il Ducato » Trasanni http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » Trasanni http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Ponte Armellina: i bambini senza pulmino per arrivare alla scuola del Gallo http://ifg.uniurb.it/2015/03/27/ducato-online/ponte-armellina-i-bambini-senza-pulmino-per-arrivare-alla-scuola-del-gallo/69160/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/27/ducato-online/ponte-armellina-i-bambini-senza-pulmino-per-arrivare-alla-scuola-del-gallo/69160/#comments Fri, 27 Mar 2015 21:34:25 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=69160 REPORTAGE Cinquecento vite, una sola voce
LEGGI Ponte Armellina, "lavori entro l'estate"]]>
Bambini durante doposcuola a Trasanni

Bambini durante doposcuola a Trasanni

URBINO – La distanza che separa i bambini di Ponte Armellina dalla scuola elementare di Gallo di Petriano è breve, appena un chilometro. Da qualche anno, però, il Comune di Petriano ha deciso di non mettere più a loro disposizione lo scuolabus. Una scelta che ha avuto un effetto domino su altre due scuole del territorio e su molte famiglie.

Nei primi anni 2000, infatti, nel pieno del flusso migratorio, era stato stipulato un accordo tra il Comune di Urbino, quello di Petriano e la scuola di Gallo, rinnovato di anno in anno. La città ducale finanziava l’aiuto linguistico per i bambini stranieri, Petriano si occupava del trasporto – che per competenza sarebbe spettato a Urbino – e la scuola dell’accoglienza. Ma nel 2013 l’accordo non è più stato rinnovato, nonostante la richiesta dell’istituto.

REPORTAGECinquecento vite, una sole voce: “All you need is love”

Ormai da un paio d’anni, i bambini di “Urbino 2” – quasi tutti di origine straniera – sono iscritti alla scuola elementare di Trasanni che si trova a più di 6 chilometri da casa loro. Da Ponte Armellina, ogni mattina, passa lo scuolabus del Comune di Urbino che porta gli alunni a Trasanni, come previsto dal regolamento per il trasporto scolastico. Nonostante la distanza sia superiore, per le famiglie è questa la soluzione migliore. Molti non riuscirebbero, altrimenti, ad accompagnare i bambini a scuola, sia per motivi di lavoro che per mancanza di mezzi autonomi. Alcuni genitori di bambini italiani, però, non hanno accettato la novità e hanno deciso d’iscrivere i loro figli nelle scuole del centro. Per loro, a Trasanni, i bambini stranieri sono diventati troppi.

Un problema dei grandi. “Hanno paura che i loro figli non si integrino bene – dicono le maestre – ma il problema è solo degli adulti e delle istituzioni. Questa è una questione politica. I bambini fra di loro non fanno queste distinzioni. Una nostra alunna pochi giorni fa ha scritto ‘questa scuola mi piace perché anche se veniamo da Paesi diversi non siamo nemici'”. Un insegnamento importante anche per i più grandi.

I numeri. Sono 56 i bambini che frequentano la scuola della piccola frazione e il prossimo anno diventeranno 73. Quattro bambini, che oggi si trovano in quinta elementare, usciranno e 21 entreranno in prima. Di questi solo 6 sono italiani. Attualmente i bambini di origine straniera sono poco più del 50%, in particolare provenienti da Trasanni e Ponte Armellina. Piero Fraternale, responsabile dell’ufficio dei Servizi educativi del Comune, conferma quanto detto dalle maestre: “I bambini che vanno a Urbino sono i figli degli italiani – dichiara al Ducato – a parte chi si reca in centro per motivi di lavoro e iscrive lì i figli per comodità o per la diversa offerta formativa, gli altri non li iscrivono a Trasanni perché lì ci sono bambini stranieri”.

Verso una scuola unica. Nel suo mandato quinquennale il comune di Urbino ha deciso di occuparsi di questa situazione. “Ancora siamo in una fase embrionale, ma si sta valutando l’ipotesi di creare una scuola unica – dice Fraternale – come punto di aggregazione di tutte le frazioni, sia per i bambini delle elementari che per quelli delle medie, per evitare di creare scuole-ghetto”. L’assessore alle Politiche educative Lucia Ciampi dice al Ducato: “Ci sono moltissime scuole nel territorio di Urbino e tutte necessitano interventi di manutenzione e ristrutturazione consistenti, un polo unico potrebbe essere una soluzione” ma precisa che si tratta solo di un’intenzione: “Prima sarà discussa con i cittadini. Comunque senza un finanziamento non ci sono le risorse necessarie per un progetto simile” e sulla scuola di Trasanni dichiara: “È inutile negare che lì ci sia un problema di densità insostenibile di bambini extracomunitari che non hanno la possibilità d’integrarsi”.

Ma le maestre non sono d’accordo: “I bambini non hanno alcun problema d’integrazione né qui né quando arrivano alle scuole medie. Non sono le percentuali di bambini stranieri quelle che contano, ma i progetti e le risorse. Servono spazi più ampi e insegnanti. A Trasanni il prossimo anno ci sarà una prima classe numerosa come non mai e quello che preoccupa non è il numero di bambini stranieri, ma la mancanza di spazi necessari a garantire un adeguato percorso educativo. La soluzione non è la creazione di un istituto unico. A Trasanni servono interventi di allargamento e, inoltre, alcuni bambini potrebbero andare alla scuola del Gallo, opzione che oggi è loro preclusa. I Comuni di Urbino e Petriano devono aprire una riflessione su questo e confrontarsi di nuovo”.

“L’integrazione è un’altra cosa”. Antonio Cipollini, presidente dell’Associazione Alveare, che da anni lavora nella scuola della piccola frazione aggiunge: “L’integrazione non passa semplicemente da una diversa allocazione dei bambini nelle scuole. Ciò che conta veramente sono le metodologie didattiche, i programmi e l’organizzazione della scuola nel suo complesso e della società”. I bambini trascorrono solo una parte della giornata tra i banchi, ma i momenti di socializzazione e le occasioni di confronto – che, soprattutto a quell’età, sono fondamentali per la crescita del singolo quanto del gruppo – sono anche altri e si svolgono durante il resto della giornata: con lo sport, i giochi al parco e le attività nei centri di aggregazione. Anche qualora tutti gli alunni fossero accolti nella medesima scuola, ciascuno, al suono della campanella, tornerebbe a casa sua, ovunque questa si trovi. Quelli stranieri, allora, prenderebbero la strada per i quartieri dimenticati di Urbino”, come Trasanni e Ponte Armellina, dove queste opportunità mancano per la carenza di strutture e politiche adeguate e lo scambio e il confronto avvengono tra bambini di molte culture diverse, ma non con gli italiani, che là non ci sono. “Anche il progetto di riqualificazione del quartiere di Ponte Armellina non mi sembra lungimirante – dice Cipollini – non basta sistemare una casa o mettere dei tombini, lì manca tutto, per grandi e piccoli. Non un negozio, non un bar, nessun centro di aggregazione”.

Lo scuolabus: promesso, poi eliminato. Ma lo scuolabus di Petriano non è l’unico a creare problemi in questa vicenda. I bambini che da Trasanni vanno a scuola a Urbino prendono ogni mattina lo scuolabus, offerto come servizio aggiuntivo dal Comune. Secondo il regolamento di organizzazione del trasporto scolastico, però, l’area di Trasanni non rientra tra quelle di competenza delle scuole del centro città. Lo scuolabus è stato introdotto nel 2007 dalla precedente giunta comunale. Nel 2012, l’ex sindaco Corbucci ha deciso di limitare il servizio solo ai bambini iscritti a Urbino fino all’anno precedente. Per i nuovi iscritti il pulmino non era previsto. L’intenzione era quella di eliminare il servizio fuori competenza e, contemporaneamente, incrementare le iscrizioni alla scuola di Trasanni, all’epoca molto basse.

Quest’anno, però, dopo le insistenti richieste delle famiglie coinvolte, il sindaco Maurizio Gambini, come promesso in campagna elettorale, una volta eletto ha reintrodotto il servizio per tutti. Ma non per molto. “Si tratta di una misura eccezionale e temporanea – precisa Fraternale – e non riguarda solo Trasanni, ma anche i bambini che da Urbino vanno a Gadana e quelli che da Pallino vengono nel capoluogo”. Dall’anno prossimo infatti, il pulmino non passerà più. Anche se ancora non è stato emanato il nuovo regolamento per i trasporti scolastici, l’assessore Ciampi conferma: “I genitori sono già stati avvertiti. Non potranno fare affidamento su questo servizio per l’anno scolastico 2015-2016. I trasporti sono davvero caotici e bisogna mettere ordine rientrando nella competenza territoriale delle scuole anche per i trasporti comunali”.

 

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Maltempo, interventi agli argini di Apsa e Foglia per i danni del 2012 – Mappa http://ifg.uniurb.it/2015/03/25/ducato-online/maltempo-interventi-agli-argini-di-apsa-e-foglia-per-i-danni-del-2012-mappa/69040/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/25/ducato-online/maltempo-interventi-agli-argini-di-apsa-e-foglia-per-i-danni-del-2012-mappa/69040/#comments Wed, 25 Mar 2015 21:19:44 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=69040 MAPPA Saranno effettuati quest'estate i lavori a Montecalvo in Foglia finanziati con 200mila euro. Nello stesso periodo si interverrà anche sul torrente in località Trasanni. Dopo un anno si attende ancora l'autorizzazione della Regione per poter procedere al progetto esecutivo. Questi sono due dei nove interventi su corsi d'acqua necessari dopo gli smottamenti del novembre di due anni e mezzo fa]]> URBINO – Entro la fine dell’estate dovrebbero essere consolidati gli argini del torrente Apsa in località Trasanni, nel Comune di Urbino, e del fiume Foglia a Montecalvo (a la Badìa e La Torre). Entrambi i corsi d’acqua sono stati interessati dal maltempo del novembre 2012. L’intervento sul Foglia in realtà era stato preventivato già per l’estate del 2014, addirittura indicato come “indifferibile”. Ma le difficoltà nelle indagini sul luogo e le lungaggini burocratiche hanno prevalso.

Questi lavori fanno parte di un programma più vasto che comprende 15 interventi in seguito al maltempo di due anni e mezzo fa. Nove di questi, per il costo complessivo di 1 milione e 170 mila euro, riguardano il corso dei fiumi della provincia di Pesaro e Urbino. Sei hanno già ricevuto la risposta positiva da parte della Regione e sono già in esecuzione mentre gli ultimi tre sono ancora in attesa del via libera. Oltre alle operazioni a Montecalvo in Foglia e a Trasanni è fermo alle questioni burocratiche anche l’intervento sul fiume Cesano in località Bellisio Solfare, nel Comune di Pergola.

(In rosso gli interventi già in atto, in blu quelli che attendono ancora il via libera della Regione)

09_DOC. FOTOGRAFICA_La Torre e la Badia

L’argine del fiume Foglia che sarà consolidato

Tutti e tre i progetti, definitivi ma da rendere ancora esecutivi, sono stati approvati dalla Giunta provinciale nel giugno del 2014 ma sono ancora oggi in attesa dell’ autorizzazione dalla Regione per iniziare i lavori. In particolar modo il progetto dell’ intervento sul torrente Apsa è stato inviato a febbraio del 2015 mentre la descrizione dell’opera sul Foglia addirittura il 20 gennaio.

“Prevediamo di ricevere il parere dalla Regione ad aprile – ha dichiarato al Ducato il geometra Vincenzo Petrillo, responsabile unico per il progetto sul Foglia – poi in uno o due mesi daremo gli appalti e i lavori dovrebbero iniziare a giugno per concludersi alla fine dell’estate. Sempre che il maltempo non rallenti l’intervento”. Infatti per poter lavorare è preferibile un fiume in condizioni di magra, come ci si attende normalmente in una stagione estiva.

04 Relazione Paesaggistica e Vincoliver1.pdf

Un argine del torrente Apsa oggetto dell’intervento

I tempi di attesa per il parere da parte della Regione sono confermati dal geologo Ennio Palma, responsabile per i lavori sull’Apsa. “Il 16 aprile la Conferenza dei servizi regionale dovrebbe darci l’autorizzazione a redigere il progetto esecutivo. Successivamente potremo affidare gli appalti e iniziare i lavori in estate”. L’intervento dovrebbe concludersi durante la stessa stagione visto che sono previsti 49 giorni di operazioni. Ma potrebbe durare di più in caso di maltempo o di interruzioni dei lavori dovute a condizioni di sicurezza non adeguate. Il geologo ha  infine sottolineato come il consolidamento degli argini non avrebbe potuto prevenire le esondazioni dovuto alle forti piogge di quest’anno: infatti questo tipo di intervento non influisce sulla quantità di acqua che scorre nel  letto del fiume.

Per l’opera sul torrente Apsa sono stati previsti 50 mila euro mentre per l’intervento sul Foglia ben 200 mila. Questi soldi sono una parte del milione e 820 mila euro ammessi a finanziamento con il decreto del 13 marzo 2014 emanato dal presidente della Regione Marche in qualità di commissario delegato alla gestione dei lavori dopo le esondazioni del 2012. In totale sono 10 milioni e 700 mila gli euro che la Regione Marche ha ricevuto grazie ai fondi stanziati da un decreto del presidente del Consiglio del 23 marzo 2013  in seguito all’emergenza meteo nazionale del 2012.

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Urbino, ubriaco e senza patente causa due incidenti con l’auto sotto sequestro http://ifg.uniurb.it/2015/02/23/ducato-online/urbino-ubriaco-e-senza-patente-causa-due-incidenti-con-lauto-sotto-sequestro/66099/ http://ifg.uniurb.it/2015/02/23/ducato-online/urbino-ubriaco-e-senza-patente-causa-due-incidenti-con-lauto-sotto-sequestro/66099/#comments Mon, 23 Feb 2015 20:35:53 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=66099

Il palo abbattuto a Trasanni

URBINO – Guidava ubriaco e senza patente su un mezzo sotto sequestro e ha provocato due incidenti. Un uomo, residente a Trasanni, si è schiantato con la sua automobile – un fuoristrada Mitsubishi – contro un palo della luce, abbattendolo. Ripartito ha poi urtato un’auto parcheggiata in via Pasquale Mazzucchero per poi fermarsi nel giardino della propria abitazione. Il tutto è avvenuto il 23 febbraio, intorno alle 12, all’ingresso della frazione provenendo da Pesaro, sulla strada provinciale Urbinate.

Sul posto sono stati chiamati gli agenti della Polizia e i Vigili urbani, intervenuti anche i Vigili del Fuoco per mettere in sicurezza il palo rimasto sull’asfalto. Il conducente non ha riportato conseguenze. Al controllo dei documenti è risultato che gli era stata revocata la patente mentre l’automobile era posta sotto sequestro dal 25 gennaio 2015 e avrebbe dovuto essere, come previsto dalla legge, in custodia privata. In questi casi il mezzo non può essere utilizzato dai 30 ai 60 giorni. L’uomo non aveva nemmeno staccato dal parabrezza del fuoristrada il foglio fissato con lo scotch, con data e timbro del Tribunale, che ne disponeva il sequestro.

Per i risultati degli esami del sangue, analizzato nel pomeriggio, si dovrà aspettare domani ma il protagonista dei due incidenti stradali, dal pretest effettuato dai vigili urbani, è risultato positivo all’alcol.

L'auto incidentata a Trasanni con il foglio del sequestro ancora affisso al parabrezza

L’auto incidentata a Trasanni con il foglio del sequestro ancora affisso al parabrezza

L’uomo non è nuovo a episodi di questo tipo. Qualche mese prima aveva avuto un incidente nello stesso punto: in stato di ebbrezza aveva colpito il guardrail finendo in un canale di scolo. Anche per questo i residenti della zona si mostrano preoccupati che possa succedere di nuovo in futuro: “Non è la prima volta che urta le auto parcheggiate portando via specchietti e graffiando le fiancate” ha detto una signora. “In questa via passa anche lo scuolabus, devono aspettare che investa qualche bambino prima di fare qualcosa?” ha aggiunto un altro.

Ora l’uomo rischia una doppia una penale per guida senza patente e su un mezzo sotto sequestro, in entrambi i casi la sanzione amministrativa parte da un minino di 2000 euro a un massimo di 8000. La guida con patente revocata in caso di recidiva nel biennio può comportare l’arresto fino a un anno e la confisca amministrativa del veicolo.

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Incidente a Trasanni, abbatte palo con l’auto sequestrata http://ifg.uniurb.it/2015/02/23/ducato-notizie-informazione/incidente-a-trasanni-abbatte-palo-con-lauto-sequestrata/66053/ http://ifg.uniurb.it/2015/02/23/ducato-notizie-informazione/incidente-a-trasanni-abbatte-palo-con-lauto-sequestrata/66053/#comments Mon, 23 Feb 2015 13:35:07 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=66053 [continua a leggere]]]> URBINO, 23 FEB – Un uomo residente a Trasanni si è schiantato con la sua automobile – un fuoristrada Mitsubishi sottoposto a sequestro – contro un palo della luce, abbattendolo. L’incidente è avvenuto all’ingresso del paese provenendo da Pesaro sulla strada provinciale Urbinate. Successivamente l’uomo, dirigendosi verso casa, ha urtato un’auto parcheggiata in via Pasquale Mazzucchero per poi fermarsi nel giardino dell’abitazione. Non c’è stato bisogno dell’ambulanza intervenuta sul posto né per lui né per l’automobilista coinvolto nel secondo incidente. L’auto era sottoposta a sequestro ma l’uomo l’aveva prelevata stamattina.

L’uomo aveva avuto qualche mese prima un incidente nello stesso punto: aveva colpito il guard rail finendo in un canale di scolo. I residenti della zona lamentano episodi simili avvengono da tempo: “Non è la prima volta che urta le auto parcheggiate portando via specchietti e graffiando le fiancate” ha detto una signora. “In questa via passa anche lo scuola bus, devono aspettare che investa qualche bambino prima di fare qualcosa?” ha aggiunto un altro residente.

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Maltempo: diverse frane nei dintorni di Urbino http://ifg.uniurb.it/2015/02/06/ducato-notizie-informazione/maltempo-due-frane-a-san-marino-di-urbino/64833/ http://ifg.uniurb.it/2015/02/06/ducato-notizie-informazione/maltempo-due-frane-a-san-marino-di-urbino/64833/#comments Fri, 06 Feb 2015 08:58:40 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=64833 [continua a leggere]]]> La frana in via Ca' Raniero (Urbino)

La frana in via Ca’ Raniero (Urbino). Foto di Fabio Giglietto

Molte frane si sono formate nella notte a causa delle piogge abbondanti che hanno colpito la zona di Urbino. Un primo cedimento ha riguardato la zona di via Ca’ Raniero, dove in mattinata è intervenuta una ruspa per liberare la strada.

Due si sono verificate a San Marino di Urbino sulla statale 73bis: la prima al km 74+9, l’altra al km 74+550, invadendo la carreggiata. Attualmente la seconda frana si sta ingrandendo e il personale dell’Anas è intervenuto in entrambi i luoghi.

Altre frane hanno colpito la frazione di Urbino Palazzo del Piano; la strada che da San Cipriano porta a San Giovanni in Ghiaiolo e quella che congiunge La Torre a Trasanni.

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Frane, situazioni critiche in tutta la provincia. Dalla Regione fondi solo per Cagli /Mappa http://ifg.uniurb.it/2014/03/21/ducato-online/frane-situazioni-critiche-in-tutta-la-provincia-dalla-regione-fondi-solo-per-cagli-mappa/59894/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/21/ducato-online/frane-situazioni-critiche-in-tutta-la-provincia-dalla-regione-fondi-solo-per-cagli-mappa/59894/#comments Fri, 21 Mar 2014 13:55:39 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=59894 LEGGI Furlo, Flaminia bloccata. I ristoratori: "Da tre mesi come in trappola" ]]> frana-evidenzaURBINO – Dopo ogni inverno il dissesto idrogeologico torna d’attualità in provincia di Pesaro e Urbino ma, nonostante l’allarme ciclico dei geologi, i fondi per la messa in sicurezza del territorio continuano a non essere sufficienti. Lunedì la giunta regionale delle Marche ha annunciato lo stanziamento di 1 milione e 600mila euro per interventi di manutenzione idraulica e difesa del suolo. Una misura per risolvere i problemi legati a frane e fiumi. Tuttavia la nostra provincia, nonostante le numerose situazioni di criticità, non otterrà molti benefici.

Dei 12 interventi, finanziati dalla regione, solo uno interessa il nostro territorio provinciale. I fondi saranno infatti utilizzati per il consolidamento di una frana lungo una strada provinciale del comune di Cagli. Uno dei tanti episodi che purtroppo si verificano con regolarità nella nostra provincia. “Nel territorio di Pesaro e Urbino il dissesto è di casa – spiega il geologo Filippo Piscaglia – dai confini più settentrionali a quelli più meridionali della provincia, praticamente tutti i comuni presentano fenomeni di dissesto più o meno importanti”.

La situazione più critica è sicuramente quella della vecchia Flaminia dove un tratto di strada che porta alla gola del Furlo è  franato, e del colle Ardizio, nel tratto sulla costa tra Pesaro e Fano. Ma episodi franosi si trovano anche all’interno del comune di Urbino: “Lungo la strada provinciale 9, che collega la città ducale a Schieti, praticamente a ogni curva ci sono le tracce di un dissesto idrogeologico.  C’è una frana tra Gadana e Pieve di Cagna, in località Ca’ Andreana, e una anche nella strada verso Pesaro, poco dopo Trasanni, in via Urbinate”, spiega Piscaglia. Quella di Trasanni è una frana che risale al marzo del 2013: metri di terra si erano staccati dalla collina ed avevano coperto di fango il versante.

Le frane non risparmiano neppure i comuni più piccoli della provincia. Quella di Cartoceto, un paese a 40 chilometri da Urbino, risale alla primavera 2013 e ha interessato le mura del centro storico. A Sorbolongo, una frazione del comune di Sant’Ippolito, sono invece ancora visibili i segni di una frana che a più riprese dal 2006 ha colpito la strada provinciale 5.

Ma molti dissesti si sono verificati anche a seguito delle ultime precipitazioni di questo inverno. A Belforte dell’Isauro una decina di giorni fa la via provinciale Baciuccaro che collega il paesino a Sant’Angelo in Vado è rimasta completamente bloccata: “La strada è chiusa anche ai pedoni – spiega il sindaco di Belforte, Sauro Brisigotti – e abbiamo una situazione critica anche sulla via che collega Ca’ Sant’Elisabetta. Anche lì c’è il forte rischio per la viabilità”.

La situazione non è più tranquilla a Frontino, un comune di 300 abitanti arroccato sull’appenino marchigiano: “Il versante nord del comune è come un terreno minato – commenta il sindaco Andrea Spagna – la zona più a rischio frane è sicuramente quella della provinciale del Mutino, che collega il paese a Carpegna”.

“Decine di fenomeni di dissesto che sono frutto di un innegabile aumento della frequenza e dell’intensità degli eventi meteorologici – conclude Filippo Piscaglia – ma anche il risultato di una politica di prevenzione del rischio relegata in secondo piano rispetto alla gestione dell’emergenza”.

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Affluenza record e plebiscito a Gadana: così Muci ha vinto le primarie Pd http://ifg.uniurb.it/2014/03/17/ducato-online/primarie-pd-per-la-muci-un-trionfo-firmato-gadana/59047/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/17/ducato-online/primarie-pd-per-la-muci-un-trionfo-firmato-gadana/59047/#comments Mon, 17 Mar 2014 11:52:45 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=59047 Vince la Muci, sarà lei la candidata sindaco del Pd ]]> primarie pd spoglioURBINO – Una vittoria “in casa” per Maria Clara Muci. A fare la differenza nel ballottaggio con Giorgio Londei è stata proprio la pioggia di preferenze che l’assessore al bilancio ha ricevuto nel seggio di Gadana e Cavallino, dove la Muci ha la residenza. Lì  lo scarto di voti nei confronti dell’avversario è stato enorme: 454 per la Muci, 139 per Londei.

Più di 300 voti di differenza che hanno permesso all’assessore di vincere il ballottaggio pur arrivando prima in soltanto quattro dei dieci sportelli elettorali. Londei, rispetto al primo turno, ha perso il primato in due seggi. A Mazzaferro, dove due settimane fa aveva ottenuto il 38,37% dei voti, l’ex senatore ha raccolto 27 voti in meno della Muci. Destino simile anche nel seggio di Piansevero, dove Londei, che aveva ottenuto la percentuale più alta di voti durante il primo turno, ha raccolto quasi 100 preferenze in meno della rivale.

Merito anche dell’alleanza con Piero Sestili. Il candidato Pd, sconfitto durante il primo turno, aveva lasciato intuire il proprio appoggio a Maria Clara Muci. L’accordo, pur privo di una conferma ufficiale, sembra aver funzionato proprio a Mazzaferro e Piansevero, dove Sestili aveva raccolto il 17% e il 20 % dei voti, e dove è probabile che una gran parte dei suoi sostenitori abbia accordato la propria preferenza alla Muci.

Gadana e Ca’ Mazzasette, gli altri due seggi dove la candidata sindaco del Partito Democratico ha vinto il ballottaggio, erano già stati individuati come le due fortezze da cui far partire la corsa a sindaco. Quindici giorni fa la Muci aveva infatti già ottenuto la maggioranza nelle due frazioni urbinati. Il trionfo più netto di Giorgio Londei invece nel seggio di Pieve di Cagna. Là l’ex senatore ha infatti ottenuto il 62,65 % dei voti, superando la Muci di oltre cinquanta preferenze.

In termini percentuali, lo scarto più esiguo si è verificato a Trasanni, dove Londei ha ottenuto il 51 %, staccando di soltanto cinque punti percentuali l’avversario. Anche nel seggio di Urbino centro la vittoria è stata di misura. Londei si aspettava di ottenere una grande maggioranza all’interno delle mura e invece il distacco è stato di soli 13 punti percentuali.

Ma il dato più significativo riguarda l’affluenza alle urne. In controtendenza con tutte le votazioni a doppio turno, un numero maggiore di elettori si è recato ai seggi, rispetto a quindici giorni fa. Allora erano stati 3726, contro i 4001 votanti registrati ieri durante il ballottaggio. Un aumento dell’affluenza del 7 % che ha stupito anche lo stesso Partito Democratico: “Un dato difficile da spiegare – commenta il segretario del Pd di Urbino, Gianfranco Fedrigucci –  probabilmente legato alla possibilità di poter votare al ballottaggio, pur non avendo partecipato al primo turno. È probabile che alcuni elettori abbiano deciso di andare a votare solo ieri, quando si stava consumando il momento decisivo delle primarie”.

“La grande partecipazione alle primarie è un segnale di speranza e dimostra interesse dei cittadini verso la buona politica – è il commento del segretario provinciale del Pd, Giovanni Gostoli – stiamo rinnovando i metodi di vivere e fare politica per cambiare le cose”.

Ma tra gli oltre quattromila urbinati che ieri si sono presentati alle urne, potrebbero esserci anche elettori di centrodestra: “I candidati del Partito Democratico hanno cercato di attrarre anche chi non vota di solito a sinistra – spiega Maurizio Gambini, candidato sindaco di Forza Italia e Nuovo Centrodestra – c’è chi è andato a votare non per appartenenza politica ma per amicizia personali o conoscenza di uno dei due candidati”.


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Andrea Ferri è stato ucciso da un suo dipendente, un 25enne di Trasanni: due fermi http://ifg.uniurb.it/2013/06/09/ducato-online/andrea-ferri-e-stato-ucciso-da-un-suo-dipendente-un-25enne-di-trasanni/50419/ http://ifg.uniurb.it/2013/06/09/ducato-online/andrea-ferri-e-stato-ucciso-da-un-suo-dipendente-un-25enne-di-trasanni/50419/#comments Sun, 09 Jun 2013 17:34:14 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=50419 (nella foto), uno di loro residente a Trasanni, che lavorava con la vittima da sette anni. Sono stati traditi dalle telecamere del caveau del distributore che hanno rapinato qualche giorno dopo il delitto, rubando più di 20.000 euro. Ora si trovano nel carcere di Villa Fastiggi]]>

Andrea Ferri

PESARO – Lo aveva accolto nella sua famiglia come se fosse un figlio ma lui, Donald Sabanov, lo ha ricambiato uccidendolo con sette colpi di pistola per poi andare a fare colazione con il suo complice. Andrea Ferri, l’imprenditore ucciso la settimana scorsa a Pesaro, conosceva molto bene il suo assassino, un 25enne residente a Trasanni che da quando ne aveva 18 lavorava nel suo distributore a Montecchio.

I carabinieri lo hanno fermato questa mattina insieme al suo presunto complice – Karym Bary, un ragazzo italiano di origine marocchina poco più che ventenne residente a Morciano di Romagna – con l’accusa di omicidio aggravato premeditato, rapina aggravata, furto pluriaggravato continuo in concorso e detenzione di porto abusivo d’armi clandestino.

I due, entrambi incensurati, avrebbero ucciso l’imprenditore per impossessarsi della chiave magnetica che apriva il caveau del distributore di via Umbria di Montecchio, che conteneva più di ventimila euro. Soldi che sono stati rubati successivamente, nella notte tra il 6 e 7 giugno, dopo un primo tentativo di rapina fallito avvenuto a poche ore dall’omicidio.

Le telecamere del caveau hanno però ripreso tutto: un uomo con un casco in testa e una tuta si sarebbe intrufolato nella notte e avrebbe portato via il denaro che sarebbe poi stato depositato su un conto corrente al vaglio degli inquirenti.

Da 24 ore gli investigatori avevano concentrato le loro indagini attorno ai collaboratori di Andrea Ferri – era titolare di tre distributori nel pesarese e, da poco, socio di un chiosco sulla spiaggia – fino ad arrivare a Sabanov, il suo dipendente, che da qualche giorno non si trovava. Il ragazzo lavorava con Ferri da circa sette anni e aveva instaurato con lui un rapporto che andava oltre quello lavorativo, tanto da venir considerato uno di famiglia. Da circa un mese aveva preso un permesso dal lavoro per malattia .

Sabanov Donald e Bary Karym, in una fotografia pubblicata su Facebook

Ieri mattina la svolta delle indagini, proprio durante il funerale di Andrea Ferri: tra i presenti c’era anche Sabanov che, come riferiscono gli inquirenti, per tutta la funzione è stato in disparte cercando di non dare troppo nell’occhio. Fuori dalla chiesa lo aspettava in macchina il suo complice, Bary. Dopo la funzione i due sono stati portati in caserma dove sono stati sentiti più volte. Il loro racconto, pieno di lacune e contraddizioni, non ha convinto gli inquirenti che non hanno fatto altro che confermare le loro ipotesi di colpevolezza.

I due ragazzi conoscevano bene le abitudini di Andrea Ferri e lo hanno aspettato in Via Paterni – zona mare di Pesaro – fuori dall’abitazione di una donna che frequentava da diverso tempo sapendo di trovarlo lì. “La scelta del luogo non è stato un caso – ha detto il colonnello Giuseppe Donnarumma nella conferenza stampa che dava conto degli arresti – ma è stato un goffo tentativo di depistaggio, facendo passare l’omicidio per un delitto passionale”.

L’imprenditore raggiunto da sette colpi di pistola – una beretta 7.65, dello stesso calibro di quella ritrovata nell’abitazione di Bary – è morto sul colpo mentre i due si sono dati alla fuga a bordo della BmwX6 di Ferri, hanno percorso un centinaio di metri per poi abbandonare l’auto il viale della Vittoria dove, con molta probabilità avevano lasciato le loro vetture e poi sono scappati. Prima verso il caveau approfittando del caos creatosi attorno all’omicidio, poi andando a fare colazione in una pasticceria, come fanno i ragazzi di ritorno dalle discoteche, postando la loro foto su Facebook.

Carabinieri del comando provinciale di Pesaro-Urbino

Ora i due si trovano nel carcere di Villa Fastiggi. All’uscita della caserma molte persone aspettavano di vedere in faccia gli assassini che hanno sconvolto Pesaro in queste ore. Le reazioni sono state violente e drammatiche, con cori e urla indirizzate ai presunti colpevoli.  Un lungo applauso è stato rivolto ai militari che in pochi giorni hanno risolto il caso.

“Questa operazione si è conclusa in una settimana, è stato doveroso nei confronti della famiglia di Andrea Ferri, un uomo onesto e generoso che tutta la città ricorda”, ha concluso il colonnello Donnarumma ringraziando anche i Ris di Roma e il Nucleo Subacquei di Genova intervenuti nell’operazione.

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