il Ducato » welfare http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » welfare http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Giornata economia: “Neolaureati grosso costo, periodo di prova necessario” http://ifg.uniurb.it/2011/05/04/ducato-notizie-informazione/giornata-economia-neolaureati-grosso-costo-periodo-di-prova-necessario/8420/ http://ifg.uniurb.it/2011/05/04/ducato-notizie-informazione/giornata-economia-neolaureati-grosso-costo-periodo-di-prova-necessario/8420/#comments Wed, 04 May 2011 15:57:27 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=8420 [continua a leggere]]]> URBINO – “Dal punto di vista delle aziende, i neolaureati constano molto: a un neolaureato assunto la retribuzione corrisposta è in media di 21.500 euro lordi l’anno per il settore della meccanica, 24mila per il chimico-farmaceutico, 26mila per il bancario – spiega Paolo Citterio, presidente e fondatore del Gidp, gruppo intersettoriale dei direttori del personale che riunisce direttori del personale di aziende medio grandi, con 250 dipendenti in su, traccia nel corso della 9° giornata di economia – “ci vuole un certo tempo per scegliere la persona più adeguata, per questo serve un periodo di prova di almeno due mesi. Per l’azienda inoltre temporaneizzare il contratto è necessario perchè molte si basano sui dati dell’esportazione e sulle commesse a un anno/un anno e mezzo e quando le commesse terminano spesso terminano anche i contratti”.

I dati richiamati da Citterio:
– La maggior parte dei neolaureati viene assunta dall’azienda dopo 12 mesi di apprendistato.
– Il tempo necessario per scegliere è per il 38% delle aziende da uno a tre mesi, per il 39% è di meno di un mese.
– L’assesment, ovvero il colloquio preliminare, ha come scopo di mettere il luce le capacità più importanti in una azienda, cioè quelle relazionali, razionali e realizzative. Fanno la differenza la conoscenza di lingue straniere, la motivazione personale e il conseguimento della laurea nei tempi preposti.
– E’ molto importante anche la disponibilità allo spostamento territoriale, che nel nostro paese rappresenta un enorme problema.
– Le assunzioni passano per il 23,6% dagli uffici di placement delle università.

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Giornata economia, università e lavoro: tirocini e contratti atipici spesso non formativi http://ifg.uniurb.it/2011/05/04/ducato-notizie-informazione/giornata-economia-universita-e-lavoro-tirocini-e-contratti-atipici-spesso-non-formativi/8406/ http://ifg.uniurb.it/2011/05/04/ducato-notizie-informazione/giornata-economia-universita-e-lavoro-tirocini-e-contratti-atipici-spesso-non-formativi/8406/#comments Wed, 04 May 2011 15:32:07 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=8406 [continua a leggere]]]> URBINO – Tirocinio e contratti atipici non sono sempre un’opportunità per studenti e neolaureati. Ne è convinto Paolo Pascucci, professore straordiario di diritto del lavoro alla facoltà di Giurisprudenza: “Lo strumento del tirocinio si presta ad abusi: viene visto semplicemente come lavoro non pagato – spiega Pascucci durante il suo intervento alla 9° giornata dell’economia – non è un’esperienza formativa di tipo tradizionale. Questo strumento è spesso stato svilito: si utilizza il tirocinante anche se non diventa un vero e proprio strumento di sfruttamento perchè non mette in pratica le finalità  con le quali era stato costituito. Quando va bene, quello strumento si rivela una perdita di tempo. Non sempre, ma molto spesso. Sarebbe importante poter verificare già nel contesto formativo, le capacità pratiche degli studenti, come ad esempio l’importanza delle relazioni in un contesto produttivo”.

“Vogliamo un ritorno al contratto subordinato, invece aumentano contratti parasubordinati, cococo, cocopro, con alta discrezionalità. Così aumenta la debolezza contrattuale soprattutto dei neolaureati”.

“Il problema vero è che non sempre i fondamenti di questi strumenti non sono sentiti da chi li pianifica, disinteressandosi al destino del tirocinante. Dall’altra parte l’azienda si sente abbandonata con il tirocinante, senza avere la possibilità di fornirgli un vero inserimento nelle attività. Manca un monitoraggio dell’esperienza formativa di orientamento che raccolga le criticità, i punti di forza e utilità di quell’esperienza. La responsabilità è anche di noi docenti e del sistema fomrativo, comunque”.

(e.h.v., s.s.)

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Incentivi al lavoro: da duemila a cinquemila euro per i nuovi impieghi http://ifg.uniurb.it/2011/03/04/ducato-notizie-informazione/incentivi-al-lavoro-da-duemila-a-cinquemila-euro-per-i-nuovi-impieghi/5587/ http://ifg.uniurb.it/2011/03/04/ducato-notizie-informazione/incentivi-al-lavoro-da-duemila-a-cinquemila-euro-per-i-nuovi-impieghi/5587/#comments Fri, 04 Mar 2011 16:31:41 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=5587 [continua a leggere]]]> URBINO – Sono in arrivo incentivi per chi assume uno o più lavoratori, ma solo in caso di tirocinio formativo (o contratto di somministrazione) di tre mesi.

Le somme si aggirano sui cinquemila euro (per ogni inserimento a tempo indeterminato) o duemila euro (per ogni assunzione a tempo determinato pari o superiore a 12 mesi). Se il lavoratore rientra nelle categorie previste dalla legge 68/99, sarà concesso anche un “bonus” aggiuntivo di 1.500 euro.

La Provincia apre quindi al programma “Welfare to work”, promosso dal Ministero del lavoro (che trasferirà i fondi), con l’assistenza tecnica di Italia Lavoro, nell’ambito delle politiche di re-impiego dei lavoratori. Lo scopo è favorire le persone che trovano difficoltà a reinserirsi nel mondo del lavoro dopo aver perso il posto. I tirocinanti potranno ricevere dalla Provincia 500 euro al mese, mentre le imprese avranno la possibilità di formare a costo zero in vista di una possibile futura assunzione. Lunedì 7 marzo uscirà un avviso pubblico (pubblicato sul sito www.provincialavoro.it) rivolto ai datori di lavoro.

Le agenzie interinali potranno presentare domanda di adesione entro il 31 marzo, mentre le aziende avranno tempo fino al 31 maggio. I disoccupati interessati potranno invece verificare il loro accesso alle richieste rivolgendosi al Centro per l’impiego di Urbino, via S.Annunziata 3 (tel. 0722/373180).

(s.c)

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I volti della crisi http://ifg.uniurb.it/2010/04/16/ducato-notizie-informazione/i-volti-della-crisi/2383/ http://ifg.uniurb.it/2010/04/16/ducato-notizie-informazione/i-volti-della-crisi/2383/#comments Fri, 16 Apr 2010 10:10:58 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=2383 [continua a leggere]]]> Nel 2009, l’anno nero dell’economia, la provincia di Pesaro e Urbino ha visto quasi 4000 lavoratori messi in mobilità, la situazione peggiore di tutte le Marche. La crisi che ha travolto il Paese tuttavia non è fatta solo di numeri, ha soprattutto dei volti.

Davide Santi è di Urbino. Ha 51 anni, una moglie e due figli ed è senza lavoro: nel settembre 2009 è stato licenziato dalla Tvs di Fermignano, la fabbrica specializzata nella produzione di pentole per la quale ha lavorato 25 anni come responsabile di distaccamento. Insieme a lui, altre trenta persone hanno perso il posto. La moglie di Davide Santi è anche lei disoccupata in cerca di lavoro. (m.b)

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Occupazione, Pesaro-Urbino ha la maglia nera

Guida alla rete:

Confindustria Pesaro Urbino

CNA

Cgil Marche

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Occupazione, Pesaro-Urbino ha la maglia nera http://ifg.uniurb.it/2010/04/16/ducato-notizie-informazione/occupazione-pesaro-urbino-ha-la-maglia-nera/2445/ http://ifg.uniurb.it/2010/04/16/ducato-notizie-informazione/occupazione-pesaro-urbino-ha-la-maglia-nera/2445/#comments Fri, 16 Apr 2010 10:10:36 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=2445 [continua a leggere]]]> Se Urbino era stata considerata finora un’isola felice per l’occupazione, bisognerà rivedere la definizione. Nell’ultimo anno le iscrizioni alle liste di mobilità sono state 114, più del doppio rispetto all’anno precedente quando erano state 51. E nei primi due mesi di quest’anno le iscrizioni sono già a quota 10. Dei 14.194 licenziamenti del 2009 nelle Marche, quasi 4.000 sono della provincia di Pesaro-Urbino, la più colpita dalla crisi. A confermarlo ci sono anche le ore di cassaintegrazione: nel 2009 sono state 6,5 milioni, con un aumento rispetto all’anno prima del 761%. Per capire le proporzioni basti pensare che l’aumento medio nell’intera regione è stato del 283%. Un quadro generale preoccupante, che a differenza di altri periodi, stavolta arriva anche nella città ducale.

“Urbino è tradizionalmente concentrata sui servizi e sul terziario rispetto alla produzione industriale”, dice Federico Fabbri, addetto alla contabilità della Cna. “Non bisogna però dimenticare che ci sono urbinati che lavorano nei distretti industriali vicini, come Fermignano o Urbania”, continua Fabbri. E forse la crisi ha colpito proprio loro.

“L’attività produttiva provinciale si concentra su meccanica e manifatturiero e la crisi ha colpito proprio questi settori”, dice Roberto Ghiselli, segretario generale Cgil di Pesaro-Urbino. “Noi poi, forse più di altri, paghiamo il fatto che elementi di debolezza sono stati aggravati dalla crisi. Il nostro tessuto produttivo è sempre stato caratterizzato da bassa capitalizzazione delle imprese e forte esposizione debitoria nei confronti degli istituti di credito”, continua Ghiselli.

Per ora segnali di ripresa non ci sono. Nei primi due mesi del 2010 le ore di cassaintegrazione sono ancora aumentate rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e la provincia di Pesaro-Urbino è risultata sempre prima. Le ore sono passate da 389.766 a 1.258.610 con un balzo del 223% rispetto al 138% nelle Marche.

I dati dell’Inps elaborati da Confindustria Pesaro-Urbino

Il rischio ora è che i cassaintegrati si trasformino in disoccupati. La cassaintegrazione infatti ha una durata limitata: 52 settimane quella ordinaria e massimo 36 in un quinquennio quella straordinaria. “Il rischio è concreto. Noi non torneremo ai livelli produttivi precedenti alla crisi prima di 4-5 anni. La ripresa, quindi, ancora non c’è e molte aziende stanno trasformando l’utilizzo della cassaintegrazione in procedure di mobilità. Questa è la cronaca di tutti i giorni”, spiega il segretario Ghiselli.

Per Urbino quindi l’incognita è che al centro per l’impiego la fila si allunghi. E che alle 10 iscrizioni alle liste di mobilità di gennaio e febbraio se ne aggiungano presto altri.

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Gian Mario Spacca risponde al Ducato: “Ammortizzatori sociali e nuove imprenditorialità. Fabriano come Termini Imerese” (2) http://ifg.uniurb.it/2010/02/26/ducato-notizie-informazione/gian-mario-spacca-risponde-al-ducato-%e2%80%9cammortizzatori-sociali-e-nuove-imprenditorialita-fabriano-come-termini-imerese%e2%80%9d-2/1488/ http://ifg.uniurb.it/2010/02/26/ducato-notizie-informazione/gian-mario-spacca-risponde-al-ducato-%e2%80%9cammortizzatori-sociali-e-nuove-imprenditorialita-fabriano-come-termini-imerese%e2%80%9d-2/1488/#comments Fri, 26 Feb 2010 09:49:00 +0000 http://ilducatonotizie.wordpress.com/?p=251 [continua a leggere]]]> ore 10.30

URBINO – “Abbiamo conservato l’intera base della forza lavoro regionale grazie agli ammortizzatori economici concordati con imprenditori e sindacati”. È il bilancio positivo di Gian Mario Spacca dopo un anno di crisi durissima. “Nel bilancio 2010 ci sono già 200 milioni, di cui 50 specificamente riservati per forme di ammortizzatori sociali per 20 mila lavoratori”. E aggiunge: “Promuoveremo nuove imprenditorialità nel campo dell’agricoltura, della distribuzione commerciale, dell’ambiente e del turismo”.

Spacca auspica un futuro “cinese” per l’Antonio Merloni di Fabriano. Nei giorni scorsi il governatore è stato in Cina per trattare con il gruppo Machi China: “Non c’è ancora una loro formale presentazione, ma non abbiamo alternative da parte di altri imprenditori, né italiani né europei”. “I cinesi arriveranno a fine mese – prosegue Spacca – e sapremo se c’è interesse da parte loro. La Merloni è un problema di cui nessuno parla, ma che è grave come l’Alitalia o Termini Imerese”. (l.a.)

redazioneifgurbino@gmail.com

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