il Ducato » Antonio Ricucci http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » Antonio Ricucci http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Nevone, Imu, Consorzio: una città che cambia. Intervista al sindaco http://ifg.uniurb.it/2012/04/30/ducato-online/nevone-imu-consorzio-una-citta-che-cambia-intervista-al-sindaco-di-urbino/31245/ http://ifg.uniurb.it/2012/04/30/ducato-online/nevone-imu-consorzio-una-citta-che-cambia-intervista-al-sindaco-di-urbino/31245/#comments Mon, 30 Apr 2012 22:59:32 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=31245 LEGGI Il consorzio dell'ottimismo]]> Il sindaco di Urbino, Franco CorbucciURBINO – “Santa Lucia sarà il nuovo nodo di scambio per gli autobus da fine 2013″; lo annuncia il sindaco di Urbino, Franco Corbucci, nel corso di un’intervista rilasciata al Ducato a conclusione del biennio 2010-2012, segnato indelebilmente dall’emergenza-neve. Il primo cittadino si è anche soffermato su Imu, apertura del centro commerciale ‘Consorzio’ e turismo.

Partiamo dal tema economico con l’introduzione dell’Imu, l’imposta unica municipale, sulla prima casa.
“Questo Paese che fino a fine 2011 rischiava quello che è successo in Grecia: è il frutto di anni in cui si è cercato di negare la crisi, sperando che passasse così e invece non poteva passare. Invece di affrontare il problema crisi, infatti, è stato nascosto. E’chiaro lo Stato è in difficoltà e deve trovare risorse, ma poteva anche trovarle in modo diverso, ad esempio con una patrimoniale. Adesso, con questa imposta, ci ritroviamo ad essere esattori per conto dello Stato: infatti, la metà del gettito sulla seconda case e le attività commerciali-artigiane va a Roma. Urbino deve far fronte nel 2012 a circa 800.000 euro di tagli previsti già in precedenza con la manovra 2012-2014. Se sovrapponiamo ciò ai gravi danni causati dalla nevicata di febbraio, quando per affrontare l’emergenza abbiamo speso circa 800.000 euro, è chiaro che diventa più difficile affrontare i tagli.

Per quanto riguarda la possibilità di tassazione delle case, abbiamo deciso di mantenere l’aliquota più bassa possibile per la prima casa, rispetto al 5 per mille in vigore in precedenza”.

E quale gettito è previsto?
“Più o meno quello che avevamo quando c’era l’Ici”.

Quanti soldi?
“Non mi ricordo… Ma con lo 0,4% rischiamo di prendere qualcosa in meno di prima. Per la seconda casa, come fanno già altri Comuni, non intendiamo applicare l’aliquota massima, ma una forbice tra 9,1 e 9,6 per mille: pensiamo, infatti, che in questo momento non vogliamo pesare molto sulle attività commerciali e artigianali. Per coloro che sottoscrivono un contratto di affitto a canone concordato, a studenti o famiglie, ci sarà l’agevolazione sulla seconda casa nel senso che si pagherà l’aliquota base, l’0,76%. Inoltre, non toccheremo le tariffe per i servizi individuali: mense, asili, trasporti, residenze per anziani”.

E la rateizzazione dell’Imu come potrebbe influire sul bilancio comunale?
“Per quanto ne sappiamo oggi, ma mi sembra che si discuta ancora, è chiaro che più tardi entrano e più soldi ci mancano nel bilancio. E’un problema, che diventa grosso se si rateizza anche l’Imu sulla seconda casa, ma mi sembra che si parli solo dell’aliquota sulla prima casa”.

Apertura del centro commerciale ‘Consorzio’: per la prima volta dopo anni, una nuova realtà commerciale a Urbino, seppur in un momento di forte crisi dei consumi: quali sono le aspettative per il futuro?
“Non c’è nessun futuro, noi abbiamo finito il nostro lavoro. L’apertura del centro commerciale è una delle previsioni già inserite nei programmi amministrativi dalla scorsa legislatura. Oggi portiamo a termine questo percorso e posso dire che sono soddisfatto per due motivi: lì c’era il Consorzio agrario: due capannoni, un manufatto e una casa. Togliendo il tetto sul manufatto, avevamo messo 170 automobili. Penso che l’intervento odierno sia stato addirittura una riqualificazione: abbiamo utilizzato il minimo dei metri cubi da realizzare, come prevedeva il piano volumetrico predisposto dall’architetto Giancarlo De Carlo. Penso che il ‘Consorzio’ sia una grossa opportunità del territorio, dove Urbino era l’unica città a non avere un centro commerciale. Peraltro, parliamo di piccole e medie strutture di vendita, fino a un massimo di 250 metri quadrati. E’importante anche perché Urbino torni ad essere un punto di riferimento per le attività commerciali”.

E l’altro centro in costruzione a Santa Lucia?
“Santa Lucia nasce come nodo di scambio alternativo a Borgo Mercatale, utilizzato come una stazione autobus a cielo aperto. Invece, il nodo di scambio dei pullmann da e per Urbino sarà spostato da Borgo Mercatale a Santa Lucia, permettendoci di togliere da sotto la vista dei Torricini quel mare di pullmann che tutti i giorni arrivano. Lo spostamento si concluderà fra un anno, un anno e mezzo, a fine 2013″.

E Borgo Mercatale?
“Sarà liberata dai bus, e arriveranno soltanto quelli turistici, mentre i pullman si parcheggeranno al Bocciodromo, a Varea. Nel piano strategico su cui ragioniamo, c’è l’idea di fare una riqualificazione totale del piazzale di Borgo Mercatale, per riportarla all’utilizzo per eventi”.

Restate convinti dell’altro progetto a Santa Lucia, nonostante la prossimità dei due insediamenti? Non si rischia che si facciano la guerra?
“Fanno una sana concorrenza di cui questa città ha tanto bisogno. A Santa Lucia, i negozi possono essere grandi anche 900 metri quadri; ma non ci solo attività commerciali, anche uffici”.

E quali pensa che saranno le conseguenze sulle attività nel centro storico?
“Urbino era l’unica città a non avere una struttura commerciale al suo esterno. Il centro storico dovrà specializzarsi come già sta facendo, come i negozi dentro il Collegio Raffaello. Anche gli altri negozi saranno più specializzati e qualificati”.

Dovranno seguire tutti quell’esempio lì?
“Tu, esercente, dovrai fare della qualità perché io che entro in centro storico trovi negozi di un certo tipo, come avviene in tutti i centri storici del mondo. Ad esempio, se faccio un negozio di alimentari, terrò qualcosa che non ha il supermercato. Avere i centri commerciali intorno obbliga il centro storico a qualificarsi ulteriormente e a dare risposte all’utenza che c’è dentro”.

E’ passata la tempesta di febbraio, e si è tornati alla normalità; ma un mese e mezzo dopo, quali sono le criticità più forti e a che punto siamo per lo sblocco dei fondi?
“Innanzitutto voglio ringraziare molto il Ducato, per le immagini vere del nevone  che avete passato in tutto il mondo. Queste hanno dato l’entità di quello che è successo, e del lavoro svolto in quei momenti difficili, che a detta di tutti, è stato positivo. Ringraziamo tutti, cittadini, studenti e operatori venuti da tutta Italia, che hanno contribuito ad aiutarci. I danni più grandi riguardano i tetti di strutture pubbliche, come le scuole, il Com; poi c’è da rifare la segnaletica stradale, il manto stradale. Sul tappeto ci sono un milione di euro di danni al patrimonio pubblico. Altrettanto grave la situazione delle zone industriali e artigianali e del patrimonio storico. La buona notizia è che il sottosegretario ai Beni culturali ci ha promesso uno stanziamento da un milione di euro per San Bernardino e il Mausoleo dei Duchi. Continuiamo la nostra battaglia a livello nazionale per avere risorse dal Governo per aiutare sia Comune che  privati”.

Con quali risposte?
“Finora siamo in difficoltà grosse perché non sta arrivando nulla, ma la speranza ce l’hanno lasciata”.

Urbino riuscirebbe a far fronte da sola ai danni con fondi propri e senza aiuti esterni?
“Nessun comune del territorio riesce a far fronte da solo. Il bilancio di Urbino, che ha una sua solidità, sicuramente riuscirà almeno a superare la fase dell’emergenza, che potrà dirsi conclusa entro l’estate”.

Sicuramente il turismo può dare una grande mano all’economia di questa città: proprio in questi giorni è in corso la mostra sulle ‘Città ideali’ a Palazzo Ducale.
“Un’altra grande occasione che abbiamo saputo sfruttare insieme a Soprintendenza, Regione, Provincia, Università, Fondazione Cassa di Risparmio Pesaro e Banca Marche. E’ il secondo grande evento dopo la mostra su Raffaello nel 2009; sia da parte della Regione che dal Ministero si è presa coscienza, e quindi anche risorse, per far sì che Palazzo Ducale diventi sede per grandi esposizioni, e spero che se ne possa avere una ogni due anni. La mostra sarà sicuramente un successo; mentre altrove si registrano cali di flussi turistici anche del 30%, noi negli ultimi weekend -Pasqua inclusa- siamo riusciti ad aumentare i turisti”.

Quest’amministrazione ha scelto di non introdurre la tassa di soggiorno: tuttavia, gli albergatori si lamentano perchè i turisti non rimangono a dormire a Urbino: che cosa potreste fare per convincerli a restare più tempo in città?
“Questo è il problema da sempre, di tutti. E’ difficile, ma anche qui notiamo che i dati della Regione dicono che il tempo di permanenza in città si è allungato, anche grazie a rapporto migliore con il territorio del Montefeltro, dove stiamo lavorando al ‘distretto culturale’. Altri elementi importanti sono la ‘Tourist card’ con il biglietto unico. Infatti, questo dura per due settimane: in questo modo, il turista può avere l’occasione di fermarsi a Urbino e fare un giro alla scoperta del territorio circostante”.

Finora lei si è pronunciato contro l’Ersu unico regionale, difendendo la struttura attuale: l’assessore regionale Luchetti ha detto che la riforma prevista serve a  far fronte al calo dei finanziamenti: che cosa, invece, le fa privilegiare un’organizzazione decentrata?
“Non solo mi sono schierato contro, ma ho partecipato alla Conferenza autonomie locali, dove ho sempre detto che l’Ersu non può essere centralizzata a livello regionale; deve rimanere nel territorio come elemento di gestione del diritto allo studio, e non solo. Far restare l’ autonomia di gestione a livello locale, lasciando alla Regione i controlli di bilancio. Il diritto allo studio è una questione particolare, specie in questa città, attraverso l’accoglienza universitaria: la gente viene a studiare a Urbino perché siamo in grado di dare un’accoglienza diversa, grazie ai 1.500 posti alloggio dell’Ersu. Vogliamo fare di Urbino, come abbiamo sempre fatto, un punto di riferimento come luogo di formazione in generale, e sopratutto sfruttare i rapporti internazionali che abbiamo sempre avuto, con ragazzi che vengono da tutto il mondo”.

I collettivi universitari, dopo lo sgombero dell’aula C1 a Magistero, chiedono nuovi spazi di socialità gestiti in maniera diretta: cosa ne pensa?
Ho sempre ricevuto tutti. Quello dei luoghi dove ritrovarsi è un problema reale. All’interno del Comune c’è una commissione composta da Comune, Ersu, Università ed eletti dagli studenti, che purtroppo loro non riconoscono, e con la quale noi dialoghiamo. Sull’ex Scorpio, mi risulta che deciderà l’Ersu, attraverso un suo bando, per affidare il locale in gestione per svolgere una funzione ricreativa per gli studenti”.

A causa del caro-benzina, sempre più persone scelgono più o meno volontariamente il trasporto pubblico; nel frattempo, però, Adriabus ha ridotto le percorrenze nei giorni festivi. Non le sembra una contraddizione?
Nessuna contraddizione. Adriabus sconta gli effetti del caro petrolio e la diminuzione dei finanziamenti regionali. L’azienda è costretta, se vuole mantenere il bilancio in pareggio, a fare delle razionalizzazioni, ma il minimo. Abbiamo mantenuto in piedi tutto il sistema. Mentre crescono le corse da e per Roma, il trasporto interurbano ha subito un minimo di tagli”.

Che fine farà la Fano-Urbino?
“E’ già stato deciso dal Governo, dal momento che ha venduto le tratte. Il Comune ha mantenuto la sua tratta senza creare nessun impedimento a un’eventuale riattivazione, non costruendoci niente sul tracciato. Credo comunque, che se bisogna parlare di Fano-Urbino, bisogna discuterne facendo riferimento al progetto di collegamento con Roma”.

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Fuci, il congresso nazionale a Urbino Nel segno del Concilio Vaticano II http://ifg.uniurb.it/2012/04/23/ducato-online/fuci-il-congresso-nazionale-a-urbino/31407/ http://ifg.uniurb.it/2012/04/23/ducato-online/fuci-il-congresso-nazionale-a-urbino/31407/#comments Mon, 23 Apr 2012 14:50:13 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=31407 URBINO – Urbino  roccaforte della Fuci (Federazione Universitaria Cattolica Italiana).  La sezione feltresca è quella che ha il maggior numero di tesserati in Italia: circa 40. Lo ha detto il presidente nazionale dell’organizzazione, Alberto Ratti, intervenuto per presentare  il congresso nazionale che si svolgerà nella città ducale dal 25 al 28 aprile.  I duecento delegati da tutta Italia eleggeranno  il presidente e vicepresidente della sezione maschile. I vertici di quella femminile scadranno il prossimo anno.

Il congresso si svolgerà in diverse strutture del centro: al Collegio Raffaello l’assemblea federale riservata agli iscritti; al teatro Sanzio,  alla facoltà di Economia e a Palazzo Ducale, invece, i dibattiti pubblici sul messaggio del  Concilio Vaticano II, a 50 anni dalla sua apertura, nel 1962.

L’assemblea terminerà sabato mattina con una messa al Duomo; da lì i ragazzi  partiranno per Roma per assistere alla beatificazione di Giovanni Toniolo, economista e ‘padre’ della Fuci.

Si comincia mercoledì pomeriggio al teatro Sanzio, con un approfondimento del contesto storico e ecclesiale: parteciperanno monsignor Marcello Semeraro, Xenio Toscani e Ghislain Lafont.

Giovedì mattina, nell’aula magna di Palazzo Battiferri si discuterà di sacre Scritture con don Guido Benzi, Cettina Militello e il presidente dell’Azione cattolica, Francesco Miano. Alle 16, nella sala del Trono di Palazzo Ducale, arriverà il priore della Comunità di Bose, padre Enzo Bianchi; con lui  Marco Cangiotti, preside di Scienze Politiche a Urbino e Serena Noceti, teologa.

“Ringraziamo la Fuci per la scelta di Urbino- ha esordito il sindaco, Franco Corbucci, intervenuto alla conferenza di presentazione – questa città, dove il numero degli studenti è identico se non superiore a quello degli abitanti, è il luogo ideale per un dibattito sull’esperienza universitaria e il confronto tra mondo accademico e ragazzi che vengono da ogni parte d’Italia”.

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Censimento Istat, a Urbino partono verifiche sul campo http://ifg.uniurb.it/2012/04/18/ducato-notizie-informazione/censimento-istat-a-urbino-partono-verifiche-sul-campo/31251/ http://ifg.uniurb.it/2012/04/18/ducato-notizie-informazione/censimento-istat-a-urbino-partono-verifiche-sul-campo/31251/#comments Wed, 18 Apr 2012 14:21:18 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=31251 [continua a leggere]]]> URBINO – Tre rilevatori comunali al lavoro per verificare sul campo i dati del Censimento Istat 2011: sono Lucrezia Concetta Manfredini,  Lucia Falcioni e Cristina Patacconi. Sono state incaricate dal Comune, con tesserino di riconoscimento firmato dal responsabile di censimento di Urbino, di sottoporre ai residenti il questionario censuario, in forma cartacea. Questa volta, fa sapere l’amministrazione con una nota, la compilazione va effettuata insieme ai rilevatori; esclusa la possibilità di inviare i risultati via internet.

Le zone coinvolte dalla rilevazione, che si concluderà il 31 maggio 2012, sono: Collegi universitari, Schieti centro, Calpino, San Donato, Mazzaferro, vie Saffi- Spineto fino a corso Matteotti, tra via Saffi e piazza Rinascimento.

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Erasmus, 319 domande per il 2012-2013 http://ifg.uniurb.it/2012/04/17/ducato-online/erasmus319-domande-di-partecipazione-per-erasmus/31188/ http://ifg.uniurb.it/2012/04/17/ducato-online/erasmus319-domande-di-partecipazione-per-erasmus/31188/#comments Tue, 17 Apr 2012 16:59:42 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=31188

Un momento dell'incontro 'Muoversi in Europa'

URBINO – “Abbiamo ricevuto 319 domande di partecipazione per i progetti Erasmus- esulta Fabrizio Maci dell’Ufficio relazioni internazionali dell’Università di Urbino - ma non tutte saranno finanziate; aspettiamo giugno per conoscere i finanziamenti assegnati dal Ministero”. In caso di soggiorni di lunga durata, nove mesi o più,  Maci spiega che “il contributo di 230 euro al mese è garantito per i primi cinque mesi per gli Erasmus”. I vincitori di Erasmus Placement, invece, “vengono rimborsati con 500 euro mensili”.

Questa mattina, l’Ateneo ha organizzato un convegno per far conoscere ai propri iscritti le opportunità offerte dai programmi di mobilità all’interno dell’Unione all’insegna dello slogan ‘Muoversi in Europa’: la Sala Rossa di Palazzo Battiferri era piena di studenti venuti ad ascoltare come partecipare all’Erasmus, al Leonardo, ai tirocinii Mae-Crui e Erasmus placement, entro 12 mesi dalla laurea. Negli anni scorsi, il trend di coloro che sfruttano l’opportunità di uno scambio all’estero è passato da 123 nel biennio 2007-2009, a 142 nel 2009-2010, in calo a 135 nel 2010-2011.

Simona Pigrucci, dell’ufficio Stage e Placement, sottolinea che “le ricerche Almalaurea dimostrano che un’esperienza all’estero fa la differenza in un curriculum” e invita gli aspiranti candidati a “prepararsi e dimostrare un buon livello della lingua del paese ospitante”.

L’Università informa che, ogni anno, i bandi Erasmus vengono pubblicati subito dopo le vacanze natalizie e scadono il 15 marzo successivo: “Questo perché – spiega Maci – in molti paesi del Nord Europa, bisogna espletare l’iscrizione già ad aprile”. Il programma Erasmus Placemenent, la versione di tirocinio dell’Erasmus propriamente detto, “ha ricevuto quest’anno finanziamenti per 49 mensilità, ciascuna da 500 euro al mese. La nostra scelta è di organizzare progetti fino a tre mesi – il minimo per questo tipo di scambi – per permettere di usufruirne a più studenti possibile”.

Le destinazioni scelte “sono soprattutto nei Paesi anglofoni e per la Spagna”. Il paese iberico, nell’ anno 2009-2010  ha fatto la parte del leone con 48 partenze, seguita da Regno Unito (16) e Germania (15). All’incontro hanno partecipato anche tre giovani rientrati da un’esperienza Erasmus in ciascuno di questi Paesi.

Sara racconta della sua avventura in Irlanda, a Galway: “Lì ho imparato che si deve sbagliare per imparare. Se oggi sono qui a parlare in pubblico, lo devo anche a quest’esperienza che mi ha fatto capire che non m’importa cosa pensiate di me”. Giacomo invece, volato a Madrid, racconta del primo mese cercando alloggio: “Avevo già speso 2.700 euro- racconta. A quel punto, i miei mi hanno ‘minacciato’ perché tornassi in patria; io invece, mi sono messo alla ricerca di una sistemazione a basso costo e l’ho trovata insieme a una famiglia boliviana. Lì mi sono trovato benissimo, salvo scoprire che lo spagnolo che parlavano era un po’ inventato. In compenso, ho viaggiato moltissimo da Madrid in tutta la Spagna grazie ai voli low cost”.

Silvia, partita con un Erasmus placement per la Germania dice: “Appena mi laureo torno lì. Ho lavorato per un’azienda d’ingegneria aerospaziale, e i miei incarichi prevedevano anche di fare preselezione a candidati italiani che erano più impauriti di me: immaginate la scena!”

Marcello Pierini, direttore del Centro Europe direct Marche dell’Università, si è soffermato sul programma quadro europeo per la ricerca e lo sviluppo: “La Ue finanzia la mobilità dei ricercatori, che non sono solo quelli assunti con questo titolo negli atenei, con cinque miliardi di euro su 56 totali destinati al quadro di Ricerca e sviluppo 2007-2013; nel prossimo quadriennio- anticipa Pierini- il finanziamento del settore, nell’ambito del programma ‘Horizon 2020’, potrebbe salire a 80 miliardi di euro, mentre il bilancio resta immutato”. Pierini insiste sull’importanza di ricerca e sviluppo, “finanziate in Italia tra 1,04 e 1,1 % del Pil, mentre l’obiettivo della strategia di Lisbona è almeno il 3%; chi si è avvicinato di più è la Germania, con il 2,7% del Pil investito in ricerca e sviluppo”.

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Un “tram chiamato desiderio” ferma al teatro Sanzio http://ifg.uniurb.it/2012/03/23/ducato-online/un-tram-chiamato-desiderio-ferma-al-teatro-sanzio/29304/ http://ifg.uniurb.it/2012/03/23/ducato-online/un-tram-chiamato-desiderio-ferma-al-teatro-sanzio/29304/#comments Fri, 23 Mar 2012 10:37:43 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=29304 URBINO – Un faro da cinquemila watt proiettato sul palco e in platea, il rock dei Led Zeppelin sparato in sala: eccoci a bordo di “Un tram chiamato desiderio”, in scena venerdì 23 marzo al teatro Sanzio di Urbino. La regia è di Antonio Latella. “Uno spettacolo pieno di sesso, violenza, menzogne”, racconta Laura Marinoni, interprete della protagonista Blanche Dubois , l’antieroina di Tennessee Williams, “uno dei più bei ruoli che possa capitare a un’attrice”.

Vinicio Marchioni (gli spettatori lo ricordano come il “Freddo” nella serie ‘Romanzo criminale’) è Stanley Kowalsky, il rude immigrato polacco seduttore e violento del dramma di Tennessee Williams (celebrato in questi giorni con un festival letterario a New Orleans). E subito si affacciano alla memoria le scene del film di Elia Kazan, interpretato magistralmente da Marlon Brando e Vivien Leigh.

Anni’40, New Orleans: Blanche Dubois, ricca ma decaduta, alla ricerca costante e disperata di amore, si trasferisce a casa di sua sorella Stella, irrompendo nel ménage familiare tra Stella (Elisabetta Valgoi) e suo marito Stanley; tra i due, che si fiutano reciprocamente, scatta la scintilla.

Stanley se ne compiace e finisce col possedere Blanche, che ormai alcolizzata, va a fondo fino al ricovero in manicomio. La ‘prima’ del ‘Tram’ è andata in scena il 16 febbraio scorso al teatro Storchi di Modena.

S’inizia con un flashback: in scena solo Blanche, che come in una seduta psicanalitica ripercorre la sua vicenda dolorosa di decadenza, dentro la quale veniamo condotti, come in una lenta discesa agli inferi dal medico (Rosario Tedesco), che nel testo originario, invece, compariva solo nel finale, con Blanche destinata al manicomio a vita.
Questa differenza “è un’apertura- spiega Marinoni- nel senso che s’immagina che la protagonista, abbia potuto incontrare qualcuno che l’ami veramente in grado di guarirla”.

Ma la potenza drammatica del romanzo di Williams è straordinaria: “Svuotando i suoi testi da un contesto storico – scrive Antonio Latella nei suoi ‘Appunti di regia’- ha reso i personaggi memorabili, enormi ed universali, sembrano a tratti eroi ed eroine delle grandi tragedie greche, dove l’eroe questa volta accetta la decadenza del vivere quotidiano senza sfidare gli dei”.

“Affrontare un testo così realistico- continua il regista- e farlo diventare un atto poetico non è facile. Non amo molto far vedere il realismo in scena”; un’avversione condivisa insieme a Blanche, che afferma il suo credo: ‘Odio il realismo, io voglio la magia’.

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Neve, Coldiretti: danni per 15 milioni di euro http://ifg.uniurb.it/2012/02/16/ducato-notizie-informazione/coldiretti-causa-neve-danni-per-15-milioni-di-euro-in-10-giorni/25546/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/16/ducato-notizie-informazione/coldiretti-causa-neve-danni-per-15-milioni-di-euro-in-10-giorni/25546/#comments Thu, 16 Feb 2012 16:36:46 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=25546 [continua a leggere]]]> URBINO . L’emergenza neve ha fatto quindici milioni di euro di danni in 10 giorni, secondo le stime di Coldiretti Marche. Per l’associazione del agricoltori, in provincia di Pesaro-Urbino “si concentra il 50% dei danni causati dal maltempo nella regione, che ammontano complessivamente a 30 milioni di euro”.
In attesa di conoscere le perdite relative al territorio urbinate, tra crolli di strutture (stalle, serre), morti di bestiame e tonnellate di latte andato a male per il mancato ritiro dei tir, la Regione, nei giorni scorsi (al “Tavolo verde”), ha annunciato che attiverà “specifica misura (la 126) del Piano di sviluppo rurale per la ricostruzione delle strutture danneggiate”.

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Sopralluogo al Duomo, nessun problema per il tetto http://ifg.uniurb.it/2012/02/15/ducato-notizie-informazione/sopralluogo-al-duomo-nessun-problema-per-il-tetto/24961/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/15/ducato-notizie-informazione/sopralluogo-al-duomo-nessun-problema-per-il-tetto/24961/#comments Wed, 15 Feb 2012 15:50:01 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=24961 [continua a leggere]]]> URBINO – “Sulla volta del Duomo ci sono due piccolissime infiltrazioni d’acqua, forse causate dallo scivolamento di qualche coppo. Tutte le opere all’interno sono in sicurezza”. E’ questo il risultato del sopralluogo dei tecnici arrivati da Ancona al Duomo di Urbino. Lo comunica, al termine dell’incontro, la vicedirettrice di Palazzo Ducale Agnese Vastano, che aggiunge: “Attualmente, non siamo assolutamente preoccupati per la tenuta del tetto che è stato rifatto all’indomani del terremoto del 1997″.

Il lavoro dei tecnici (Biagio de Martinis della Soprintendenza per i beni architettonici delle Marche, Paola Mazzotti della Direzione regionale beni culturali , Domenico Fucili del Comune e  Alessandro Cioppi per la Curia vescovile), dopo la verifica nel Duomo, continua nel pomeriggio con le visite agli oratori di san Giovanni e san Giuseppe, “oltre a tutti gli edifici cosiddetti vincolati”, quelli oggetto di tutela statale per il loro valore storico-artistico.

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Frati sgomberati da San Bernardino http://ifg.uniurb.it/2012/02/15/ducato-notizie-informazione/frati-sgomberati-da-san-bernardino/24940/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/15/ducato-notizie-informazione/frati-sgomberati-da-san-bernardino/24940/#comments Wed, 15 Feb 2012 14:43:44 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=24940 [continua a leggere]]]> URBINO –  I frati del convento di San Bernardino saranno sgomberati a causa del rischio crollo del tetto. Lo afferma la vicedirettrice di Palazzo Ducale Agnese Vastano, al termine della riunione con gli ingegneri di Regione e Soprintendenza delle Marche.  “Si tratta di una misura precauzionale – dice frate Samuele – il tempo che i vigili del fuoco mettano in sicurezza il tetto, che però finora non presentava particolari problemi, tranne qualche piccola infiltrazione d’acqua”.

I frati, però, non sanno ancora dove si sposteranno per la notte: “Aspettiamo la riunione di oggi pomeriggio con il ministro provinciale”, fa sapere il religioso. Escluso, come dice padre Andrea, che possano essere alloggiati nel convento dei frati francescani dove un’ala è stata resa inagibile dal crollo di una trave.

 

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Infiltrazioni al Duomo, atteso sopralluogo dei tecnici da Ancona http://ifg.uniurb.it/2012/02/15/ducato-notizie-informazione/infiltrazioni-al-duomo-atteso-sopralluogo-dei-tecnici-da-ancona/24781/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/15/ducato-notizie-informazione/infiltrazioni-al-duomo-atteso-sopralluogo-dei-tecnici-da-ancona/24781/#comments Wed, 15 Feb 2012 11:02:18 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=24781 [continua a leggere]]]> URBINO – Prevista in tarda mattinata una riunione tra la Soprintendenza di Urbino e gli architetti Biagio De MartinisPaola Mazzotti, rispettivamente della Soprintendenza per i beni architettonici delle Marche e della Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici.  La vicedirettrice di Palazzo Ducale, Agnese Vastano, fa sapere che i due tecnici faranno anche un sopralluogo all’interno del Duomo, “dove ci sono infiltrazioni d’acqua”.  Nell’incontro si farà il punto sui danni subiti, a causa del peso della neve, dal patrimonio storico nel comprensorio urbinate, e sui rischi delle infiltrazioni d’acqua, già segnalate “alla chiesa di Santa Caterina a Cagli, al Palazzo ducale di Urbania e alla Rocca di Sassocorvaro”.

 

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C1 sgomberata entro lunedì, minaccia al rettore sul web http://ifg.uniurb.it/2012/02/10/ducato-notizie-informazione/c1-sgomberata-entro-lunedi-minacce-al-rettore-sul-web/22499/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/10/ducato-notizie-informazione/c1-sgomberata-entro-lunedi-minacce-al-rettore-sul-web/22499/#comments Fri, 10 Feb 2012 22:53:27 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=22499 [continua a leggere]]]> URBINO – L’aula C1 di Magistero, da quattro anni occupata dagli studenti  che allora protestavano contro la riforma Gelmini, sarà sgomberata, se necessario con l’intervento delle forze dell’ordine. Gli occupanti parte di Assemblea permanente non ci stanno e sul profilo Facebook dell’associazione arriva la minaccia al rettore di un utente: “Lui approfitta dell’emergenza -scrive Collaboratore coordinato – noi lo aspetteremo con i badili in mano”.

La decisione dell’ Ateneo ha effetto immediato, si legge nell’avviso, che viene motivato con il fatto che a causa dell’emergenza neve “si rende necessario ottimizzare l’uso di tutti gli spazi disponibili in ciascuna sede, destinandoli prioritariamente allo svolgimento delle attività scientifiche e didattiche”. Uniurb evidenzia che all’ex Nuovo Magistero, ribattezzato alla memoria di Paolo Volponi, si concentrano (anche in parte) le tre facoltà di Sociologia, Lettere e Farmacia.

Anche Fuorikorso è contraria alla chiusura della C1 autogestita: lo ribadisce con un comunicato pubblicato online definendo l’aula occupata  “un importante spazio autogestito dagli studenti che negli anni ha dimostrato di essere luogo di origine di un significativo contributo all’accrescimento sociale e culturale della comunità studentesca e cittadina”.

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