il Ducato » universitari http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » universitari http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it “Affitti troppo cari, case insicure”: le lamentele degli studenti di Urbino http://ifg.uniurb.it/2014/02/10/ducato-online/affitti-troppo-cari-case-insicure-le-lamentele-degli-studenti-di-urbino/56681/ http://ifg.uniurb.it/2014/02/10/ducato-online/affitti-troppo-cari-case-insicure-le-lamentele-degli-studenti-di-urbino/56681/#comments Mon, 10 Feb 2014 09:40:33 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=56681 Nuova immagineURBINO – La chiamano la “città-campus”, ma gli studenti fuori sede lamentano il costo degli affitti. Almeno stando ai dati raccolti dal Collettivo per l’autogestione che ha sede nella Libera biblioteca De Carlo di Urbino.

Tra dicembre e gennaio, i membri del Collettivo hanno distribuito agli studenti un questionario per fare emergere i dati relativi alla situazione abitativa della città. Nei giorni scorsi, le prime stime: dei 284 universitari che hanno risposto alle domande, il 46% dichiara che i prezzi degli affitti sono difficilmente sostenibili. Per una stanza singola si arriverebbe a pagare 350 euro, mentre per un posto in doppia anche 230 euro.

“Un costo neanche troppo esoso se confrontato con quello di città come Bologna, Roma e Milano – commenta Matteo Squadrani del Collettivo – ma bisogna considerare che Urbino è una città più piccola. E comunque il risultato del questionario è indice di due fattori: da una parte la speculazione degli affittuari, dall’altra la contrazione della possibilità di spesa da parte delle famiglie a causa della crisi”.

Dal sondaggio non emerge solo il dato relativo all’aumento dei prezzi di locazione. Gli studenti denunciano anche norme di sicurezza minime assenti e caparre troppo alte. Per quest’ultime, la media si aggira intorno ai 400 euro ma può arrivare fino a picchi di 780 euro.

Le case sarebbero non agibili secondo le dichiarazioni del 32% degli intervistati. Secondo l’elaborazione dei dati effettuata dal Collettivo per l’autogestione, gli edifici sarebbero umidi, pieni di infiltrazioni, mentre i muri crepati e gli impianti elettrici fatiscenti.

Si sarebbero verificati, inoltre, abusi da parte dei locatori. Una persona su quattro, stando al sondaggio, sarebbe stato privato dei diritti contrattuali. In che modo? Con affitti in nero (il 16% del campione) o con contratti in “grigio” (10%), contratti, ovvero, che dichiarano dati falsati. Per esempio, sull’ammontare dell’affitto o sulla destinazione d’uso del locale (accatastato come ufficio invece che come abitazione)

“Si tratta di una prima stima – continua Squadrani – perché 284 questionari a fronte di 15mila studenti sono solo una piccola parte. Però da questa prima elaborazione si evince che, anche se non si può parlare di emergenza, un disagio abitativo a Urbino esiste”.

Il Collettivo per l’autogestione ha creato uno sportello di autotutela abitativa, attraverso il quale osserva la situazione nella città, offre “ascolto” agli studenti e cerca con loro delle soluzioni a questa tipologia di problemi. Fa, inoltre, parte della rete provinciale “Disoccupati, precari, studenti” che coinvolge anche Pesaro e Fano e che osserva le condizioni abitative di queste città.

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Spazi universitari, Comune e studenti verso l’accordo http://ifg.uniurb.it/2013/03/14/ducato-online/spazi-univeritari-comune-e-studenti-verso-laccordo/38355/ http://ifg.uniurb.it/2013/03/14/ducato-online/spazi-univeritari-comune-e-studenti-verso-laccordo/38355/#comments Thu, 14 Mar 2013 10:06:16 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=38355 LEGGI Il comitato cittadini: "Problema anche nostro, nessuno ci ha coinvolto"]]> URBINO – Fumata grigia per il tavolo di consultazione tra Comune, Università, Ersu e rappresentanti degli studenti. Dopo il nulla di fatto degli scorsi incontri, per la prima volta sembrano emergere delle soluzioni per il problema degli spazi universitari, condivise sia dal Comune che dagli studenti. Tensostruttura e piccoli eventi nel centro storico sono state le due proposte attorno a cui ha ruotato la discussione, oltre alla novità dell’ex discoteca Skorpio finalmente agibile.

A proporre l’installazione di una tensostruttura (costruzione temporanea in tela e lamiera) vicino ai collegi universitari è stato il direttore dell’Ersu Massimo Fortini. Pur sottolineando che devono ancora essere valutati i costi della struttura e della gestione, Fortini ha fatto notare che questa proposta riuscirebbe a risolvere due problemi. Quello di uno spazio abbastanza capiente (assente all’interno dei collegi nonostante sia in corso la sistemazione di molte aule) per feste ed eventi e quello delle proteste dei cittadini per il rumore e la musica. La struttura sarebbe, infatti, decentrata rispetto al centro storico. Rimarrebbe il problema dei costi, stimati intorno ai 20.000 euro. L’idea –condivisa tanto dall’Ersu quanto dal Comune- è quella di un coinvolgimento dei bar del centro che potrebbero esercitare all’interno della struttura e ammortizzare così i costi.

Risolta la questione dell’ex-Skorpio per la quale Ersu e studenti si erano duramente scontrati nel corso dell’ultimo anno. Fortini ha infatti annunciato che “il locale è pronto ed è stato fatto un bando di gara per la gestione alla quale quattro aziende hanno chiesto di partecipare”. La ditta vincitrice, ha detto il direttore, dovrà offrire un servizio bar e occuparsi degli arredi ma “i prezzi saranno calmierati come quelli del bar all’interno del collegio Tridente e il regolamento per l’utilizzo culturale-ricreativo del locale verrà suggerito dallo stesso consiglio degli studenti”.

Il centro storico è rimasto però in cima alla lista delle proposte dei tre rappresentanti degli studenti Mariano Marano e Roberto Merlo per Cuspide e Antonio Astolfi per Agorà. Piccoli concerti in piazza della Repubblica ma anche nella meno frequentata piazza delle erbe, alla fortezza (dove però c’è il problema dell’orario di chiusura) e in altri punti della città, “il tutto dalle 20 alle 23.30 massimo perché – hanno sostenuto i rappresentanti – dobbiamo partire sperimentando strumenti con cui mettere alla prova la nostra responsabilità”.

Il sindaco, Franco Corbucci, ha parlato di “proposta condivisibile” e ha sottolineato come, eventi in centro nella prima serata e nella tensostruttura dopo mezzanotte potrebbe essere una soluzione sia per gli studenti che per i residenti. A portare le ragioni di questi ultimi è stata la consigliera di opposizione Lucia Ciampi che ha polemizzato con Corbucci per la mancata convocazione al tavolo di consultazione del comitato cittadini.

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Spazi universitari, il Comune: “Dagli studenti ci aspettiamo proposte” http://ifg.uniurb.it/2013/02/27/ducato-online/spazi-universitari-il-comune-dagli-studenti-ci-aspettiamo-proposte/36307/ http://ifg.uniurb.it/2013/02/27/ducato-online/spazi-universitari-il-comune-dagli-studenti-ci-aspettiamo-proposte/36307/#comments Wed, 27 Feb 2013 09:10:19 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=36307 LEGGI Il Carnival party 'abusivo' di martedì grasso]]>

Lo striscione esposto dagli studenti durante il Carnival Party del 12 febbraio

URBINO – Gli spazi per le attività ricreative degli studenti ci sono, ma mancano i soldi per ristrutturarli. Nel frattempo il Comune chiede agli stessi studenti di proporre nuove aree. Non sono uscite soluzioni definitive dal tavolo di consultazione tra Comune, Ersu, associazioni studentesche Agorà e Cuspide, i commercianti e i residenti del Comitato centro storico.

Tutti intorno allo stesso tavolo, tutti d’accordo: gli spazi per gli studenti si devono trovare. E non solo per loro, gli spazi si devono trovare anche per i residenti.

Ne avevamo già parlato poco tempo fa e il problema è rimasto lo stesso: gli spazi per le feste degli studenti universitari continuano a mancare. “Abbiamo valutato alcuni dei possibili candidati, come i campi da tennis del Cus o il Palaferro, ma non ci è stato concesso adibirli, il secondo in particolare per problemi di quiete pubblica” spiega Lorenzo Ciaffoncini dell’Ersu.

E per adibire i locali ci vogliono interventi strutturali. Che richiedono tempo e denaro. “L’indagine sugli spazi universitari l’abbiamo fatta – prosegue – ma non ci sono locali idonei. I collegi, che al di là del Tridente sono dell’Università, hanno bisogno di ristrutturazioni”. E per i locali al di fuori dell’università, fa sapere che stanno valutando le quattro domande che sono arrivate per riabilitare la vecchia discoteca Skorpio.

Ciaffoncini aggiunge anche che il problema di dare alternative l’Ersu lo ha affrontato, organizzando iniziative sponsorizzate.  “Abbiamo cercato di fare proposte, non si tratta di un diritto assoluto: finché nessuno investe nelle attività, queste non si fanno. Non sono sempre l’università e l’Ersu a doverle finanziare”.

Ma chi deve trovare gli spazi? Secondo Giovanni Fatuzzo, di Cuspide, bisogna usare quelli della città. Poi c’è chi – come il consigliere comunale Alfredo Bonelli – chiede agli studenti di preparare “un programma annuale di eventi”. “Ma come si fa – obiettano gli universitari – senza risorse e senza possibilità di metterle in campo?” Lino Mechelli, presidente del consiglio comunale, dà ragione a tutti e chiede collaborazione alle associazioni studentesche: se propongono nuove aree, sarà valutato se si potranno aggiungere.

E adesso che succederà? Per le prime decisioni concrete bisognerà aspettare i prossimi mesi, quando le parti si rivedranno per stilare una mappatura delle aree ‘papabili’.

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Università, responsabile Progetto studenti: “Favorevoli ad aula studio aperta” http://ifg.uniurb.it/2012/01/24/ducato-notizie-informazione/universita-responsabile-progetto-studenti-favorevoli-ad-aula-studio-aperta/16926/ http://ifg.uniurb.it/2012/01/24/ducato-notizie-informazione/universita-responsabile-progetto-studenti-favorevoli-ad-aula-studio-aperta/16926/#comments Tue, 24 Jan 2012 17:53:54 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=16926 [continua a leggere]]]> URBINO – Appoggia la richiesta dei movimenti studenteschi all’ERSU anche Nicola Giannelli, responsabile del Progetto studenti dell’Università di Urbino, oggi presente in piazza San Filippo prima dell’inizio del flash mob letterario oraganizzato dagli universitari davanti al collegio Internazionale. “Siamo favorevoli a riaprire un’aula studio serale – ha detto Giannelli – perché crediamo che nel modello della città-campus sia molto utile che ci siano delle aule studio, almeno una, aperta anche alla sera. L’università offre molti spazi per lo studio durante il giorno, ma non ha le strutture, soprattutto non ha il personale con i contratti per le aperture serali come invece ha l’ERSU. Noi non siamo favorevoli all’occupazione perché è un atto illegale, ma ci farebbe piacere che un’aula studio fosse riaperta in questa struttura”.

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Collegio Internazionale, Sacchi: “Aula studio sono di competenza Università” http://ifg.uniurb.it/2012/01/23/ducato-notizie-informazione/collegio-internazionale-sacchi-aula-studio-sono-di-competenza-universita/16752/ http://ifg.uniurb.it/2012/01/23/ducato-notizie-informazione/collegio-internazionale-sacchi-aula-studio-sono-di-competenza-universita/16752/#comments Mon, 23 Jan 2012 17:42:45 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=16752 [continua a leggere]]]> URBINO – “L’aula studio dell’Ersu era un servizio in più, ora la struttura ha una destinazione diversa. E’ l’Università che se ne dovrebbe occupare”. E’ questa, in sintesi, la risposta del presidente dell’Ersu, Giancarlo Sacchi, al presidio permanente degli studenti per la riapertura della sala del collegio Internazionale. Gli universitari chiedono che l’aula sia aperta tutti i giorni dalle ore 8,00 alle ore 24,00 e hanno presentato le loro istanze all’ERSU.

“Convocheremo il Consiglio d’Amministrazione Ersu nei prossimi giorni – ha detto Sacchi – fermo restando che le aule studio dovrebbero essere competenza dell’Università. Noi se mai davamo un servizio in più. Il progetto del collegio è orientato allo sviluppo internazionale. Non ha senso che la struttura sia utilizzata in maniera promiscua sia come aula studio che come sala convegni. Se l’Università volesse, di sale studio ne troverebbe 10 000. L’ospitalità del Collegio Internazionale (i ricavi) ha permesso di assegnare tutte le borse di studio in un momento critico come quello attuale. Oggi la struttura è sfruttata solo parzialmente, ci dovrebbero essere molti più convegni”.

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