il Ducato » tonino guerra http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » tonino guerra http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Il 27 marzo apre la Casa della poesia a Urbino. Sgarbi presenta il prossimo ‘pacchetto’ di mostre http://ifg.uniurb.it/2015/03/17/ducato-online/il-27-marzo-apre-la-casa-della-poesia-a-urbino-sgarbi-presenta-il-prossimo-pacchetto-di-mostre/68286/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/17/ducato-online/il-27-marzo-apre-la-casa-della-poesia-a-urbino-sgarbi-presenta-il-prossimo-pacchetto-di-mostre/68286/#comments Tue, 17 Mar 2015 13:56:43 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=68286 Vittorio Sgarbi alla presentazione della Casa della poesia

Vittorio Sgarbi alla presentazione della Casa della poesia

URBINO – Dal 27 marzo a Urbino aprirà la Casa della Poesia: lo ha annunciato l’assessore alla rivoluzione Vittorio Sgarbi in occasione della conferenza stampa tenuta il 16 marzo nella sala convegni di Palazzo Ducale per illustrare le prossime mostre e chiudere quella su Tonino Guerra.

“Ho cancellato il Museo della città (Palazzo Odasi ndr) e ne sono felice– dichiara Sgarbi – oggi in Italia i musei delle città sono 4300 meno uno: sono dei posti desertici. La città non si osserva da un museo, si vive”. “La rivoluzione – continua – è portare la poesia e lo faccio istituendo un archivio sonoro, per ascoltare le voci di 100 poeti e farci raccontare direttamente da loro che cos’è”.  Tra questi, oltre a Pascoli e D’annunzio, anche voci di attori come Vittorio Gassmann e Carmelo Bene. Questo percorso comincerà appunto il 27 marzo con la figlia del poeta Ezra Pound, Mary de Rachewiltz, a Urbino per l’inaugurazione. SAMSUNG CAMERA PICTURES

Nella sala convegni di Palazzo Ducale, insieme alla poesia, si è celebrato anche un poeta, Tonino Guerra, che proprio lo stesso giorno avrebbe compiuto 95 anni: “Lo scrittore pieno di umanità e di vita che aveva solo il suo nome e cognome, e non ricopriva ruoli”, lo descrive così Sgarbi. Presenti in sala anche Lora Guerra, moglie dello scrittore, Carla Fracci, il regista Beppe Menegatti, e il sindaco di Pennabilli, città guerriana protagonista insieme a Rimini, San Marino e Urbino della serie eventi in memoria dello sceneggiatore. Tra gli eventi organizzati a Urbino, in scena al Teatro Sanzio cinque estratti dello spettacolo L’Albero dei Pavoni di Nicolay Androsov, sul palco la ballerina classica Carla Fracci.

Le prossime mostre La Sala del Castellare, dopo aver ospitato la mostra su Tonino Guerra Amarcord, si prepara per ospitare a fine mese alcune opere dell’incisore e disegnatore belga Félicien Rops in dialogo con Riccardo Manelli:”L’illustratore di Repubblica e del Fatto quotidiano che se non fa ritratti, fa donne nude”, racconta Sgarbi al pubblico divertito. “L’ho fatto per il vescovato che è qui vicino, così il vescovo vede quello che si è perso”.

Nella prima sala, in apertura, sarà esposto il quadro Cleopatra di Artemisia Gentileschi, pittrice italiana che proprio Carla Fracci ha interpretato nel suo spettacolo teatrale Artemisia e che, “in diretta” dalla sala convegni, ha proposto di portare in scena a Urbino e Pennabilli. Una coincidenza, secondo Sgarbi, dietro la quale si nasconde la regia di Tonino Guerra: “La sua è una morte apparente – commenta l’assessore – è qui con noi, anzi, in un Palazzo Ducale parallelo in cui si è portato tutte le donne. Ecco perché in questa sala ci sono tanti maschi – continua commentando la presenza dei ragazzi dell’Itis di Urbino – non ho mai visto tanti maschi insieme nella mia vita”.

A concludere il nuovo ‘pacchetto’ di mostre, in attesa di quella sul Rinascimento privato, un’esposizione di 30 icone russe, che sarà allestita dal 29 marzo tra il Museo delle grotte e la chiesa Ortodossa. In arrivo anche un dipinto di Prospero Fontana che prenderà il posto del Tintoretto nell’Oratorio di San Giuseppe.

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De Santi presenta la rivista dedicata a Tonino Guerra http://ifg.uniurb.it/2014/03/25/ducato-notizie-informazione/de-santi-presenta-la-rivista-dedicata-a-tonino-guerra/60328/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/25/ducato-notizie-informazione/de-santi-presenta-la-rivista-dedicata-a-tonino-guerra/60328/#comments Tue, 25 Mar 2014 17:54:07 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=60328 [continua a leggere]]]> URBINO – Il 26 marzo alle ore 9.30 nella Sala degli Incisori presso il Collegio Raffaello la Libreria Moderna Universitaria presenta “Il parlar franco”, la rivista dedicata a Tonino Guerra, a cura del prof. di Letterature Comparate Gualtiero De Santi. Alla presentazione interverranno il rettore Stefano Pivato Luca Cesari, Gualtiero De Santi, Maria Lenti, Tiziana Mattioli e Salvatore Ritrovato.

per info: libreriamoderna@email.it

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Quei pensieri di Guerra http://ifg.uniurb.it/2012/03/21/ducato-online/quei-pensieri-di-guerra/29187/ http://ifg.uniurb.it/2012/03/21/ducato-online/quei-pensieri-di-guerra/29187/#comments Wed, 21 Mar 2012 14:18:32 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=29187
Caustico e ficcante nei giudizi e nel racconto, a colloquio con l’allora giornalista praticante Fabio Sanfilippo. L’amicizia con Fellini e Antonioni. I diritti d’autore, la nostalgia del passato e l’antipatia per i giornalisti. Nel giorno in cui il poeta romagnolo ci ha lasciati, ripubblichiamo l’intervista che rilasciò al Ducato più di 20 anni fa.

di Fabio San Filippo

“Non capisco perché debbano essere i giornalisti a guadagnare sulle interviste, quando bisognerebbe pagare l’intervistato”. In altri termini: se volete intervistarmi dovete pagarmi.

Tonino Guerra, sceneggiatore e poeta dialettale tra i più apprezzati in Italia, accetta di parlare ma a una condizione: bandire penna, taccuino e registratore. “Se proprio vuoi – dice – puoi scrivere il tuo articolo, ma devi ricordare a memoria”.
Giungere a Pennabilli – piccolo centro marchigiano al confine con l’Emilia Romagna – non è agevole. E’ qui, in mezzo all’Appennino avvolto dalla nebbia, che Guerra trascorre i suoi momenti di quiete e di riposo, lontano dal caos di Roma.
Siede al centro del piccolo e rustico soggiorno arredato con mobili che lui stesso ha costruito. Fissa, talvolta, la finestra di fronte nel tentativo di forare la coltre grigia che impedisce di godere dello scenario appenninico.
Fuori, l’odore della legna che brucia si confonde con quello dei prosciutti della vicina Carpegna: una violenza che le narici subiscono volentieri.

Sparsi su un tavolinetto tre copie del suo libro ‘Cenere’. Più in la, sopra il rustico armadietto, un fax e il telefono. Ha settant’anni, ma ne dimostra di meno, anche se il bicchiere di vitamina C che la premurosa moglie russa gli porta tradisce l’età non più verde. Il ricordo della grave malattia che lo colpì sei anni fa, è ancora presente. Afferma di averla affrontata con grande coraggio, senza parlarne con nessuno. “Ma ora – dice – ho paura anche di un raffreddore”

La conversazione è conviviale, vuota di formalismo: i giornalisti, l’amicizia con Fellini, Antonioni e Tarkovskji, il rapporto con Tornatore e la Sicilia, l’origine di fruttivendolo, il legame con la Romagna, la vita di sceneggiatore.
“Perché tanto scandalo – dice – se si ha la pretesa di essere pagato per una intervista? Questa, del resto, è la regola nei paesi anglosassoni. Magari, se uno è poco famoso, può anche farsi intervistare gratis; ma una persona famosa ha tanti di quei mezzi per pubblicare le sue cose che non ha proprio bisogno di un giornalista…”.
A suo modo provocatorio, Guerra lancia una sfida all’interlocutore. E si infervora, in un continuo intercalare di “cioè”, se si parla di diritto di autore per gli sceneggiatori: “E’ assurdo – continua – che siano solo i produttori a intascare i proventi di un film a distanza di anni dalla sua uscita. Perché oggi deve essere solo Cristaldi a guadagnare su ‘Amarcord’, quando autori del film siamo stati io e Fellini?”
Poi, con l’amaro in bocca, aggiunge: “Io non vengo mai presentato come Tonino Guerra, sono semplicemente lo sceneggiatore di Fellini e Antonioni”. Anche se dell’amicizia con i registi, ne parla volentieri.

“Una volta – ricorda a proposito di un viaggio in Sicilia con Michelangelo Antonioni – ci trovavamo dalle parti di Messina per filmare. Eravamo in un ristorante, chiedevo cosa fosse la mafia e dicevo che in fin dei conti non esisteva e non era vero niente. All’uscita il cameriere mi diede un biglietto sul quale era scritto: “Di queste cose è meglio che non ne parli
Parla di Sicilia e parla anche di Giuseppe Tornatore, giovane regista di Bagheria, con il quale ha sceneggiato il film ‘Stanno tutti bene’ e, l’ultimo, ‘La domenica specialmente’. Dice: “Tornatore è bravo, è giovane…Speriamo però che non si monti la testa”.
Originario di Santarcangelo di Romagna, molto legato alla sua terra e alle sue origini, Guerra esprime in versi questo suo legame. “Purtroppo con la poesia non si vive e quindi mi sono dovuto adattare a fare altri mestieri: l’insegnante prima e lo sceneggiatore in seguito”.

E’ affascinato soprattutto dal mondo contadino – da cui trae le sue origini – e dagli anziani. Racconta un aneddoto: “Poco dopo il disastro di Chernobyl ho incontrato un vecchio. Con un panno puliva la frutta raccolta dai suoi alberi, quasi a volerla curare. Quella scena, intrisa di saggezza e di spiritualità, mi ha molto colpito. Gli ho chiesto: “secondo te Dio esiste?”. E quello: “Dire che c’è è una bugia. Dire che non c’è è una bugia più grande”.

Al cinema – qui è approdato più per necessità che per vocazione – non sembra essere particolarmente legato. “Delle mie sceneggiature, il regista può fare quello che vuole. Ognuno ha una propria visione delle cose. Io faccio il mio lavoro, il regista il suo”.

Un po’ affaticato, lascia intendere che la conversazione è ormai agli sgoccioli. C’è giusto il tempo di accennare alle opere che realizza gratuitamente a Pennabilli – come ‘l’orto dei frutti perduti’ dove lo sceneggiatore ha fatto piantare degli alberi da frutta che oggi quasi non esistono più, “affinché i giovani possano gustare i sapori di un tempo: gli stessi che assaporavo io da bambino” – e di ritornare per un attimo sulla vicenda dell’intervista a pagamento.
Eppure, ‘Il Ducato’, è il periodico di una scuola, senza fini di lucro… “Non mi importa – dice -. Se proprio volevate pubblicare un’intervista su di me, potevate prendere qualche mia frase dai giornali e costruirvi il pezzo”. E aggiunge: “Ma cosa credi? Ho faticato tanto per raggiungere questa posizione e, facendo quattro domande, il giornalista crede di poter guadagnare sulle mie dichiarazioni. Io, da giovane, salivo qui a Pennabilli a vender verdura…”
Gentilmente, col suo fare da ammaliatore sapiente, si alza dalla poltrona e indica l’uscita.

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Morte Tonino Guerra, Corbucci: “Legato alla nostra città, ne sentiremo la mancanza” http://ifg.uniurb.it/2012/03/21/ducato-notizie-informazione/morte-tonino-guerra-corbucci-legato-alla-nostra-citta-ne-sentiremo-la-mancanza/29210/ http://ifg.uniurb.it/2012/03/21/ducato-notizie-informazione/morte-tonino-guerra-corbucci-legato-alla-nostra-citta-ne-sentiremo-la-mancanza/29210/#comments Wed, 21 Mar 2012 12:47:38 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=29210 [continua a leggere]]]> Urbino – “La morte di Tonino Guerra è una grave perdita per la cultura italiana e non solo. Guerra aveva studiato a Urbino ed era rimasto molto legato alla nostra città e al territorio. Ogni incontro con lui era sempre stimolante”.

Con queste parole il sindaco di Urbino Franco Corbucci ricorda il poeta e sceneggiatore Tonino Guerra, morto questa mattina all’età di 92 anni nella sua casa di Santarcangelo di Romagna.

“Il suo modo di esprimersi, poetico e ricco di immaginazione – dice Corbucci – era in grado di coinvolgere emotivamente ogni persona che assisteva a un suo discorso. Ne sentiremo la mancanza”.

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Morte Tonino Guerra, il cordoglio di Ricci: “Maestro di sogni e fantasia” http://ifg.uniurb.it/2012/03/21/ducato-notizie-informazione/morte-tonino-guerra-il-cordoglio-di-ricci-maestro-di-sogni-e-fantasia/29169/ http://ifg.uniurb.it/2012/03/21/ducato-notizie-informazione/morte-tonino-guerra-il-cordoglio-di-ricci-maestro-di-sogni-e-fantasia/29169/#comments Wed, 21 Mar 2012 11:40:10 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=29169 [continua a leggere]]]> URBINO – “Era capace di trasportare nel suo mondo incantato chiunque incontrasse sul suo cammino. E’ stato un maestro di sogni e fantasia”. Così il presidente della Provincia di Pesaro e Urbino Matteo Ricci ha commentato la notizia della morte di Tonino Guerra, il poeta sceneggiatore scomparso questa mattina all’età di 92 anni nella sua casa di Sant’Arcangelo di Romagna.

“Tonino Guerra aveva l’umiltà dei grandi – prosegue Ricci – la giovialità, la capacità di vedere nell’altro un’occasione di arricchimento umano. Ci ha insegnato a recuperare lo stupore dei bambini, restando al tempo stesso consapevole del passare degli anni. A nome mio personale e di tutta la comunità provinciale rivolgo ai familiari le più sentite condoglianze”.

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E’ morto Tonino Guerra, poeta del Montefeltro http://ifg.uniurb.it/2012/03/21/ducato-online/e-morto-tonino-guerra-poeta-del-montefeltro/29136/ http://ifg.uniurb.it/2012/03/21/ducato-online/e-morto-tonino-guerra-poeta-del-montefeltro/29136/#comments Wed, 21 Mar 2012 11:27:31 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=29136 L'INTERVISTA AL DUCATO Quei pensieri di Guerra]]>

La laurea ad honorem a Urbino - Foto di Paolo Bianchi

URBINO – Il poeta e sceneggiatore Tonino Guerra, 92 anni compiuti quattro giorni fa, è morto questa mattina nella sua Sant’Arcangelo di Romagna in Provincia di Rimini. La notizia arriva dall’Istituto di Cultura italiana a Mosca .

Sul sito della Provincia di Rimini sono apparse questa mattina le parole di sua moglie Lora e di suo figlio Andrea: “Alle 8.30 della mattina del 21 marzo 2012, in Piazza Ganganelli, a Santarcangelo, nella casa di Tonino Guerra è entrato il silenzio”.

Nato nel 1920, Guerra si era laureato a Urbino in Pedagogia nel 1945. Cinquant’anni dopo, nel 2005, il conferimento della laurea honoris causa in Lettere. Poi, nel 2010, un altro riconoscimento dedicatogli dalla città ducale: l’Accademia di Belle Arti di Urbino gli assegnò il premio “Il sogno di Piero”, poi l’allestimento dell’Accademia Raffaello per i suoi 90 anni della mostra “Tonino Guerra ospite di Raffaello a Urbino”. Aveva scelto come dimora Pennabilli, nel Montefeltro, ma ha deciso di morire in Romagna, a Santarcangelo, là dove il suo viaggio era cominciato.

“Le poesie di Guerra non si leggono. Si fanno sentire, come fossero scene di un film”, così lo ricorda  Stefano Pivato, rettore dell’Università di Urbino che ha diffuso un comunicato in cui ricorda lo stretto rapporto fra il poeta e l’Università. Proprio Urbino ispirò la sua  prima raccolta poetica, “I scarabocc”, a cui  Carlo Bo dedicò la prefazione.

Si unisce al cordoglio anche il Presidente della Provincia di Pesaro e Urbino Matteo Ricci: “Era capace di trasportare nel suo mondo incantato chiunque incontrasse sul suo cammino. E’ stato un maestro di sogni e fantasia. Tonino Guerra aveva l’umiltà dei grandi – prosegue Ricci – la giovialità, la capacità di vedere nell’altro un’occasione di arricchimento umano. Ci ha insegnato a recuperare lo stupore dei bambini, restando al tempo stesso consapevole del passare degli anni. A nome mio personale e di tutta la comunità provinciale rivolgo ai familiari le più sentite condoglianze”.

A queste parole si aggiungo quelle del Sindaco di Urbino Franco Corbucci: “La morte di Tonino Guerra è una grave perdita per la cultura italiana e non solo. Guerra aveva studiato a Urbino ed era rimasto molto legato alla nostra città e al territorio.Ogni incontro con lui era sempre stimolante. Il suo modo di esprimersi, poetico e ricco diimmaginazione, era in grado di coinvolgere emotivamente ogni persona che assisteva aun suo discorso. Ne sentiremo la mancanza”.

Il video della cerimonia in occasione del conferimento a Guerra del premio “Il sogno di piero”
Il Servizio di Inside Art

di Camilla Mozzetti
Intervista di Maurizio Zuccari

Clicca qui per vedere il video incorporato.

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