il Ducato » Vinitaly http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » Vinitaly http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Vinitaly: l’Università collabora con la cantina alla ricerca della perfezione http://ifg.uniurb.it/2013/04/05/ducato-online/vinitaly-luniversita-collabora-con-la-cantina-alla-ricerca-della-perfezione/41167/ http://ifg.uniurb.it/2013/04/05/ducato-online/vinitaly-luniversita-collabora-con-la-cantina-alla-ricerca-della-perfezione/41167/#comments Fri, 05 Apr 2013 10:46:07 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=41167 URBINO – Può passare anche attraverso le provette di un laboratorio la ricerca dell’eccellenza: nel colore, nell’odore e nel sapore di un buon vino. Per questo l’Università di Urbino ha avviato un progetto di ricerca che coinvolge il dipartimento di Scienze Biomolecolari  e la Fiorini, di Barchi. Una delle otto aziende vinicole della provincia che parteciperà al Vinitaly di Verona. Tutte consorziate con l’Istituto Marchigiano di Tutela dei Vini (IMT) e  tutte dislocate lungo il Metauro, da Piagge a Fano.

Ma di cosa si tratta esattamente? Ce lo spiega la tutor del progetto, la professoressa Antonella Penna. ““L’obiettivo è quello di tracciare eventuali e meta-potenziali contaminazioni da ‘brettanomyces bruxellensis’, da lievito naturale, che potrebbero compromettere le qualità morfologiche e organolettiche del prodotto”. Detto in altri termini, si tratta di una sorta di controllo preventivo, per rendere eccellente la qualità del vino. Nulla di pericoloso per l’uomo, in ogni caso. Il lievito incide solo sulla consistenza, sul colore, sull’odore del prodotto. Finezze, insomma. Ma necessarie a conferire “una buona immagine e ottima qualità” .

“L’azienda di Carla Fiorini, di Barchi, produce vini di grande qualità – continua Penna – ed è una delle più conosciute nel territorio e non solo. La ricercatrice è Cecilia Battocchi, 30 anni, laureatasi prima in Scienze Ambientali e poi in Biotecnologie a Fano. Ha fatto il dottorato qui da noi e a partire dal 20 marzo – data di avvio della collaborazione – lavorerà per un anno presso l’azienda”.

“Il progetto è finanziato dalla Provincia con i Fondi Sociali Europei per la Formazione” ci spiega la Penna, compiaciuta e riconoscente nei confronti della Fiorini Valentini, “una delle poche aziende che si è mostrata disponibile e aperta alla ricerca e all’innovazione in questi tempi difficili per tutti, anche affiancandoci suoi esperti enologi”.

Le altre aziende della Provincia che prenderanno parte al Vinitaly sono Terracruda, Fattoria Laila, Fattoria Villa Ligi, Guerrieri Luca, Lucarelli Roberto, Morelli Claudio e Crespaia, quest’ultima al primo anno all’esposizione di Verona e da un anno consorziata con l’IMT. L’abbiamo contattata. Paradossalmente la loro produzione si è dimezzata, ma sono fieri di essere passati dalla quantità – prima era a produzione familiare – alla qualità, “dalle damigiane al vino imbottigliato”.

 

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Il vino come il turismo, le Marche al Vinitaly per crescere http://ifg.uniurb.it/2012/03/28/ducato-online/il-vino-come-il-turismo-le-marche-al-vinitaly-per-crescere/30085/ http://ifg.uniurb.it/2012/03/28/ducato-online/il-vino-come-il-turismo-le-marche-al-vinitaly-per-crescere/30085/#comments Wed, 28 Mar 2012 16:31:50 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=30085 URBINO – Marche, il sesto senso è qui. A giudicare dalla folla di visitatori che riempie il padiglione marchigiano di Vinitaly, lo slogan della Regione, sponsorizzato da un onnipresente Dustin Hoffman, ha funzionato. O forse il merito è tutto dei vini e dei prodotti di queste terre, che suscitano sempre più interesse nel pubblico.

Un centinaio le cantine marchigiane presenti alla 46esima edizione della principale fiera enologica internazionale. A dominare, tre grandi vini: Verdicchio di Jesi, Verdicchio di Matelica e Rosso Conero. Ma c’è curiosità anche per le piccole produzioni di nicchia, come Pecorino e Vernaccia.

Spostandosi verso il pesarese si incontrano altre produzioni locali, “come l’Albanella, raro vigneto autoctono che produce un vino bianco profumato e morbido”, racconta il titolare dell’Azienda agricola Calcinari di Pesaro. Principe della zona collinare delle Marche del Nord è il Bianchello del Metauro, vino leggero e fresco che i produttori valorizzano con particolari processi di vinificazione facendo emergere aromi e sapori.

Unanime il parere dei produttori: sono vini di ottima qualità, superiori ad altri più conosciuti. Si tratta solo di lavorare su marketing e commercializzazione. “Nelle Marche si trovano vini di livello elevato, a prezzi altamente concorrenziali. Sul rapporto qualità-prezzo non abbiamo rivali. Dobbiamo solo farlo sapere al pubblico”, spiega Roberto Lucarelli, proprietario di un’azienda a Cartoceto.

Come per il turismo, anche nella produzione vinicola le Marche stentano ancora ad emergere, nonostante i recenti progressi. Valorizzare i prodotti del territorio, anche con itinerari tematici (come ‘Le strade del vino’), è sicuramente la strada principale da seguire. E Vinitaly sembra essere un ottimo punto di partenza.

Ulteriore aspetto su cui lavorare è la creazione di consorzi e associazioni. I produttori marchigiani tendono ancora a restare isolati, perdendo l’opportunità di rafforzarsi tramite marchi congiunti. Qualcuno ha mosso i primi passi in questa direzione, come i Vignaioli del Monte Conero, “imprenditori del nuovo modo di fare agricoltura, produttori responsabili e rispettosi dell’ambiente”.

Con 4.321 stand espositivi e oltre 150.000 visitatori, Vinitaly è il punto di riferimento fondamentale per un settore economico primario per l’Italia.  Secondo produttore mondiale dopo la Francia, in nostro Paese è leader mondiale per le esportazioni di vino.

Una delle principali novità di quest’anno è ViViT, rassegna di vini prodotti da agricoltura biologica e biodinamica. Le cantine aderenti hanno sottoscritto un’autocertificazione che garantisce l’applicazione di metodi rigorosamente naturali sia in vigneto che in cantina. Presenti anche le Marche, con l’Azienda agricola Valturio di Macerata Feltria: agricoltura di montagna, con pendenze fino al 40 per cento, per riportare il vino del Montefeltro a produzioni di alto livello.


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Giornale radio 26/03/2012 – ore 17.30 http://ifg.uniurb.it/2012/03/27/radio-ducato/giornale-radio-26032012-ore-17-30/29753/ http://ifg.uniurb.it/2012/03/27/radio-ducato/giornale-radio-26032012-ore-17-30/29753/#comments Tue, 27 Mar 2012 08:51:23 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=29753 Ascolta il GR delle 17.30

a cura di Barbara Lutzu

In studio conducono

Valentina Bicchiarelli e Francesco Marinelli

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