il Ducato » wwf http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » wwf http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it “L’ora della Terra”, sabato luci spente per un’ora anche su Palazzo ducale http://ifg.uniurb.it/2014/03/24/ducato-notizie-informazione/lora-della-terra-sabato-luci-spente-per-unora-anche-su-palazzo-ducale/60108/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/24/ducato-notizie-informazione/lora-della-terra-sabato-luci-spente-per-unora-anche-su-palazzo-ducale/60108/#comments Mon, 24 Mar 2014 15:27:43 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=60108 [continua a leggere]]]> URBINO – Sabato 29 marzo alle 20.30 le illuminazioni della facciata di Palazzo Ducale si spegneranno per un’ora. È così che Urbino partecipa alla manifestazione del Wwf “Earth hour: l’ora della terra”, quando “il mondo si spegnerà per un’ora”. L’evento è nato a Sydney nel 2007, a favore del clima e dell’ambiente del nostro pianeta e si ripete con successo ogni anno: per un’ora si spegneranno le luci pubbliche sui monumenti e sedi istituzionali in tutto il mondo. Naturalmente sono invitati a partecipare anche le aziende e i privati cittadini, spegnendo per un po’ le luci di casa.

Lo scorso anno all’Ora della Terra hanno partecipato oltre due miliardi di persone in 7.000 città e 154 Paesi.

Lo spegnimento delle luci di Palazzo Ducale “è un gesto simbolico per sensibilizzare i cittadini in merito al risparmio energetico e sarà anche l’occasione per poter contemplare i torricini con la luce naturale del crepuscolo” hanno commentato dal Comune.

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Salamandrina Day: volontari all’opera per l’anfibio in via d’estinzione http://ifg.uniurb.it/2013/03/19/ducato-online/salamandrina-day-volontari-allopera-per-lanfibio-in-via-destinzione/39246/ http://ifg.uniurb.it/2013/03/19/ducato-online/salamandrina-day-volontari-allopera-per-lanfibio-in-via-destinzione/39246/#comments Tue, 19 Mar 2013 13:24:30 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=39246

Foto di Andrea Pellegrini

URBINO – C’è un anfibio unico al mondo, che vive sul Monte Nerone, vicino a Piobbico, e che da 40 anni fa parte della lista rossa degli animali in via di estinzione: è la salamandrina perspicillata, esemplare che esiste solo nell’Appennino. La sua unicità va salvaguardata, soprattutto dai rischi che vengono dall’uomo.

Per questo, da cinque anni, prima il Wwf Marche, poi l’associazione ambientalista La Lupus in Fabula onlus si preoccupano di proteggere questa specie. E anche quest’anno La Lupus in fabula ha organizzato una giornata dedicata all’anfibio, il Salamandrina day: i soci della associazione e diversi volontari si vedranno il prossimo 23 marzo per costruire le barriere che salvano la vita a questi animali.

Ma quali pericoli corrono le salamandrine? Ogni anno, in primavera, risvegliandosi dal letargo, cominciano a muoversi su e giù per il Fosso del Presale. “Il loro habitat è stato modificato e non riescono a risalire il torrente se non passando per la strada provinciale 82 di Rocca Leonella. Ed è proprio lì che spesso muoiono schiacciate dalle automobili”, spiega Andrea Pellegrini di La Lupus in fabula.

L’associazione ha presentato il progetto di tutela della specie all’Unione europea, che in base alla Direttiva Habitat del 1997, ha erogato un finanziamento di 7.000 euro per la costruzione di un sottopassaggio per salamandrine con una grata e un ingresso permanente, affinché gli anfibi riescano a raggiungere il torrente senza rischiare la vita.

“Ogni anno, poi, riceviamo dalla Provincia 1000 euro per il monitoraggio e la realizzazione di barriere che guidino gli animali al sottopassaggio – continua Pellegrini – montandole a marzo e mettendole via a novembre. Il sistema funziona: la mortalità è scesa da 40 a 5 esemplari all’anno”.

Il Salamandrina Day, giunto alla quinta edizione, prevede anche quest’anno la costruzione delle barriere, oltre alla realizzazione di bacheche in legno che spiegano il progetto e richiamano l’attenzione dei passanti e di coloro che fanno canyoning nella zona. “E’ una giornata di duro lavoro, per questo offriamo il pranzo ai volontari, circa una trentina, che partecipano. Sono perlopiù famiglie – dice Pellegrini – ma nessuno del luogo: evidentemente qui non si è sensibili al problema”.

Equipaggiati di guanti e attrezzi da giardino e da scavo, volontari ed erpetologi collaboreranno sabato a questo progetto. Per aderire all’iniziativa è possibile contattare l’associazione Lupus in fabula, che organizza, oltre al Salamandrina Day, una giornata di escursione sul Monte Nerone domenica 24 marzo.

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Luci spente a Palazzo Ducale: sabato Urbino partecipa all’Ora della terra http://ifg.uniurb.it/2013/03/18/ducato-notizie-informazione/luci-spente-a-palazzo-ducale-sabato-urbino-partecipa-allora-della-terra/38975/ http://ifg.uniurb.it/2013/03/18/ducato-notizie-informazione/luci-spente-a-palazzo-ducale-sabato-urbino-partecipa-allora-della-terra/38975/#comments Mon, 18 Mar 2013 15:23:38 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=38975 [continua a leggere]]]> URBINO – Le luci si spengono: Palazzo Ducale e i torricini piombano nel buio. E’ quello che succederà sabato 23 marzo: per un’ora, dalle 20.30 alle 21.30, il simbolo di Urbino rimarrà oscurato. La città parteciperà a “Earth Hour”, l’Ora della Terra, movimento globale del Wwf: nello stesso momento e per la stessa durata di tempo città di tutto il mondo, case, uffici, monumenti gireranno l’interruttore come segnale di impegno per la lotta al cambiamento climatico e a favore di uno stile di vita più sostenibile.

Nel 2012, per la sesta edizione dell’evento, le città coinvolte sono state più di 7000 in 152 Paesi. In Italia hanno aderito 400 città.

Le città marchigiane che parteciperanno quest’anno, oltre a Urbino, sono dieci:  ad Ancona si spegnerà il Palazzo Comunale, ad Ascoli Piceno il Palazzo dei Capitani, a San Benedetto del Tronto la Torre dei Gualtieri. Treia e Offida fanno l’en plein: nella prima rimarranno al buio il monumento dedicato a Papa Pio VI e le facciate del Palazzo Comunale, di Palazzo Simboli, dell’Accademia Georgica e della Chiesa di San Filippo, mentre nella seconda le Mura Castellane, il Palazzo Comunale e la Chiesa di Santa Maria della Rocca. A San Lorenzo in Campo si spegnerà in maniera alternata tutta l’illuminazione pubblica del paese, mentre a San Severino Marche il luogo simbolo dell’Ora della Terra sarà Piazza del Popolo. A Senigallia, Monsano e Montelabbate, infine, si oscurerà il Palazzo Comunale.

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Quaranta cavalli abbandonati al Furlo: “Se nevica, sarà morte certa” http://ifg.uniurb.it/2013/02/06/ducato-online/quaranta-cavalli-abbandonati-al-furlo-se-nevica-sara-morte-certa/33732/ http://ifg.uniurb.it/2013/02/06/ducato-online/quaranta-cavalli-abbandonati-al-furlo-se-nevica-sara-morte-certa/33732/#comments Wed, 06 Feb 2013 17:35:20 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=33732 FOTO Gli animali senza padrone / VIDEO ]]> URBINO – Una mandria senza padrone. Più di quaranta cavalli rischiano di morire a causa di temperature ‘siberiane’, come quelle delle notti invernali sul monte Pietralata. Chi vive nei dintorni conosce la situazione e ne parla, ma quando si tratta di fare nomi, rivelando le responsabilità e i dettagli che riguardano la storia di questi splendidi esemplari nessuno, al momento, decide di aprir bocca.

FOTO / VIDEO

C’è però una cosa che nessuno può negare: la vita di quaranta animali è in pericolo. La temperatura scende e i cavalli sono ancora lì, sul monte, un anno dopo l’emergenza neve. A un anno dal salvataggio effettuato dai volontari della Protezione civile di Fermignano a bordo di cingolati svedesi. Un intervento che costò 2.500 euro e finì nei conti del ‘nevone’. Lo raccontammo anche sul Ducato: un tour de force di trenta ore per sbloccare la strada e liberarli dal recinto in cui erano stati chiusi.

Cavalli che avevano già una lunga storia alle spalle. Pascolano nei pressi di un capannone di proprietà della Forestale, sulle alture sopra Canavaccio. A Fermignano la gente ne parla: c’è chi non si espone troppo e chi si indigna. Furono abbandonati nella riserva del Furlo per liberarsene e quindi posti sotto sequestro. La disciplina di tutela prevista dalle norme che regolano quest’oasi naturale vieta infatti l’introduzione di specie estranee non autoctone. Ma da lì nessuno li ha portati via.

La gestione di quest’area è affidata alla provincia di Pesaro e Urbino. È stata anche istituita una Commissione ad hoc che dovrebbe fornire pareri tecnico-scientifici. “Purtroppo è composta più da politici che da tecnici”, sospira Alessandro Capucci, vice responsabile della Protezione civile di Fermignano, che però della vicenda legale non parla.

Importante è capire quali saranno i provvedimenti che i responsabili prenderanno per risolvere la situazione. “I cavalli sono qui da anni. Sono in continuo aumento perché non sono stati sterilizzati”, sostiene Capucci. E continua: “L’anno scorso abbiamo impiegato due giorni per salvarli dalla neve e quest’anno potrebbe riproporsi lo stesso problema. Altrimenti sono destinati a morte certa”.

E questi animali non sono da soli, anche se questa è tutt’altro che una consolazione. Nella gola del Furlo è tornata infatti la minaccia del bracconaggio. Prove della caccia illegale, denunciata in questi giorni da associazioni ambientaliste locali come Wwf, Enpa (Ente nazionale protezione animali) e Lupus in Fabula, sono le trappole per cinghiali e caprioli trovate sul monte. “I bracconieri sono un male per la riserva – commenta Capucci – e la notte qui sembra di essere su una pista, un circuito. È pieno di fuoristrada”. E dietro alla palese violazione della legge di tutela c’è come sempre una ragione economica: “Si è creato un vero e proprio business stimolato dalla complicità nata tra cacciatori di frodo e ristoratori”.

In ogni caso, la vita dei cavalli non sembra essere a rischio in quanto prede ambite dei bracconieri, ma potrebbero esserlo perché questi disperdono trappole mortali lungo il monte.

Ogni tanto qualcuno gli porta da mangiare mentre quelle povere bestie sono ancora lì, a combattere contro un destino incerto. E non bisogna farsi ingannare dall’idea romantica che normalmente una mandria di cavalli in libertà può evocare. La realtà è assai più crudele e fredda, come freddi sono i mesi che attendono questi animali.

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