il Ducato » Francesco Marinelli http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » Francesco Marinelli http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Università: bilancio dei danni del Nevone http://ifg.uniurb.it/2012/04/16/ducato-online/universita-bilancio-dei-danni-del-nevone/30918/ http://ifg.uniurb.it/2012/04/16/ducato-online/universita-bilancio-dei-danni-del-nevone/30918/#comments Mon, 16 Apr 2012 15:36:13 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=30918 [continua a leggere]]]> URBINO – L’amministrazione dell’università Carlo Bo ha fatto il conto delle spese per fronteggiare l’emergenza: in tutto 452.000 euro che, considerando l’Iva, arriveranno a 600.000 euro circa.

LEGGI Ateneo, la neve batte cassa

Strutture Importi stimati
Sede Scienze Motorie 85.000
Edificio prefabbricato Centro medico 20.000
Sede centrale – Rettorato 30.000
Palazzo Albani 55.000
Palazzo Veterani 25.000
Colle Cappuccini 100.000
Facoltà di Giurisprudenza 100.000
Campu E. Mattei 25.000
Palazzo Passionei 2.000
San Girolamo 20.000
Tinteggiatura varie sedi 20.000
Segreteria Scienze Biomolecolari 15.000
Sistemazione grondaie 10.000
Collegi universitari 20.000
Spese per spalamento neve 54.000
Totale 452.000

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La neve batte cassa ma l’Università non aumenterà le tasse http://ifg.uniurb.it/2012/04/16/ducato-online/la-neve-batte-cassa-ma-luniversita-non-aumentera-le-tasse/30898/ http://ifg.uniurb.it/2012/04/16/ducato-online/la-neve-batte-cassa-ma-luniversita-non-aumentera-le-tasse/30898/#comments Mon, 16 Apr 2012 15:13:48 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=30898 TABELLA I danni struttura per struttura]]>

Le attrezzature danneggiate dal crollo del tetto di scienze motorie

URBINO – In tempi di crisi a pagare sono sempre gli stessi. Così si dice. Questa volta però sembra che si possa fare un’eccezione.

L’Università di Urbino ha subìto una serie di danni, a causa della neve, pari a 486.000 euro. “Non un centesimo ricadrà sugli studenti, né sarà aumentato il costo dei servizi universitari”. Così dice Vilberto Stocchi, prorettore allo sviluppo, che ha tra le mani un foglio pieno di voci e di cifre. Cifre che peseranno sulle casse dell’università, considerando che a quel totale bisogna aggiungere l’Iva, arrivando così a 600.000 euro circa.

TABELLA I danni struttura per struttura

La direzione amministrativa dell’ateneo ha iniziato a saldare i primi pagamenti alle imprese private che si sono occupate, già nei giorni del Blizzard, di spalare neve e sgomberare quei mucchi bianchi caduti dall’alto. “Sopra la piscina dell’università (900 metri quadri di copertura), dopo la prima settimana, c’era un metro e sessanta centimetri di neve. Abbiamo agito di prevenzione, fortunatamente, perché poi sarebbe arrivato quel maledetto venerdì. La neve sarebbe raddoppiata e quel tetto crollato dicono gli ingegneri”.

Niente neve in acqua quindi, ma tanta ne è caduta invece nella palestra della sede di scienze motorie in via dell’Annunziata, tra strumenti e apparecchi elettronici per un valore di 350.000 euro. Tutti recuperati e messi in salvo. Tranne il tetto, una costruzione in eternit che qualche preoccupazione l’ha creata. “Abbiamo preso tutte le precauzioni per evitare il contatto con le polveri sottili” afferma Stocchi.

Un tetto costruito negli anni cinquanta che già dieci anni fa aveva subito un trattamento per l’amianto del valore di 200.000 euro. Ora quel tetto non c’è più. “Nel giro di un mese verrà costruita la nuova struttura in metallo da 50-60.000 euro – afferma il prorettore – anche se con l’eternit non ci sono mai stati problemi, neanche durante l’evacuazione del materiale. Tutti gli operai erano protetti da tute e mascherine ad hoc”.

L’elenco dei danni è lungo: il rettorato, i collegi universitari e infiltrazioni varie. Per Palazzo Albani era già stato stanziato un milione di euro per la sua sistemazione, a prescindere dalla neve. Ora si aggiungono altri 40.000 euro per controsoffitti e restauro delle volte.

Dove si prendono i soldi? “Sono abbastanza convinto – dice Stocchi – che di risorse esterne non ne arriveranno, neanche parzialmente, né dal Ministero, né dalla Regione. L’università dovrà farsene carico da sola”. Il prorettore ha pronta nel cassetto della sua scrivania una lettera per il Presidente del Consiglio Mario Monti. In attesa di inviarla e ricevere risposta sostiene che l’università fronteggerà da sola tutte queste spese: “Abbiamo un fondo di riserva, più le voci di bilancio di 200-300.000 euro che ogni anno dedichiamo alle emergenze. Faremo comunque il possibile per avere risorse aggiuntive”.

Se agli studenti non verranno aumentate le tasse e i servizi saranno mantenuti, a rimetterci saranno probabilmente gli investimenti dei prossimi anni. Come ad esempio per la nuova facoltà di Scienze motorie che secondo Stocchi “dovrebbe essere pronta tra 2-3 anni”. Dovrebbe. Gli studenti intanto seguiranno le lezioni di questo secondo semestre nell’aula magna del Nuovo Magistero perché dove andavano prima, il Cinema Ducale, ha subito un crollo; anche lì parte del tetto è venuta giù.

Ora ci saranno tutta una serie di ripristini e sistemazioni: 25.000 euro a Palazzo Veterani, 100.000 euro al Colle dei Cappuccini, 30.000 euro nella sede centrale dove c’è il rettorato. “Dobbiamo mantenere tutti un equilibrio e prenderci le nostre responsabilità. Abbiamo dimostrato in questi anni di saper gestire bene le nostre risorse e così faremo anche in questo caso. I danni non ricadranno sugli studenti”.

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Il ricordo dell’emergenza neve nella mostra dell’Ifg http://ifg.uniurb.it/2012/04/04/ducato-online/il-ricordo-dellemergenza-neve-nella-mostra-dellifg/30464/ http://ifg.uniurb.it/2012/04/04/ducato-online/il-ricordo-dellemergenza-neve-nella-mostra-dellifg/30464/#comments Tue, 03 Apr 2012 23:46:28 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=30464 LO SPECIALE]]>

Un intervento dei Vigili del fuoco su un tetto a Urbino - immagine in mostra al Collegio Raffaello

URBINO – I volti della gente che cercano di buttar giù quella neve davanti al portone, gli alpini lassù sopra i tetti a spalare, una scritta “ti amo” fatta con le dita davanti una vetrina. Urbino è stata per due settimane sotto metri di neve. Il ricordo del nevone del febbraio 2012 sta tutto nella mostra organizzata dall’Istituto per la Formazione al Giornalismo “Passata è la tempesta”.

I praticanti del Ducato hanno raccontato giorno dopo giorno le testimonianze della gente, le emergenze, gli interventi delle forze dell’ordine, scrivendo, informando e scattando foto.

Gli allievi dell’Ifg, il direttore della scuola Gianni Rossetti e la direttrice dell’istituto Lella Mazzoli hanno inaugurato una mostra fotografica che ricorda la città di Urbino e gli eroi di quelle giornate. L’esposizione sarà aperta fino al 25 aprile, visitabile dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 13.30 alle 17.30. Festivi e prefestivi, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.

Presenti al Collegio Raffaello in piazza della Repubblica le autorità locali, il rettore Stefano Pivato e i rappresentanti delle forze dell’ordine, i veri protagonisti di quei giorni con la neve alle ginocchia.

Il rettore Stefano Pivato al taglio del nastro della mostra

Nelle sessanta fotografie selezionate dai due curatori Michele Barone e Davide Caporaletti è rimasta impressionata la paura, il ricordo, di chi temeva di non fuggire dall’inferno bianco. Un racconto fatto di giornalismo e memoria.

In alto nella sala del Collegio un video fa scorrere altre immagini, tante ne sono state scattate da chi quelle settimane le ha vissute per la strada. Se ne vedono di chiare alla luce del sole, ammantate di grigio perché scattate dall’alto dei monti, o con le luci della piazza, di notte, quando il centro era chiuso anche ai cittadini.

“Prima che nevicasse, sotto quei giorni, mi telefonò Tonino Guerra – ricorda il rettore Stefano Pivato – mi disse che da lui già nevicava e che anche io avrei sentito il rumore della neve. Non ci avevo mai pensato, al rumore della neve”.

Le immagini, disposte in una struttura esagonale con un dentro e un fuori, ricordano tutti i momenti di quelle lunghe giornate. Quelle case lontane e isolate, i “bromboli” che ondeggiavano dai tetti, fino al pupazzo di neve di Via Stretta.

“Una città unita, il lavoro, la fatica, tutti insieme – questo il pensiero del vice prefetto Paolo de Biagi – che ci ha tenuto a ringraziare tutti i volontari e le forze dell’ordine, anche voi giornalisti, che avete raccontato in modo professionale la cronaca di quelle giornate”.

Immagini che scorrono, nella sala del secondo piano, in un video che fa rivivere quei momenti con gli occhi di chi ha visto da vicino una donna partorire nel giorno in cui è arrivato il blizzard. Il successo per la nascita di una nuova vita: Nica, la figlia della tempesta. Per arrivare da lei c’erano tre metri di muro bianco. Ci hanno messo una gornata intera i carabinieri i vigili del fuoco e i giornalisti del Ducato.

Un racconto a volte faticoso, cercando di mettere in pratica quei piccoli grandi insegnamenti che, così si dice, “un giorno vi serviranno”. Come nell’emergenza neve.

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Ersu unico, battaglia politica o economica: Regione contro territori http://ifg.uniurb.it/2012/03/26/ducato-online/ersu-unico-battaglia-politica-o-ragioni-economiche-regione-contro-territori/29560/ http://ifg.uniurb.it/2012/03/26/ducato-online/ersu-unico-battaglia-politica-o-ragioni-economiche-regione-contro-territori/29560/#comments Mon, 26 Mar 2012 17:09:44 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=29560

Giancarlo Sacchi, direttore Ersu

URBINO – Non sono possibili mediazioni sulla questione dell’Ersu, o verrà accentrato o rimarrà così com’è, un ente autonomo gestito da ogni singolo ateneo, sembra di capire infatti che proposte alternative, a metà strada tra le due posizioni, non ce ne saranno. Domani il consiglio della Regione Marche deciderà sulla proposta di legge n. 145/2011 che prevede la modifica di gestione dell’Ente regionale allo studio.

Da una parte la proposta di legge appoggiata anche dal Presidente Gian Mario Spacca, dall’altra i sindaci delle città universitarie e i presidenti Ersu che lamentano la perdita di autonomia nella gestione delle risorse e, dunque, un venir meno dei servizi per il diritto allo studio degli studenti.

Prima di riprendere l’idea di un accentramento la Giunta regionale aveva offerto ai Comuni la gestione autonoma dell’ente, a loro spese. Ma, data la situazione delle amministrazioni locali, i sindaci hanno gentilmente declinato. Quindi la palla è tornata alla Regione, che è l’ente che mette i soldi e che quindi decide di avocare a sé la gestione.

Da qui le accuse del Presidente dell’Ersu Urbino, Giancarlo Sacchi, che vede la questione come “tutta politica”: burocrazia centrale e gerarchia decisionale da parte della Regione. “Se passerà la proposta tutto sarà deciso ad Ancona e dagli anconetani”.

AUDIO – Ascolta l’intervista a Giancarlo Sacchi

“Si va verso una soluzione che demolisce – continua Sacchi – quanto di buono fatto in questi anni. Non solo per il mondo universitario, anche per la città stessa e il suo tessuto economico-sociale.

Ma i tempi si allungano e domani potrebbe ancora esserci una fumata nera: “La commissione che sta seguendo la proposta di legge non ha ancora ultimato il documento – afferma l’assessore regionale con delega al diritto allo studio Marco Luchetti – immagino ci vorranno altre sedute prima di arrivare a una decisione.

AUDIO – Ascolta l’intervista a Marco Luchetti

“Le ragioni di fondo – assicura l’assessore Luchetti – sono esclusivamente economiche” i fondi ministeriali sono passati negli ultimi anni da 256 milioni di euro a 125 milioni di euro. “Le risorse per il diritto allo studio sono diminuite e dobbiamo razionalizzare le spese distribuendo in modo equo a tutti gli atenei i fondi regionali”

La proposta di legge appoggiata dalla maggioranza, nonostante divisioni interne e qualche distinguo, prevede la creazione di un Ersu centralizzato, gestito dalla Regione, composto da quattro direttori generali nominati dalla giunta, senza la presenza di una consulta.

Da qui le proteste del presidente dell’Ersu di Urbino Giancarlo Sacchi che sottolinea: “Tutto verrà burocratizzato in forma gerarchica. Sarà soltanto una questione politica di persone che non vivono e conoscono ogni singola realtà”.

Verrà meno il dialogo con una consulta, sostituita con un consiglio guidato dai sindaci delle città e i rappresentanti degli studenti. “Il rapporto con il territorio e gli studenti non verrà mai meno”, assicura Luchetti.

In effetti, Urbino sembra essere l’ateneo che da questo decentramento possa perderci di più. Insieme a Camerino ricevevano le quote maggiori dai fondi regionali, proprio per il loro connubio con il territorio, in particolare per l’accoglienza degli studenti. Sottolinea il Presidente dell’Ersu: “Si avrà un gran ridimensionamento di tutte le attività extra-didattiche e istituzionali che penalizzerà, a livello economico, il nostro territorio.

Il consiglio regionale deciderà se portare avanti la proposta di legge oppure decidere di riorganizzare gli enti e le risorse a disposizione della Regione senza accentrare la struttura. Domani l’ardua sentenza.

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http://ifg.uniurb.it/2012/03/26/ducato-online/ersu-unico-battaglia-politica-o-ragioni-economiche-regione-contro-territori/29560/feed/ 0 Domani il Consiglio regionale deciderà sulla proposta di legge che promuove l'accentramento della gestione dell'Ente regionale allo studio, anche se con tutta probabilità il voto slitterà. Gli atenei e i sindaci si oppongono, Domani il Consiglio regionale deciderà sulla proposta di legge che promuove l'accentramento della gestione dell'Ente regionale allo studio, anche se con tutta probabilità il voto slitterà. Gli atenei e i sindaci si oppongono, a rischio servizi e strutture per gli studenti il Ducato no
Morte Tonino Guerra, Corbucci: “Legato alla nostra città, ne sentiremo la mancanza” http://ifg.uniurb.it/2012/03/21/ducato-notizie-informazione/morte-tonino-guerra-corbucci-legato-alla-nostra-citta-ne-sentiremo-la-mancanza/29210/ http://ifg.uniurb.it/2012/03/21/ducato-notizie-informazione/morte-tonino-guerra-corbucci-legato-alla-nostra-citta-ne-sentiremo-la-mancanza/29210/#comments Wed, 21 Mar 2012 12:47:38 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=29210 [continua a leggere]]]> Urbino – “La morte di Tonino Guerra è una grave perdita per la cultura italiana e non solo. Guerra aveva studiato a Urbino ed era rimasto molto legato alla nostra città e al territorio. Ogni incontro con lui era sempre stimolante”.

Con queste parole il sindaco di Urbino Franco Corbucci ricorda il poeta e sceneggiatore Tonino Guerra, morto questa mattina all’età di 92 anni nella sua casa di Santarcangelo di Romagna.

“Il suo modo di esprimersi, poetico e ricco di immaginazione – dice Corbucci – era in grado di coinvolgere emotivamente ogni persona che assisteva a un suo discorso. Ne sentiremo la mancanza”.

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E’ morto Tonino Guerra, poeta del Montefeltro http://ifg.uniurb.it/2012/03/21/ducato-online/e-morto-tonino-guerra-poeta-del-montefeltro/29136/ http://ifg.uniurb.it/2012/03/21/ducato-online/e-morto-tonino-guerra-poeta-del-montefeltro/29136/#comments Wed, 21 Mar 2012 11:27:31 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=29136 L'INTERVISTA AL DUCATO Quei pensieri di Guerra]]>

La laurea ad honorem a Urbino - Foto di Paolo Bianchi

URBINO – Il poeta e sceneggiatore Tonino Guerra, 92 anni compiuti quattro giorni fa, è morto questa mattina nella sua Sant’Arcangelo di Romagna in Provincia di Rimini. La notizia arriva dall’Istituto di Cultura italiana a Mosca .

Sul sito della Provincia di Rimini sono apparse questa mattina le parole di sua moglie Lora e di suo figlio Andrea: “Alle 8.30 della mattina del 21 marzo 2012, in Piazza Ganganelli, a Santarcangelo, nella casa di Tonino Guerra è entrato il silenzio”.

Nato nel 1920, Guerra si era laureato a Urbino in Pedagogia nel 1945. Cinquant’anni dopo, nel 2005, il conferimento della laurea honoris causa in Lettere. Poi, nel 2010, un altro riconoscimento dedicatogli dalla città ducale: l’Accademia di Belle Arti di Urbino gli assegnò il premio “Il sogno di Piero”, poi l’allestimento dell’Accademia Raffaello per i suoi 90 anni della mostra “Tonino Guerra ospite di Raffaello a Urbino”. Aveva scelto come dimora Pennabilli, nel Montefeltro, ma ha deciso di morire in Romagna, a Santarcangelo, là dove il suo viaggio era cominciato.

“Le poesie di Guerra non si leggono. Si fanno sentire, come fossero scene di un film”, così lo ricorda  Stefano Pivato, rettore dell’Università di Urbino che ha diffuso un comunicato in cui ricorda lo stretto rapporto fra il poeta e l’Università. Proprio Urbino ispirò la sua  prima raccolta poetica, “I scarabocc”, a cui  Carlo Bo dedicò la prefazione.

Si unisce al cordoglio anche il Presidente della Provincia di Pesaro e Urbino Matteo Ricci: “Era capace di trasportare nel suo mondo incantato chiunque incontrasse sul suo cammino. E’ stato un maestro di sogni e fantasia. Tonino Guerra aveva l’umiltà dei grandi – prosegue Ricci – la giovialità, la capacità di vedere nell’altro un’occasione di arricchimento umano. Ci ha insegnato a recuperare lo stupore dei bambini, restando al tempo stesso consapevole del passare degli anni. A nome mio personale e di tutta la comunità provinciale rivolgo ai familiari le più sentite condoglianze”.

A queste parole si aggiungo quelle del Sindaco di Urbino Franco Corbucci: “La morte di Tonino Guerra è una grave perdita per la cultura italiana e non solo. Guerra aveva studiato a Urbino ed era rimasto molto legato alla nostra città e al territorio.Ogni incontro con lui era sempre stimolante. Il suo modo di esprimersi, poetico e ricco diimmaginazione, era in grado di coinvolgere emotivamente ogni persona che assisteva aun suo discorso. Ne sentiremo la mancanza”.

Il video della cerimonia in occasione del conferimento a Guerra del premio “Il sogno di piero”
Il Servizio di Inside Art

di Camilla Mozzetti
Intervista di Maurizio Zuccari

Clicca qui per vedere il video incorporato.

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Università, uno ‘spazio in progress’ per le associazioni http://ifg.uniurb.it/2012/03/20/ducato-online/universita-uno-spazio-in-progress-per-le-associazioni/29092/ http://ifg.uniurb.it/2012/03/20/ducato-online/universita-uno-spazio-in-progress-per-le-associazioni/29092/#comments Tue, 20 Mar 2012 18:14:08 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=29092 URBINO – Un passo avanti, insieme, per trovare una soluzione sulla questione degli spazi dell’Ateneo. Si sono lasciati con l’idea di uno ‘spazio in progress’ come luogo che rappresenti tutti senza strutture rigide. Da una parte l’Università, dall’altra i rappresentanti delle associazioni studentesche.

Il dibattito nato nella “Conferenza per gli spazi autogestiti”, organizzata oggi dall’amministrazione universitaria all’ex Nuovo Magistero di Urbino, ha rappresentato la prima mossa verso la soluzione di un problema molto sentito dal mondo delle associazioni studentesche.

Assente il rettore Stefano Pivato, atteso da tutti gli universitari accorsi per dibattere e trovare una soluzione dopo lo sgombero dell’aula C1 autogestita avvenuto a febbraio. A rappresentare le ragioni dell’università c’era Nicola Giannelli, delegato rettorale per i rapporti con gli studenti. Nella platea le diverse associazioni studentesche e quanti non si sentono affiliati a nessuna di esse.

La questione presenta diversi aspetti problematici, anche quelli più inaspettati. Oltre alle regole e all’illegittimità ribadita dal delegato rettorale, la questione di fondo appartiene agli studenti stessi: volontà diverse, difficili da conciliare in uno spazio unico. Il dibattito è molto animato, emergono diverse visioni di pensiero, anche politiche. C’è chi chiede uno spazio per ogni associazione e chi chiede di utilizzare al meglio un unico luogo che permetta a tutti di dar vita ad iniziative.

Il delegato Giannelli nel mediare le diverse posizioni ribadisce: “Dobbiamo pensare a un luogo come bene comune e mettere da parte l’idea di possesso. E tenere a mente che l’accesso alle strutture universitarie non può essere illimitato, senza regole”. Presente anche il direttore dell’Ersu Massimo Fortini, anche lui disponibile a venire incontro alle richiesti degli studenti: “Siamo disponibili a mettere a loro disposizione le nostre strutture”.

Un dialogo vero, tutti cercano di fare un passo verso la mediazione, tra le regole del mondo universitario e quelli che gli studenti chiamano i loro “bisogni”. Poi il clima si surriscalda, ogni associazione rivendica i propri meriti, nella gestione dell’ormai ex C1 autogestita, e critica le mosse degli altri. Tutti però sono convinti di una cosa e rivolgendosi al delegato lo esortano: “Credete nella nostra capacità di autogestirci”. E poi si torna a parlare di C1, una ferita ancora viva: “Con la sua chiusura l’Università ha voluto rompere con una parte importante degli studenti”.

E’ proprio l’associazionismo a rappresentare il principale problema per alcuni dei presenti: “Un luogo può essere veramente libero se lasciato a disposizione del singolo, non dei gruppi organizzati” è quanto lamenta qualcuno che non porta ‘etichette’ di nessun gruppo. L’aula C1 in particolare era considerata uno spazio gestito solo dalle associazioni, non aperto a tutti.

Una soluzione, probabilmente, si troverà. Giannelli ha ripetuto più volte la volontà dell’amministrazione di trovare una mediazione, anche per far conciliare le richieste delle diverse anime del movimento studentesco.

I dibattiti proseguiranno, intanto il delegato rettorale porterà i punti segnati sul taccuino all’amministrazione e al rettore, ribandendo il punto da cui bisogna partire: “Nessun pregiudizio. Incontriamoci con regolarità, di volta in volta proveremo ad autogestirci. L’importante è che facciate prevalere l’idea del bene comune”.

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Aula C1, 250 euro il ‘riscatto’ per il materiale. Pivato: “disposti a compromesso” http://ifg.uniurb.it/2012/03/20/ducato-online/aula-c1-250-euro-il-riscatto-per-il-materiale-pivato-disposti-a-compromesso/28986/ http://ifg.uniurb.it/2012/03/20/ducato-online/aula-c1-250-euro-il-riscatto-per-il-materiale-pivato-disposti-a-compromesso/28986/#comments Tue, 20 Mar 2012 13:48:59 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=28986

Una mano di bianco all'aula C1 dopo lo sgombero

URBINO – Dopo la beffa anche il danno. Per recuperare il materiale sequestrato con lo sgombero della ex aula C1 autogestita i collettivi che l’avevano occupata dovranno pagare 250 euro. Così dicono i ragazzi dell’associazione studentesca. Lo sgombero, avvenuto a febbraio durante l’emergenza neve, era stato disposto dall’amministrazione universitaria. Gli occupanti hanno trovato chiusa l’aula C1 quando l’università ha riaperto le porte,  il materiale di associazioni e collettivi è stato portato in un magazzino “non meglio precisato”, dicono gli studenti. Per recuperarlo bisogna chiamare i numeri affissi sulla porta della C1.

A telefonare è stata per prima Pantarei, l’associazione che si occupa della tutela degli studenti disabili a Urbino. Nella C1 era custodito del materiale per la lettura del Braille (il sistema di scrittura per non vedenti) necessario al secondo corso studentesco. Per riprenderselo però bisogna, così dicono all’università pagare il deposito. Da qui le proteste degli studenti che accusano: “Si sta di fatto impedendo lo svolgimento di un’attività”. Oltre al materiale di Pantarei in questo magazzino sono finiti i libri, le riviste e i volantini degli anni del collettivo. “Il nostro materiale non è stato sottoposto a nessun sequestro giudiziario – scrivono in un comunicato gli studenti – quindi non vediamo perché dovremmo pagare un deposito voluto dall’Università.

Il rettore Stefano Pivato: “Per far cessare ogni polemica siamo disposti a trovare un compromesso, senza che i ragazzi paghino i 250 euro. Anche se – continua il rettore – sarebbe legittimo chiedere quei soldi in quanto corrispondono alla cifra che abbiamo dovuto versare alla ditta che si è occupata dello spostamento del materiale dalla C1 al deposito. L’Università ha inviato due lettere al collettivo chiedendo che quelle cose fossero portate via. Non è un caso che questo comunicato sia uscito oggi, a poche ore dalla conferenza sugli spazi di Ateneo. Perché non ci hanno contattato prima?”.

Oggi pomeriggio il Delegato rettorale Nicola Giannelli incontrerà gli studenti alle 15 nella Sala Tesi dell’Area Scientifico Didattica “Paolo Volponi” per la conferenza in cui si discuterà l’utilizzo degli spazi universitari.

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Cagli, arrestato Luchetti. Medici cauti ma ottimisti su Andrea http://ifg.uniurb.it/2012/03/19/ducato-online/cagli-arrestato-luchetti-medici-cauti-ma-ottimisti-su-andrea/28910/ http://ifg.uniurb.it/2012/03/19/ducato-online/cagli-arrestato-luchetti-medici-cauti-ma-ottimisti-su-andrea/28910/#comments Mon, 19 Mar 2012 18:36:59 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=28910 URBINO – La prognosi è ancora riservata, ma i medici sono cautamente ottimisti. Andrea Toccaceli – la ragazza di 18 anni ricoverata da ieri mattina all’ospedale Torrette di Ancona dopo essere stata picchiata e buttata giù da un viadotto all’altezza di Fossombrone dall’ex fidanzato – è ancora in coma traumatologico.

I medici si esprimeranno nell’arco delle prossime 48 ore. “Speriamo di ricevere presto buone notizie”, ha detto il capitano dei carabinieri di Fano Giovanni Cosimo Petese.

Intanto è stato disposto l’arresto di Saimo Luchetti 23 anni. Le accuse sono tentato omicidio e sequestro di persona. La decisione è arrivata sulla base dei rilevamenti acquisiti sotto il viadotto, degli interrogatori di amiche e familiari, dalle telefonate e dai messaggi acquisiti nell’indagine.

Secondo la ricostruzione dei carabineri, dopo una lite Luchetti ha picchiato la ragazza con una “furia di livello levato”. Poi l’ha trascinata in macchina e “con ogni probabilità” l’ha buttata giù dal guardrail, prima di buttarsi anche lui.

Determinante nella decisione dell’arresto la testimonianza di una donna che ha visto il ragazzo mettersi in macchina dopo aver sentito le urla nell’androne di casa della ragazza. Anche Luchetti, ricoverato al Torrette, ha una prognosi di sessanta giorni e, dice sempre Petese, “è in condizione di essere interrogato per la convalida di fermo, lo faremo nei prossimi giorni”.

 

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Cagli, i medici cautamente ottimisti su condizioni di Andrea http://ifg.uniurb.it/2012/03/19/ducato-notizie-informazione/cagli-i-medici-cautamente-ottimisti-sulle-condizioni-di-andrea/28894/ http://ifg.uniurb.it/2012/03/19/ducato-notizie-informazione/cagli-i-medici-cautamente-ottimisti-sulle-condizioni-di-andrea/28894/#comments Mon, 19 Mar 2012 18:30:30 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=28894 [continua a leggere]]]> URBINO – La prognosi è ancora riservata, ma i medici sono cautamente ottimisti. Andrea Toccaceli – la ragazza di 18 anni ricoverata da ieri mattina all’ospedale Torrette di Ancona dopo essere stata picchiata e buttata giù da un viadotto all’altezza di Fossombrone dall’ex fidanzato – è ancora in coma traumatologico. I medici si esprimeranno nell’arco delle prossime 48 ore. “Speriamo di ricevere presto buone notizie”, ha detto il capitano dei carabinieri di Fano Giovanni Cosimo Petese.

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