il Ducato » università http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » università http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it La Data sarà spazio per gli universitari. Gambini, “bando entro l’estate” http://ifg.uniurb.it/2015/05/05/ducato-online/la-data-sara-spazio-per-gli-universitari-gambini-bando-entro-lestate/73366/ http://ifg.uniurb.it/2015/05/05/ducato-online/la-data-sara-spazio-per-gli-universitari-gambini-bando-entro-lestate/73366/#comments Tue, 05 May 2015 07:52:55 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=73366 "Urbino, rampa elicoidale" di maong - Flickr. Con licenza CC BY 2.0 tramite Wikimedia Commons - http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Urbino,_rampa_elicoidale.jpg#/media/File:Urbino,_rampa_elicoidale.jpg

“Urbino, rampa elicoidale” di Maong – Flickr (CC: BY)

URBINO – Sull’ordinanza anti-alcol non arretra di un centimetro, ma sulla concessione di nuovi spazi si fa strappare una promessa: gli studenti avranno la Data per le loro attività ricreative. Il sindaco di Urbino Maurizio Gambini chiude così il tavolo con i rappresentanti di Ersu e Università, il primo del suo mandato.

Ai giovani che chiedono di sentirsi pienamente integrati con la città, dopo il provvedimento “svuota-piazza” (quello che riguarda il consumo di alcolici all’aperto) e che secondo loro li ha portati ad allontanarsi dal centro, l’amministrazione metterà a disposizione laboratori e spazi che saranno “autogestiti”. Sì, perché a decisione appena presa e in mancanza di un progetto definito, è proprio dai ragazzi che si attendono proposte su come reinventare l’antica scuderia di Palazzo Ducale. Un bando rivolto ai gruppi studenteschi sarà indetto entro l’estate.

È da tempo ormai che va avanti la ricerca di nuovi ambienti dedicati agli universitari. E l’idea di sfruttare la Data con i suoi tre piani e gli ampi locali è nell’aria da mesi. A renderla concretizzabile, questa volta, la sua rinascita in occasione di Expo Marche.

A metà strada tra i collegi e il centro storico, e sufficientemente distante dalla zona residenziale, l’antica stalla è parsa a tutti il luogo più adatto alle future iniziative dei ragazzi. Per il rettore dell’Università Vilberto Stocchi (presente anche lui al tavolo) la scelta della Data sarà “uno stimolo a reinterpretarla”. Per la rappresentante degli studenti Francesca Gasparetto e il collega Angelo Duraccio, che in nome degli studenti siede in Consiglio comunale, “la struttura a tre piani consentirà un utilizzo diversificato: un piano potrebbe ospitare un’aula studio, gli altri una caffetteria e un sala per le feste, tanto per buttare giù qualche prima idea”. Va poi detto che nell’area il sindaco Gambini intende incluso il parcheggio di Mercatale, che a breve potrebbe essere liberato dalle auto. Ora bisogna attendere la fine dei lavori per l’Expo, ma “è possibile che la vecchia scuderia sia pronta per accogliere i ragazzi entro il 2016″, ha detto Gambini.

“Soddisfatti? Sì, lo siamo – hanno detto i due rappresentanti studenteschi – ma lo saremo di più quando vedremo il bando messo nero su bianco”.

Che il tavolo si concludesse con una decisione non era poi così scontato. “Sono stato un anno fa allo stesso incontro, esattamente sovrapponibile a questo – aveva detto ieri ai colleghi il responsabile dell’ufficio stampa dell’Università, Tiziano Mancini - allora siamo usciti da qui senza soluzioni”. Lo stesso Mancini ha tentato, con successo, di imprimere una svolta alla lunga storia dei confronti tra studenti e istituzioni: “Usciamo da qui con una proposta”.

“Oltre alla Data – ha spiegato Mancini agli altri – si sono venuti a creare altri due nuovi posti, Santa Lucia e la Casa della Poesia. Le possibilità esistono, si tratta di solo di scegliere, di fare il nome di un posto”. Così, l’effettiva disponibilità di luoghi e la volontà di chiudersi alle spalle le porte del Municipio con qualcosa in mano ha fatto spingere a tutti l’acceleratore.

Non è un caso che sul “come riutilizzare la Data” il sindaco abbia passato la palla ai gruppi studenteschi. E che abbia sul momento denominato il bando “concorso di idee”.

Il prossimo passo, anticipano Angelo Duraccio e Francesca Gasparetto, potrebbe allora essere un incontro con l’assessore alle infrastrutture Roberto Cioppi. E poi riconsultare l’amministrazione, che ieri ha promesso nuove assemblee a cadenza “almeno trimestrale”, per evitare che dal tavolo di ieri trascorra un altro anno.

Solo una cosa resta invariata a distanza di mesi: la posizione del sindaco sull’ordinanza anti-alcol, che vieta ai ragazzi il consumo di bevande alcoliche nel centro storico e il trasporto di bottiglie dalle 20.30 alle 7 del mattino. Che poi è la genesi di tutto.

Ci hanno provato, i rappresentanti degli studenti, a insistere sulla revoca del provvedimento. Ma Gambini non ha dubbi: “L’ordinanza è stata la scelta migliore che si potesse fare, nell’interesse della città ma anche degli stessi studenti. Trovare bottiglie per strada alle 5 di mattina è una cosa indegna, e molti giovani mi hanno ringraziato”.

Se l’accusa rivolta alla misura è di aver sfavorito l’aggregazione dei giovani in centro storico, il sindaco si chiede: “una discoteca a cielo aperto non svuotava forse la città dai suoi veri residenti?”

A cercare di interpretare le istanze degli universitari Piero Sestili del PD: “Non si chiede di tornare all’anarchia. Gli studenti vogliono solo essere rassicurati, sentire che non sono un mondo a parte”.

Certo è che gli studenti non mollano. “Il sindaco ha detto di aver riportato, con l’ordinanza, la palla al centro – ha detto Angelo Duraccio – noi allora faremo di tutto per cercare soluzioni che diano un calcio a quella palla. E facciano ripartire la partita”.

 

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Polemiche post 25 aprile, il Collettivo risponde ai baristi: “Pensate solo alle vostre tasche” http://ifg.uniurb.it/2015/05/04/ducato-online/polemiche-post-25-aprile-il-collettivo-contro-i-baristi-pensate-solo-alle-vostre-tasche/73221/ http://ifg.uniurb.it/2015/05/04/ducato-online/polemiche-post-25-aprile-il-collettivo-contro-i-baristi-pensate-solo-alle-vostre-tasche/73221/#comments Mon, 04 May 2015 15:22:49 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=73221 11022622_832940093458561_4265932667540433376_n

Alcuni ragazzi del Collettivo sul palco del 25 aprile

URBINO – Alla fine è sempre questione di birra. Il Collettivo per l’autogestione, organizzatore del festival (R)esistenze anomale, attacca i baristi del centro storico per le polemiche che sono seguite al concerto finale in occasione della Liberazione. Ma non è stata la musica a dividere, almeno così sostiene il Collettivo: “La polemica nasce da qualche birra in meno dentro la cassa di qualcuno”.

Dopo mesi di polemiche seguite all’ordinanza anti-alcol voluta dal sindaco Maurizio Gambini, contestata dagli studenti, nemmeno il 25 aprile – che pure dovrebbe significare unione cittadina – riesce a pacificare i rapporti tra commercianti e giovani.

I baristi del centro, infatti, si sono lamentati di aver lavorato meno la sera del 25 aprile a causa di (R)esistenze anomale, perché per il concerto, evento conclusivo in piazza della Repubblica, era stata concessa la vendita di birra agli organizzatori.

I ragazzi del Collettivo per l’autogestione, da sei anni dietro le quinte del festival, rispondono con un comunicato stampa in cui, prima di tutto, scrivono di essere soddisfatti della partecipazione degli urbinati a tutti gli eventi. Si è parlato solo del concerto in piazza perché  finito al centro delle polemiche, ma la”settimana resistente” si è aperta già lunedì 20, con una mostra fotografica. “È sconcertante la decontestualizzazione – commentano – nessuno ha citato le iniziative che hanno animato la settimana come presentazioni di libri, mostre fotografiche, dibattiti pubblici”.

“Siamo delusi e amareggiati – continua il Collettivo – dai commenti, letti e sentiti, è assurdo che alcuni commercianti attacchino proprio noi, da anni attivi per smuovere dal basso la comunità in nome di una solidarietà tra studenti e residenti. Non siamo e non vogliamo fare l’attività commerciale, siamo collettivi politici ed associazioni culturali e in quanto tali ci interessa fare politica e cultura ma abbiamo anche dei diritti e delle libertà come quella di finanziare le nostre iniziative”.

Sgomento anche per quelli che, ogni anno, mandano lettere aperte per contrastare l’evento, senza sapere bene per cosa, per poi “palesare la propria ignoranza sbagliando anche il nome del festival (frequenze disturbate?)”.

ordinanza, collettivoInfine gli studenti si ritengono sbigottiti da come i commercianti in questione trovino voce per lamentarsi con l’amministrazione comunale solo in quest’occasione, e mai per criticare l’ordinanza anti-alcol.”La verità è che al di là delle vostre botteghe – concludono – forse non ci vedete molto chiaro”.

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Tavolo studenti-sindaco: universitari, “via ordinanza anti-alcol”. Gambini dice “no” http://ifg.uniurb.it/2015/05/04/ducato-notizie-informazione/tavolo-studenti-sindaco-universitari-via-ordinanza-anti-alcol-gambini-dice-no/73219/ http://ifg.uniurb.it/2015/05/04/ducato-notizie-informazione/tavolo-studenti-sindaco-universitari-via-ordinanza-anti-alcol-gambini-dice-no/73219/#comments Mon, 04 May 2015 15:17:12 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=73219 [continua a leggere]]]> URBINO, 4 MAG – Gli universitari hanno chiesto al sindaco di Urbino di annullare l’ordinanza anti-alcol ma Maurizio Gambini ha risposto “no”. Gli studenti hanno presentato la richiesta durante l’incontro con il primo cittadino, in corso nel suo ufficio in Comune, per discutere proprio di spazi ricreativi e del rapporto degli stessi studenti con le istituzioni e la città. “È la scelta migliore – ha spiegato Gambini – che si potesse fare nell’interesse della città e degli stessi studenti. È giusto perché trovare bottiglie per strada alle 5 di mattina è una cosa indegna”.

Piero Sestili, del Pd, presente anche lui all’incontro, si è schierato con gli universitari, spiegando che “non si chiede di tornare all’anarchia. Gli studenti vogliono solo essere rassicurati”.

In alternativa gli studenti chiedono nuovi spazi ricreativi. Richiesta che trova d’accordo, almeno in linea di massima, il sindaco che invita a pensare a progetti di riutilizzo degli spazi pubblici, come ad esempio il palazzetto.

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Università, bando per le collaborazioni part-time http://ifg.uniurb.it/2015/04/01/ducato-notizie-informazione/universita-bando-per-le-collaborazioni-part-time/69807/ http://ifg.uniurb.it/2015/04/01/ducato-notizie-informazione/universita-bando-per-le-collaborazioni-part-time/69807/#comments Wed, 01 Apr 2015 11:22:13 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=69807 [continua a leggere]]]> URBINO – Gli studenti hanno tempo fino al 24 aprile per presentare la domanda e partecipare alla selezione per le collaborazioni part-time con l’Università. Il bando, pubblicato lo scorso 26 marzo prevede un impegno di 200 ore. La selezione verrà effettuata per titoli e il compenso è di 6 euro all’ora esentasse.

I vincitori lavoreranno nelle biblioteche dell’Università, nelle segreterie studenti, nell’ufficio orientamento e tutorato e in altre strutture amministrative universitarie.

Alla selezione possono partecipare gli studenti iscritti per l’anno accademico in corso. Gli iscritti dal secondo anno in poi devono aver conseguito un numero stabilito di crediti, mentre per quelli del primo anno non c’è questo requisito.

Non possono partecipare gli studenti iscritti a dottorati di ricerca o master, gli studenti che già svolgono attività di tutoraggio per lo stesso anno accademico, gli studenti già laureati iscritti a un’altra triennale o specialistica, gli studenti che hanno altri rapporti di lavoro autonomo o subordinato.

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Maltempo, venerdì 6 marzo scuole e Università chiuse a Urbino http://ifg.uniurb.it/2015/03/05/ducato-notizie-informazione/maltempo-venerdi-6-marzo-scuole-e-universita-chiuse-a-urbino/67446/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/05/ducato-notizie-informazione/maltempo-venerdi-6-marzo-scuole-e-universita-chiuse-a-urbino/67446/#comments Thu, 05 Mar 2015 19:04:37 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=67446 [continua a leggere]]]> URBINO, 5 MAR – Le lezioni universitarie saranno sospese e le scuole di ogni ordine e grado di Urbino rimarranno chiuse nella giornata di venerdì 6 marzo. Lo hanno deciso, rispettivamente il rettore dell’Università Carlo Bo, Vilberto Stocchi, e il sindaco Maurizio Gambini per evitare possibili incidenti causati dal maltempo e per verificare gli eventuali danni agli edifici scolastici.

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Chiusura Pesaro studi: l’università progetta il restauro di vecchie aule per accogliere nuovi studenti http://ifg.uniurb.it/2015/03/03/ducato-online/chiusura-pesaro-studi-luniversita-progetta-il-restauro-di-vecchie-aule-per-accogliere-nuovi-studenti/67064/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/03/ducato-online/chiusura-pesaro-studi-luniversita-progetta-il-restauro-di-vecchie-aule-per-accogliere-nuovi-studenti/67064/#comments Tue, 03 Mar 2015 10:10:42 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=67064 URBINO – Restaurare vecchi spazi per accogliere gli studenti e internazionalizzare ancora di più l’ateneo. Sono questi gli ultimi progetti dell’università di Urbino. Il primo è per far fronte all’arrivo degli universitari dalla sede distaccata di Pesaro, la cui chiusura è prevista tra un paio d’anni. “Non è in programma la costruzione di nuove aule, ma una riorganizzazione degli spazi esistenti” spiega Anna Teresa Ossani, Prorettore ai processi formativi dell’Università di Urbino.

Nella sede di Pesaro, che esiste dal 1997, al momento studiano 400 studenti. Frequentano la laurea triennale in lingue orientali, il terzo anno della triennale in informazione media e pubblicità o la magistrale in Scienze della comunicazione. Il Comune di Pesaro ha deciso a fine ottobre scorso di non rinnovare la convenzione per la Pesaro Studi, bloccando il contributo di 300 mila euro, quasi la metà dell’importo complessivo di 700 mila euro necessario a mantenere in vita l’università. Una scelta motivata dalla la necessità di far quadrare il bilancio.

Tutti i corsi di laurea torneranno a Urbino. Con l’accorpamento in un’unica sede si avranno alcune lezioni più affollate. Allo stesso tempo, al centro linguistico dell’ateneo saranno introdotte le lingue orientali arabo e cinese, insegnamenti di cui anche altri studenti potranno usufruire. “Non verrà perso nulla- assicura Ossani – il trasferimento dei corsi da Pesaro sarà invece la possibilità di fruire delle iniziative della sede centrale.”

Internazionalizzazione dell’ateneo. Sviluppare l’internazionalizzazione è un altro obiettivo dell’Università di Urbino. A differenza di molti altri atenei italiani, Urbino non offre ancora lauree o master interamente in inglese. L’attivazione di corsi di laurea in inglese è però in agenda, ha spiegato il Prorettore Ossani: “Ci stiamo attivando, abbiamo iniziato una serie di progetti in questa direzione e credo che a breve riusciremo a portarli a termine”.

Gli studenti dell’ Università di Urbino, al momento, possono scegliere di seguire delle materie in lingua straniera. Ma, i corsi di questo tipo, in cui l’inglese, il tedesco o il francese sono lingue veicolari e non oggetto d’insegnamento sono solo 12: 11 nella facoltà di Lingue e 1 a Psicologia. Gli altri sono corsi “misti”, in cui alcune lezioni sono in lingua e altre in italiano, all’Università di Urbino ce ne sono 54. Ci sono poi i corsi “appoggiati in lingua straniera”, più di 200 nel nostro ateneo, in cui la didattica è in italiano mentre gli esami e i materiali, su richiesta dello studente, possono essere in lingua. “L’interesse verso questi corsi è alta- spiega Anna Teresa Ossani- certo ci sono alcune perplessità da chi frequenta facoltà diverse da Lingue perché non sempre arriva dalle superiori con un livello di inglese sufficiente. L’università offre però anche delle propedeuticità affinché il corso possa essere affrontato e seguito”.

Servizio di Andrea Perini, Anna Saccoccio, Jacopo Salvadori, Antonella Scarcella, Valentina Ruggiu, Rita Rapisardi, Martina Nasso

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Percorso a ostacoli per gli studenti Erasmus. Agorà lancia un progetto per aiutarli http://ifg.uniurb.it/2015/02/23/ducato-online/percorso-a-ostacoli-per-gli-studenti-erasmus-agora-lancia-un-progetto-per-aiutarli/66094/ http://ifg.uniurb.it/2015/02/23/ducato-online/percorso-a-ostacoli-per-gli-studenti-erasmus-agora-lancia-un-progetto-per-aiutarli/66094/#comments Mon, 23 Feb 2015 18:00:36 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=66094 Anna Guerra Agnieszka Pachocka Silvia Malagoni

Anna Guerra, Agnieszka Pachocka, Silvia Malagoni

URBINO – Poca conoscenza dell’inglese, difficoltà di collegamenti, cambi di programma dell’ultimo minuto: ecco il difficile arrivo a Urbino di uno studente Erasmus.

Agnieszka Pachocka, studentessa di psicologia di 23 anni, è arrivata a Urbino lunedì scorso (dove rimarrà per 6 mesi per l’esperienza Erasmus) e se al suo arrivo non avesse trovato i volontari dell’associazione studentesca Agorà il suo primo impatto con il territorio non sarebbe stato dei migliori.

“La difficoltà maggiore – spiega la ragazza – è rappresentata dalla lingua. In pochi parlano inglese e io non conosco l’italiano. Per fortuna al mio arrivo a Pesaro ho trovato ad aspettarmi una ragazza che mi ha aiutato a prendere l’autobus giusto per arrivare a Urbino”. Raggiungere la città del duca è già complicato per un italiano, visti i collegamenti, figuriamoci per una studentessa straniera. Scesa alla stazione del treno di Pesaro, provenienza Bologna, Pachocka conosceva però quello che doveva fare visto che la professoressa Rowena Coles, docente alla facoltà di Psicologia, l’aveva messa in contatto con i ragazzi di Agorà.

“Al terminal di Santa Lucia mi hanno accolto altri ragazzi che mi hanno portato nei vari uffici dell’università – continua Agnieszka – dove ho scoperto che l’ateneo mi aveva cambiato l’alloggio. La mia camera sarebbe dovuta essere al collegio Sogesta invece mi hanno spostato all’Aquilone. Sono più vicina al centro ma l’ho scoperto poco dopo essere arrivata. Se fossi stata da sola questo sarebbe stato il primo vero ostacolo da superare viste anche le difficoltà di comunicazione”.

Cambiata la camera è stata la volta dei documenti: “Ho firmato varie carte, tradotte in inglese, ma quando mi è stato dato il regolamento dei collegi non ho potuto capirlo perché era solo in italiano. E’ stato difficile anche richiedere la password di accesso al wifi”. Per poter usufruire del servizio internet dell’ateneo Agnieszka è dovuta andare prima all’ufficio Erasmus, passare all’Ersu e richiedere la tessera con cui ha ottenuto le credenziali per accedere ad internet. “Per contattare i miei genitori ho comprato una sim card italiana – spiega la studentessa – anche se ho avuto difficoltà perché io non ho il codice fiscale. Anche in questo caso mi hanno aiutato i ragazzi di Agorà. Se non ci fossero stati loro avrei avuto molti problemi”.

Agnieszka è stata fortunata ma i restanti 53 studenti Erasmus dell’università Carlo Bo di Urbino se la sono dovuta sbrigare da soli. Per questo l’associazione studentesca Agorà ha creato un nuovo progetto, ‘International Project’ per aiutare gli studenti stranieri a integrarsi nella realtà di Urbino. In molti atenei d’Europa è attiva un’associazione, l’Erasmus Student Network (Esn), che aiuta gli studenti stranieri.

Cecilia Fini racconta la sua esperienza come tutor
(Intervista di Alessandra Vittori)

“Il fine ultimo di questo progetto – spiega Anna Guerra rappresentate studentesca del senato accademico – è riuscire a far nascere un’associazione Esn che possa aiutare ogni studente Erasmus dal momento che arriva a Urbino a quello in cui la saluta. La grande pecca nel territorio è la mancanza di persone che conoscano l’inglese. Le istituzioni dovrebbero creare un formulario negli uffici che accolgono questi ragazzi per aiutarli a comprendere meglio tutto. Ersu e università ci stanno aiutando e sono molto collaborativi”. Ma dall’Ateneo dicono anche che gli studenti stranieri devono essere capaci di parlare italiano al loro arrivo a Urbino.

Ascolta il direttore dell’Ufficio relazioni internazionali
(Intervista di Mauro Torresi)

Domani i 23 ragazzi che passeranno l’intero secondo semestre alla Carlo Bo si incontreranno alle 18 al G Caffè dove Agorà inizierà un percorso di conoscenza e di integrazione degli studenti.

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Università: al via il primo corso sulla sanità digitale http://ifg.uniurb.it/2015/02/19/ducato-notizie-informazione/universita-al-via-il-primo-corso-sulla-sanita-digitale/65816/ http://ifg.uniurb.it/2015/02/19/ducato-notizie-informazione/universita-al-via-il-primo-corso-sulla-sanita-digitale/65816/#comments Thu, 19 Feb 2015 12:31:51 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=65816 [continua a leggere]]]> URBINO, 19 FEB – Unire sanità, comunicazione e cultura digitale: è questo l’obiettivo del nuovo corso di alta formazione, dal titolo “La performance nella sanità digitale: gestione e comunicazione”, istituito dal dipartimento di Scienze della comunicazione e discipline umanistiche dell’università di Urbino, in collaborazione con l’Istituto scientifico romagnolo per lo studio e la cura dei tumori (Irst) di Meldola.

La finalità è quella di promuovere nuove competenze manageriali e di comunicazione in sanità. Il corso è rivolto a chi opera nel settore sanitario, negli istituti di ricerca a carattere scientifico  e a tutti i laureati che vogliono specializzarsi in questo settore. La domanda per partecipare scade il 3 marzo.

Le lezioni, 60 ore in totale, si svolgeranno al Collegio Internazionale di Urbino dal 24 al 27 marzo e a Meldola (FC) all’Irst dal 13 al 16 aprile e dall’11 al 15 maggio. In programma anche attività di laboratorio per mettere in pratica l’utilizzo di nuovi sistemi gestionali informatizzati.

 

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Università, accordo con Bp Cube per avviare i giovani all’imprenditoria http://ifg.uniurb.it/2015/02/10/centro-2/universita-accordo-con-bp-cube-per-avviare-i-giovani-allimprenditoria/65282/ http://ifg.uniurb.it/2015/02/10/centro-2/universita-accordo-con-bp-cube-per-avviare-i-giovani-allimprenditoria/65282/#comments Tue, 10 Feb 2015 06:38:06 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=65282 URBINO – Spesso non sono le idee a mancare ma il modo giusto per concretizzarle. Per questo motivo l’Università Carlo Bo di Urbino ha firmato un accordo con la Bp Cube, società di consulenza per start up e incubatore di imprese, con l’obiettivo di valorizzare i progetti che nascono in ambiente accademico.

L’accordo, firmato dal Rettore Vilberto Stocchi e dall’amministratore di Bp Cube Alessandro Paolini, permetterà a studenti, laureati e ricercatori di coltivare il proprio progetto con il sostegno di una società esperta nel settore. In questo modo chiunque abbia un’idea potrà essere guidato passo dopo passo nella creazione di una start up, prima, e di un’impresa vera e propria, in seguito.

“Il nostro compito è quello di sopperire alle due principali debolezze di chi si affaccia per la prima volta a questo mondo mondo – ha detto Paolini al Ducato – cioè la mancanza di un corretto approccio commerciale e una scarsa consapevolezza della funzione manageriale”.

Bp Cube offrirà ai giovani un sostegno a tutto tondo.  Si parte dai primi incontri, gratuiti, per confrontarsi sulle idee e verificare che abbiano validità di mercato, fino alla fase imprenditoriale vera e propria. La società fornisce anche un aiuto nella ricerca di fondi pubblici e privati.

“Con l’Università abbiamo sempre collaborato per sostenere la possibilità di fare impresa nel nostro territorio stando al passo con i tempi – ha aggiunto Paolini – con questo accordo le idee che nascono nel mondo accademico ricevono il giusto sostegno per trasformarsi in business”. Perché, come spiega l’amministratore di Bp Cube, “in questo campo non ci si improvvisa”. Le start up, definite “imprese tecnologiche e innovative”, non sono un “gioco” ma un modo per introdursi concretamente nel mercato.

Soddisfatta l’Università di Urbino. “Si tratta di una nuova e concreta realizzazione dei nostri obiettivi legati allo sviluppo del territorio – ha commentato il professor Fabio Musso, Prorettore alle attività di Terza Missione  – darà nuove opportunità alle idee innovative, alla ricerca e alla diffusione della cultura imprenditoriale che l’Ateneo persegue già da anni con il Knowledge Transfer Office”.

 

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Vince Tsipras, la reazione degli studenti greci a Urbino http://ifg.uniurb.it/2015/01/27/ducato-online/vince-tsipras-la-reazione-degli-studenti-greci-a-urbino/63722/ http://ifg.uniurb.it/2015/01/27/ducato-online/vince-tsipras-la-reazione-degli-studenti-greci-a-urbino/63722/#comments Tue, 27 Jan 2015 09:20:17 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=63722 URBINO – Gli studenti greci a Urbino non si lasciano contagiare dall’entusiasmo per la vittoria di Syriza, il partito di sinistra di Alexis Tsipras che ha vinto le elezioni politiche in Grecia con il 36,3% dei voti. Molti sono contenti del risultato, ma la speranza per il futuro rimane poca: “In Grecia lo abbiamo votato più che altro per toglierci di torno la vecchia classe politica, ma non credo che cambierà qualcosa”, dice Panagiotis, studente di farmacia a Urbino.

A Urbino ci sono 305 studenti greci. La maggior parte di loro frequenta il corso di farmacia: sono 277, metà alla triennale e metà alla specialistica. Vengono a Urbino per tutta la carriera universitaria: in Grecia l’università è a numero chiuso e i posti disponibili sono pochi. Molti hanno una farmacia di famiglia in Grecia, e quando tornano hanno un lavoro sicuro.

Davanti al palazzo Ducale incontriamo Kostantinos, di Atene, che studia scienze motorie e vive da quattro anni a Urbino con suo fratello, studente di farmacia. Alle elezioni di domenica non ha votato. Sulla vittoria di Tsipras, che non riuscendo ad ottenere la maggioranza assoluta ha dovuto allearsi con il partito di destra anti-austerità Greci Indipendenti, commenta: “La aspettavano già tutti da un anno e mezzo, non credo che ci sarà un cambiamento profondo, ma spero che rappresenti una scossa positiva per la gioventù greca. I miei genitori non erano sicuri di volere questo risultato, però va bene. Tsipras è giovane, carismatico, ha dato speranza a tanta gente che l’aveva persa e quindi merita un’opportunità. Certo, ha dichiarato un sacco di cose e ora deve fare quello che ha detto”.

Manus, di Creta, al terzo anno di farmacia, sta bevendo un caffè fuori dalla biblioteca di via Saffi e parla con due connazionali, forse del prossimo esame. Quando gli chiediamo quale è stata la sua reazione ai risultati delle elezioni risponde: “Sono contento, Tsipras è l’ultima chance per la Grecia, anche se con la crisi che abbiamo nel nostro paese, non so quanto potrà realmente cambiare, né quanto potrà fare di ciò che ha detto”. Per il suo amico Andreas, di Larissa in Tessaglia, è troppo presto per giudicare: “Finora Tsipras ha promesso tanto, ma di fatto non abbiamo ancora visto nulla, vedremo fra sei mesi”.

Al primo piano della sede centrale dell’università, un gruppo di ragazze greche all’ultimo anno della specialistica sono più disilluse. “Io non ho alcuna fiducia nella nostra classe politica, la corruzione in Grecia è altissima, ognuno fa i suoi interessi”, dice Erieta. “Se fossi stata in Grecia non avrei votato per il partito di Tsipras, ma sinceramente non so neppure se sarei andata a votare. A me quello che fa paura è il consenso che ha ricevuto Alba Dorata, il partito neonazista. Li votano spesso persone che hanno un livello di educazione basso, che stanno male, sono scontente e arrabbiate.” Alba Dorata è arrivato terzo alle elezioni con il 6% dei voti. Despina annuisce all’amica e aggiunge: “Sono d’accordo con Erieta però è anche vero che è la prima volta che esce un partito di sinistra con delle idee nuove e questo potrebbe significare un cambiamento positivo”. Nel frattempo si avvicina un altro studente dell’ultimo anno, Basilio. Lui è il più soddisfatto dei risultati: “Finalmente dopo 40 anni c’è un governo diverso. Tutta la mia famiglia in Grecia ha votato Tsipras. I partiti precedenti hanno governato male, il governo uscente ha ridotto del 30% il prezzo dei farmaci nel giro di un giorno e per la mia famiglia, che ha una farmacia, questo ha significato una perdita enorme”.

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