il Ducato » Francesco Creazzo http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » Francesco Creazzo http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Riondino: “La cultura di qualità nelle mani della piccola editoria” http://ifg.uniurb.it/2014/04/27/ducato-online/riondino-la-cultura-di-qualita-nelle-mani-della-piccola-editoria/62078/ http://ifg.uniurb.it/2014/04/27/ducato-online/riondino-la-cultura-di-qualita-nelle-mani-della-piccola-editoria/62078/#comments Sat, 26 Apr 2014 22:25:56 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=62078 VIDEO. Il cantautore, attore e da alcuni anni autore radiofonico ha raccontato al Ducato il senso della sua stravagante trasmissione il dottor Djembé, dove musica, notizia e racconto creano una "fusione emotiva" tra chi racconta e chi ascolta LEGGI "Lo strumento più affidabile? La radio"]]> URBINO – “Le grandi case editrici oggi puntano solo sullo ‘standard’ o, al massimo sui i grandi classici come Garcia Márquez. La qualità viene divulgata soprattutto dalle piccole società editrici. Alle quali non resta che aggregarsi o polverizzarsi”. Parola di David Riondino, eclettico cantautore, autore e conduttore radiofonico dopo l’incontro titolato “Tra Boccaccio e il Dottor Djembè” al Teatro Sanzio di Urbino nel corso del festival del giornalismo culturale. “Oggi sulla cultura è difficile che si facciano grossi investimenti – ha spiegato Riondino al Ducato – è un clima che favorisce le multinazionali della comunicazione”.

I suoi esperimenti stravaganti nella trasmissione di Radio 3, in collaborazione col pianista Stefano Bollani, servono a ricordare che “tutto ciò che è possibile c’è”. In altre parole, la produzione culturale non conosce limiti in un gioco dove musica, notizia e racconto si fondono in nome della “fusione emotiva” con chi ascolta. Ecco l’intervista che ha rilasciato al Ducato.


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Urbino, Piero Dorfles presenta il suo libro: “La lettura trasforma un elemento scritto in un universo di fantasia” http://ifg.uniurb.it/2014/04/24/ducato-online/urbino-piero-dorfles-presenta-il-suo-libro-la-lettura-trasforma-un-elemento-scritto-in-un-universo-di-fantasia/61840/ http://ifg.uniurb.it/2014/04/24/ducato-online/urbino-piero-dorfles-presenta-il-suo-libro-la-lettura-trasforma-un-elemento-scritto-in-un-universo-di-fantasia/61840/#comments Thu, 24 Apr 2014 20:29:10 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=61840 I cento libri che rendono più ricca la nostra vita. Opere che sono entrate nell'immaginario collettivo "e che è bene leggere. Perché una nazione che legge poco è una nazione senza fantasia". L'evento ha aperto il festival del giornalismo culturale]]> URBINO – “La lettura è il più raffinato e formidabile esercizio di astrazione che gli uomini possono fare: trasformare un elemento scritto in un intero universo di fantasia”. Piero Dorfles, giornalista e critico letterario, non potrebbe farne a meno e lo ha spiegato durante la presentazione del suo ultimo lavoro, I cento libri che rendono più ricca la nostra vita, alla libreria Montefeltro. Evento che ha aperto il Festival di giornalismo culturale di Urbino, organizzato e diretto dalla professoressa Lella Mazzoli e dal giornalista Rai Giorgio Zanchini.

Dorfles ama la lettura e i romanzi, e ha scelto di selezionarne alcuni, quelli che definisce “un patrimonio comune ineludibile”, per farne un libro. Sono cento e uno, per la precisione. E quell’uno in coda è un racconto: La metamorfosi di Kafka. Sono opere “che è bene aver letto perché sono entrate a far parte dell’immaginario letterario collettivo – scrive Dorfles nella prefazione – quei libri che potete sentir citare in un discorso, in un saggio, in una chiacchiera da bar”.

Nel suo saggio l’autore fa riferimento a titoli e autori importanti come Márquez, Svevo, Dickens, Conrad, Roth, Tolstoj. Una lista di nomi prestigiosi e generalmente apprezzati. Il lettore abituale però, come ha sottolineato il professor Giovanni Bogliolo, ex rettore dell’università “Carlo Bo”, leggendo questo elenco “è portato a cercare più le assenze che le presenze. Si lamenta che certi libri che ama o che ha amato non ci siano”. Dorfles ha poi precisato: “Con estremo dolore ho dovuto ‘togliere’. Non ho citato libri che amo, come Senilità di Italo Svevo. Ho invece incluso alcuni romanzi che non amo perché li considero imperdibili, utili”.


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Speciale Sport – Verso i mondiali: il cammino di avvicinamento al Brasile http://ifg.uniurb.it/2014/04/16/ducato-online/speciale-sport-verso-i-mondiali-il-cammino-di-avvicinamento-al-brasile/61392/ http://ifg.uniurb.it/2014/04/16/ducato-online/speciale-sport-verso-i-mondiali-il-cammino-di-avvicinamento-al-brasile/61392/#comments Wed, 16 Apr 2014 08:30:38 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=61392 [continua a leggere]]]> URBINO – Mancano due mesi ai mondiali brasiliani e la febbre calcistica inizia a salire tra gli appassionati di tutto il mondo. Ma il mondiale non è solo un evento sportivo. Dal momento dell’assegnazione dell’evento in Brasile ci sono state contestazioni, scontri e polemiche. Sport, economia e politica si intrecciano come non mai in occasione di questi eventi.

Il primo aspetto da considerare è sicuramente quello strettamente agonistico. Il pensiero principale di tutti i tifosi italiani è sapere cosa potrà fare la nazionale allenata da Cesare Prandelli. E le domande si concentrano ora anche sulle convocazioni, con tanti dubbi sugli attaccanti che il tecnico porterà con sé in Brasile. Per capire quali sono le speranze azzurre ma anche le favorite della competizione ospite in studio Filippo Corsini, conduttore dello storico programma radiofonico ‘Tutto il calcio minuto per minuto’.

Altro argomento di discussione riguarda i ritardi nella costruzione degli stadi. Ben 4 dei 12 previsti non sono ancora pronti e si teme che non verranno consegnati in tempo. Inoltre, in molti parlano del pericolo sicurezza e anche la presidente brasiliana Dilma Roussef ha detto che potrebbe “non partecipare alla cerimonia d’apertura per paura di creare dissidi”. A commentare la situazione in Brasile c’è Gustavo Westmann, funzionario dell’ambasciata brasiliana a Roma.

In studio Marisa Labanca e Mario Marcis

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Trasporti per studenti disabili: firmata intesa con il rettore per il tavolo di trattativa http://ifg.uniurb.it/2014/04/09/ducato-online/trasporti-per-studenti-disabili-firmata-intesa-con-il-rettore-per-il-tavolo-di-trattativa/61292/ http://ifg.uniurb.it/2014/04/09/ducato-online/trasporti-per-studenti-disabili-firmata-intesa-con-il-rettore-per-il-tavolo-di-trattativa/61292/#comments Wed, 09 Apr 2014 14:53:32 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=61292 disabili_pivatoURBINO – Tra l’Università e gli studenti universitari disabili è finalmente tregua.  Dopo un travagliato incontro durato quasi tre ore, il rettore Stefano Pivato ha firmato e protocollato, assieme agli interessati, un documento d’intenti per istituire un tavolo di trattativa che dovrà affrontare l’emergenza del servizio navetta riservato proprio agli studenti con disabilità. Nella carta sono compresi anche altri punti legati alla fruibilità degli alloggi e ai diritti dei ragazzi. Al tavolo siederanno i rappresentanti dell’università – uno dei quali sarà sicuramente il professor Vincenzo Fano – quelli dell’Ersu e, naturalmente, gli stessi studenti.

Gli studenti avevano già manifestato esattamente una settimana fa il proprio dissenso nei confronti della convenzione di trasporto e avevano chiesto un incontro col rettore. Nella trattativa è stata data quindi precedenza alla risoluzione del problema legato al servizio di navette per i ragazzi disabili e alla relativa convenzione siglata tra Adriabus e Università.

Le richieste riguardano molti aspetti del servizio: gli studenti chiedono di estendere l’orario di trasporto, di poter avvisare la compagnia anche 15 minuti prima della corsa (e non 48 ore come avviene adesso), di poter effettuare qualche corsa anche nei giorni festivi, di poter usufruire del servizio di trasporto anche verso strutture non universitarie, di modificare le modalità di pagamento da parte dell’Università al fine di ridurre i costi che gravano sull’Ateneo (non più una tariffa “a chiamata” ma a chilometraggio).

Gli  studenti disabili che alloggiano al collegio “La Vela” hanno chiesto anche di programmare e calendarizzare l’abbattimento delle barriere architettoniche. I ragazzi sono infatti costretti a muoversi soltanto all’interno dell’ottavo piano. Tra le altre richieste c’è anche la possibilità, per coloro che lo vorranno, di essere trasferiti al collegio Internazionale; che la segreteria disabili sia spostata in un luogo più raggiungibile (quella attuale è in cima a una breve rampa di scale) e la presenza di personale dedicato, e non part-time, nella stessa segreteria. Infine i ragazzi hanno chiesto di partecipare attivamente alla redazione del bando per la selezione dei propri assistenti.

L’incontro non è partito sotto i migliori auspici: vi sono stati momenti di tensione tra Andrea, uno degli accompagnatori dei disabili, e Stefano Pivato. Il rettore, evidentemente innervosito dalle accuse, ha lasciato l’aula interrompendo il dialogo. La riunione è ripresa, in forma privata, soltanto mezz’ora più tardi nello studio di Pivato, dove è stato firmato il documento d’intenti.

“Abbiamo diritto alla dignità – ha concluso Tati, una studentessa in sedia a rotelle – ci devono garantire i servizi perché, come tutti, dobbiamo vivere pienamente la nostra esperienza universitaria”.

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Malore in campo, prognosi resta riservata per 12enne ricoverato a Torrette http://ifg.uniurb.it/2014/04/07/ducato-notizie-informazione/malore-in-campo-prognosi-resta-riservata-per-12enne-ricoverato-al-torrette/60949/ http://ifg.uniurb.it/2014/04/07/ducato-notizie-informazione/malore-in-campo-prognosi-resta-riservata-per-12enne-ricoverato-al-torrette/60949/#comments Mon, 07 Apr 2014 14:37:22 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=60949 [continua a leggere]]]> URBINO – Dopo 3 giorni di ricovero i sanitari dell’ospedale di Torrette non sono pronti a sciogliere la prognosi sulle condizioni di Alessio, 12 anni di Urbino, colpito da un malore venerdì scorso. Alessio si era accasciato al suolo durante una partita di calcio nel campo di Castelcavallino, probabilmente a causa di un aneurisma. Ora lotta per la propria vita all’ospedale di Ancona. La direzione medica non lascia trapelare nessuna notizia specifica sulle condizioni del ragazzo anche per tutelare Alessio che è minorenne.

Intanto, domani alle 21 a Pieve di San Cassiano di Castelcavallino, i giovani calciatori della New Football Team di Urbino hanno deciso di riunirsi in divisa per manifestare il loro affetto e la loro solidarietà al giovane atleta e alla sua famiglia.

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Da New York a Urbino per l’architettura, gli studenti del Pratt institute visitano la città http://ifg.uniurb.it/2014/04/07/ducato-online/da-new-york-a-urbino-per-larchitettura-gli-studenti-del-pratt-institute-visitano-la-citta/60936/ http://ifg.uniurb.it/2014/04/07/ducato-online/da-new-york-a-urbino-per-larchitettura-gli-studenti-del-pratt-institute-visitano-la-citta/60936/#comments Mon, 07 Apr 2014 14:31:27 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=60936 studentiURBINO – Vengono da uno degli istituti di architettura più famosi e prestigiosi del mondo: il Pratt institute di Brooklyn a New York. L’università americana offre ormai da anni la possibilità ai propri studenti del quarto anno di vivere e studiare per un semestre in Italia.

I ragazzi che abbiamo incontrato risiedono a Roma ma passano buona parte della loro permanenza in giro per la penisola a studiare e capire i capolavori dell’architettura antica e moderna. Firenze, Palermo, Reggio Calabria, Assisi, Selinunte, Verona, Vicenza, Venezia e, naturalmente, Urbino, sono tra le tappe che toccano durante il loro viaggio alla scoperta della cultura italiana.

Nella città ducale sono arrivati domenica sera per ripartire martedì, giusto il tempo di ammirare Palazzo Ducale, i collegi disegnati da Giancarlo De Carlo e gli altri capolavori di Urbino. “Conoscevamo già Urbino prima di venirci – racconta Michelle, una ventiduenne newyorkese – non tanto per la città in sé, ma per gli artisti che ci sono nati come Bramante e Raffaello”.

“Sono rimasto impressionato dal cortile di Palazzo Ducale – rivela Aimée, 21 anni – ma anche gli interni sono grandiosi, non sono in competizione con le opere d’arte che ospitano. Personalmente ho voluto disegnare uno scorcio del cortile del Palazzo”. “La cosa che ci ha colpito di più di Urbino – commenta Michelle – è che architettura antica e moderna riescono a convivere: non è tutto passato, i collegi sono interessantissimi. E’ una città completa”.

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La protesta degli studenti disabili: “Noi discriminati” http://ifg.uniurb.it/2014/04/02/ducato-online/urbino-la-protesta-degli-studenti-disabili-noi-discriminati/60728/ http://ifg.uniurb.it/2014/04/02/ducato-online/urbino-la-protesta-degli-studenti-disabili-noi-discriminati/60728/#comments Wed, 02 Apr 2014 17:49:06 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=60728 disabili2 URBINO – Gli studenti disabili di Urbino si ribellano. Non accettano la nuova convenzione tra Università e Ami (l’azienda dei trasporti integrati). Il testo del nuovo accordo stipulato tra i due enti prevede che il servizio navetta per gli studenti portatori di handicap possa portare gli stessi soltanto verso le strutture universitarie. Niente più fermate al supermercato o alla mensa, niente più libertà di prendere un aperitivo in un bar del centro storico.

“La segreteria degli assistenti ai disabili – racconta Davide Andrea, uno dei ragazzi che aiutano gli studenti con handicap – ci ha riferito, in maniera informale, che la convenzione avrebbe ridotto il servizio di trasporto. Quando abbiamo chiesto spiegazioni, ci è stato risposto che la convenzione, in realtà, non è stata modificata, che il testo è sempre stato questo e che erano gli autisti a farci il ‘favore’ di allargare il servizio anche ad attività extrauniversitarie. Magari la situazione resterà la stessa, grazie alla disponibilità dei lavoratori, ma noi non possiamo accettarlo: esigiamo che i nostri diritti siano scritti nero su bianco”.

Gli studenti disabili, accompagnati da un’ampia partecipazione dei loro colleghi ‘normodotati’, hanno sfilato dal collegio “La vela” fino al comune, all’Ersu e all’università per consegnare il volantino con le loro rivendicazioni.

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Uno degli ascensori del collegio La Vela, in cima a una rampa di scale

La situazione dei trasporti è legata a doppio filo con la sistemazione dei ragazzi: vivono all’ottavo piano del collegio (quello al livello dell’atrio) e da lì non possono spostarsi nel resto della struttura progettata negli anni 70, quando le norme sulle barriere architettoniche non esistevano. Gli unici ascensori che esistono al collegio “La vela” sono “incastrati” tra due rampe di scale, completamente inaccessibili a chi ha difficoltà motorie (vedi foto a destra).

“Siamo discriminati dall’università – racconta Antonio, uno dei ragazzi – i servizi sono scarsi e difficili da ottenere. L’autobus infatti funziona a chiamata, si deve avvertire un giorno prima ed è difficile organizzarsi la giornata in anticipo”.

Leonardo, un ragazzo calabrese che usa una sedia a rotelle, è chiaro nello spiegare la sua situazione: “Siamo costretti a vivere su un piano solo, non possiamo nemmeno accedere alle sale studio che stanno al settimo piano. Ci hanno messo dei tavolini nell’atrio che però, essendo un atrio, non è un luogo silenzioso e adatto allo studio. Se tagliano anche il servizio trasporti saremo completamente bloccati qui. La soluzione, comunque, è semplice: potrebbero semplicemente spostarci al collegio Internazionale che è una struttura più nuova, dotata di ascensori e molto più funzionale alle nostre esigenze”.

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Quaranta migranti nigeriani trovano asilo ad Acqualagna /VIDEO http://ifg.uniurb.it/2014/03/31/ducato-online/quaranta-migranti-nigeriani-trovano-asilo-ad-acqualagna-video/60644/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/31/ducato-online/quaranta-migranti-nigeriani-trovano-asilo-ad-acqualagna-video/60644/#comments Mon, 31 Mar 2014 16:45:14 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=60644 URBINO – Sono fuggiti dalla fame e dalla violenza attraversando il deserto e il mare. Nei loro occhi c’è dolore, diffidenza ma anche speranza. Da una settimana, la foresteria della Madonna del Pelingo, ad Acqualagna, ospita un gruppo di quaranta nigeriani salvati dalla flotta di Mare Nostrum, l’operazione congiunta nata per evitare i naufragi dei barconi di migranti. Dopo un passaggio nei centri d’accoglienza siciliani, al collasso dopo l’ultima ondata di sbarchi, il gruppo è stato inviato a Pesaro che, come altre città italiane, si è messa a disposizione per tamponare l’emergenza.

Per loro si prospettava una permanenza all’hotel Astoria, ma alcuni problemi tecnici hanno spinto la Prefettura a cercare un altro alloggio: la Diocesi di Urbino ha messo così a disposizione le stanze del santuario di Acqualagna, a due passi dal parco del Furlo. Ad occuparsi di loro ci sono anche i volontari della cooperativa Labirinto, che hanno avviato una raccolta di vestiti usati per i migranti: scarpe, pantaloni e cinture sono gli articoli più richiesti.

Alcuni di loro indossano i vestiti che avevano al momento della partenza dalle coste della Libia: infradito o pantaloncini che adesso, con il clima più rigido delle colline del Montefeltro, non proteggono dal freddo. Nessuna valigia per questi quaranta uomini, alcuni poco più che maggiorenni, che hanno sfidato le dune e le onde in cerca di un futuro migliore.

Qualcuno chiederà asilo in Italia, perché perseguitato per la sua religione: è il caso di Rufus, 19 anni, sfuggito a un attentato della setta islamista di Boko Haram: “Siamo tutti cristiani cattolici – racconta – nella mia città, Kaduna, una bomba è esplosa in chiesa durante la messa. Mia madre è stata ferita dallo scoppio, mio padre è morto”. Un altro ragazzo, Justice, ha perso entrambi i genitori in un altro attacco: “La mia famiglia è stata uccisa da Boko Haram – spiega – per questo ho lasciato il mio paese”.

Ad Acqualagna, invece, c’è solo pace: rimarranno qui fino a fine giugno, poi saranno trasferiti a Pesaro dove seguiranno corsi per imparare l’italiano, in attesa che l’iter burocratico per i richiedenti asilo faccia il suo corso. Le loro giornate trascorrono tra preghiere e partite a calcio nel campo della chiesa: molti di loro hann0 un passato da calciatori in Africa e adesso cercano una squadra locale dove giocare. Il sogno è diventare professionisti.

Justice, invece, non vuole fare il calciatore: “Voglio diventare un avvocato. Era il mio progetto di vita quando stavo in Nigeria. L’ho promesso ai miei genitori prima che morissero”.

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Google glass, l’informazione cambia. Hernandez: “Vogliamo creare una news app fatta apposta” http://ifg.uniurb.it/2014/03/28/ducato-online/google-glass-linformazione-cambia-hernandez-vogliamo-creare-una-news-app-fatta-apposta/60486/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/28/ducato-online/google-glass-linformazione-cambia-hernandez-vogliamo-creare-una-news-app-fatta-apposta/60486/#comments Fri, 28 Mar 2014 09:24:45 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=60486 Robert Hernandez

Robert Hernandez

Ci sono invenzioni che possono cambiare il mondo. Se ci si riferisce al mondo dell’informazione, i Google glass – occhiali “computerizzati” creati dal colosso di Mountain View – sono una di queste. O almeno di questo è convinto Robert Hernandez, docente alla scuola di giornalismo della University of Southern California ed esperto di informazione digitale, che ha istituito un corso sperimentale chiamato proprio “glass journalism”. Il suo intento è quello di capire, insieme ai suoi studenti, che cosa può cambiare nel giornalismo attraverso l’utilizzo di questo nuovo mezzo.

In Italia, proprio in questi giorni, tutti parlano dei Google glass per l’accordo raggiunto con Luxottica. E chissà che tra qualche anno il sistema non sarà installato su un qualunque paio di occhiali. Per ora, la domanda è questa: che cosa si può fare con i Google glass? Diventeranno uno strumento a servizio dell’informazione come i tablet e gli smartphone?

Abbiamo raggiunto telefonicamente il professor Hernandez per capirne di più.

Professor Hernandez, che cosa insegnerà esattamente al corso di “glass journalism”?
Durante il corso, che inizierà nel semestre autunnale (fine agosto, ndr), non insegnerò niente ma guiderò semplicemente i miei studenti. Lavorerò insieme a loro per capire come utilizzare questo nuovo mezzo, ogni studente ha le sue abilità per sviluppare la disciplina. Ognuno può decidere come sviluppare contenuti con gli occhiali e come raccontare storie. Abbiamo pensato di coinvolgere, oltre agli studenti, anche programmatori e ingegneri informatici.

Tutti in classe avranno il loro paio di Google glass?
Io ne ho un paio già da due anni. Per gli studenti ne avremo sicuramente altri cinque ma ora parlerò direttamente con Google per averne degli altri.

Un modello di Google Glass

Un modello di Google Glass

Siete gli unici ad aver istituito un corso del genere?
Qualcuno ha già usato i Google glass e mostrato come si fa ma noi siamo il primo corso che si pone l’obiettivo di creare una news app pensata per questo dispositivo. I ragazzi mi hanno chiesto di lavorare insieme in estate, sono molto eccitati per la sperimentazione che sarà essenzialmente su due fronti: capire come ottimizzare il ruolo del lettore attraverso i Google glass e creare contenuti giornalistici utilizzando gli occhiali.

Che cosa farete in concreto?
Inizieremo a studiare i contenuti esistenti rendendoli utilizzabili per i glass. Per esempio cercheremo di capire come guardare brevi video, oppure come twittare domande in diretta a un giornalista durante un’intervista. Dopodiché, inizieremo a creare contenuti nuovi fatti apposta. Nel futuro non tutti avranno, per dire, un drone, ma moltissimi avranno i google glass. Noi non sappiamo ancora che potenzialità abbia questo prodotto ma intendiamo scoprirlo.

Secondo lei, come cambierà l’informazione con i Google glass?
Diciamo che i Google glass non sono i Gutenberg  del nuovo millennio, ma credo che ci sia molto potenziale per creare un nuovo giornalismo e noi per la prima volta non vogliamo restare schiacciati dall’innovazione. Quando nel 2007 è stato inventato Twitter nessuno pensava che sarebbe stato un mezzo d’informazione indispensabile per raccontare le primavere arabe. Ecco, prima che i glass diventino un prodotto commerciale, noi vogliamo sapere cosa farci e come. Vogliamo formare il giornalismo sulla piattaforma prima che il prodotto esca.

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Cinema e teatro a Urbino, eventi e spettacoli dal 10 al 16 aprile http://ifg.uniurb.it/2014/03/27/ducato-online/cinema-e-teatro-a-urbino-eventi-e-spettacoli-dal-26-marzo-al-2-aprile/60359/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/27/ducato-online/cinema-e-teatro-a-urbino-eventi-e-spettacoli-dal-26-marzo-al-2-aprile/60359/#comments Thu, 27 Mar 2014 15:46:27 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=60359 [continua a leggere]]]> gran_budapest_hotelURBINO – AL cinema Ducale arriva Divergent, diretto da Neil Burger con protagonisti Shailene Woodley e Theo James, ambientato in un futuro distopico post-apocalittico. La pellicola è la trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo del 2011, scritto da Veronica Roth, primo di una saga costituita da tre libri. L’altro film in programmazione è Gran Budapest Hotel, scritto, diretto e co-prodotto da Wes Anderson, scelto come Film d’apertura della 64esima edizione del Festival internazionale del cinema di Berlino e vincitore del premio della giuria. La pellicola narra la storia di un concierge che, nell’Europa orientale degli anni 20, lotta per salvare un dipinto rinascimentale.

CINEMA

Ducale (0722/320315). Programmazione dal 10 al 16 aprile

Sala 1: Divergent
Un film di Neil Burger. Con Shailene Woodley, Theo James, Ashley Judd, Maggie Q, Kate Winslet

FERIALI spett. UNICO ore 21.00
SABATO ore 20.00 22.30
FESTIVI ore 17.00 20.00 22.30

Sala 2: Grand Budapest Hotel
Un film di Wes Anderson. Con Ralph Fiennes, F. Murray Abraham, Mathieu Amalric, Adrien Brody, Willem Dafoe

FERIALI spett. UNICO ore 21.15
SABATO ore 20.30 22.30
FESTIVI ore 16.30 18.30 20.30 22.30

Nuova Luce (0722/4059). Programmazione dal 26 marzo al 1 aprile

Non buttiamoci giù, un film di Pascal Chaumeil con Pierce Brosnan, Rosamund Pike  Mohammed Ali
Feriali: 21,15
Sabato e domenica: 17,30; 21,15

TEATRO

Sanzio (biglietteria 0722/2281)

Giovedì 27 ore 21
“Rosso” il testo dell’autore americano John Logan messo in scena, nella traduzione di Matteo Colombo, da Ferdinando Bruni e Alejandro Bruni Ocaña, con la direzione di Francesco Frongia

 

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