il Ducato » utopia http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » utopia http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Letteratura: oggi è il lettore la vera utopia http://ifg.uniurb.it/2011/04/12/ducato-notizie-informazione/letteratura-oggi-e-il-lettore-la-vera-utopia/7865/ http://ifg.uniurb.it/2011/04/12/ducato-notizie-informazione/letteratura-oggi-e-il-lettore-la-vera-utopia/7865/#comments Tue, 12 Apr 2011 21:28:26 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=7865 URBINO – L’utopia del nostro tempo è quella di un Paese che investa nella lettura. Perché la letteratura può salvarci. E’ uno degli spunti di riflessione offerti dal quarto appuntamento coi “Dialoghi dell’utopia”, ciclo di incontri organizzati dal laboratorio di ricerca Larica dell’Università di Urbino.

A ragionare sul rapporto fra letteratura e utopia sono stati Piero Dorfles, critico letterario e giornalista di Rai3, Filippo La Porta, critico letterario e Loretta Del Tutto, docente dell’Ateneo.

Intervista a Filippo La Porta

Nel suo libro Meno letteratura per favore parla di una “beffarda rivincita della letteratura”, che costruisce finti intellettuali del nostro tempo. Come può avvenire una reale “rivincita della letteratura” oggi?
La rinascita della letteratura è possibile con lettori diversi da quelli di oggi, che si pongano in modo diverso rispetto ai libri, che non leggano solo per autoconferma, per consumare un’esperienza, ma che usino la letteratura per capire il mondo, per interpretare la realtà, per avere un atteggiamento critico verso le cose.
Come si forma questo lettore?
Si deve investire di più nella scuola, nella formazione, nella promozione della lettura. Ma tutto questo non è tanto pianificabile. Nella mia personale utopia chiunque ha un suo nucleo “incandescente” di capacità conoscitiva, di immaginazione utopica. Anche nel mondo più distopico, più barbarico, può succedere che nel contatto col libro questo nucleo venga riattivato, risvegliato. Può succedere che un lettore abbia in mano Anna Karenina, Madame Bovary o I Promessi Sposi e riesca a devitalizzare quel nucleo critico, quasi eversivo, perché la letteratura mette sempre in discussione la nostra idea convenzionale.

Intervista a Piero Dorfles
La letteratura aiuta l’uomo a immaginare l’utopia?
L’utopia aiuta l’uomo a immaginare la letteratura, le due cose sono quasi connaturate: utopia è letteratura ma anche letteratura è utopia. Senza letteratura non ci sarebbe utopia, poiché essa è un racconto è un ipotesi narrata di tutto ciò che dovrebbe essere. D’altra parte una letteratura che non fosse capace di pensiero, di progetto di un qualcosa che va al di là della semplice rappresentazione dell’oggi che letteratura sarebbe?
La letteratura ha creato utopie pericolose nella storia?
Le utopie realizzate nel corso del Novecento hanno sicuramente una loro origine letteraria perchè  tutte le utopie tradizionali da Platone in poi immaginano un mondo in cui viene imposto un ordine che non necessariamente è condiviso dalla popolazione. Però dentro a questo modello noi possiamo immaginare soltanto una proposta se poi viene applicata questo è colpa di noi uomini che non siamo stati capaci di cogliere i limiti che tutti i totalitarismi hanno.
Quanto la letteratura di oggi ha perso l’utopia?
La letteratura vera e propria cioè il romanzo inteso come quella forma che nasce alla fine del Settecento in modo più o meno compiuto non sia mai stato realmente utopistico ma è stato casomai distopico cioè una rappresentazione negativa di quello che potrebbe essere il nostro futturo, il nostro progetto sociale. Credo che le caratteristiche principali del romanzo di solito siano quelle di rappresentare le contraddizioni che l’utopia può portare piuttosto che quello che di nuovo si può immaginare esista in un progetto sociale autoritario.

Sullo stesso argomento:

]]>
http://ifg.uniurb.it/2011/04/12/ducato-notizie-informazione/letteratura-oggi-e-il-lettore-la-vera-utopia/7865/feed/ 0
Desiderio o illusione? Dialogo tra giornalisti su “Utopia e tecnologia” http://ifg.uniurb.it/2011/03/29/ducato-online/desiderio-o-illusione-dialogo-tra-giornalisti-su-utopia-e-tecnologia/6874/ http://ifg.uniurb.it/2011/03/29/ducato-online/desiderio-o-illusione-dialogo-tra-giornalisti-su-utopia-e-tecnologia/6874/#comments Tue, 29 Mar 2011 17:24:34 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=6874 [continua a leggere]]]> URBINO – Come e quanto è legato l’immaginario del mondo moderno, il sogno, o meglio l’utopia, allo sviluppo tecnologico? Sogno o pericolosa illusione? Se ne è parlato oggi al secondo incontro dei “Dialoghi dell’Utopia”, organizzati dal Dipartimento di Scienze della Comunicazione dell’Università di Urbino Carlo Bo. Il professore di Sociologia dei new media Giovanni Boccia Artieri ha moderato l’incontro con i giornalisti Marino Sinibaldi, direttore di Rai Radio3, e Mario Tedeschini Lalli, alla direzione del settore innovazione e sviluppo del Gruppo editoriale L’Espresso. Dal mondo della radiofonia a quello del giornalismo digitale, i due ospiti hanno analizzato il legame tra utopia, progresso e nuove tecnologie.

“La tecnologia è l’anima di ogni utopia – ha spiegato Sinibaldi – perché ogni progresso scientifico nasce da un forte desiderio. Le tecnologie che non si sviluppano nascondono invece una distopia, come ha dimostrato la resistenza all’invenzione del video-telefono, che avrebbe distrutto gran parte dell’intimità”. Dal confronto dell’utopia con il presente e con la possibilità di un futuro migliore nasce il suo legame indissolubile con le tecnologie. “Le utopie tecnologiche – ha proseguito Sinibaldi – sono le più misurabili, ma le utopie in generale sono per loro stessa natura ambigue perché mirano alla perfezione, un obiettivo sbagliato e irraggiungibile”.

A sottolineare la “pericolosa illusione” intrinseca delle utopie è stato Mario Tedeschini Lalli: “Certamente le tecnologie della rete abilitano a un grado maggiore di libertà, ma non certo alla libertà in sè. Non dobbiamo sottovalutare le criticità, i nodi, della rete, anche perché – si chiede in conclusione il giornalista – che succede a tutte quelle persone che sono presenti nel mondo digitale, ma scelgono di rimanere passive? Che cos’è o non è l’informazione giornalistica in questo nuovo mondo?”.

Il prossimo incontro con i “Dialoghi dell’Utopia” sarà martedì 5 aprile in compagnia di Piero del Soldà.

Sullo stesso argomento:

]]>
http://ifg.uniurb.it/2011/03/29/ducato-online/desiderio-o-illusione-dialogo-tra-giornalisti-su-utopia-e-tecnologia/6874/feed/ 0
L’utopia vicina al mondo reale, serie di incontri all’università http://ifg.uniurb.it/2011/03/08/ducato-notizie-informazione/lutopia-vicina-al-mondo-reale/5795/ http://ifg.uniurb.it/2011/03/08/ducato-notizie-informazione/lutopia-vicina-al-mondo-reale/5795/#comments Tue, 08 Mar 2011 16:36:43 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=5795 [continua a leggere]]]> URBINO – L’utopia si può conciliare con l’arte, la filosofia, la letteratura, il teatro e persino l’impresa e la tecnologia. Parte il 23 marzo la rassegna “i dialoghi dell’utopia”, sei incontri all’Università di Urbino con autori e personalità della cultura e dell’economia italiane.

Gli incontri, organizzati da La.ri.ca. (Laboratorio di ricerca di comunicazione avanzata del dipartimento di Scienze della comunicazione) si terranno in Via Saffi 15. Mercoledì 15 alle tre del pomeriggio la conferenza introduttiva alla quale parteciperanno Piero Dorfles, giornalista di Rai 3, Giorgio Zanchini di Radio Rai e la professoressa Lella Mazzoli. Utopia e arte e utopia e tecnologia i primi dialoghi  in programma, rispettivamente il 23  e il 29 marzo.

Il programma completo

(v.g.)

Sullo stesso argomento:

]]>
http://ifg.uniurb.it/2011/03/08/ducato-notizie-informazione/lutopia-vicina-al-mondo-reale/5795/feed/ 0