il Ducato » Davide De Luca http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » Davide De Luca http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Riforma Fornero anche per i giornalisti. Ma le tutele restano forti http://ifg.uniurb.it/2012/04/17/ducato-online/la-riforma-fornero-si-applica-anche-ai-giornalisti-ma-le-tutele-restano-forti/31185/ http://ifg.uniurb.it/2012/04/17/ducato-online/la-riforma-fornero-si-applica-anche-ai-giornalisti-ma-le-tutele-restano-forti/31185/#comments Tue, 17 Apr 2012 16:40:01 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=31185

Giancarlo Tartaglia, direttore della Fnsi

URBINO – La riforma del lavoro voluta dal ministro Fornero è stata per settimane un argomento chiacchierato in quasi tutte le redazioni. “Al centro del dibattito”, come diremmo noi giornalisti, le modifiche all’articolo 18.

Il timore era che la riforma falcidiasse con raffiche di licenziamenti le redazioni dei principali giornali e media. Redazioni che, diciamocelo, un po’ troppo piene lo sono davvero, rispetto ad altri paesi: lo abbiamo scritto qui.

Sono state fatte parecchie speculazioni: dall’estremo di chi ha sostenuto che dalla riforma Fornero fossero esclusi gli iscritti agli albi professionali (e quindi anche i giornalisti) a quello di chi, come Massimo d’Alema, ha lanciato l’inquietante monito: “Sarete i primi ad essere licenziati!” (intendendo i giornalisti). Dimenticando forse per un attimo che giornalista lo è anche lui.

Giancarlo Tartaglia, direttore della Fnsi, sindacato unico dei giornalisti italiani, fa un po’ di chiarezza. “Lo statuto dei lavoratori si applica ai lavoratori subordinati – spiega Tartaglia – quindi si applica appieno ai giornalisti”.

Ne discende che ai giornalisti si applica l’articolo 18 con tutte le sue eventuali modifiche. Le voci secondo cui gli iscritti agli Albi erano destinati a schivare la riforma Fornero sono prive di fondamento, afferma Tartaglia.

Ma nessuna paura: non è ancora giunto il momento di svuotare le scrivanie. “La modifica dell’articolo 18 non incide affatto”, afferma ancora Tartaglia. Facciamo l’esempio di un’azienda editoriale che si voglia liberare, per motivi economici, di una decina di dipendenti. Questa azienda “dovrebbe per forza presentare un piano di riorganizzazione, un piano dettagliato. Occorrerebbe un accordo con il Comitato di redazione. C’è un percorso previsto dalla contrattazione collettiva. Non ci si può alzare una mattina e decidere di licenziare dieci persone perché non è previsto dal contratto”.

Insomma: a proteggere l’inviolabilità del posto in redazione non è soltanto il fragile scudo dell’articolo 18. Nel contratto nazionale giornalistico ci sono ben altre armi che tutelano le ‘cadreghe’ dei giornalisti. “Ci sono procedure – spiega ancora il direttore dell’Fnsi – che vanno rispettate. In caso contrario l’azienda può essere condannata per comportamento antisindacale e costretta a reintegrare tutti i giornalisti licenziati”. E queste procedure, senza farla tanto lunga, sono piuttosto complesse e prevedono una costante consultazione tra l’editore e i giornalisti, rappresentati dal sindacato e dai comitati di redazione (l’organo sindacale che viene eletto dai giornalisti di una testata) .

C’è una minaccia in più per i giornalisti però: si può essere licenziati per motivi tecnico-professionali, cioè perché il tal giornalista lavora poco o male. Ma le procedure non sono molto più semplici. Intanto l’unico che può decidere in proposito è il direttore (non l’editore, quindi). E una volta che avesse deciso di licenziare Caio sarebbe obbligato a chiedere cosa ne pensi il cdr, il cui parere non è vincolante. Ma se il direttore procedesse con il licenziamento, il giornalista potrebbe ricorrere a un giudice del lavoro. Il quale sentirebbe nuovamente il parere del comitato. E se i compagni di redazione del giornalista sostenessero che si tratta di un ottimo professionista licenziato “senza giusta causa”,  ci sarebbero buone probabilità di un reintegro.

La riforma Fornero – almeno per i giornalisti – è quindi gattopardesca: sembra che tutto cambi, per non cambiare nulla.

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Imma Sirresi, libero della Chateau d’Ax, alle Olimpiadi http://ifg.uniurb.it/2012/04/16/ducato-online/imma-sirresi-libero-della-chateau-dax-alle-olimpiadi/30945/ http://ifg.uniurb.it/2012/04/16/ducato-online/imma-sirresi-libero-della-chateau-dax-alle-olimpiadi/30945/#comments Mon, 16 Apr 2012 17:17:00 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=30945

Imma Sirresi, libero della Chateu d'Ax

URBINO – Dai Torricini ad Hyde Park un sogno che si avvera. Imma Sirressi, da un anno libero della Chateu d’Ax di Urbino, è stata scelta per far parte della nazionale di pallavolo alle Olimpiadi di Londra.

“Sono felicissima – racconta Imma-  e molto motivata. Sento la stima e la fiducia del ct Barbolini e questo mi spinge a fare sempre il meglio”.

Classe 1990 Imma non è nuova del team azzurro. Nel 2011 insieme alle altre ragazze della nazionale ha portato a casa la Coppa del Mondo di pallavolo femminile.  Ma questo non è l’unico trofeo nel suo palmarès.

Sempre con la nazionale nel 2009 ha vinto la Gran Champions Cup. Con la nazionale Juniores si aggiudica il bronzo nel Campionato europeo 2007. Ancora negli europei Juniores ha conquistato nel 2008 l’oro  e il premio come miglior libero.

L’AUDIOINTERVISTA



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http://ifg.uniurb.it/2012/04/16/ducato-online/imma-sirresi-libero-della-chateau-dax-alle-olimpiadi/30945/feed/ 0 Il libero della squadra di pallavolo di Urbino ha conquistato un posto nella nazionale femminili di pallavolo che volerà alle Olimpiadi Il libero della squadra di pallavolo di Urbino ha conquistato un posto nella nazionale femminili di pallavolo che volerà alle Olimpiadi il Ducato no
Ombre di camorra e soldi misteriosi nell’arresto di un imprenditore urbinate http://ifg.uniurb.it/2012/03/06/ducato-online/ombre-di-camorra-e-soldi-misteriosi-nellarresto-di-un-imprenditore-urbinate/27532/ http://ifg.uniurb.it/2012/03/06/ducato-online/ombre-di-camorra-e-soldi-misteriosi-nellarresto-di-un-imprenditore-urbinate/27532/#comments Tue, 06 Mar 2012 21:40:05 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=27532

Monte Titano, a San Marino

Il 5 marzo i carabinieri del Ros hanno arrestato nella sua casa di Fano Francesco Agostinelli. Le accuse sono di aver estorto, insieme ad altri complici, denaro vestiti e orologi di lusso ad un imprenditore di San Marino, Michel Burgagni.

Ma non è una storia di estorsione come ce ne sono tante. Quei complici sono accusati di far parte del clan dei casalesi. E l’ombra di Monte Titano nasconde finanziarie oscure, banche in crisi e milioni di euro apparsi come dal cappello di un prestigiatore.

Nato ad Urbino nel 1965, Agostinelli, nelle sue e-mail, si definisce un analista finanziario ed un imprenditore edile. Tra le altre, risulta titolare di due imprese di ristrutturazioni: la Magnolia Srl di Fano e la Magnolia Sas di Pesaro.

Quando i carabinieri sono arrivati a prelevarlo, Agostinelli era già ai domiciliari. Lo avevano arrestato, insieme ad altre nove persone, nel febbraio 2011.  Erano i primi risultati dell’operazione “Vulcano”, l’indagine, chiusa a fine 2011, che lo ha portato di nuovo in manette. Con meno incidenti, questa volta. Un anno fa la sua compagna aveva cercato di investire i carabinieri per impedire che lo arrestassero. Poi erano saltate fuori coca, eroina e una calibro 22.

Secondo il legale, l’avvocato Enrico Cipriani, il provvedimento non è giustificato dall’atteggiamento processuale di Agostinelli e nemmeno dal rischio che reiteri il reato. Mercoledì 7 è stato interrogato a Pesaro, ma rispetto a un interrogatorio già reso alla Dda di Bologna, Agostinelli non ha aggiunto niente.  Il legale ha inoltrato al Gip di Bologna una richiesta di scarcerazione. Ma non è tutto, perché secondo l’avvocato: “Tutto nasce perché un imprenditore, o presunto tale, denuncia una valanga di gente perché riteneva di essere vittima di estorsione”. Un imprenditore, Burgagni, che non navigava in buone acque.

L’imprenditore sanmarinese, si legge nell’ordinanza del Giudice per le indagini preliminari Bruno Perla, aveva un debito di 100 mila con la Fincapital, una società di San Marino con la quale Agostinelli collaborava. Secondo il Gip l’urbinate gli avrebbe ordinato di saldare il conto entro un anno “minacciandolo altrimenti di morte”.

Secondo il Pm della procura distrettuale antimafia che ha coordinato le indagini, Enrico Cieri, questo era solo l’inizio. Si legge ancora nell’Ordinanza che Agostinelli aveva preteso dalla compagna di Burgagni tre Rolex, che insieme valevano 63 mila euro, più abiti firmati per un valore di 30 mila euro.

Ma a carico di Agostinelli sembra che ci sia qualcosa di più che la testimonianza di un imprenditore indebitato fino al collo e delle registrazioni di alcune telefonate. Nella relazione annuale dell’Antimafia si parla di tre gruppi criminali che operano nel bolognese “il terzo facente capo a Agostinelli Francesco”. A gettare un’ombra particolarmente fosca sulla vicenda c’è il fatto che alcuni dei personaggi a cui, secondo i magistrati, Agostinelli si accompagnava in questa impresa, avevano dichiarato di appartenere al clan dei Casalesi.

Fino a qui sembra una storia brutta, ma con contorni chiari: racket, estorsioni, violenza. Una di quelle storie che stanno cominciando a venir fuori in questi ultimi mesi: una storia di mafia che comincia a protendere i suoi tentacoli verso il prospero e ricco nord. Ma l’urbinate protagonista di questa storia ha in serbo molti altri misteri.

È il sette novembre 2011 quando alla Confederazione del lavoro Sanmarinese arriva uno strano fax. Tredici pagine gonfie di rivelazioni scottanti su un banca, la Banca Commerciale Sanmarinese (in amministrazione straordinaria da una decina di giorni), che tiene in custodia i fondi pensione degli operai di San Marino. Secondo l’autore del fax, la banca ha un debito nei suoi confronti di 42 milioni di euro e praticamente è arrivata al default. Gli operai devono stare in guardia se ci tengono alla pensione. In calce al fax c’è un firma: è quella di Francesco Agostinelli.
L’imprenditore di Fano però non si limita a lanciare questo ‘avviso ai naviganti': passa all’azione. La notizia è uscita il 25 febbraio, quando la Asset, un’altra società di San Marino, acquista la Banca Commerciale. Pochi giorni dopo l’acquisizione, come una bomba, arrivano nelle redazioni di tutti i giornali della piccola Repubblica e anche in alcuni quotidiani italiani delle mail piene di foto di documenti e di raccomandate.

È sempre Agostinelli, che vuol far saper che lui aveva fatto un’offerta per acquistare la Banca Commerciale di San Marino. La sua offerta, per quanto allettante, non era stata presa in considerazione. Denuncia la presenza di complotti e di interessi occulti che gli hanno sbarrato la strada.

Alle mail allega tutta la documentazione: l’offerta era di 23 milioni, superiore a quella dell’Asset, accettata poi dalla Banca Centrale di San Marino. Dal punto di vista legale la sua offerta sembra non fare una grinza. Agostinelli si offre come acquirente della banca per sé o per un’altra persona fisica o giuridica. Secondo lui i 23 milioni di euro sono già al sicuro in una banca, pronti ad essere usati per rilevare l’intero pacchetto azionario della Banca Commerciale.

Cosa centra un imprenditore edile di Fano, con una banca di San Marino che naviga in cattive acque?  “Mi chiedo anch’io da dove arrivi”, si domanda David Oddone, giornalista del quotidiano sanmarinese “L’Informazione”. Oddone è un auorità in materia di infiltrazioni mafiose nella Repubblica di San Marino ed è stato minacciato di morte per le sue inchieste.

“L’intera vicenda – racconta il giornalista – è grottesca, assurda. La cosa divertente, e inquietante, è che le nostre redazioni sono state inondate dalle mail di questo personaggio che denunciava che c’era qualcosa che non andava, che la sua offerta non era stata presa in considerazione”. Pochi giorni dopo quello stesso personaggio è stato arrestato. “Per una volta la banca centrale e il sistema hanno funzionato, perché hanno sventato la conquista di una banca da parte di un personaggio in odore di camorra”

Ma ora la domanda è: c’è qualcuno dietro Agostinelli? Ventitré milioni sono una cifra molto alta, ma non irraggiungibile per un buon imprenditore. Così abbiamo provato a chiamare la Magnolia Sas di Pesaro, una delle ditte di ristrutturazione di Agostinelli, ma il numero di telefono risulta disattivato. Dopo qualche altra indagine scopriamo che l’azienda è attualmente in fallimento. L’altra impresa dell’urbinate, la Mangolia Srl di Fano, non ha nemmeno un numero di telefono e al suo indirizzo di Fano rispondono due anziane signore che della Magnolia o di Agostinelli non hanno mai sentito parlare.

Agostinelli è residente a Fano, nella casa del suocero. I vicini hanno notato spesso un via vai di persone “di fuori”, ma secondo loro anche la macchina che usava l’imprenditore era quella del suocero. E parcheggiato fuori casa non hanno mai visto un Suv o una fuoriserie. Insomma: Agostinelli non sembra il ritratto dello spietato raider finanziario che ci si immagina intento a comprare e vendere banche nei paradisi fiscali.

“C’è qualcosa che non torna”, dice Oddone: “La mia idea è che Agostinelli andava avanti per conto di qualcun altro”. Neanche Roberto Galullo, del Sole24ore ci vede chiaro. Riesce a intervistare Agostinelli il 28 febbraio, giusto una settimana prima dell’arresto. Ma neanche a lui l’urbinate rivela chi sono i misteriosi compratori in nome dei quali agisce. Sembra che lasci intendere però che qualcuno, nell’ombra, c’è. “Ma c’è una terza ipotesi”, afferma Oddone: “Che quello di Agostinelli sia un messaggio”. La sua proposta di acquistare la Banca Commerciale, cioè, non sarebbe stata nulla più di un segnale o forse un avvertimento. Ma cosa significasse questo messaggio e a chi fosse destinato, lo dovrà scoprire la magistratura.

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Meteo: martedì, pioggia nella giornata e nevischio la sera http://ifg.uniurb.it/2012/03/05/ducato-notizie-informazione/meteo-martedi-pioggia-nella-giornata-e-nevischio-la-sera/27366/ http://ifg.uniurb.it/2012/03/05/ducato-notizie-informazione/meteo-martedi-pioggia-nella-giornata-e-nevischio-la-sera/27366/#comments Mon, 05 Mar 2012 17:54:47 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=27366 [continua a leggere]]]> URBINO – Martedì 6 marzo sarà una giornata coperta e piovosa. In serata è prevista neve intorno ai seicento metri di quota. Per Urbino (circa cinqucento metri sopra il livello del mare) ci si aspetta nevischio o neve mista a pioggia nelle ore serali.

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Massachusetts, tribunali aperti anche ai citizen-journalist http://ifg.uniurb.it/2012/03/05/ducato-online/massachusetts-tribunali-aperti-anche-ai-citizen-journalist/27352/ http://ifg.uniurb.it/2012/03/05/ducato-online/massachusetts-tribunali-aperti-anche-ai-citizen-journalist/27352/#comments Mon, 05 Mar 2012 15:40:45 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=27352

La Corte Suprema dello stato del Massachusetts

URBINO – Il 2 marzo nei tribunali dello stato del Massachusetts i citizen-journalist (quei giornalisti, come i blogger, che non sono legati ad una testata tradizionale) avranno, durante le udienze, gli stessi diritti dei giornalisti ufficiali. Lo ha deciso la Corte Suprema dello stato con la New rule 1:19 On Electronics acces to courts, un emendamento che va a modificare il vecchio regolamento dei tribunali.

La nuova regola è in realtà una riforma di tutto il rapporto tra tribunali e media.  Grazie alla New rule i giornalisti potranno usare laptop e smartphone durante le udienze, trasmettendo le notizie in diretta.

Si tratta di un grosso cambiamento. Ma più ancora del “cosa” potranno fare i giornalisti, è importante il “chi” lo potrà fare: questi nuovi diritti verranno estesi anche ai giornalisti che non appartengono alle testate tradizionali. Per avere accesso alle aule di tribunali con le proprie strumentazioni sarà sufficiente “essere regolarmente impegnati nella diffusione di notizie e pubblicazioni su materie di interesse pubblico”. Questa definizione include blogger, autori di siti internet locali e giornalisti, diremmo all’italiana, non professionisti.

Per poter partecipare come giornalisti ad un udienza sarà sufficiente soddisfare questi requisiti, iscriversi al registro Pubblica informazione della Corte Suprema del Massachusetts oppure ottenere direttamente dal giudice il permesso di assistere all’udienza.

“La nuova norma ha lo scopo di adattare il regolamento ai cambiamenti che ci sono stati in materia di giornalismo e tecnologia da quando il regolamento venne originariamente promulgato”, hanno scritto i giudici della Corte Suprema.  Il nuovo regolamento entrerà in vigore dal primo luglio 2012.

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Il 24 aprile in scena al Sanzio “Stanno suonando la nostra canzone” http://ifg.uniurb.it/2012/03/05/ducato-notizie-informazione/il-24-aprile-in-scena-al-sanzio-stanno-suonando-la-nostra-canzone/27339/ http://ifg.uniurb.it/2012/03/05/ducato-notizie-informazione/il-24-aprile-in-scena-al-sanzio-stanno-suonando-la-nostra-canzone/27339/#comments Mon, 05 Mar 2012 10:49:17 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=27339 [continua a leggere]]]> URBINO – Lo spettacolo “Dr Jekyll e Mr Hyde” in programma al teatro Sanzio di Urbino e rimandato il 15 febbraio a causa del maltempo, sarà sostituito con la commedia musicale “Stanno suonando la nostra canzone” di Neil Simon, interpretata da Giampiero Ingrassia e Simona Samarelli. Lo spettacolo andrà in scena al teatro Sanzio di Urbino il 24 aprile.

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Confindustria PU: no a divieti a mezzi pesanti, settore in crisi http://ifg.uniurb.it/2012/02/15/ducato-notizie-informazione/confindustria-pu-no-a-divieti-a-mezzi-pesanti-settore-in-crisi/25004/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/15/ducato-notizie-informazione/confindustria-pu-no-a-divieti-a-mezzi-pesanti-settore-in-crisi/25004/#comments Wed, 15 Feb 2012 15:35:38 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=25004 [continua a leggere]]]> URBINO – Lo stato delle strade e il divieto di transito per i mezzi pesanti stanno causando “disagi enormi” alle aziende della provincia, “già pesantemente colpite da una crisi congiunturale senza precedenti”. Lo scrive in un comunicato stampa il presidente di Confindustria Pesaro Urbino, Claudio Pagliano. La viabilità va ripristinata il prima possibile e i divieti al transito dei Tir devono essere “selettivi”.

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Unioncamere: rimandare scadenza Inail e Inps per imprese marchigiane http://ifg.uniurb.it/2012/02/15/ducato-notizie-informazione/unioncamere-rimandare-scadenza-inail-e-inps-per-imprese-marchigiane/24988/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/15/ducato-notizie-informazione/unioncamere-rimandare-scadenza-inail-e-inps-per-imprese-marchigiane/24988/#comments Wed, 15 Feb 2012 15:31:16 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=24988 [continua a leggere]]]> URBINO – I presidenti Unioncamere e Unioncamere Marche hanno chiesto di prorogare i termini per il pagamento dei contributi Inps e Inail. “L’eccezionale ondata di maltempo”, si dice nella lettera  indirizzata al presidenti di Equitalia Attilio Befera, ha reso impossibile per le imprese marchigiane “far fronte alle imminenti scadenze”. La Regione Marche ha chiesto un provvedimento simile al governo.

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La Chiesa dei Cappuccini: tra Pascoli e frati http://ifg.uniurb.it/2012/02/14/ducato-online/la-chiesa-dei-cappuccini-tra-pascoli-e-frati/24306/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/14/ducato-online/la-chiesa-dei-cappuccini-tra-pascoli-e-frati/24306/#comments Tue, 14 Feb 2012 14:33:11 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=24306 Or siamo fermi: abbiamo in faccia Urbino
ventoso: ognuno manda da una balza
la sua cometa per il ciel turchino.

Così scriveva il Pascoli, mentre ricordava quando con i suoi compagni di collegio urbinati giocava con gli aquiloni. Il posto che avevano scelto

era lo spiazzo davanti alla Chiesa dei Cappucini, dove oggi sorgono i collegi dell’Università. Da allora la chiesa non è cambiata poi molto. È un edificio semplice, austero, in mattoni rossi, costruito probabilmente a fine cinquecento e consacrato nel 1650. Un tempo ospitava una “Stigmatizzazione di San Franceso” di quel campione della controriforma che era Federico Barocci. Un dipinto che ora si trova al Metropolitan di New York.

Dentro la chiesa sono rimaste opere di minor pregio: una “Madonna Immacolata”, opera di Angelo Angeloni di Pennabilli, e una tela che raffigura “Maria in attesa di ricevere fra le braccia il Bambino”, attribuita alla scuola del Guercino. Passati dai frati allo Stato,  convento e chiesa sono stati ceduti al Comune nel 1869 e sono ora di proprietà dell’Ateneo.

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Neve, ancora località isolate. Rischio per animali senza cibo http://ifg.uniurb.it/2012/02/14/ducato-notizie-informazione/neve-ancora-localita-isolate-rischio-per-animali-senza-cibo/24395/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/14/ducato-notizie-informazione/neve-ancora-localita-isolate-rischio-per-animali-senza-cibo/24395/#comments Tue, 14 Feb 2012 11:00:04 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=24395 [continua a leggere]]]> URBINO – Secondo la Polizia forestale le località di Montesoffio, Ca’ Mazzasette, La Marcella, Cerqueto Bono sono ancora isolate. Il rischio per gli animali che non mangiano da giorni è molto alto.

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