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Quella delle ‘150 ore’ è un’opportunità per tutti coloro che, attraverso queste forme di collaborazione, hanno modo di arrotondare svolgendo servizi all’interno dei dipartimenti universitari.

Eppure i cambiamenti introdotti quest’anno, in seguito al decreto ministeriale del 29 marzo scorso, rischiano di tradursi in un taglio dei posti disponibili. Il massimo di ore previste per ciascuno studente, infatti, non sarà più di 150, ma di 200; mentre il compenso di 6 euro all’ora non subirà alcuna variazione rispetto all’anno precedente. Se la cifra complessiva a disposizione aumenterà sensibilmente, il rischio è che diminuisca il numero di studenti che potranno usufruire delle borse.

L’assegnazione dei posti disponibili varia a seconda delle richieste che perverranno e in base al budget accademico. A meno che non venga disposto un aumento dei fondi destinati, sarà pressoché impossibile mantenere lo stesso numero di persone. A fronte dei circa 80 posti dell’anno scorso, questa volta potrebbero essere sufficienti meno studenti per coprire i servizi dei dipartimenti.

Il responsabile dell’ufficio studenti Giuseppe Biancalana si è comunque detto fiducioso: “Il progetto è pensato per favorire gli studenti, se diminuiranno i collaboratori si tratterà di cifre irrisorie. I criteri di selezione fanno riferimento al merito e al reddito, e questo significa che verranno scelti coloro che ne hanno più bisogno. I ragazzi in difficoltà potranno mettere da parte cifre più significative”.

Le novità di quest’anno non finiscono qui, prima la consegna poteva avvenire solo attraverso i canali tradizionali:
• copia cartacea in segreteria
• fax
• raccomandata
Questa volta agli studenti è consentito inoltrare domanda anche tramite Pec (la posta elettronica certificata).
Possono fare domanda tutti gli studenti iscritti dal secondo anno di corso fino al primo anno di fuori corso e può partecipare anche chi ha già preso parte al concorso negli anni precedenti.

La graduatoria viene stilata automaticamente dal sistema di Ateneo e richieste particolari sono ammesse solo in casi eccezionali. Ad esempio, se uno studente è a conoscenza di una determinata lingua, funzionale al posto che deve ricoprire, può essere convocato in un colloquio preliminare.

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