il Ducato » Domenico Mascialino http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » Domenico Mascialino http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Il rettore Pivato: “Nell’ultimo biennio ottimi risultati. Ma siamo ancora penalizzati” http://ifg.uniurb.it/2012/04/30/ducato-online/il-rettore-pivato-nellultimo-biennio-ottimi-risultati-ma-siamo-ancora-penalizzati/31338/ http://ifg.uniurb.it/2012/04/30/ducato-online/il-rettore-pivato-nellultimo-biennio-ottimi-risultati-ma-siamo-ancora-penalizzati/31338/#comments Mon, 30 Apr 2012 22:52:38 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=31338

Il rettore Stefano Pivato

URBINO – Il nuovo statuto, l’aumento degli iscritti, l’occupazione dopo la laurea. Il rettore Pivato traccia un quadro positivo dell’ultimo biennio dell’Università di Urbino.

Rettore, può farci un bilancio di questi ultimi due anni?
“Con la pubblicazione del nuovo statuto nella Gazzetta Ufficiale del 16 aprile si è conclusa una fase cruciale del nostro ateneo, ovvero la definitiva  strutturazione a università statale così come ci era stato richiesto. Si è trattato di un iter impegnativo ma fortemente partecipato, che ha richiesto sacrifici di cui ringrazio tutti, docenti e personale tecnico-amministrativo. Ora siamo convinti che la relazione della Commissione Anvur che ha seguito questo processo ci garantirà l’ingresso dalla porta principale tra le università statali, consentendoci di ricevere finanziamenti adeguati in modo da competere in pari condizioni di opportunità”.

C’è stato un incremento delle iscrizioni?
“C’è stato soprattutto uno straordinario aumento di iscritti al primo anno delle triennali, in controtendenza rispetto ai dati nazionali: 3251 matricole rappresentano un aumento del 17% che ferma l’emorragia degli anni passati e stabilizza il dato generale degli iscritti tra i 14.000 e i 15.000. Naturalmente anche questo è un risultato collettivo”.

Com’è cambiata l’Università dopo la riforma Gelmini?
“Urbino in questo periodo ha seguito un iter tutto suo, particolare. Si è ancora nella fase dei decreti attuativi che dovranno realmente incidere sulle università. Il nuovo statuto servirà per essere pronti anche a questo”.

E’ costante l’afflusso di studenti stranieri, per cui è considerato un ateneo “internazionale?
“Abbiamo circa mille studenti stranieri, il 7% del totale, circa il doppio della media nazionale e anche questo è un dato in aumento. Del resto il nostro impegno in questa direzione è una vocazione sia dell’ateneo che della città, che già nel rinascimento ospitò artisti da tutta Europa e prima ancora illustri rappresentanti del gotico internazionale. Abbiamo appena stretto un accordo con Camerino per istituire una facoltà di farmacia in Camerun. Durante l’ultimo anno abbiamo allacciato rapporti di reciproco scambio con università cinesi, mediterranee e statunitensi, mentre più di trecento nostri studenti hanno presentato domanda per vivere l’esperienza Erasmus all’estero”.

Quali sono i dati sull’occupazione dei laureati in uscita?
“Nonostante la difficile condizione dell’occupazione giovanile in Italia, per noi sono molto incoraggianti. Sono appena usciti i dati di Almalaurea che ci collocano al quindicesimo posto in Italia per occupati dopo la specialistica: il 61% dei nostri laureati ha trovato un lavoro entro un anno dal conseguimento del titolo. La media nazionale è del 52%. Invece dopo la triennale il 48%, rispetto alla media del 44%. Ma in questo caso è normale che molti proseguano gli studi”.

Le prospettive per gli anni futuri. Sono previsti cambiamenti nell’offerta formativa?
“Nelle condizioni in cui ci troviamo, con carriere, assunzioni e turnover bloccati, riusciremo comunque a mantenere anche per il 2012-2013 tutti i corsi di quest’anno, e questo è già un frutto di quel senso di appartenenza e dedizione che ho detto. Certamente, non si potrà continuare a lungo in queste condizioni, che francamente riservano un trattamento ingiusto alla nostra università, che si trova a competere con gli altri atenei in condizioni di iniqua disparità”.

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Imu, aliquota ridotta per gli affitti a canone concordato http://ifg.uniurb.it/2012/04/17/ducato-online/imu-aliquota-ridotta-per-gli-affitti-a-canone-concordato/30942/ http://ifg.uniurb.it/2012/04/17/ducato-online/imu-aliquota-ridotta-per-gli-affitti-a-canone-concordato/30942/#comments Tue, 17 Apr 2012 07:14:57 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=30942 URBINO – Il sindaco Franco Corbucci e l’assessore al Bilancio Maria Clara Muci hanno annunciato che nel 2012 non saranno  ritoccate le tariffe dei servizi a domanda individuale e non sarà applicata la tassa di soggiorno.

La decisione è arrivata in un incontro al municipio di Urbino  fra l’amministrazione e i rappresentanti di Rete impresa Italia (insieme delle associazioni di commercio e attività produttive, di cui fanno parte Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Casartigiani e Cna), per parlare di Imu, tassa di soggiorno e Irpef.

Per quanto riguarda l’Imu (Imposta municipale unica) le parti hanno concordato una forbice fra un massimo e un minimo entro cui muoversi.

Per la prima casa, l’imposta sarà applicata fra il  4,0 e 4,5 per mille.  Per la seconda casa e per gli immobili destinati ad attività produttive ci si muoverà fra 9,1 e 9,6 per mille. Per gli immobili per i quali esiste un contratto di affitto concordato e registrato si applicherà un’aliquota ridotta rispetto ad altri immobili simili.

“Abbiamo voluto incontrare i rappresentanti di Rete Impresa Italia – dice l’assessore al Bilancio Maria Clara Muci – per aprire un dialogo molto trasparente sulla questione fiscale. Al momento stiamo facendo delle simulazioni. A causa dell’incertezza normativa siamo obbligati a lavorare sulla base di alcune stime, ecco perché stiamo ragionando ancora in termini di ‘intervallo di applicazione’ dell’imposta. Anche il Governo nazionale sta facendo delle proiezioni. E in ogni caso sarà poi il consiglio comunale a doversi esprimere definitivamente. Ricordiamo che comunque il 50 per cento dell’Imu non va nelle casse del Comune, ma viene trasferito allo Stato”.

Soddisfatte le associazioni di categoria: per Domenico Passeri, direttore di Confesercenti Urbino, “l’incontro è stato positivo, abbiamo avuto l’assicurazione che il Comune non applicherà le tariffe massime e non aumenterà le tariffe base dei servizi alla persona. In più non sarà applicata la tassa di soggiorno per le strutture ricettive. Abbiamo compreso le difficoltà dell’amministrazione e apprezzato la volontà di discutere e di avere un atteggiamento ponderato che sarà rivendicato a settembre, quando il Comune avrà riscosso la prima tranche, per poi vedere quale sarà il trend finale con la seconda rata di dicembre”.

A settembre infatti ci sarà un nuovo incontro tra Comune e le associazioni di categoria, dopo che i cittadini avranno pagato la prima rata dell’Imu.

“In quella fase – prosegue la Muci – sia il Governo che i comuni faranno un’accurata valutazione  del gettito effettivamente generato. A settembre valuteremo quale potrà essere la pressione fiscale adeguata a garantire il pareggio del bilancio comunale, senza inasprire più del necessario il prelievo fiscale di nostra competenza”.

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Quando i media sono il nemico da combattere http://ifg.uniurb.it/2012/03/08/ducato-online/quando-i-media-sono-il-nemico-da-combattere/27636/ http://ifg.uniurb.it/2012/03/08/ducato-online/quando-i-media-sono-il-nemico-da-combattere/27636/#comments Thu, 08 Mar 2012 11:15:41 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=27636
Il logo di Informare per Resistere, noto sito di informazione alternativa

URBINO – Sistemi economici alternativi, commercio sostenibile, società segrete, persino teorie ufologiche. Sono alcuni dei temi trattati dai cosiddetti siti di controinformazione, un fenomeno che in Rete ha un seguito crescente, anche grazie alla sempre maggiore diffusione dei social network.

Il più celebre sito di controinformazione è sicuramente quello di Beppe Grillo, esploso nel 2005 e divenuto un punto di riferimento imprescindibile per quella parte di popolazione affamata di voci fuori dal coro. Se il sito di Grillo è diventato ormai quasi “istituzionale”, grazie a un elevatissimo numero di contatti e collaborazioni sempre più influenti (pensiamo a personaggi come Marco Travaglio), e ha portato alla nascita del Movimento 5 stelle, tanti sono i siti di controinformazione meno noti e che godono di un certo seguito. Tutti contraddistinti da un’unica certezza: i media sono nelle mani dei grandi gruppi economici e quindi inevitabilmente parziali e poco oggettivi.

“Tutto ciò che sapete è falso”. Una lista abbastanza completa dei siti di controinformazione italiani la danno i siti “Affariitaliani.it” e “Newapocalypse”. La chiave di tutto è puntare su quei temi che sono considerati “censurati” dalle principali testate e radio/tv. Come donchisciotte, Censurati.it, Misteri d’Italia sono solo alcuni degli eloquenti nomi dei siti più celebri, nei quali vanno forte temi come economia e energie alternative, ma anche argomenti più oscuri, e che quasi sconfinano in leggende metropolitane, come il signoraggio e le società segrete.

Emblematica la presentazione di “Disinformazione.it”, sito da quasi 30.000 contatti al giorno:

Il sito nasce nel 1998 con lo scopo di proporre notizie, articoli e pubblicazioni che non ricevono risalto dai media (totalmente controllati dall’establishment economico-finanziaria), il tutto per far meglio comprendere la realtà degli accadimenti. Siamo totalmente indipendenti, apartitici, apolitici e soprattutto non collegati ad alcuna religione.

Tra i controinformatori celebri ci sono Jacopo Fo, Paolo Barnard e Eugenio Benetazzo, mentre Daniele Luttazzi ha recentemente abbandonato il suo blog per spostarsi su Twitter. Un sito molto popolare su Facebook è Informare per resistere, che ogni giorno condivide decine di articoli riportati su testate importanti come su blog meno conosciuti.

Per i contestatori delle multinazionali e gli amanti dei nomi sibillini c’è Kill a Multi, che non si occupa esattamente di promozione per McDonald e dintorni. Incentrato sulla denuncia di soprusi, storture e ingiustizie dell’economia mondiale è Altreconomia, che si propone di dare ampio spazio ai temi del commercio equo e solidale, dell’ambiente, della finanza etica e della cooperazione internazionale.

Liberainformazione invece è un osservatorio sulla legalità e le mafie. Un sito di controinformazione in ambito religioso è quello dell’Uaar (Unione atei e agnostici razionalisti), mentre è celebre per le sue teorie economiche alternative ma anche per l’irrefrenabile polemicità dei suoi gestori Signoraggio.com.

Parola di ‘complottista’. “Questo tipo di informazione non è molto diffusa, ma è molto importante”, spiega Paolo Franceschetti, avvocato che gestisce un blog da 3000 contatti al giorno. “I siti come il mio informano su ciò che i media ufficiali non dicono, come l’emissione di moneta da parte delle banche centrali, che essendo private prestano agli Stati denaro che deve essere restituito con gli interessi”.

“La moneta – continua Franceschetti – che è la cosa su cui si basa la vita di tutti, è nella mani di banche private e non dello Stato. Questa è una cosa banale, ma su questo tema, presente su tutti i siti di controinformazione, non c’è una riga sui giornali normali. Sul mio blog mi occupo in particolare di stragismo e delitti, di tutte le stragi che hanno avuto un progetto preciso sul Paese e delitti che hanno dietro una matrice di stampo massonico”.

Franceschetti non è tenero con i media cosiddetti “mainstream”: “L’informazione è lo strumento più importante controllare la popolazione, infatti è la cosa principale che ci negano. Lo Stato controlla i cittadini tramite false informazioni: è un arma potentissima di cui dobbiamo riappropriarci per poter scegliere liberamente il nostro bene, altrimenti sceglieremo cose che ci danneggiano”.

Occhio alla bufala. Se la Rete è il campo di battaglia prediletto dai controinformatori, è anche il luogo in cui si sono in passato diffuse in modo virale informazioni rivelatesi clamorosamente false.

Un noto cacciatore di bufale in Rete è Paolo Attivissimo, giornalista informatico che sul suo blog si occupa di smontare le leggende metropolitane fiorite sul web. “Ci sono tre tipi di bufale di lunga durata in Rete – spiega il blogger – quelle che fanno leva sulle paure a basso costo, come quelle relative a sostanze chimiche nei prodotti, quelle legate a campagne per suscitare facile altruismo, come quelle per aiutare bambini malati, e quelle che fanno leva su grandi paure, come per le persone diverse da noi. E’ rimasto famoso a questo proposito il caso dei ‘Bonsai Kitten‘: si diceva esistesse un sito che vendeva gattini allevati in bottiglia. Il caso fu ripreso anche da Repubblica, prima di essere smascherato come bufala”.

E ora com’è messo il termometro della controinformazione?  “Ora vanno di moda le paure legate a catastrofi – spiega Attivissimo – c’è interesse per terremoti, tsunami, scie bianche nei cieli come progetto per contaminare la popolazione. C’è chi parla di progetti in Alaska per regolare il clima. Sono modi per dare risposte semplici a problemi complessi, perché è più facile, ad esempio, dare la colpa agli americani di ciò che succede piuttosto che studiare argomenti difficili. Poi ci sono i grandi complotti: ad esempio l’idea che le grandi case farmaceutiche cospirano per nascondere i rimedi a malattie come il cancro, o che le case produttrici di cellulari sappiano che i telefonini sono pericolosissimi, ma non vogliono renderlo noto. La controinformazione è come una formalizzazione delle nostre paure”.

Un mare infido? Come muoversi allora in questo campo senza essere costantemente esposti al rischio cantonate? Stefano Alletti, fondatore di Informare per resistere, sito da 40mila contatti al giorno, da Parigi dove risiede, ci dice la sua. “Internet ha già i suoi antivirus per questo. Se scrivi una bufala in Rete qualche utente te lo segnalerà: anche a noi è capitato a volte di pubblicare cose non vere, ma poco dopo ci sono arrivate decine di commenti e segnalazioni. In più periodicamente ci sono dibattiti accesi su ciò che può sembrare una bufala e non lo è, e viceversa”.

Ma per Alletti, la controinformazione rimane un tesoro da tutelare: “I media in generale sono tutti in mano agli stessi gruppi, che hanno conflitti di interesse allucinanti. L’informazione è sempre molto filtrata, se non addirittura bugiarda. La controinformazione è l’unica soluzione, l’unico barlume di luce nel contesto dell’informazione italiana ed estera”.

Trovare la verità, come al solito, alla fine è compito del singolo.

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Il delegato agli studenti Giannelli: “I ragazzi della C1 dovevano aspettarsi lo sgombero” http://ifg.uniurb.it/2012/03/05/ducato-online/il-delegato-agli-studenti-giannelli-i-ragazzi-della-c1-dovevano-aspettarsi-lo-sgombero/27360/ http://ifg.uniurb.it/2012/03/05/ducato-online/il-delegato-agli-studenti-giannelli-i-ragazzi-della-c1-dovevano-aspettarsi-lo-sgombero/27360/#comments Mon, 05 Mar 2012 22:01:39 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=27360

L'aula C1 del Magistero durante l'occupazione

URBINO  – “Essere mandati via da uno spazio occupato non è un atto fascista e di brutale repressione. Chiunque occupa, lo fa sapendo di compiere un atto illegale, sa che rischia di essere mandato via in ogni momento e se decide di occupare lo fa perché vuole comunicare qualcosa. L’Aula C1 era un’aula utilizzata per un servizio pubblico attivo. La cosa sorprendente doveva semmai essere che per tanti anni l’amministrazione non avesse posto fine all’occupazione. Direi anzi che ormai non sembrava nemmeno più un’occupazione, ma un’assegnazione.”

Il delegato rettorale agli studenti Nicola Giannelli in una lettera inviata oggi all’ Assemblea Permanente difende apertamente la decisione del rettore sullo sgombero dell’aula C1, schierandosi contro la protesta dell’ omonima associazione. Giannelli, che pure in passato aveva più volte difeso i membri della C1, questa volta non usa mezzi termini:  “La ‘quasi assegnazione’ dell’aula ha infuso in chi si riteneva occupante un senso di possesso su di essa. Questo senso di possesso era chiaramente manifestato nella ostentazione di tutti i simboli dell’occupazione (dai poster ai cimeli) che connotavano esplicitamente il loro possesso su quegli spazi. E questi simboli sono tanti radicati nel loro sentire che sembra loro uno scandalo enorme il fatto che siano stati inscatolati”.

E ancora: “Chi si chiama fuori dal processo partecipativo, ritenendo inutile il confronto e il dialogo con le idee con gli altri, si chiama fuori dall’idea stessa gestione comune degli spazi”. Una condanna netta, quindi, della protesta degli studenti. La lettera di Giannelli segue il comunicato della C1 di qualche giorno fa, nel quale i ragazzi contestavano lo sgombero.

“Negli anni di autogestione abbiamo cercato di fare dell’aula C1Autogestita uno spazio libero ed aperto alla partecipazione di tutte e tutti si legge nel comunicato. “L’aula sgomberata, lungi dall’essere uno spazio ad uso e consumo di pochi vecchi studenti facinorosi, è stata invece la casa di diversi collettivi ed associazioni studentesche.  La C1Autogestita, in poche parole, è stato centro di aggregazione per tutte quelle lotte che dal basso chiedono il rispetto delle differenze e la tutela dei beni comuni”.

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Dottore e poi? I neolaureati e il loro futuro http://ifg.uniurb.it/2012/02/29/ducato-online/dottore-e-poi-i-neolaureati-e-il-loro-futuro/27103/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/29/ducato-online/dottore-e-poi-i-neolaureati-e-il-loro-futuro/27103/#comments Wed, 29 Feb 2012 21:40:51 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=27103 URBINO – Dottore, che cosa farà dopo la laurea? L’abbiamo chiesto ai neolaureati dell’Università “Carlo Bo” di Urbino. Vi raccontiamo sogni, speranze e paure,  tra l’ottimismo e la disillusione di chi, nel mondo del lavoro, c’è già.
Tutti vogliono rimanere in Italia, ma non c’è meritocrazia.

Servizio di Domenico Mascialino e Stefano Strano


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Neve: “Tetti di Urbino non possono reggere. A rischio 80%” http://ifg.uniurb.it/2012/02/16/ducato-notizie-informazione/neve-tetti-di-urbino-non-possono-reggere-a-rischio-80/25283/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/16/ducato-notizie-informazione/neve-tetti-di-urbino-non-possono-reggere-a-rischio-80/25283/#comments Thu, 16 Feb 2012 11:46:45 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=25283 [continua a leggere]]]> URBINO – “I tetti di Urbino sono progettati per reggere un peso massimo di 250 kg per metro quadro, mentre attualmente, a causa della neve, sopportano un peso di 400 kg”. E’ un quadro preoccupante quello fatto dal geometra Nicola Ceccaroli, che, con la sua società Piquadro srl, ha seguito in questi giorni i lavori sui tetti della chiesa di San Francesco e fatto alcuni sopralluoghi sugli edifici del centro storico.

“Così ci sono alti rischi di crollo: secondo me l’80 per cento dei tetti di Urbino è in questa condizione, e parliamo di strutture antiche, sicuramente datate. Si tratta di un problema serio.

Il Comune farebbe bene a informare cittadini – prosegue Ceccaroli – in modo che si facciano lavori di manutenzione ordinaria o straordinaria per verificare la tenuta delle coperture, lo stato delle strutture lignee, e capire se in futuro saranno idonee a sopportare un peso di questo genere”.

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Al Pronto soccorso si ferma l’emergenza: “Oggi solo infortunati dei giorni scorsi” http://ifg.uniurb.it/2012/02/15/ducato-notizie-informazione/al-pronto-soccorso-si-ferma-lemergenza-oggi-solo-infortunati-dei-giorni-scorsi/25181/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/15/ducato-notizie-informazione/al-pronto-soccorso-si-ferma-lemergenza-oggi-solo-infortunati-dei-giorni-scorsi/25181/#comments Wed, 15 Feb 2012 20:40:14 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=25181 [continua a leggere]]]> URBINO – Si inizia a normalizzare la situazione al pronto soccorso di Urbino, dopo l’emergenza neve degli scorsi giorni. “Questo pomeriggio non è venuto nessuno per infortuni odierni – ci spiega un’infermiera del Triage – solo alcune persone che hanno traumi pregressi, ma niente fratture”. Positivo anche il bilancio della dottoressa Mazzocchetti, dirigente medico del Pronto soccorso: “Oggi la situazione è stata tranquilla. Ieri c’è stato qualche incidente stradale, qualche anziano che è caduto, ma non abbiamo avuto casi gravi. Siamo stati molto impegnati il 13 e 14, con una trentina di persone al giorno infortunate per il ghiaccio”.

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Neve, bloccato il pullman della Chateau d’Ax: le ragazze partono in auto per Chieri http://ifg.uniurb.it/2012/02/11/ducato-notizie-informazione/neve-bloccato-il-pullman-della-chateau-dax-le-ragazze-partono-in-auto-per-chieri/22663/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/11/ducato-notizie-informazione/neve-bloccato-il-pullman-della-chateau-dax-le-ragazze-partono-in-auto-per-chieri/22663/#comments Sat, 11 Feb 2012 10:38:46 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=22663 [continua a leggere]]]> URBINO – Il pullman della Chateau d’Ax è rimasto bloccato a Urbino, quando le ragazze erano in procinto di partire per Chieri per la partita di domani. Il match non è stato rinviato nonostante il maltempo che ha colpito la città ducale e reso impossibile la partenza delle ragazze, che sono ora costrette a cercare di raggiungere la cittadina piemontese con le proprie automobili.

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Municipale: “Libere le vie principali, ma se non smette possiamo fare poco” http://ifg.uniurb.it/2012/02/11/ducato-notizie-informazione/municipale-libere-le-vie-principali-ma-se-non-smette-possiamo-fare-poco/22600/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/11/ducato-notizie-informazione/municipale-libere-le-vie-principali-ma-se-non-smette-possiamo-fare-poco/22600/#comments Sat, 11 Feb 2012 09:56:08 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=22600 [continua a leggere]]]> “Adesso sono state liberate le vie principali, al Conad del Sasso c’è una squadra che sta lavorando sul tetto per liberarlo e metterlo in sicurezza. Le vie principali sono transitabili, i pullman stanno riprendendo il “normale” orario, le vie interne invece sono bloccate”. Sono le parole di Luca Bastianelli, agente della polizia municipale di Urbino, che ci parla di questo ennesimo giorno di emergenza neve a Urbino. “Aspettiamo che la situazione migliori, ora possiamo fare ben poco: in particolare aspettiamo che arrivino mezzi come i bobcat per ripulire le vie interne. Per ora non si segnalano casi di emergenza”. L’agente rimprovera la scarsa attenzione dei media in questi giorni verso la città ducale: “Si sono occupati di casi molto meno gravi del nostro e di cose futili, ma noi andiamo avanti ugualmente”.

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Prima neve del 2012 a Urbino, domani scuole chiuse http://ifg.uniurb.it/2012/01/31/ducato-notizie-informazione/prima-neve-del-2012-a-urbino/17785/ http://ifg.uniurb.it/2012/01/31/ducato-notizie-informazione/prima-neve-del-2012-a-urbino/17785/#comments Tue, 31 Jan 2012 18:03:33 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=17785 [continua a leggere]]]>

URBINO – Come previsto dal servizio meteo della Protezione civile regionale, anche a Urbino è arrivata la neve. Pochi centimetri sono caduti nel pomeriggio mentre attorno alle 18 la nevicata è cessata senza creare particolari disagi.

Mezzi sono in circolazione dal primo pomeriggio per spargere il sale sulle strade, in particolare sulla 73bis  di Bocca Trabaria.

Per ora non ci sono segnalazioni di incidenti o disagi legati al maltempo. Nevica debolmente in tutta la provincia, e non ci sono problemi di viabilità.

La Provincia ha deciso di tenere chiuse per domani le scuole di 11 Comuni, tra cui Urbino. Gli altri comuni sono: Urbania, Sassocorvaro, Montecalvo in Foglia, Auditore, Piandimeleto, Tavoleto, Peglio, Sant’Angelo in Vado, Mercatello sul Metauro e Borgo Pace. 
Saranno valutate nelle prossime ore l’evoluzione del maltempo e l’eventuale proroga del provvedimento.  

Previste pioggia e neve anche nei prossimi giorni, come riporta il sito metereologico della Provincia.

 


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