il Ducato » Cataldo Collazzo http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » Cataldo Collazzo http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Pannelli di amianto a scienze motorie. Oggi la rimozione http://ifg.uniurb.it/2012/03/28/ducato-notizie-informazione/pannelli-di-amianto-a-scienze-motorie-oggi-la-rimozione/30052/ http://ifg.uniurb.it/2012/03/28/ducato-notizie-informazione/pannelli-di-amianto-a-scienze-motorie-oggi-la-rimozione/30052/#comments Wed, 28 Mar 2012 11:23:41 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=30052 [continua a leggere]]]> URBINO – Sono iniziati questa mattina i lavori di rimozione dei pannelli di amianto della facolta di scienze motorie.  La grande nevicata di febbraio aveva provocato il cedimento del tetto della palestra in via dell’Annunziata.”Da allora c’è voluto circa un mese prima di intervenire – dice Vilberto Stocchi, preside della facoltà – abbiamo dovuto seguire un iter burocratico abbastanza lungo, in più il compito di rimuovere questi pannelli lo fanno alcune ditte specializzate. Comunque la situazione è sempre stata sotto controllo”.

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Dalla C1 all’ex-Skorpio occupato: “Spazio aperto anche per i cittadini” http://ifg.uniurb.it/2012/03/26/ducato-online/dalla-c1-allex-scorpio-occupato-uno-spazio-aperto-anche-per-i-cittadini/29611/ http://ifg.uniurb.it/2012/03/26/ducato-online/dalla-c1-allex-scorpio-occupato-uno-spazio-aperto-anche-per-i-cittadini/29611/#comments Mon, 26 Mar 2012 21:36:58 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=29611 URBINO - Dalla C1 all’ ex-Scorpio, da un’occupazione a un’altra. Gli studenti di Assemblea permanente non si sono spostati di molto. Da via Saffi a via della Stazione ci vogliono 10 minuti ed è li che i ragazzi della aula C1, sgomberata circa un mese fa, si sono ritrovati con l’ associazione Drude, il gruppo studentesco Gap (Gay and Proud) e associazione Fuorikorso. Quaranta persone in tutto in poco tempo hanno invaso un piano dell’ex discoteca, chiusa anni fa per un incendio, decretando la nascita di un nuovo spazio autogestito, questa volta fuori dalle mura della città ducale. “Ci hanno mandato via dalla C1 – dice Rocco Stasi – ma non ci sentiamo degli orfani. Ci siamo organizzati con le altre associazioni e abbiamo deciso di dar vita a un progetto nuovo in cui coinvolgere non solo gli studenti ma tutti i cittadini di Urbino”.

Ci trovi ragazzi che vengono da esperienze diverse, nel locale in via della Stazione, dove da ormai due giorni si discute, in assemblea, su cosa fare. Girando un po’, tra le tre stanze, c’è chi ascolta musica in un angolo, chi legge un libro appoggiato al muro, dove i ragazzi dell’accademia di belle arti hanno realizzato un murale. C’è chi organizza le cucine, in previsione di cene sociali, e chi prepara la scena per il corso di teatro.

Sono tante le attività che l’assemblea ha deciso di iniziare, dal cineforum ai corsi di musica e pittura, dai laboratori teatrali a una biblioteca comune. “Noi organizziamo corsi, incontri e dibattiti – continua Rocco – in base alle richieste che ci vengono dai vari gruppi o da singole persone. Mettiamo a disposizione uno spazio dove esprimere e condividere i propri interessi. Così come hanno fatto i ragazzi della facoltà di lettere che ci hanno chiesto di poter avere un luogo in cui fare degli incontri sulla poesia ”. A tutte queste iniziative se ne aggiungeranno altre più concrete, come gli sportelli sociali rivolti alle fasce più deboli o le reti di scambio alternativo attraverso la collaborazione con i Gas (gruppi di acquisto solidale).

Per adesso il futuro di questa fucina di idee è ancora incerto, dietro l’angolo c’è infatti lo spettro dello sgombero. Il locale, di proprietà della regione Marche, è in gestione all’Ersu che potrebbe decidere in qualsiasi momento di denunciare gli occupanti richiedendo l’intervento della forza pubblica. Da tempo questi ragazzi chiedevano un luogo dove potersi incontrare, ma una burocrazia eccessivamente lunga e la proposta da parte della Regione di centralizzare l’Ersu creando un consiglio di amministrazione unico, li ha spinti ad agire subito evitando il rischio di veder procrastinate le loro richieste.

Intanto le iniziative per sensibilizzare e far conoscere alla popolazione i loro propositi proseguono. Un prima esperienza è stata la cena organizzata domenica sera a cui hanno partecipato non solo gli studenti ma anche molte famiglie urbinati. “Abbiamo organizzato una cena sociale  –dice Marco –  in cui abbiamo invitato anche la popolazione. È stato un bel momento, tutto questo ci fa ben sperare”.


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Lo speciale – 17 marzo 2012 http://ifg.uniurb.it/2012/03/19/radio-ducato/lo-speciale-17-marzo-2012/28812/ http://ifg.uniurb.it/2012/03/19/radio-ducato/lo-speciale-17-marzo-2012/28812/#comments Mon, 19 Mar 2012 10:17:09 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=28812 Ascolta lo speciale radio (mp3)

In questo numero:

Abbandoni scolastici, le Marche sotto la media nazionale

Rifiuti. L’Europa apre una procedura contro L’Italia, nelle Marche quattro delle discariche contestate

Lucio Dalla. Insegnate all’ Università di Urbino

Caporedattore: Dino Collazzo

Conduce: Gabriele Miceli

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‘City’ chiude, freepress in difficoltà. Finisce l’era della stampa gratis http://ifg.uniurb.it/2012/02/29/ducato-online/city-chiude-i-battenti-freepress-in-difficolta-finisce-lera-della-stampa-gratis/26841/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/29/ducato-online/city-chiude-i-battenti-freepress-in-difficolta-finisce-lera-della-stampa-gratis/26841/#comments Wed, 29 Feb 2012 09:26:32 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=26841

L'immagine di addio del free press 'City' nella sua ultima uscita in edicola

Sulla prima pagina di City, una faccina triste con una lacrima salutava, il 24 febbraio, l’uscita di scena del quotidiano dal mondo dei free press. Il giornale che si poteva trovare all’ingresso della metropolitana e in ogni angolo della città. Quel giornale che per undici anni prendevi senza pensarci, quasi fosse diventato un gesto meccanico. Che sfogliavi alla fermata dell’autobus o che leggevi mentre prendevi un caffè al bar, adesso non c’è più. Certo non è il solo, in Italia ci sono anche Leggo, Metro e Dnews. Ma anche per loro le cose non vanno così bene.

Meno 22,4%, con un fatturato pubblicitario che in un anno è passato da quasi 51 milioni di euro a poco più di 40, è quanto risulta dai dati diffusi dall’Osservatorio stampa della Federazione Concessionarie Pubblicità (Fcp). Una vera e propria mazzata per i quotidiani gratuiti, che nel 2011 hanno visto asciugarsi i già magri introiti e ridursi drasticamente redazioni e personale.

Troppe spese e pochi introiti. Nonostante i dati di Audipress indicano indichino City come il sesto giornale più letto in Italia, con un milione e 746 mila lettori, il gruppo Rcs ha deciso di chiudere dopo undici anni di pubblicazioni. Eppure questo giornale (come gli altri free press) veniva prodotto con spese ridotte e con pochi redattori per nove edizioni in altrettante città. Non è bastato tenere basso il costo del lavoro, di fronte al calo generale del settore pubblicitario che ha visto ridursi incassi e spazi pubblicitari acquistati dai clienti (in un anno è sceso del 7,1%).

Una situazione più grave rispetto ai giornali a pagamento, i quali sono riusciti a contenere il crollo del fatturato pubblicitario a meno 5,5%, grazie a forti sconti sui prezzi di listino. Il problema, quando una testata muore, è quello di capire che fine fanno le persone che ci lavorano. Il punto adesso è proprio quello capire quale destino attende i 19 tra redattori, collaboratori e poligrafici rimasti

Solo in tre a contendersi il mercato. Con l’addio di City al mondo dei free press a conquistare questa fetta del mercato rimasta vuota ci sono Leggo (del gruppo Caltagirone), Metro (dell’editore Mario Farina) e Dnews (ceduto il 23 febbraio dallo stesso Mario Farina alla Emotional Advertising, concessionaria di pubblicità dello stesso giornale).

Le aspettative di vita, per questi tre quotidiani, non sono però tra le più rosee. Dnews pubblica due edizioni, a Roma e Milano, con una  tiratura complessiva di circa 50 mila copie. Attualmente i giornalisti che vi lavorano, 12 in tutto, hanno contratti di solidarietà con turni di cassa integrazione durante il mese. Una situazione emergenziale che si protrae da quasi tre anni e che ha visto la chiusura, lo scorso anno, delle sedi di Bergamo e Verona e la riduzione della foliazione per far fronte al calo di pubblicità.

Stessa cosa anche per Metro. Quest’ultimo esce in otto edizioni, ma ha giornalisti solo a Roma, Milano e Cagliari, mentre per le altre città si affida a notizie di agenzia scritte da redattori che vivono e lavorano altrove. Come Leggo, primo fra i quotidiani free press con oltre due milioni di lettori (dato Audipress) e con una crescita di oltre il 5% del numero di persone che ogni giorno prendono il giornale.

Un’iniziale euforia, garantita da dati incoraggianti, aveva spinto il gruppo nel novembre scorso a raddoppiare il numero delle pagine, a rinnovare la grafica, le sezioni e i contenuti. Tutto però è durato poco perché ben presto è arrivata la  decisione di chiudere otto edizioni su dieci e di diffondere il giornale solo a Roma e a Milano. Altri posti di lavoro in meno.

Un passo indietro verso l’inizio. L’idea di un giornale gratuito, con una grafica accattivante che raccontasse in maniera sintetica i fatti nazionali e che si diffondesse in maniera rapida in ogni città, è arrivata in Italia a partire dal 2000, in concomitanza con il moltiplicarsi delle connessioni alla rete web. Una prosa semplice e breve con un livello di fruibilità immediato, articoli corti, titoli in evidenza e molta informazione locale.

Un’esperienza nuova da sfruttare, a cui nel 2006 aveva creduto anche il Sole 24 ore con il free press 24 minuti (chiuso nel 2009). Mentre nel 1997 i free press erano diffusi in soli quattro paesi e quattro testate in tutto, a distanza di dieci anni in tutto il mondo si contano 264 testate e solo 140 in Europa. Una diffusione da  42 milioni di copie. In Italia tutte insieme superano i 6 milioni di lettori, più di quelli della Gazzetta dello Sport.

Se questo è stato il sogno per quasi undici anni, il risveglio è traumatico. Molti giornalisti sono oggi a spasso, alcuni per il fallimento dell’imprese editoriali, come E-Polis, altri in attesa di capire che fine faranno, come City, mentre per altri tanta cassa integrazione.

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Il primario: “Difficile portare persone a casa”. Ospedale rischia di riempirsi http://ifg.uniurb.it/2012/02/11/ducato-notizie-informazione/il-primario-difficile-portare-persone-a-casa-ospedale-rischia-di-riempirsi/22953/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/11/ducato-notizie-informazione/il-primario-difficile-portare-persone-a-casa-ospedale-rischia-di-riempirsi/22953/#comments Sat, 11 Feb 2012 16:24:38 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=22953 [continua a leggere]]]> URBINO – “Le ambulanze si muovono a fatica per la città – ha detto Filippo Mezzolani, primario del Pronto soccorso dell’ospedale dio Urbino – noi riusciamo a portare le persone fino a qui solo che poi non possiamo riporterle a casa”. La situazione è ancora sotto controlla, ma il rischio è che l’ospedale si riempia.

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Infiltrazioni d’acqua al distretto sanitario, rinviate commissioni per invalidi civili http://ifg.uniurb.it/2012/02/10/ducato-online/infiltrazioni-dacqua-al-distretto-sanitario-rinviate-commissioni-per-invalidi-civili/22486/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/10/ducato-online/infiltrazioni-dacqua-al-distretto-sanitario-rinviate-commissioni-per-invalidi-civili/22486/#comments Fri, 10 Feb 2012 22:34:13 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=22486 [continua a leggere]]]> URBINO – Le commissioni per gli invalidi civili, che solitamente si tengono al distretto sanitario, sono rinviate. Per adesso l’unico paziente previsto farà la visita mercoledì 15 all’ospedale. La tregua dei giorni scorsi, sciogliendo la neve ha provocato una serie di infiltrazioni. Infatti l’acqua non solo è penetrata nel soffitto del secondo e terzo piano della struttura, ma passando attraverso i muri è arrivata fino al piano terra dove si trova l’archivio. Le infiltrazioni non hanno neanche risparmiato neanche la piccola cassaforte: “Come l’abbiamo aperta è venuta giù tutta l’acqua, era completamente piena”.

Clicca qui per vedere il video incorporato.

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Neve: undici famiglie ancora isolate, tra loro anche una donna incinta http://ifg.uniurb.it/2012/02/06/ducato-notizie-informazione/neve-undici-famiglie-ancora-isolate-tra-loro-anche-una-donna-incinta/19406/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/06/ducato-notizie-informazione/neve-undici-famiglie-ancora-isolate-tra-loro-anche-una-donna-incinta/19406/#comments Sun, 05 Feb 2012 23:05:34 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=19406 [continua a leggere]]]> URBINO- Secondo la protezione civile, in tutto il territorio comunale, sono undici le famiglie rimaste isolate. Le persone che non riescono a muoversi dalle loro abitazioni sono nelle località di: San Marino di Canavaccio, Falco, San Marino, via del Cardellino (zona San Cipriano), strada provinciale Montefabbri, Castelboccione (zona Trasanni), Montepolo (zona Canavaccio), Inaserino (zona Gadana), via Montepallotta, Monteavorio e zona Pieve di Cagna.
Tra queste, tre famiglie in zona Canavaccio hanno segnalato la mancanza di generi alimentari e acqua. Poi una donna incinta e un malato di cuore hanno chiesto un intervento per assistenza sanitaria in località Fontespino. Queste le emergenze che la protezione civile sta monitorando e che riceveranno il primo intervento domani mattina. Inoltre il centro coordinamento ha indicato all’Enel dieci famiglie rimaste senza corrente elettrica.

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Neve, il sindaco: “Critiche le zone di campagna” http://ifg.uniurb.it/2012/02/05/ducato-notizie-informazione/neve-il-sindaco-critiche-le-zone-di-campagna/19106/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/05/ducato-notizie-informazione/neve-il-sindaco-critiche-le-zone-di-campagna/19106/#comments Sun, 05 Feb 2012 11:00:20 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=19106 [continua a leggere]]]> URBINO – “Da cinque giorni gestiamo l’emergenza, siamo riusciti a tenere pulite tutte le strade principali e molte secondarie. Restano critiche le zone di campagna” così parla il sindaco di Urbino Franco Corbucci al termine del breafing di questa mattina al Centro di coordinamento per affrontare l’emergenza neve. Intanto la protezione civile sta monitorando le frazioni rimaste senza elettricità a causa della neve.

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Federfarma rinvia lo sciopero. Mercoledì farmacie aperte http://ifg.uniurb.it/2012/01/30/ducato-notizie-informazione/federfarma-rinvia-lo-sciopero-mercoledi-farmacie-aperte/17644/ http://ifg.uniurb.it/2012/01/30/ducato-notizie-informazione/federfarma-rinvia-lo-sciopero-mercoledi-farmacie-aperte/17644/#comments Mon, 30 Jan 2012 17:27:34 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=17644 [continua a leggere]]]> URBINO – Federfarma ha rinviato lo sciopero di mercoledì 1 febbraio, per agevolare un dialogo in ambito parlamentare e in attesa degli esiti degli incontri previsti. L’assemblea  nazionale della categoria aveva deciso di protestare contro le  norme sulle liberalizzazioni previste nel decreto.

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Farmacie pronte alla serrata per lo sciopero di mercoledì http://ifg.uniurb.it/2012/01/30/ducato-notizie-informazione/farmacie-pronte-alla-serrata-per-lo-sciopero-di-mercoledi/17607/ http://ifg.uniurb.it/2012/01/30/ducato-notizie-informazione/farmacie-pronte-alla-serrata-per-lo-sciopero-di-mercoledi/17607/#comments Mon, 30 Jan 2012 16:24:16 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=17607 [continua a leggere]]]> URBINO – Serrande abbassate per le farmacie mercoledì 1 febbraio. È quanto ha deciso l’assemblea nazionale della categoria per protestare contro le liberalizzazioni. A Urbino, in attesa di una conferma dello sciopero da parte di Federfarma, su sette farmacie, cinque si dicono pronte alla serrata.

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