il Ducato » Torino http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » Torino http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it L’Isia ‘boicotta’ la Biennale di Fotografia di Sgarbi: “Troppo cara” http://ifg.uniurb.it/2014/02/10/ducato-online/lisia-boicotta-la-biennale-di-fotografia-di-sgarbi-troppo-cara/56790/ http://ifg.uniurb.it/2014/02/10/ducato-online/lisia-boicotta-la-biennale-di-fotografia-di-sgarbi-troppo-cara/56790/#comments Mon, 10 Feb 2014 17:12:31 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=56790 vittorio sgarbiURBINO – Promette di esporre fotografie che “rimarranno per sempre nel nostro immaginario”. La prima Biennale di Fotografia, curata da Vittorio Sgarbi, che si terrà a Torino nel 2015, vorrebbe tornare a dare al mezzo fotografico l’importanza che merita. Ma ad un prezzo. Dilettanti e professionisti, per iscriversi, sono obbligati a pagare una ‘tassa’ di 350 euro. E c’è chi non ci sta. “Sono contraria eticamente – afferma la professoressa Paola Binante, coordinatrice del corso di Fotografia dei beni culturali all’Isia di Urbino – una rassegna di questo tipo è vergognosa”.

Fotografa professionista e insegnante dal 1992, Paola Binante è decisa a ‘boicottare’ il festival. “Allievi e professori, tutti nel mio corso di laurea concordano nel giudicare negativamente questo tipo di iniziativa. Non c’è alcun tipo di valutazione a livello di qualità e questo esula da tutto quello che cerchiamo di insegnare”, afferma la Binante. Dopo aver pagato la quota d’iscrizione, i fotografi possono proporre da un minimo di quattro a un massimo di sei immagini, da sottoporre ad un comitato scientifico che sceglierà per ogni artista due opere da esporre. Per Paola Binante, però, prima della selezione vera e propria c’è quella economica. “Siamo allo sbando. Rassegne di questo tipo dimostrano che non serve più essere capaci o studiare. Basta essere in possesso di una cifra”, afferma la professoressa.

Nonostante le polemiche, il curatore della rassegna Vittorio Sgarbi ha sempre difeso la tassa richiesta ai partecipanti. Rispondendo alle critiche diffuse sul web all’annuncio della nascita del festival, aveva dichiarato: “Chi è interessato deve mettersi in gioco e pagare. Non mi preoccupa la cifra richiesta, non sono piiù i tempi per chiedere contributi all’ente pubblco”. Ma aveva anche ribadito di voler creare una rassegna nuova, con ospiti illustri, per stimolare davvero la conoscenza dell’arte fotografica. “Questa Biennale di Fotografia non porterà di certo la ‘rivoluzione’ che il suo curatore, Vittorio Sgarbi, ha detto di voler portare – afferma Paola Binante – non cambierà nulla nel modo in cui la fotografia viene percepita e lo dimostra il fatto che è partita nel modo più sbagliato, come un progetto a pagamento”.

Se la nascente Biennale di Fotografia non soddisfa tutti, altri festival nazionali sembrano, invece, dare spazio “libero” ai talenti italiani. “L’Italia è ancora un fanalino di coda a livello di valorizzazione della fotografia – afferma Paola Binante – ma ci sono alcuni eventi che dimostrano l’importanza della fotografia e che hanno grande risonanza, come il SI Fest di Savignano o il festival di Fotografia Europea di Reggio Emilia”.

Rassegne di questo tipo aiutano la gente ad avvicinarsi alla fotografia. Ma non bastano. “Il problema è nella mentalità – afferma Paola Binante – come possiamo incoraggiare la fotografia quando la storia dell’arte rischia di essere abolita dalla scuola? Altrove questa materia, insieme alla storia della fotografia, viene insegnata a partire dalle elementari. Solo così, solo portando i bambini ai musei e parlandogli di arte si stimola la cultura visiva. Qui, invece, stiamo andando indietro”. E il riferimento è anche alla Biennale di Fotografia:  “Non si può acquistare in monete la qualità di un’immagine – conclude Paola Binanti – la qualità di un’immagine si ‘acquista’ solo con lo studio e con l’impegno”.

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Giornalismo, ad aprile e maggio tre festival dedicati all’informazione http://ifg.uniurb.it/2013/04/08/ducato-online/giornalismo-ad-aprile-e-maggio-tre-festival-dedicati-allinformazione/41549/ http://ifg.uniurb.it/2013/04/08/ducato-online/giornalismo-ad-aprile-e-maggio-tre-festival-dedicati-allinformazione/41549/#comments Mon, 08 Apr 2013 00:57:39 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=41549
Tra aprile e l’inizio di maggio l’Italia parla d’informazione. E lo fa a ingresso libero. Torino, Perugia, Urbino ospitano gli eventi dedicati al mondo del giornalismo, con protagonisti internazionali che tratteranno i temi più caldi, dall’attualità alla crisi, alle nuove frontiere della professione.

Dal 10 al 14 aprile il giornalismo entra di peso nella Biennale Democrazia di Torino. Alla terza edizione, nel contesto di una manifestazione promossa dalla città, sceglie un programma volto a creare una “cultura della democrazia che si traduca in pratica democratica”, in un laboratorio pubblico permanente, con lezioni, dibattiti e incontri, ma anche rassegne cinematografiche.

Nel contorno del tema dell’“utopia”, l’evento dedica grande spazio alla riflessione sui media e il giornalismo, in un appuntamento che vede alcuni tra i più autorevoli protagonisti del mondo dell’informazione. Lucia Annunziata, direttore di Huffington Post Italia, Mario Calabresi, direttore de La Stampa, Paolo Mieli, presidente Rcs Libri terranno l’incontro sul futuro dell’informazione, ragionando sui nodi cruciali e sugli scenari futuri per tv, new media e giornali.

Dal 24 al 28 aprile, nel capoluogo umbro, torna il Festival del Giornalismo. Dove va il giornalismo? È possibile un’informazione più efficace? Quali sono le nuove frontiere? Queste le domande alle quali l’evento – organizzato per il settimo anno da Arianna Ciccone e Christopher Potter – tenteranno di rispondere.

Anche quest’anno, un programma tutto da seguire, con firme e personalità di spicco a formare un parterre in cui, per la prima volta  in Italia, ci sarà anche la blogger cubana dissidente Yoani Sanchez. Ma anche workshop pratici, tenuti dai più importanti guru dell’informazione digitale e l’attualità, al centro dell’agenda del festival: dal conflitto siriano, alla Russia di Putin, spazio anche a Wikileaks, alla piaga del femminicidio, all’Expo di Milano e al fenomeno del Movimento 5 stelle. Necessario il dibattito sulla crisi dell’editoria: come finanziare il giornalismo di qualità? Quali i modelli emergenti? La soluzione saranno i paywall?

Piatto forte di quest’anno il data journalism: grazie a dibattiti, workshop e maratone hacker, si potrà imparare a creare mappe e timeline in maniera rapida e a usare Excel per fare giornalismo. Spazio anche ai “big data”, new entry tecnologica al servizio dei reporter, utili durante le emergenze naturali, e infine analisi dell’exploit del fact-checking, quel rinnovamento nell’informazione che verifica le fonti e smaschera i politici che manipolano i numeri a proprio piacimento o gli stessi giornalisti che non fanno bene il proprio lavoro.

Alla sua prima edizione è infine il Festival del giornalismo culturale di Urbino, che arriverà nella città ducale il 3 e 4 maggio. L’evento, diretto dalla sociologa Lella Mazzoli e dal giornalista Giorgio Zanchini, s’intitola “Dalla terz@ al web” ed è curato dal Dipartimento di Scienze della Comunicazione e discipline umanistiche dell’università di Urbino Carlo Bo.

In questi due giorni, il programma prevede una serie di dibattiti e incontri su come il giornalismo culturale italiano e quello internazionale si confrontano con il mondo e di quanto ancora sia importante la presenza degli inserti culturali, ma anche il rapporto tra l’informazione mainstream e il web.

Tra i protagonisti, anche Corrado Augias, Piero Dorfles, Davide Paolini – conduttore de Il Gastronauta su Radio24Stefano Salis de il Sole24Ore, Concita De Gregorio di Repubblica. Ma anche protagonisti internazionali, come Irene Hernandez Velasco – corrispondente dall’Italia per il quotidiano El Mundo – Lee Marshall, giornalista di viaggi e cinema, che tiene anche  un blog su Internazionale.

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