il Ducato » Agnese Fioretti http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » Agnese Fioretti http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Dall’università al mondo del lavoro: le storie nel Montefeltro http://ifg.uniurb.it/2014/04/14/ducato-online/dalluniversita-al-mondo-del-lavoro-le-storie-nel-montefeltro/61461/ http://ifg.uniurb.it/2014/04/14/ducato-online/dalluniversita-al-mondo-del-lavoro-le-storie-nel-montefeltro/61461/#comments Mon, 14 Apr 2014 11:18:40 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=61461 URBINO –  I test di ammissione per le facoltà a numero chiuso sono già iniziati e molti maturandi sono alle prese con una scelta che, in tempi di crisi, si fa ancora più difficile: cosa studiare all’università? Quello che più piace o quegli ambiti che più garantiscono un futuro lavorativo stabile? “Farei economia”, “sceglierei una facoltà che mi dia lavoro, come medicina”: ecco alcune delle voci dei liceali urbinati che stanno per affacciarsi al mondo universitario.

Nel nostro speciale abbiamo raccontato anche la storia di chi, proprio avendo seguito le proprie passioni, è riuscito ad avere un lavoro stabile: si tratta di Rino Stefano Tagliaferro, video maker ed ex studente Isia. Diventato famoso per un corto in cui ha animato i protagonisti di celebri dipinti, sostiene che  “non è vero che se studi nell’ambito artistico poi non riesci a trovare lavoro.

Anche chi non intraprende il percorso universitario, o fa un lavoro del tutto indipendente dagli studi che lo hanno preceduti, ha ottime possibilità di inserirsi con successo nel mercato del lavoro: ai nostri microfoni la storia del ceramista Marcello Pucci. “Ho fatto la scuola odontotecnica ma ho sbagliato – racconta – a me piaceva lavorare il legno, il ferro. Ognuno deve fare il mestiere che gli piace, sennò ha fallito nella sua vita”.

 

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Speciale radio – “La libertà d’informazione attraverso le radio indipendenti” http://ifg.uniurb.it/2014/04/14/radio-ducato/speciale-radio-la-liberta-dinformazione-attraverso-le-radio-indipendenti/61385/ http://ifg.uniurb.it/2014/04/14/radio-ducato/speciale-radio-la-liberta-dinformazione-attraverso-le-radio-indipendenti/61385/#comments Mon, 14 Apr 2014 06:50:31 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=61385 [continua a leggere]]]> URBINO – Da qualche giorno la popolazione russa non può più sintonizzare la radio su Voice of America, l’emittente statunitense nata nel 1942 per contrastare la propaganda di Goebbels. La radio aveva iniziato a trasmettere in russo nel 1947, ma ora la holding statale Russia Today ha deciso di non rinnovarle il contratto: “È una voce dall’aldilà, uno spam noioso” ha commentato Dmitry Kiseliov, anchorman della televisione di stato russa e capo di Russia Today.

Nel nostro speciale abbiamo voluto approfondire il ruolo della radio come espressione della libertà, esigenza di una comunità e forma di controinformazione. Lo abbiamo fatto attraverso la testimonianza di Salvo Vitale, che nel 1977 fondò l’emittente Radio Aut assieme a Peppino Impastato. Le trasmissioni che i due conducevano dalla provincia di Palermo sono state un grande esempio di lotta alla mafia: con coraggio sbeffeggiavano potenti capimafia come Gaetano Badalmenti del comune di Cinisi, che avevano soprannominato “Tano (soprannome di Gaetano, ndr) seduto del comune di Mafiopoli”.

Abbiamo ripercorso la storia delle radio libere, da Radio Alice a quella di Danilo Dolci. E con Andrea Borgnino, autore del saggio Radio Pirata, abbiamo cercato di capire quale sia il futuro di un mezzo fortemente simbolico, ma che oggi deve combattere con la velocità e la vastità di Internet. Abbiamo anche ricordato Adrian Cronauer, un ex aviatore statunitense che, durante la guerra del Vietnam, andava in onda da Saigon con una trasmissione radiofonica: diffondeva notizie che la maggior parte dei mezzi di informazione teneva nascoste.

Fino ad arrivare ai giorni nostri e alla testimonianza di Andrea Fiume, che nel 2011 ha fondato a Bologna Radio Sommersa: assieme ai ragazzi della Sinistra Universitaria ha dato vita a una webradio indipendente.

 

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Paolo Gambescia ricorda Silvano Rizza: “Al giornalista servono piedi, cuore e cervello” http://ifg.uniurb.it/2014/04/05/ducato-online/paolo-gambescia-ricorda-silvano-rizza-al-giornalista-servono-piedi-cuore-e-cervello/60790/ http://ifg.uniurb.it/2014/04/05/ducato-online/paolo-gambescia-ricorda-silvano-rizza-al-giornalista-servono-piedi-cuore-e-cervello/60790/#comments Sat, 05 Apr 2014 14:56:10 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=60790 LIVETWEETING La cronaca della giornata]]>
URBINO – “Il giornalista nel suo mestiere deve metterci i piedi, il cuore e il cervello:  i piedi perché deve sempre sapere di cosa sta parlando, il cuore perché se non ci metti passione questo lavoro non esiste e il cervello per filtrare il tutto”. A dirlo è Paolo Gambescia, ex direttore dell’Unità, del Mattino e del Messaggero, in una conferenza nell’aula sospesa della facoltà di Sociologia della Carlo Bo. L’incontro si inserisce all’interno di una giornata organizzata dalla scuola di Giornalismo di Urbino nel ricordo del suo fondatore Silvano Rizza e dell’ex allievo Luca Dello Iacovo.

Gambescia ha spiegato il ruolo del giornalista e i principi fondatori della professione, facendo costantemente riferimento a Rizza, “a quello che Silvano avrebbe detto qui oggi”. Rizza avrebbe detto che, indipendentemente dal cambiamento dei mezzi e degli strumenti, il giornalista non dovrebbe mai perdere il suo ruolo di mediatore: “Noi possiamo avere qualsiasi sollecitazione possibile, ma se non abbiamo la possibilità di controllarle e interveniamo solo dando un parere facciamo un’opera superficiale e di mistificazione”. Il riferimento è tutto rivolto al “problema di fondo del giornalismo odierno: la velocità. Perché se siamo scavalcati da un mare di informazioni non possiamo rispettare i passaggi necessari per fare bene il nostro mestiere”.

Nella frenesia dell’informazione online e della rete, i piedi, il cuore e il cervello bastano? E soprattutto, i giornalisti continuano a usarli? La ricetta di Gambescia è semplice e – almeno in apparenza – in contrasto con quanto affermato da Massimo Russo, direttore di Wired Italia, che era intervenuto poco prima. Se secondo Russo dobbiamo avere una visione orizzontale del mondo, Gambescia ribatte “che siamo noi a voler etichettare il mondo come piatto, ma che in realtà non lo è. Il giornalismo non deve perdere la qualità e confonderla con la quantità, deve mantenere le gerarchie, piramidalizzarsi e preoccuparsi di formare eccellenze. I giornali dovrebbero avere meno pagine, i telegiornali meno servizi, ma il tutto dovrebbe essere più denso e filtrato da professionalità”.

Claudio Rizza, Paolo Gambescia, Lella Mazzoli e Mario Tedeschini Lalli nell'Aula sospesa della Carlo Bo

Claudio Rizza, Paolo Gambescia, Lella Mazzoli e Mario Tedeschini Lalli nell’Aula sospesa della Carlo Bo

Dopo queste parole il ricordo di Silvano Rizza diventa sempre più vivo e pregnante. Gambescia racconta di quando era redattore al Messaggero, dove l’allora condirettore Rizza aveva imposto ai giornalisti di consultare il dizionario dei sinonimi e dei contrari. “Ci aveva dato anche un piccolo quaderno azzurro – spiega Gambescia – dove c’erano scritte regole grammaticali, di punteggiatura e molte altre. E anche oggi dovrebbe essere così. Gli allievi che dicono che si può scrivere tutto come fosse un sms o un twitter sono solo asini“. Claudio Rizza, figlio di Silvano e relatore alla conferenza assieme a Gambescia, Lella Mazzoli e Mario Tedeschini Lalli, lo corregge: “Non si chiamano twitter, ma tweet”. Gambescia ride e prosegue spedito tra le fila del suo discorso, dei ricordi “di quasi 50 anni di professione”.

Prima di arrivare al Messaggero Gambescia è stato redattore anche dell’Unità: “Quell’esperienza per me è stata una scuola molto rigida. Il primo servizio mi fu affidato il  3 maggio 1965: dovevo raccontare i Borghetti, la zona lungo il Tevere e l’Aniene dove vivevano alcune famiglie che si volevano costruire una strada da sole, perché il Comune non se ne occupava. Sono stato lì dalla mattina al pomeriggio, ho riempito tre quaderni di appunti mentre il fotografo se ne era andato già da molte ore. Poi sono tornato in redazione e mi hanno detto di scrivere una didascalia. Io quella didascalia l’ho scritta 12 volte”. Un aneddoto che Gambescia riporta per spiegare come, anni fa, i giornalisti vivessero davvero una scalata professionale e formativa: “Nelle redazioni esisteva la figura del trombettiere, colui che era arrivato da poco e per questo non doveva assolutamente scrivere”. Quando la velocità del giornalista non si misurava con quella di Internet ma solo con i gettoni delle cabine telefoniche: “Arrivati sul posto dovevamo subito individuare i telefoni, dovevamo essere i primi a chiamare in redazione e dettare le informazioni”, e secondo Gambescia si faceva un giornalismo migliore.

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Torna il terremoto nel distretto del Metauro. Scossa di magnitudo 2 nella notte http://ifg.uniurb.it/2014/03/26/ducato-online/torna-il-terremoto-nel-distretto-del-metauro-scossa-di-magnitudo-2-nella-notte/60374/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/26/ducato-online/torna-il-terremoto-nel-distretto-del-metauro-scossa-di-magnitudo-2-nella-notte/60374/#comments Wed, 26 Mar 2014 09:59:57 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=60374 scosse sismiche MarcheURBINO – Anche questa notte una scossa di terremoto ha colpito il territorio a confine tra Marche e Umbria. La scossa, di magnitudo 2, è stata registrata verso l’una di notte, con epicentro nella zona di Città di Castello.

Il terremoto di questa notte è solo l’ultimo di uno sciame sismico iniziato lo scorso sabato. Tra il 22 e il 23 marzo oltre 30 scosse sismiche sono state registrate nel distretto sismico del Metauro, tra Città di Castello (provincia di Perugia) e Apecchio (provincia di Pesaro e Urbino). Ieri, invece, il terremoto è tornato nella stessa zona con scosse tra le 3 e le 4 e poi alle 8 di mattina: la più forte ha raggiunto i 3.2 gradi di magnitudo.

Secondo il geologo Filippo Piscaglia, “terremoti di questa intensità si ripresentano ciclicamente nella zona. Vengono monitorati costantemente e se ne studia l’evoluzione”.

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Studenti, fino al 7 aprile per le domande di collaborazione con l’ateneo http://ifg.uniurb.it/2014/03/25/ducato-notizie-informazione/studenti-fino-al-7-aprile-per-le-domande-di-collaborazione-con-lateneo/60307/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/25/ducato-notizie-informazione/studenti-fino-al-7-aprile-per-le-domande-di-collaborazione-con-lateneo/60307/#comments Tue, 25 Mar 2014 16:55:59 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=60307 [continua a leggere]]]> URBINO – Da oggi gli studenti della Carlo Bo possono fare domanda per accedere ai contratti di collaborazione con l’ateneo. Secondo il regolamento del bando, gli universitari potranno ottenere collaborazioni (per non più di 200 ore ad anno accademico) dalle strutture amministrative della Carlo Bo, dai Dipartimenti e dagli organi dell’E.r.s.u.

Tutte le domande, da consegnare entro le ore 12 del 7 aprile, saranno valutate per poi stilare una graduatoria degli studenti che hanno partecipato al bando: nella realizzazione della graduatoria saranno valutate la percentuale di esami sostenuti entro il 30 settembre dell’anno di iscrizione e la media ponderata delle votazioni. Il compenso previsto è di 6 euro l’ora.

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Scale mobili e funicolari, l’architetto: “Basterebbe volerli progettare” http://ifg.uniurb.it/2014/03/25/ducato-online/scale-mobili-e-funicolari-larchitetto-basterebbe-volerli-progettare/60259/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/25/ducato-online/scale-mobili-e-funicolari-larchitetto-basterebbe-volerli-progettare/60259/#comments Tue, 25 Mar 2014 14:44:15 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=60259 de carloURBINO – “A Urbino ci voleva Giancarlo De Carlo ancora vivo, ha lasciato un’eredità straordinaria a cui basterebbe attingere. Per realizzare degli impianti di risalita basterebbe solo avere il coraggio di progettarli”. Parola di Augusto Mazzini, architetto, grafico e urbanista, che interviene nel dibattito aperto da un sondaggio del Ducato sull’ipotesi di realizzare impianti di risalita in città.  Secondo la maggioranza degli intervistati scale mobili, ascensori gratuiti o funicolari faciliterebbero l’accesso al centro storico, per questo i cittadini si sono detti largamente favorevoli alla costruzione di strutture di questo tipo.

L’idea di realizzare una funicolare per raggiungere il centro storico non è nuova, anzi. L’opera era stata prevista già da Giancarlo De Carlo nel suo piano regolatore. Mazzini, nato a Siena nel 1939, ha collaborato con De Carlo, conosce la città ducale e ritiene che la costruzione di uno o più impianti di risalita sarebbe sicuramente fattibile: “Urbino è una città molto simile a Siena – spiega – ha un centro storico posizionato in alto e a cui si accede da più direzioni. Bisogna avere il coraggio di progettare percorsi che si vedano, non interrati, che convivano con la storia e le bellezze della città”.

De Carlo non è stato l’unico a proporre la realizzazione di impianti di risalita a Urbino. Ad averci pensato è stato anche Michele Felici, ex direttore dell’ufficio Tecnico del Comune. Il suo “Progetto 2020″ prevedeva anche la costruzione di una funicolare a due vagoni che partisse dall’ex Fornace Volponi e arrivasse in via Santa Chiara. Tutto il progetto – come è scritto nelle prime righe del testo – era stato messo a punto “ponendo particolare attenzione alla popolazione più giovane che può dare dinamicità e impulso alle attività economiche”. Il progetto della funicolare messo a punto da Felici risale a tre anni fa: “I lavori poi sono stati sospesi – spiega l’ex dirigente – perché la ditta a cui furono affidati è fallita e perché nel punto di arrivo è stata ritrovata una casa romana”.

Lavori interrotti e trascurati, ma che per il Comune non hanno mai avuto come obiettivo la creazione di una funicolare: “Avevamo avviato i lavori per gli impianti di drenaggio di quel versante del centro storico – spiegano dal Comune – e pensato di creare una galleria tenendo conto della possibilità di un futuro impianto di risalita, lasciando dunque lo spazio adeguato”.

Mentre a Urbino scale mobili e funicolari sono ancora delle chimere, molte altre città italiane hanno fatto passi da gigante. “Il miglior esempio in questo senso è sicuramente Perugia – ricorda Mazzini – dove non solo ci sono quattro impianti di scale mobili e due ascensori, ma anche il minimetrò che è un ottimo esempio di architettura ben integrata”. E anche se l’architetto senese critica i tre impianti della sua città – “ci sono errori strutturali e in alcuni sono già comparse le prime infiltrazioni” – almeno la mobilità e l’accesso al centro storico sono garantiti. Lo stesso vale per Spoleto, Arezzo, Orvieto e tanti altri borghi sparsi nel territorio italiano.

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Comunali 2014, il Pd deve ancora sciogliere il nodo Londei. Muci e Fedrigucci: “Siamo fiduciosi” http://ifg.uniurb.it/2014/03/24/ducato-online/comunali-2014-il-pd-deve-ancora-sciogliere-il-nodo-londei-muci-e-fedrigucci-siamo-fiduciosi/60122/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/24/ducato-online/comunali-2014-il-pd-deve-ancora-sciogliere-il-nodo-londei-muci-e-fedrigucci-siamo-fiduciosi/60122/#comments Mon, 24 Mar 2014 17:37:59 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=60122 Giorgio Londei e Maria Clara Muci

Giorgio Londei e Maria Clara Muci

URBINO – Manca circa un mese alla data in cui partiti e coalizioni dovranno presentare le loro liste per le elezioni amministrative del 2014 (si vota il 25 maggio), ma nel Pd urbinate c’è ancora l’incognita Londei. Dopo la vittoria alle primarie del Partito Democratico di Maria Clara Muci, che con il 53 per cento dei voti ha sconfitto l’ex sindaco, le intenzioni del secondo classificato appaiono ancora incerte. Londei appoggerà la candidata sindaco Muci oppure creerà una lista autonoma a sostegno del Pd?

Londei ha fatto sapere che la sua decisione è “congelata” fino al 2 aprile, mentre gli altri membri del Pd ostentano ottimismo e cercano di gettare acqua sul fuoco delle polemiche. “Credo che Londei sia predisposto a entrare nelle nelle nostre liste – minimizza il segretario del Pd di Urbino Gianfranco Fedrigucci – e che abbia preso tempo a causa dei malumori nel suo comitato. La mia linea – continua Fedrigucci – è che i partecipanti alle primarie appoggino tutti la lista e il candidato del Pd, che si trovi un punto d’incontro tenendo conto degli stati d’animo post-primarie e delle rappresentanze”.

La vincitrice delle primarie Maria Clara Muci non la pensa diversamente e ribadisce l’impegno preso prima delle consultazioni: “Eravamo tutti d’accordo sull’importanza di sostenere il vincitore e di non creare liste civiche autonome – spiega la Muci – è scritto nel nostro regolamento ed ha un forte valore deontologico e morale”. La scorsa settimana l’ex assessore al Bilancio ha anche incontrato Londei: “Abbiamo detto che lavoreremo insieme per vincere le elezioni, anche se poi leggo sui giornali che lui pensa ancora alle liste”.

Anche il segretario regionale Francesco Comi avrebbe assicurato alla Muci l’appoggio di tutto il partito. “Quando ci siamo incontrati la scorsa settimana – ricorda la candidata sindaco dem – il segretario mi ha detto che l’ampia partecipazione della popolazione alle primarie urbinati ha dimostrato la presenza di un partito forte e ben radicato, in cui nessuno farà mancare il suo contributo”.

A Urbino, come in molti altri comuni italiani, la data delle elezioni amministrative è stata recentemente fissata il 25 maggio, giorno in cui si voterà anche per le europee. L’eventuale ballottaggio per l’elezione dei sindaci è invece previsto per domenica 8 giugno. Tutti i partiti e le coalizioni che vogliono partecipare alle amministrative dovranno presentare le loro liste dalle 8 del 30mo giorno alle 12 del 29mo giorno prima della data del voto.

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Lucia Annibali: “Per le europee nessuna richiesta dal Pd” http://ifg.uniurb.it/2014/03/24/ducato-online/lucia-annibali-non-ho-ricevuto-alcuna-richiesta-dal-pd-per-le-elezioni-europee/60046/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/24/ducato-online/lucia-annibali-non-ho-ricevuto-alcuna-richiesta-dal-pd-per-le-elezioni-europee/60046/#comments Mon, 24 Mar 2014 11:10:06 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=60046 Lucia annibali prefetturaURBINO – “Io candidata alle Europee per il Pd marchigiano? In realtà non me lo ha ancora chiesto nessuno”: così Lucia Annibali, l’avvocatessa urbinate sfregiata con l’acido il 16 aprile 2013, reagisce alla notizia della sua possibile candidatura alle elezioni Europee.

La notizia è stata pubblicata mercoledì 19 dal Messaggero, per poi rimbalzare tra i vari mezzi d’informazione. L’ipotesi è che il Partito Democratico scelga Lucia dopo il rifiuto a candidarsi da parte del presidente della Regione Gian Mario Spacca.

La Annibali non esclude di ricevere una richiesta ufficiale da parte del Pd – “probabilmente è vero che me lo chiederanno” – ma non ha ancora deciso come potrebbe rispondere. “Per ora non ci penso – spiega – vorrei prima ricevere una domanda e poi in caso dare una risposta. Adesso ho cose più importanti a cui pensare”.

Lunedì 17 marzo Lucia ha partecipato all’udienza del processo che vede imputati Luca Varani, accusato di essere il mandante dell’aggressione,  e i due presunti esecutori materiali, Rubin Ago Talaban Altistin Precetaj. La sentenza è stata rinviata al 29 marzo. 

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Papa Francesco incontra i ragazzi delle scuole, l’Arcidiocesi di Urbino apre le iscrizioni http://ifg.uniurb.it/2014/03/24/ducato-notizie-informazione/papa-francesco-incontra-i-ragazzi-delle-scuole-larcidiocesi-di-urbino-apre-le-iscrizioni/60035/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/24/ducato-notizie-informazione/papa-francesco-incontra-i-ragazzi-delle-scuole-larcidiocesi-di-urbino-apre-le-iscrizioni/60035/#comments Mon, 24 Mar 2014 10:33:56 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=60035 [continua a leggere]]]> URBINO – Il prossimo 10 maggio Papa Francesco dà appuntamento a studenti e insegnanti delle scuole d’Italia in piazza San Pietro e l’Arcidiocesi di Urbino-Urbania-Sant’Angelo in Vado si è già organizzata per non mancare all’incontro. Da venerdì 21 marzo ha aperto le iscrizioni per partecipare, invitando a partecipare alunni e docenti, ma anche i familiari dei ragazzi e tutti coloro che sono legati al mondo dell’educazione. Le adesioni dovranno arrivare alla segreteria dell’Arcidiocesi entro il 10 aprile (telefonando al numero 0722/2450 o inviando una mail all’indirizzo segreteria@arcidiocesiurbino.it).

Anche se non si è ancora iscritto nessuno, l’Arcidiocesi ha già prenotato per il 10 maggio due pullman da 55 persone ciascuno: il costo del viaggio dipenderà dal numero di iscritti e per adesso si aggira attorno ai 30 euro a persona.

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La primavera si fa desiderare: in settimana tempo instabile, vento e possibile neve http://ifg.uniurb.it/2014/03/24/ducato-online/la-primavera-si-fa-desiderare-in-settimana-tempo-instabile-vento-e-possibile-neve/60014/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/24/ducato-online/la-primavera-si-fa-desiderare-in-settimana-tempo-instabile-vento-e-possibile-neve/60014/#comments Mon, 24 Mar 2014 10:15:16 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=60014 foto-1URBINO – È iniziata solo tre giorni fa, eppure quest’ultima primavera non abbiamo fatto in tempo neppure ad assaporarla. Ieri è arrivata una perturbazione dal Nord Atlantico che ha abbassato le temperature e riportato le nuvole. “Nel pomeriggio di oggi sono previste piogge – spiega Alessio Casagrande di Geometeo.it – e precipitazioni nevose sull’Appennino oltre i 700-900 metri, con accumuli più consistenti oltre i 1000 metri”.

La settimana sarà caratterizzata da un meteo instabile ed è previsto un forte vento in tutte le Marche, soprattutto nelle zone interne, con raffiche fino agli 80 km/h.

“Giovedì – continua Casagrande – arriverà una perturbazione non più da Nord-Ovest ma da Ovest: le temperature si alzeranno di pochi gradi e la quota per le nevicate si alzerà ai 1300-1400 metri”. L’aria fredda da Occidente potrebbe causare anche piogge diffuse.

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