il Ducato » tribunale di urbino http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » tribunale di urbino http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Tribunale di Urbino misure di sicurezza inesistenti – VIDEO http://ifg.uniurb.it/2015/05/02/ducato-online/tribunale-di-urbino-misure-di-sicurezza-inesistenti-video/73012/ http://ifg.uniurb.it/2015/05/02/ducato-online/tribunale-di-urbino-misure-di-sicurezza-inesistenti-video/73012/#comments Sat, 02 May 2015 06:40:11 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=73012 VIDEO Dopo la strage al tribunale di Milano, abbiamo passato una giornata al palazzo di giustizia di Urbino. Abbiamo intervistato il giudice Paolo Cigliola e l'avvocato Francesco Lamanna sulle carenti misure di vigilanza: assenti metal detector e guardie giurate a controllare l'ingresso LEGGI - La richiesta tre mesi fa, ma non ci sono fondi]]> URBINO – Dopo la tragica sparatoria al tribunale di Milano, siamo andati a verificare quali siano le misure di sicurezza al palazzo di giustizia di Urbino. All’entrata non c’è nessun tornello, metal detector o guardia giurata a vigilare. Tre mesi fa il tribunale aveva chiesto al Comune di mettere dei tornelli meccanici per permettere il passaggio di una persona per volta. Abbiamo intervistato il giudice di pace Paolo Cigliola e l’avvocato Francesco Lamanna.

Servizio di Ilenia Inguì e Michele Nardi


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Ducato Tv n. 3 – 29 aprile 2015 http://ifg.uniurb.it/2015/04/30/ducatotv/ducato-tv-n-3-29-aprile-2015/73078/ http://ifg.uniurb.it/2015/04/30/ducatotv/ducato-tv-n-3-29-aprile-2015/73078/#comments Thu, 30 Apr 2015 17:53:41 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=73078 URBINO – Torna il Ducato Tv. La strage al tribunale di Milano ha riacceso l’attenzione sui controlli e i sistemi di sicurezza negli uffici giudiziari. Siamo andati a vedere come è  la situazione al tribunale di Urbino.

Clicca qui per vedere il video incorporato.

In questa terza edizione del nostro magazine parliamo anche del 25 aprile, Urbino ha ricordato i 70 anni della Liberazione con un concerto e un corteo. In testa c’era l’ultimo partigiano, Romano Arceci. Noi lo abbiamo intervistato.

Gli inviati di Ducato Tv hanno viaggiato sui vecchi binari della ferrovia Fano-Urbino, inattiva dal 1987. Adesso c’è un progetto che potrebbe rilanciarla.

Siamo andanti nelle biblioteche dell’università di Urbino, in quelle di area umanistica il personale scarseggia. Ma ci sono tanti studenti che si danno da fare e risolvono molti problemi.

Vi racconteremo poi quali sono state le novità dell’edizione di quest’anno del festival del giornalismo culturale, ormai diventato un appuntamento classico.

Tutta Fermignano si è seduta a tavola: è tornato il festival della tagliatella. All’ora di cena c’eravamo anche noi e vi racconteremo come è andata.

Abbiamo dedicato il nostro ultimo servizio al ricordo di Gigliola Mancinelli, la speleologa di Ancona morta in Nepal per il terremoto catastrofico che ha fatto migliaia di vittime.

Caporedattore: Anna Saccoccio.

Conduttrice: Ilenia Inguì.

In redazione: Michele Nardi, Giorgio Pinotti, Valentina Ruggiu, Riccardo Marchetti, Daniela Larocca, Nicola Petricca, Gianmarco Murroni, Rita Rapisardi, Antonella Scarcella, Serena Santoli, Jacopo Salvadori, Andrea Perini.

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Pagava la benzina con assegni scoperti, condannata per truffa dal Tribunale di Urbino http://ifg.uniurb.it/2015/04/29/ducato-online/pagava-la-benzina-con-assegni-scoperti-condannata-per-truffa-dal-tribunale-di-urbino/72863/ http://ifg.uniurb.it/2015/04/29/ducato-online/pagava-la-benzina-con-assegni-scoperti-condannata-per-truffa-dal-tribunale-di-urbino/72863/#comments Wed, 29 Apr 2015 16:17:09 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=72863 URBINO – Pagava la benzina con assegni scoperti, staccati dal libretto di un’amica. Per questo Alessandra Procaccini, residente a Serra Sant’Abbondio, è stata condannata in primo grado per truffa a 8 mesi di reclusione e 150 euro di multa dal Tribunale di Urbino, nel processo conclusosi martedì 28 aprile. Giuseppina Votino, 60enne di Torrecuso, in provincia di Benevento, anche lei imputata in quanto intestataria del conto, è stata invece assolta.

Secondo la ricostruzione della pm Enrica Pederzoli, la donna condannata, “avvezza a delitti contro il patrimonio”, si era più volte rifornita di carburante in un distributore di Acqualagna gestito dalla fermignanese Loredana Passeri, parte offesa nel processo. Il pagamento avveniva con assegni di conti correnti postali riconducibili alle due imputate, poi risultati scoperti.

Il legale di Votino, l’avvocato Giuseppe Briganti, in aula ha spiegato che tra le famiglie delle due imputate c’era un rapporto di amicizia molto stretto. Durante una visita della donna campana ad Alessandra Procaccini, in provincia di Pesaro e Urbino, quest’ultima le propose di aprire un conto corrente postale e di farsi dare la delega. Convincendola a firmare il blocchetto degli assegni appena ritirato, perché “altrimenti non sarebbero stati validi” e offrendosi di custodirlo per evitare che si perdesse. Le ‘buone intenzioni’ della Procaccini erano motivate dal presunto aiuto nella gestione della pensione della 60enne che in quel modo “sarebbe stata più facile”, considerando i problemi di salute di cui soffre l’amica di Torrecuso. Il difensore di Votino ha proseguito spiegando che, a parte la firma, gli assegni sono stati compilati e datati da un’altra mano e che la donna non era consapevole dell’uso che veniva fatto del blocchetto. Versione accolta dal giudice Paolo Cigliola, che infatti ha assolto la donna con la formula “perché il fatto non sussiste”.

Ubaldo Fiorucci, legale di Alessandra Procaccini, ha basato la strategia di difesa su più argomentazioni. Tra queste, la mancanza di “artifizi o raggiri” nel comportamento della donna previsti per il reato di truffa (art. 640 del Codice penale) e la mancanza di elementi che confermassero che Procaccini sapesse che gli assegni erano scoperti, “ammesso che sia stata lei ad averli spesi”.

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Insultò un Carabiniere, assolta Patrizia Gamba: “Aveva subito un’ingiustizia” http://ifg.uniurb.it/2015/04/21/ducato-online/insulto-un-carabiniere-assolta-patrizia-gamba-aveva-subito-uningiustizia/71365/ http://ifg.uniurb.it/2015/04/21/ducato-online/insulto-un-carabiniere-assolta-patrizia-gamba-aveva-subito-uningiustizia/71365/#comments Tue, 21 Apr 2015 16:37:28 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=71365 URBINO – “Sono solo una donna che vuole giustizia”, ripeteva da più di cinque anni Patrizia Gamba. E con la sentenza d’appello emessa oggi dal tribunale di Urbino l’ha finalmente ottenuta, ponendo fine a un calvario che andava avanti da anni. Il giudice Paolo Cigliola l’ha assolta dall’accusa di minaccia a pubblico ufficiale basandosi sull’articolo 599 del codice penale, secondo cui “non è punibile chi commette ingiuria o diffamazione nello stato d’ira determinato da un fatto ingiusto altrui”. Nel 2010 era stato infatti ritenuto illegittimo il Tso cui la donna era stata sottoposta.

La vicenda. Nel maggio del 2009, subito dopo un alterco nella piazza centrale di Cantiano, dove si era da poco trasferita, fu trasportata in ambulanza a Urbino, sottoposta a Tso (trattamento sanitario obbligatorio) e poi rinchiusa nel reparto di Psichiatria dell’Ospedale. Il referto medico parlava di “esaurimento mentale e scompenso psichico”, ma per la diretta interessata, intervistata dal Ducato all’uscita del tribunale, la verità era un’altra: “Sono stata vittima di un sequestro di persona”.

Uscita dall’ospedale, l’ex assistente dell’Università di Urbino ha iniziato la battaglia per il riconoscimento dei suoi diritti contro i trattamenti psichiatrici obbligatori a cui è stata sottoposta. “Voglio denunciare pubblicamente quanto mi è successo”, ha ammesso senza esitazioni. Come? Pubblicando su Youtube una video-intervista in cui ripercorreva le tappe principali della vicenda, quella di “una donna che non ha paura”; partecipando a seminari in giro per l’Italia o semplicemente raccontando la sua storia a chiunque incontrasse mentre passeggiava con i suoi adorati cani. Al suo fianco si sono schierati gli studenti, soprattutto quelli riuniti nel collettivo dell’università Carlo Bo di Urbino, e poche altre persone.

La prima sentenza. Una prima, importante vittoria Patrizia Gamba l’ha ottenuta un anno dopo il ricovero. È stato infatti il Tribunale di Urbino a restituire la verità dei fatti, annullando il Tso a cui era stata sottoposta in quanto “l’alterazione psichica è stata desunta da informazioni e non direttamente constatata”, si legge nel verbale. “Pensai che con il decreto – racconta Patrizia – l’incubo fosse finito. La mia sete di giustizia voleva sanzioni per tutti i prepotenti ignoranti coinvolti nel sequestro, ma soprattutto maturavo la convinzione di una azione collettiva alla Corte di Strasburgo perché a nessun altro potesse accadere quello che era capitato a me”.

La seconda sentenza. Ma la sua vicenda giudiziaria non finisce qui. La donna nel 2012 incontra per strada il maresciallo Contini, uno dei responsabili – a suo modo di vedere – del ricovero in Psichiatria, aggredendolo verbalmente. “Sequestratore”, “calunniatore”, queste le parole che hanno spinto il Carabiniere a denunciare la signora, condannata in primo grado dal giudice di pace di Urbino. La sentenza è stata poi ribaltata in secondo grado.

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Tornelli e vigilanza al Tribunale, chiesti per Urbino tre mesi fa: “Rifiutati per mancanza di fondi” – VIDEO http://ifg.uniurb.it/2015/04/21/ducato-online/tornelli-e-vigilanza-al-tribunale-chiesti-per-urbino-tre-mesi-fa-rifiutati-per-mancanza-di-fondi-video/70617/ http://ifg.uniurb.it/2015/04/21/ducato-online/tornelli-e-vigilanza-al-tribunale-chiesti-per-urbino-tre-mesi-fa-rifiutati-per-mancanza-di-fondi-video/70617/#comments Tue, 21 Apr 2015 13:12:26 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=70617 LEGGI LE INCHIESTE - Tribunale | Procura]]> l'ingresso del palazzo di giustizia

l’ingresso del palazzo di giustizia

URBINO – Il Tribunale di Urbino ha inoltrato diverse richieste per migliorare la sicurezza dell’edificio, in particolare per regolare gli ingressi e per avere del personale di vigilanza, ma senza successo. Tre mesi fa ha chiesto al Comune di mettere dei tornelli meccanici per regolare l’accesso e permettere il passaggio di una persona per volta. Al Ministero della Giustizia, inoltre, era stata fatta domanda per avere dei vigilantes per la sorveglianza. Entrambe le richieste sono state rifiutate: “Per mancanza di fondi non sono stati ancora realizzati i sistemi di sicurezza necessari – spiega il direttore amministrativo della Procura Raffaele Suriano – dopo la sparatoria di Milano la Procura Generale ci ha chiesto se qui era tutto a posto. Ora speriamo che dopo quello che è successo, il Ministero della Giustizia sia più sensibile alla questione sicurezza in tutti i  tribunali italiani”.

Il 9 aprile, un imprenditore accusato di bancarotta ha ucciso tre persone all’interno del Tribunale di Milano, ora il personale e gli avvocati che lavorano a Urbino sono ancora più sensibili alla necessità di aumentare le misure di sicurezza all’ingresso del palazzo di giustizia.

LEGGI – TUTTI GLI ARTICOLI SUL TRIBUNALE DI URBINO

Avvocati, giudici, personale, cittadini: il Tribunale di Urbino, nei giorni di udienza, è un via vai di persone. Ma chiunque può entrare e uscire dal palazzo di giustizia senza essere fermato. La porta è aperta e all’entrata, a regolare il passaggio, non ci sono vigilantes, né metal detector o tornelli. A lato del portone d’ingresso, c’è un campanello con annessa telecamera, ma viene usato solo quando l’edificio è chiuso al pubblico.

“Il tribunale di Urbino non tratta reati gravi, ma le pazzie succedono ovunque”, afferma un avvocato fuori dall’aula delle udienze. “I capi d’accusa – aggiunge un collega – sono collegati poco con il livello di rischio, anche qui ci sono udienze penali e  fallimentari. A Milano la sparatoria è avvenuta in un’aula dello stesso grado di questa”. I due avvocati, che al tribunale di Urbino dicono di sentirsi comunque tranquilli anche se non disdegnerebbero più controlli, lavorano su tutto il territorio della provincia e spesso hanno udienze a Pesaro, dove la situazione è diversa: “Lì, all’entrata, ci sono due porte di vetro, che regolano il flusso di persone, e subito dopo ci sono due metal detector e una guardiola. È strano che qui non ci sia nulla”. Anche a Macerata c’è un sistema di sicurezza all’entrata, come racconta l’avvocato Francesco Lamanna:  “Si passa attraverso un metal detector e gli avvocati devono mostrare il tesserino. Qui a Urbino non c’è neppure una guardia giurata, mentre sarebbe necessario per la sicurezza di tutti. Al di là del caso specifico, il tribunale è sempre un luogo dove si trattano casi delicati e quindi è bene assicurarsi che nessuno entri armato.”

 

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Tribunale di Urbino: i lavori al tetto finiranno entro fine aprile http://ifg.uniurb.it/2015/04/09/ducato-notizie-informazione/tribunale-di-urbino-i-lavori-al-tetto-finiranno-entro-fine-aprile/70174/ http://ifg.uniurb.it/2015/04/09/ducato-notizie-informazione/tribunale-di-urbino-i-lavori-al-tetto-finiranno-entro-fine-aprile/70174/#comments Thu, 09 Apr 2015 09:31:46 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=70174 [continua a leggere]]]> URBINO, 9 APR – Finiranno entro fine aprile i lavori di rifacimento del tetto dell’edificio adiacente al Tribunale di Urbino, che ricopre anche l’ufficio del Giudice di Pace, nel quale si sono registrate infiltrazioni.

I lavori erano stati interrotti da ottobre per le forti piogge. Inoltre, durante la prima parte dell’intervento una perizia al tetto aveva rivelato che la struttura era in condizioni gravi e rischiava il crollo. Il progetto di intervento è stato quindi modificato e sottoposto alla Sovraintendenza (l’edificio accanto al tribunale è un edificio storico). I lavori sono stati sospesi in attesa dell’approvazione delle modifiche.

“Se non fosse stato per il maltempo, i lavori sarebbero già conclusi” dice a Il Ducato il geometra Sergio Tartani che segue l’intervento per la ditta Michela Costruzioni.“Quando è stato tolto il tetto e ha piovuto ci sono state delle infiltrazioni nell’ufficio del Giudice di Pace. Questi danni saranno coperti dall’assicurazione della ditta”, aggiunge Tartani.

I lavori sono stati rallentanti anche perché quando è stato fatto il progetto era prevista la chiusura del tribunale. Il tribunale è invece rimasto in funzione e quindi la ditta ha potuto lavorare solo nei giorni in cui gli uffici non erano occupati.

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Tribunale di Urbino, infiltrazioni al secondo piano: lavori non prima del 15 aprile http://ifg.uniurb.it/2015/03/25/ducato-notizie-informazione/tribunale-di-urbino-infiltrazioni-al-secondo-piano-lavori-non-prima-del-15-aprile/69133/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/25/ducato-notizie-informazione/tribunale-di-urbino-infiltrazioni-al-secondo-piano-lavori-non-prima-del-15-aprile/69133/#comments Wed, 25 Mar 2015 15:51:50 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=69133 [continua a leggere]]]> Le infiltrazioni all'interno del Tribunale

Le infiltrazioni all’interno del Tribunale

URBINO, 25 MARZO – Nuove infiltrazioni e distacchi di intonaco al secondo piano del Tribunale di Urbino. Una situazione che va avanti da qualche settimana e che si aggiunge ai disagi dovuti ai danni al tetto provocati dal nevone del 2012. I soldi per intervenire ci sono ma i  lavori non partiranno prima di aprile. Il Comune ha predisposto 31.000 euro per i lavori di riparazione e che rientreranno nel bilancio di previsione da approvare il 15 aprile. Prima di quella data i fondi non saranno disponibili. Il Comune ha la gestione diretta per la manutenzione del Palazzo di giustizia ed era stato sollecitato ad agire dal presidente del Tribunale Francesco Nitri.

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Impiegato Agenzia delle Entrate di Acqualagna accusato di abuso d’ufficio http://ifg.uniurb.it/2015/03/10/ducato-online/impiegato-agenzia-delle-entrate-di-acqualagna-accusato-di-abuso-dufficio/67657/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/10/ducato-online/impiegato-agenzia-delle-entrate-di-acqualagna-accusato-di-abuso-dufficio/67657/#comments Tue, 10 Mar 2015 17:52:00 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=67657 LEGGI - Musica troppo alta e festa 'affollata', due denunce e tre diffide]]> URBINO – Aveva ordinato una costosa bottiglia di vino, ma non aveva intenzione di pagarla. Per questo aveva pensato bene di sventolare davanti al titolare del locale il suo tesserino di impiegato dell’Agenzia delle Entrate, minacciando un controllo fiscale. L’uomo, residente ad Acqualagna, impiegato dell’Agenzia delle Entrate, questa mattina si è visto recapitare un provvedimento di misura cautelare dalla Guardia di finanza e dai Carabinieri di Acqualagna per il reato di abuso d’ufficio: obbligo di dimora nel comune di residenza e divieto di allontanarsi dalla propria abitazione nelle ore notturne è la decisione del gip del Tribunale di Urbino, Egidio de Leone.

L’episodio risale allo scorso agosto. In quell’occasione l’uomo dopo avere simulato il controllo, aveva lasciato il locale senza saldare il conto. Ma non è stato l’unico caso in cui l’uomo ha abusato della sua qualifica. In un’altra occasione, sempre ad agosto,  infatti l’impiegato aveva tentato di ostacolare l’attività della Guardia di Finanza, impegnata in un controllo fiscale nei confronti di un ristoratore della zona. L’uomo aveva incontrato i militari delle Fiamme Gialle fuori dal locale. Per evitare il controllo, probabilmente per coprire il titolare, si era inventato di averlo effettuato lui stesso poco prima, senza riscontrare irregolarità. Ma i militari, insospettiti, lo avevano scoperto. A quel punto l’uomo li aveva irrisi, mentre compilavano il verbale per denunciare il fatto. “Compilatelo pure – avrebbe detto – tanto passa prima da me”, per poi rivolgere ai due minacce di ritorsione.

Il Capitano Antonio Dima, comandante della compagnia della Guardia di Finanza di Urbino, ricorda come l’uomo non fosse sconosciuto alle forze dell’ordine. Nel 2014 era infatti stato denunciato per minacce a pubblico ufficiale e ingiuria aggravata.

Le indagini della polizia giudiziaria sono partite alla fine della scorsa estate. Questa mattina due perquisizioni da parte delle Fiamme Gialle, una nella casa dell’uomo e una nel suo ufficio. Poi la decisione del gip per la misura cautelare.

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Tribunale Urbino, anziano assolto dall’accusa di tentata violenza sessuale http://ifg.uniurb.it/2015/03/04/ducato-notizie-informazione/tribunale-urbino-anziano-assolto-dalle-accuse-di-violenza-sessuale-e-tentato-omicidio/67252/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/04/ducato-notizie-informazione/tribunale-urbino-anziano-assolto-dalle-accuse-di-violenza-sessuale-e-tentato-omicidio/67252/#comments Wed, 04 Mar 2015 12:08:05 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=67252 [continua a leggere]]]> URBINO – Il tribunale di Urbino ha assolto il signor Luigi Grassi, novanta anni, dall’accusa di tentata violenza sessuale. Nell’estate di tre anni fa la sua badante rumena aveva chiamato le forze dell’ordine dicendo che l’uomo l’aveva minacciata verbalmente e successivamente con un coltello per costringerla ad avere un rapporto sessuale. Nel corso dell’udienza, che si è tenuta oggi (4 marzo), entrambe le parti in causa sono state concordi nel richiedere l’assoluzione dell’uomo a causa delle precarie condizioni fisiche: l’anziano non riesce a camminare autonomamente. Dopo il fatto, la donna è tornata in Romania e da due anni risulta irreperibile.

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Il Tribunale di Urbino unico assente all’appello della Carlo Bo: “Il progetto non è ancora pronto” http://ifg.uniurb.it/2015/02/26/ducato-online/il-tribunale-di-urbino-unico-assente-allappello-della-carlo-bo-il-progetto-non-e-ancora-pronto/66352/ http://ifg.uniurb.it/2015/02/26/ducato-online/il-tribunale-di-urbino-unico-assente-allappello-della-carlo-bo-il-progetto-non-e-ancora-pronto/66352/#comments Thu, 26 Feb 2015 15:10:50 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=66352 LEGGI LE INCHIESTE - Tribunale | Procura]]> Il tribunale di Urbino

Il tribunale di Urbino

URBINO – L’Università propone, il Tribunale rifiuta. Il palazzo di giustizia di Urbino sarà l’unico tribunale marchigiano a chiudere le porte ai laureati in Giurisprudenza che vogliono fare un tirocinio formativo non retribuito.

Infatti, nonostante la Carlo Bo si sia fatta promotrice di un nuovo progetto per i laureati meritevoli, il tribunale di Urbino non parteciperà all’iniziativa. La Procura e gli uffici amministrativi avrebbero dovuto già da tempo creare il bando di concorso per le candidature ma gli arretrati accumulati negli uffici hanno rallentato la procedura.
“Due ragazzi si sono già proposti ma le loro domande rimarranno lettera morta fino a quando il progetto resterà in fase embrionale” ha detto Daniela Monti, direttore amministrativo del tribunale di Urbino.

I nominativi, selezionati in base al merito,  devono essere ulteriormente esaminati e approvati dal consiglio giudiziario. “Siamo oberati di lavoro – continua Monti –  e dobbiamo ancora accertarci che i sei giudici del Tribunale diano la loro disponibilità”. In verità di tutto il personale giudiziario del tribunale, solo uno sarebbe disponibile. In Procura, invece, dove è andato via da poco il procuratore generale Alessandro Cannevale, è praticamente impossibile affiancare un tirocinante a un giudice.

Il tribunale aveva già stipulato con la Scuola di specializzazione di Urbino una convenzione che permetteva agli studenti di partecipare ad uno stage in procura. Adesso, la procura ha soltanto uno stagista che affiancherà il giudice.
L’università Carlo Bo è capofila del progetto, ideato dal professore Paolo Pascucci, direttore del dipartimento di Giurisprudenza e dalla professoressa Anna Maria Giomaro, condiviso dai quattro atenei marchigiani (Ancona, Camerino, Urbino e Macerata).

Il programma di tirocini formativi presso gli Uffici giudiziari delle Marche, finanziato dalla Regione, promuove il miglioramento dell’organizzazione giudiziaria e si presenta come una possibilità concreta per i tribunali marchigiani di smaltire più velocemente il carico di lavoro, incrementando la qualità e la quantità dei provvedimenti.

L’iniziativa proposta dalla Carlo Bo si inserisce nel progetto di formazione teorico-pratica disciplinato dall’articolo 73 del decreto del Fare voluto dal governo Letta.

L’assessorato al Lavoro, Istruzione e Diritto allo Studio della Regione si è impegnato anche a sostenere i tirocinanti tramite l’emissione di borse di studio.

Se a Urbino il lavoro prosegue a rilento, tutti gli altri tribunali sembrano procedere più velocemente: la Corte d’Appello di Ancona si è posta come capofila del progetto, seguita da Pesaro e Ascoli Piceno dove gli stage sono attivi. Macerata ha selezionato i laureati in Giurisprudenza più meritevoli che incontreranno, a breve, i giudici aderenti all’iniziativa mentre il tribunale di Fermo ultimerà il progetto entro 15 giorni.

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