scenario che si presenta agli occhi di chi entra nel ristorante cinese ‘Nuovo Sole’, vicino alla rotonda di Via Nazionale Bocca Trabaria. Parte del tetto è crollato sotto il peso della neve, sfondando la vetrata che è andata a finire sui tavoli e le sedie della veranda.

Il ristorante era chiuso da una settimana e questa mattina quando il proprietario, Liu Likang, è arrivato per spalare la neve ha trovato parte del suo ristorante distrutto. Ha chiamato i vigili del fuoco che hanno fatto un sopralluogo e hanno transennato l’area. “I vigili non hanno potuto fare granché, hanno solo guardato e messo i sigilli – dice Liu Jie, figlio di Likang – non ci hanno detto se copriranno la struttura con un telo”.

Ascolta l’intervista a Liu Jie

Ora il Liu e suo figlio dovranno capire a chi rivolgersi per ripararlo e per risolvere il problema del riscaldamento. Dovranno chiudere il gas e tutte le utenze per evitare che il gelo crei danni ai tubi e ai fili elettrici. Ma non sanno di chi sia il locale. “Paghiamo un affitto alla banca – dice Liu Jie, figlio di Likang – ma non sappiamo chi è il vero proprietario del terreno. Abbiamo chiamato il commercialista, ma ancora non ci ha fatto sapere chi dobbiamo chiamare. Aiutateci voi”.