il Ducato » Giovanna Olita http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » Giovanna Olita http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Massarenti: “Politica usi cultura e competenze come motore per lo sviluppo” http://ifg.uniurb.it/2014/04/27/ducato-online/massarenti-politica-usi-cultura-e-competenze-come-motore-per-lo-sviluppo/62126/ http://ifg.uniurb.it/2014/04/27/ducato-online/massarenti-politica-usi-cultura-e-competenze-come-motore-per-lo-sviluppo/62126/#comments Sun, 27 Apr 2014 10:34:08 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=62126 Armando Massarenti

Armando Massarenti

URBINO – “Un giornalista o è un giornalista culturale o non è un giornalista”: la pensa così Armando Massarenti, responsabile della Domenica del Sole 24 Ore e promotore del Manifesto per la cultura pubblicato nel 2012. La giornata conclusiva del Festival si apre con una riflessione sul ruolo dell’intellettuale e sullo spazio che i media riservano alle notizie che non sono di stretta attualità.

“Ogni giorno i temi più interessanti che meriterebbero un maggior approfondimento devono competere con le notizie dell’ultim’ora – sostiene Massarenti – e inevitabilmente perdono la loro battaglia e vengono relegati in confini sempre più stretti“.

Il giornalista fa una riflessione sul rapporto tra la cultura e la crescita del Paese. Per far ripartire l’economia italiana non è più possibile separare la politica dalla cultura. Quest’ultima deve entrare nelle istituzioni ed essere il vero motore dello sviluppo. “Noi non abbiamo una Royal Academy in grado di influenzare le decisioni dello Stato, anzi, le nostre rappresentanze politiche sono convinte di poter fare a meno di competenze precise e scientifiche delle materie di cui si occupano”. Secondo Massarenti il Senato, ad esempio, dovrebbe essere riabilitato diventando contenitore di competenze e conoscenze.

Sono due le chiavi per ripartire: imparare a usare bene la lingua, soprattutto quella scritta e a servirsi della logica. Ecco le basi per formare la capacità critica dei cittadini che però, sempre più spesso, manca a chi ci governa. “Viva i filosofi dentro le nostre istituzioni” è con questo motto che Massarenti saluta il Festival del giornalismo culturale.

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La voce di Anna Maria Chiuri conquista il teatro Sanzio al festival di Urbino http://ifg.uniurb.it/2014/04/27/ducato-online/la-voce-di-anna-maria-chiuri-conquista-il-teatro-sanzio-al-festival-di-urbino/62093/ http://ifg.uniurb.it/2014/04/27/ducato-online/la-voce-di-anna-maria-chiuri-conquista-il-teatro-sanzio-al-festival-di-urbino/62093/#comments Sun, 27 Apr 2014 08:07:31 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=62093 URBINO – Ironica, coinvolgente e carismatica: è la voce di Anna Maria Chiuri a chiudere la seconda giornata del Festival del giornalismo culturale. Il mezzosoprano ha incantato per più di un’ora la platea del teatro Sanzio esibendosi in dieci brani. Da Wagner a Rossini, passando per Ramirez e Montsalvatge.

Un’interpretazione non convenzionale quella della Chiuri che ha scelto di introdurre ogni pezzo raccontando al pubblico aneddoti e curiosità dell’autore e della melodia. Al termine del concerto non è mancato il bis e un applauso lungo dieci minuti.

LE FOTO DEL CONCERTO

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Speciale Sport – Verso i mondiali: il cammino di avvicinamento al Brasile http://ifg.uniurb.it/2014/04/16/ducato-online/speciale-sport-verso-i-mondiali-il-cammino-di-avvicinamento-al-brasile/61392/ http://ifg.uniurb.it/2014/04/16/ducato-online/speciale-sport-verso-i-mondiali-il-cammino-di-avvicinamento-al-brasile/61392/#comments Wed, 16 Apr 2014 08:30:38 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=61392 [continua a leggere]]]> URBINO – Mancano due mesi ai mondiali brasiliani e la febbre calcistica inizia a salire tra gli appassionati di tutto il mondo. Ma il mondiale non è solo un evento sportivo. Dal momento dell’assegnazione dell’evento in Brasile ci sono state contestazioni, scontri e polemiche. Sport, economia e politica si intrecciano come non mai in occasione di questi eventi.

Il primo aspetto da considerare è sicuramente quello strettamente agonistico. Il pensiero principale di tutti i tifosi italiani è sapere cosa potrà fare la nazionale allenata da Cesare Prandelli. E le domande si concentrano ora anche sulle convocazioni, con tanti dubbi sugli attaccanti che il tecnico porterà con sé in Brasile. Per capire quali sono le speranze azzurre ma anche le favorite della competizione ospite in studio Filippo Corsini, conduttore dello storico programma radiofonico ‘Tutto il calcio minuto per minuto’.

Altro argomento di discussione riguarda i ritardi nella costruzione degli stadi. Ben 4 dei 12 previsti non sono ancora pronti e si teme che non verranno consegnati in tempo. Inoltre, in molti parlano del pericolo sicurezza e anche la presidente brasiliana Dilma Roussef ha detto che potrebbe “non partecipare alla cerimonia d’apertura per paura di creare dissidi”. A commentare la situazione in Brasile c’è Gustavo Westmann, funzionario dell’ambasciata brasiliana a Roma.

In studio Marisa Labanca e Mario Marcis

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Processo Annibali, 20 anni a Luca Varani. La difesa: “Ricorreremo in appello” http://ifg.uniurb.it/2014/03/31/ducato-online/processo-annibali-20-anni-a-varani-la-difesa-ricorreremo-in-appello/60595/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/31/ducato-online/processo-annibali-20-anni-a-varani-la-difesa-ricorreremo-in-appello/60595/#comments Mon, 31 Mar 2014 17:00:20 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=60595 VIDEO Lucia: "Non provo rabbia, voglio vivere una vita felice LIVETWEETING La diretta del processo]]> PESARO – La sentenza è arrivata ed è stata accolta da un lungo applauso. Chi ha aspettato tutto il giorno fuori dalla porta dell’aula del Tribunale di Pesaro non è riuscito a trattenere la soddisfazione quando il procuratore, Manfredi Palumbo, ha annunciato la decisione del giudice di condannare a 20 anni Luca Varani e a 14 Altistin Precetaj e Rubin Ago Talaban. Secondo il giudice Maurizio Di Palma questo è il prezzo che devono pagare il 36enne pesarese e i due albanesi, esecutori materiali, per l’aggressione a Lucia Annibali, l’avvocatessa urbinate sfregiata con l’acido il 16 aprile 2013 nella sua casa di via Rossi, a Pesaro.

Le pene sono scontate di un terzo, perché i processo è stato celebrato con rito abbreviato. Il giudice ha accolto la richiesta del pm Monica Garulli per la condanna di Varani, accusato di tentato omicidio, riferito alla manomissione delle manopole del gas in casa di Lucia Annibali, stalking e lesioni gravissime. Diminuita invece di quattro anni la pena per i due esecutori materiali perché, secondo il giudice, non potevano sapere che Varani perseguitava l’avvocatessa da tempo.

“Sono soddisfatta –  ha commentato con serenità Lucia Annibali – ma niente ripagherà me e la mia famiglia per quello che è successo”. Niente, nemmeno il risarcimento stabilito dal gip: 800 mila euro a Lucia e 75 mila ad ogni membro della sua famiglia.

Come per tutte le altre udienze, Lucia Annibali è arrivata in tribunale poco prima delle 9.30, a bordo di un furgoncino, accompagnata dalla sua famiglia. Luca Varani è arrivato dopo, alcuni amici lo attendevano fuori dal Palazzo di giustizia e lo hanno salutato chiamandolo con uno dei suoi soprannomi. “Ciao ragazzi” è stata la sua veloce risposta. In aula anche Talaban, mentre era di nuovo assente Precetaj. Durante l’udienza Lucia è uscita due volte dalla stanza per concedersi una pausa caffè, in compagnia delle sue amiche. Insieme a loro una scorta di Carabinieri che ha tenuto lontano i giornalisti, con cui l’avvocatessa ha voluto parlare soltanto a fine giornata, in una conferenza stampa. In tribunale anche oggi, come per tutte le altre udienze, c’erano le donne dell’UDI, unione donne italiane, per sostenere Lucia.

La sentenza è stata data alle 18.20, dopo un’ora di camera di consiglio arrivata in seguito alle repliche del pm Monica Garulli, della parte civile e delle due difese. Ma a tener banco per tutta la mattinata è stata la questione dell’orologio, un colpo di scena che per qualche minuto ha fatto calare un velo di incertezza sull’esito del processo. Un ‘giallo che però si è subito risolto. L’orologio appare in una fotografia, scattata in casa al momento del sopralluogo delle forze dell’ordine e proiettata in aula durante l’udienza. In un primo momento la Annibali non lo aveva riconosciuto e questo aveva fatto sospettare la possibilità di errori e omissioni al momento del repertamento delle prove. “La foto era lontana e, a causa dei problemi agli occhi provocati dall’acido, Lucia non lo aveva visto bene –  ha spiegato ai giornalisti il difensore Francesco Coli –  gli avvocati della difesa hanno chiesto al gip di mettere a verbale le sue dichiarazioni. Poi, durante la pausa, ha guardato meglio quella fotografia e ha chiarito che l’orologio era il suo”. La questione si è risolta definitivamente quando i genitori dell’avvocatessa lo hanno portato in aula, in modo da poterlo confrontare con quello della foto. “Non esiste nessun giallo – ha concluso Coli – e il giudice non ne ha tenuto conto nella sua decisione”.

Quello dell’orologio è stato solo l’ultimo di una serie di episodi che hanno reso questo processo molto complicato come ha dichiarato l’avvocato Coli dopo la lettura della sentenza: “È stato un processo molto difficile perché non c’erano testimoni che avessero visto il fatto”.

Ora si andrà al secondo grado di giudizio, come hanno detto i difensori di Varani che avevano chiesto la piena assoluzione per due accuse è sostenuto la non sussistenza per quella di tentato omicidio. “È una vergogna” –  ha urlato qualcuno dei presenti all’uscita dal’aula degli avvocati della difesa e commentando le dichiarazioni di volere continuare a difendere Varani fino alla Cassazione. “L’avvocato della difesa difende il giusto processo e non i reati– ha replicato uno dei due legali di Varani, Francesco Maisano – ci vediamo ad Ancona e poi a Roma”. “Ricorreremo sicuramente in appello –ha incalzato l’altro avvocato, Roberto Brunelli – questa è una sentenza che non ha precedenti nel nostro ordinamento”.

 

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Lucia Annibali dopo la sentenza: “Non provo rabbia, voglio vivere una vita felice” /VIDEO http://ifg.uniurb.it/2014/03/30/ducato-online/lucia-annibali-dopo-la-sentenza-non-provo-rabbia-voglio-vivere-una-vita-felice/60590/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/30/ducato-online/lucia-annibali-dopo-la-sentenza-non-provo-rabbia-voglio-vivere-una-vita-felice/60590/#comments Sat, 29 Mar 2014 22:03:02 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=60590 annibaliPESARO – “Finalmente io e la mia famiglia torniamo a respirare”. Lo ha detto con gli occhi lucidi di commozione Lucia Annibali, una volta seduta davanti ai giornalisti per la conferenza stampa di chiusura del processo. Al termine di otto ore di udienza, quando il giudice ha emesso la sentenza di condanna: 20 anni per il suo ex fidanzato, Luca Varani, 14 per entrambi gli esecutori materiali dell’aggressione.

“C’è sicuramente la soddisfazione, ma anche la tristezza – continua l’avvocatessa – non c’era bisogno di arrivare a tanto” e porta le mani al volto, fronteggiando le domande dei giornalisti che aveva preferito evitare fino all’ultimo. “È giusto che chi ha commesso questo scempio sia punito e nel modo in cui la giustizia e il giudice hanno ritenuto adeguato, ma l’importante è che io e la mia famiglia stiamo bene. Il resto è un premio al lavoro che è stato fatto per arrivare alla condanna. Il mio incubo è finito un anno fa”. Lucia si riferisce ai momenti dopo le prime operazioni chirurgiche: il primo quando ha riacquistato la vista e l’altro quando è riuscita a rimettersi in piedi.

La Annibali si fa forza e guarda avanti. “A breve –dice- dovrò sottopormi a un altro intervento per ricostruire al massimo il mio viso. Per il futuro voglio vivere una vita che mi renda felice, serena, poi pian piano maturerò le mie scelte. Finora non ho avuto molto tempo per pensare a me stessa e per godermi questa vita riconquistata”.

Una vita distrutta lo scorso aprile quando un estraneo incappucciato era uscito dalla sua porta di casa, aggredendola con l’acido. Poi la scoperta che il mandante poteva essere l’uomo che una volta lei amava. Eppure l’avvocatessa ha detto di provare solo sentimenti positivi, anche verso Luca Varani: “Non provo né rabbia né rancore, l’ustione mi ha insegnato a essere ottimista, perché quando ti tolgono tutto la vita ha un sapore diverso”.

Un processo senza testimoni che è andato avanti per circa un mese e che Francesco Coli, avvocato della famiglia Annibali, ha definito “particolarmente difficile, perché in concreto prove, confessioni, persone che potessero avere visto quel gesto non c’erano”. L’avvocato ha sottolineato anche come tutto fosse ulteriormente complicato dal fatto che “due imputati si sono sempre avvalsi della facoltà di non rispondere e l’altro ha sempre negato tutto – riferendosi a Luca Varani – e quando ha ammesso l’indispensabile lo ha fatto con meccanismi che cercavano di sviare l’accusa”.

Oltre alle condanne penali, il giudice ha stabilito anche un risarcimento economico. “I danni – ha dichiarato Coli – saranno liquidati definitivamente in una sentenza civile che inizierà dopo quella penale. Per il momento 800 mila euro di provvisionale per Lucia e 75 mila per ciascuno dei familiari. Il problema – conclude l’avvocato – è che Varani questi soldi non li ha e tantomeno gli albanesi”.

Un indennizzo quindi non solo per Lucia ma anche per i suoi familiari che hanno vissuto con lei il dramma. “Non c’è niente che potrà ripagare me la mia famiglia e le persone che mi vogliono bene per il dolore che abbiamo vissuto – ha dichiarato Lucia- mi sono fatta forza anche e soprattutto per loro, per non farli travolgere da questo dramma. Mi hanno dato molto sostegno e aiutata anche i medici dell’ospedale di Parma”.

Chiusa la conferenza stampa, Lucia guarda a sinistra e incontra i visi delle amiche che hanno trascorso tutta la giornata con lei, sostenendola e condividendo ogni istante dell’attesa. Un sorriso lei, qualche lacrima loro. L’avvocatessa se ne va, come ha detto lei stessa, a cena con gli amici: “A casa”.

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Processo Annibali, 20 anni a Luca Varani, 14 agli esecutori / VIDEO http://ifg.uniurb.it/2014/03/29/ducato-online/processo-annibali-oggi-la-sentenza-livetweeting/60523/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/29/ducato-online/processo-annibali-oggi-la-sentenza-livetweeting/60523/#comments Sat, 29 Mar 2014 07:43:49 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=60523 VIDEO L'ex fidanzato condannato per lesioni, stalking e tentato omicidio dell'avvocatessa; 14 anni Rubin Ago Talaban e Altistin Precetaj, accusati a vario titolo di averla sfregiato con l'acido nell'aprile 2013 a Pesaro. La sentenza ha accolto le richieste del pm per Varani, mentre ha ridotto la condanna chiesta per gli esecutori di quattro anni
LEGGI Lucia: "Non provo rabbia, voglio vivere una vita felice]]>
L'arrivo di Luca Varani al tribunale / 29 marzo 2014

L’arrivo di Luca Varani al tribunale / 29 marzo 2014

PESARO – È stato condannato a 20 anni di carcere Luca Varani, e a 14 ciascuno Rubin Ago Talaban Altistin Precetaj accusati di aver sfregiato con l’acido l’avvocatessa urbinate Lucia Annibali, a Pesaro il 16 aprile 2013. Il giudice ha ritenuto Varani anche colpevole di  tentato omicidio, per la manomissione delle manopole del gas in casa della avvocatessa urbinate.
La sentenza è stata emessa dopo un’ora di camera di consiglio. Stabilito anche un risarcimento di 800 mila euro alla donna e 75 mila euro per ciascun familiare. “Sono soddisfatta della sentenza – ha detto a caldo Lucia Annibali, appena uscita dall’aula – ma non c’è niente che potrà ripagare me, la mia famiglia e le persone che mi vogliono bene” ha detto l’avvocatessa urbinate alla conferenza stampa tenuta dopo la lettura della sentenza.

Il giudice ha accolto la richiesta del pm, Monica Garulli, per la condanna di Varani,accusato di tentato omicidio, riferito alla manomissione delle manopole del gas in casa di Lucia Annibali, stalking e lesioni gravissime,  mentre ha diminuito di quattro anni quella per i due esecutori materiali. Trattandosi di rito abbreviato, la pena è stata ridotta un terzo per tutti gli imputati.
Questo il commento dell’avvocato di Lucia, Francesco Coli: “È stato un processo molto difficile perché non c’erano testimoni che avessero visto il fatto”. I legali di Varani avevano invece chiesto l’assoluzione dell’imputato per le accuse di lesioni personali e stalking e l’archiviazione per l’accusa di tentato omicidio in quanto “il fatto non sussiste”.

La sentenza
I presenti in tribunale non sono riusciti a trattenere gli applausi quando il procuratore ha confermato alla stampa la condanna a 20 anni per Varani. Ecco il video del momento.

LA SCHEDA Le tappe della vicenda

La questione dell’orologio

Durante la replica dell’arringa per pm Garulli, questa mattina, Lucia Annibali, a causa dei problemi alla vista subiti per l’aggressione, non ha riconosciuto essere il suo un orologio apparso nelle foto mostrate dal pm. Gli avvocati della difesa volevano mettere a verbale le parole della donna e accusarla di aver dichiarato il falso. La questione si è poi risolta quando i genitori della donna hanno portato in aula l’orologio, che l’avvocatessa aveva tolto il giorno prima. Ecco, nel video, l’avvocato della Annibali che spiega la questione.

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Comunali 2014, Urbino che vorrei: il sondaggio tra i cittadini http://ifg.uniurb.it/2014/03/14/ducato-online/comunali-2014-urbino-che-vorrei-il-sondaggio-tra-i-cittadini/59167/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/14/ducato-online/comunali-2014-urbino-che-vorrei-il-sondaggio-tra-i-cittadini/59167/#comments Fri, 14 Mar 2014 13:20:57 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=59167 Ducatoa 137 abitanti. I cittadini-elettori hanno detto la loro sulle questioni più importanti.Un 'vademecum' per il futuro primo cittadino Le interviste: Muci - Gambini - Crespini - Malerba - Sgarbi - De Santi - Demitri - Londei - Forti SFOGLIA E LEGGI Il nuovo numero de Il Ducato]]> città idealeURBINO – Piazza della Repubblica è affollata di giovani. Sono accorsi da tutta Europa, e oltre, per assistere alla Fiera internazionale dell’Arte contemporanea. L’evento è solo il primo di una lunga serie di iniziative promosse da Comune e università con la partecipazione attiva degli istituti d’arte urbinati. Ne parlano tutti e tutti vorrebbero essere qui, nella città ducale che per l’occasione ha implementato la rete di trasporti extraurbani. Per raggiungere piazza Raffaello,  trasformata in un grande museo all’aperto, si può lasciare l’automobile a porta Santa Lucia e da lì proseguire con le scale mobili o gli ascensori.

Questa è l’immagine utopica costruita interpretando i desideri di chi vive a Urbino, o almeno quelli di 67 donne e 70 uomini che hanno risposto alle domande del nostro questionario. I giovani.

Dalla “città ideale” alla città ducale, quella vera, dove i giovani sono più degli abitanti. Gli urbinati ne sono consapevoli tanto che il 92,7% di loro è convinto che senza gli universitari la città “morirebbe”. Paradossalmente quella che è la più grande risorsa di Urbino, diventa un problema quando gli stessi giovani, che pagano affitti e tasse universitarie, escono il giovedì sera per divertirsi. Gli abitanti del centro storico si lamentano per il chiasso e la sporcizia che il venerdì mattina trovano in piazza e nei vicoli. Come risolvere il problema? Per il 73% degli intervistati basterebbe creare nuovi luoghi di aggregazione, mentre il 26,5% pensa che la soluzione possa essere la chiusura dei locali a mezzanotte. «È un’assurdità – dice un settantenne – perché oggi i ragazzi non escono prima delle undici di sera. Mica come ai miei tempi quando i bar alle 21 erano già tutti pieni».

La città. Un borgo rinascimentale tanto bello quanto inaccessibile. Dentro le mura, salite che anche l’alpinista Reinhold Messner avrebbe qualche difficoltà a “scalare”. A complicare le cose si aggiunge la zona a traffico limitato (Ztl) che impedisce alle automobili di circolare nel centro storico, penalizzando, secondo il 66,4%, non solo i commercianti, ma anche cinema e teatro. Vero è che più della metà degli intervistati sostiene anche che la Ztl riesce a preservare la vivibilità della zona. Avere delle “buone gambe” a Urbino è fondamentale. Non solo perché non si può accedere al centro in automobile, ma anche perché non ci sono né scale mobili né ascensori gratuiti. Forse è per questo che l’86% desidererebbe avere questo tipo di facilitazioni.

Ma Urbino non è solo centro storico. Negli ultimi anni, i quartieri fuori le mura sono stati notevolmente ampliati. Come raggiungerli? Con i mezzi pubblici, che per il 50,4% degli intervistati sono efficienti e puntuali. Ma non per tutti: «Gli studenti – dichiara una giovane donna – sono costretti a vivere in centro, spendendo molto di più per l’affitto, perché i bus la sera non passano e non collegano tutte le zone della città». Situazione che non migliora quando si parla di collegamenti extraurbani: per il 68,6% è mal collegata con il resto d’Italia. Sarà anche per questo che i turisti non sono poi così tanti. Non è però tutta colpa dei trasporti. Il 76,6% del campione ritiene che le bellezze di Urbino siano poco pubblicizzate. La casa di Raffaello, le colline del Montefeltro, il Museo della città, i torricini di palazzo Ducale sono solo alcuni dei luoghi unici e magici della città. «Un castello così ce l’abbiamo solo noi e Walt Disney», dice Andrea, agente di commercio di giorno e dj di notte. È inoltre significativo che il 96,4% vorrebbe che Comune e università collaborassero di più per organizzare eventi culturali.

Una volta arrivato nella città ducale, il turista avrà delle difficoltà a trovare qualche souvenir: sono sempre di più i locali chiusi o sfitti. Problema che per il 54% degli intervistati non deriva dall’apertura dei due centri commerciali – che sono comunque troppi per il 64,2% – ma dagli affitti troppo alti. Il degrado. «La differenziata non funziona perché non ci sono abbastanza controlli. Bisognerebbe fare una raccolta porta a porta, così chi non divide i rifiuti correttamente verrebbe multato». L’opinione espressa da una barista del centro storico non è condivisa da tutti gli intervistati. Infatti, se il 46,7% non è soddisfatto del modo in cui viene gestita la raccolta differenziata, il 38,7% non si lamenta. «Per migliorare il servizio – dichiara un commerciante di via Raffaello – basterebbe aggiungere un turno di raccolta in più, soprattutto nelle vie del centro, in tarda serata per evitare che la spazzatura rimanga fuori ai portoni fino al mattino seguente». Una volta ritirati i rifiuti finiscono a Montesoffio, nella discarica di Ca’ Lucio, da sempre al centro di forti polemiche che dividono la popolazione. Posizioni contrastanti che si riflettono anche nei dati raccolti: il 48,2% vuole che la discarica sia chiusa, l’altra metà degli intervistati si divide tra contrari e indecisi. «E pensare che vicino a San Bernardino c’è una discarica a cielo aperto – racconta la proprietaria di una libreria in via Bramante – in una casa abbandonata c’è una montagna di vetro».

Altro tasto dolente è il degrado in cui versa Urbino2, zona periferica che per il 60,6% è paragonabile a un “ghetto”. C’è poi un 33,6% che addirittura non sa cosa sia e chi ci vive. In vista delle elezioni comunali, questo sondaggio potrebbe essere una sorta di vademecum per il nuovo sindaco. Certo, è un po’ difficile che Urbino possa diventare la città ideale sognata dagli urbinati, ma secondo gli intervistati sarebbe opportuno muovere i primi passi in questa direzione. Sognano il cambiamento, qualcosa di nuovo che permetta alla città ducale di non restare chiusa in se stessa ma di aprirsi al mondo. E al nuovo sindaco alcuni consigliano: «Non si occupi solo di quelli già tutelati ma di tutti i cittadini del Comune e soprattutto migliori le comunicazioni».

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Urbino che vorrei: i risultati del sondaggio http://ifg.uniurb.it/2014/03/14/ducato-online/urbino-che-vorrei-i-risultati-del-sondaggio/59080/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/14/ducato-online/urbino-che-vorrei-i-risultati-del-sondaggio/59080/#comments Fri, 14 Mar 2014 09:35:43 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=59080 [continua a leggere]]]> URBINO – Ecco i risultati dell’indagine a cui hanno risposto 137 abitanti (67 donne e 70 uomini) tra i 18 e gli 80 anni. Le 17 domande, incentrate sulle principali problematiche della città, vogliono essere una sorta di vademecum per il futuro sindaco.

LEGGIUrbino che vorrei, il vademecum per il nuovo sindaco

ztl vivibilità

ztl commercianti

mezzi in città

Mezzi fuori

Scale mobili

differenziata

Ca' Lucio

Ospedale

Luoghi aggregazione

Chiusura H24

strutture sportive

Universitari

Eventi culturali

Due centri commerciali

Botteghe chiuse

Attrazioni turistiche

Urbino 2

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Informazione, veicolo di cultura: presentata la seconda edizione del Festival del giornalismo culturale http://ifg.uniurb.it/2014/03/09/ducato-online/informazione-veicolo-di-cultura-presentata-la-seconda-edizione-del-festival-del-giornalismo-culturale/59031/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/09/ducato-online/informazione-veicolo-di-cultura-presentata-la-seconda-edizione-del-festival-del-giornalismo-culturale/59031/#comments Sat, 08 Mar 2014 22:21:31 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=59031 Zanchini-MazzoliPESARO – Il 25 aprile prenderà il via la seconda edizione del festival del giornalismo culturale. Tante le novità annunciate dai due direttori del festival, Lella Mazzoli e Giorgio Zanchini, durante la presentazione ufficiale tenuta nella libreria Coop di Pesaro. Primo fra tutti il tema dell’evento che, se l’anno scorso era dedicato all’evoluzione della terza pagina, dai quotidiani al web, quest’anno è incentrato su come l’informazione può veicolare la cultura.

In occasione dell’8 marzo, la direttrice Mazzoli ha specificato che saranno molte le donne che prenderanno parte al festival: Raffaella De Sanctis, Loredana Lipperini e Anna Maria Testa sono solo alcuni tra i nomi annunciati. E insieme alle grandi firme del giornalismo culturale presenti nella scorsa edizione, tra cui Piero Dorfles e Christian Raimo, ci saranno anche molti volti nuovi. Resta ancora segreto il nome del relatore che terrà la lectio magistralis di apertura, mentre la parte musicale sarà affidata a Simone Zanchini e a due cantanti liriche Anna Maria Chiuri ed Eva Mei che si esibiranno sabato 26 aprile al teatro Sanzio.

Altra grande novità riguarda i concorsi: uno dedicato ai giovani giornalisti under 35, a cui si chiederà di descrivere se e come “con la cultura si mangia”, l’altro invece è rivolto ai ragazzi delle scuole superiori che dovranno spiegare l’importanza di Internet nella loro formazione culturale e non. In entrambi i casi i vincitori riceveranno un premio in denaro di 750 euro, ma per gli studenti delle scuole superiori la cifra andrà all’istituto.

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Rassegna stampa – 5/03/2014 http://ifg.uniurb.it/2014/03/05/radio-ducato/rassegna-stampa-5032014/58767/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/05/radio-ducato/rassegna-stampa-5032014/58767/#comments Wed, 05 Mar 2014 09:46:44 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=58767 Ascolta la rassegna stampa del 5 marzo 2014

In studio Giovanna Olita

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