il Ducato » Gloria Bagnariol http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » Gloria Bagnariol http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Pulitzer a HuffPost e Politico.com: i commenti sul web / STORIFY http://ifg.uniurb.it/2012/04/17/ducato-online/pulitzer-a-huffpost-e-politico-com-i-commenti-sul-web-storify/31147/ http://ifg.uniurb.it/2012/04/17/ducato-online/pulitzer-a-huffpost-e-politico-com-i-commenti-sul-web-storify/31147/#comments Tue, 17 Apr 2012 12:30:47 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=31147 [continua a leggere]]]> URBINO – Online si rincorrono i commenti sull’assegnazione del Pulitzer a Huffington Post e Politico.com. Tante le congratulazioni, dagli Stati Uniti all’Italia

LEGGI Pulitzer 2012: la rivincita della Rete


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Passi avanti dell’Italia nella corsa agli Open Data http://ifg.uniurb.it/2012/03/21/ducato-online/passi-avanti-dellitalia-nella-corsa-agli-open-data/29054/ http://ifg.uniurb.it/2012/03/21/ducato-online/passi-avanti-dellitalia-nella-corsa-agli-open-data/29054/#comments Wed, 21 Mar 2012 17:37:41 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=29054 URBINO – Gli Open Data conquistano il mondo e l’Italia non ha intenzione di essere seconda a nessuno: si moltiplicano le iniziative nel nostro Paese per avvicinare l’amministrazione pubblica ai cittadini. Una policy di trasparenza che apre le porte dei palazzi: con un click è possibile trovare gli stipendi dei dipendenti pubblici, le proposte di legge, ma anche le assenze in parlamento o fare addirittura il calcolo dei requisiti necessari per andare in pensione.

DA GREZZO A OPEN
Per far diventare ‘aperto’ un dato grezzo serve la possibilità legale e tecnica che ne sia permesso al riuso. Dal punto di vista tecnico un dato non è open quando per ottenerlo dobbiamo fare mille telefonate a dieci amministrazioni diverse, e non quando, grazie ad un sistema di aggregazione e ricerca, un facile click ci porta a lui.

Dal punto di vista legale esistono vari tipi di licenze per rendere queste informazioni accessibili liberamente: Creative Commons, Copyleft, Open Data Commons License, etc. In Italia il Formez, il centro studi e formazione per l’ammodernamento delle Pubbliche amministrazioni, ha creato la Iodl, Italian Open Data License, con lo scopo di promuovere la liberazione dei dati delle Pa italiane.

L’UTILIZZO
Non solo trasparenza e stimolo per un processo democratico più partecipativo: il campo di utilizzo degli open data è molto ampio. Neelie Kroes, Commissaria europea per l’Agenda Digitale, li definisce come “il carburante per la futura economia” perché stimolano “la creazione di grandi contenuti web”.

Per il giornalismo i dati non sono certo una novità, ma la loro progressiva apertura sta contribuendo alla forte diffusione del data journalism: un giornalismo che parte dai dati per arrivare alla notizia. Non solo numeri secondo Simon Rogers, direttore di Datablog, il blog del Guardian dedicato a questo tipo di produzioni, ma anche storie e soprattutto molta fatica: “80% sudore, 10% grandi idee e 10% risultati”, il bravo giornalista deve essere in grado di “fare da ponte tra i dati e le persone che vogliono capire di cosa si sta davvero parlando”.

LE NOVITÀ
Marzo sembra essere il mese open, negli ultimi giorni le iniziative da parte delle istituzioni si stanno moltiplicando. Il Comune di Firenze ha annunciato con un tweet un’estensione del proprio portale opendata.comune.fi.it: un nuovo dataset dedicato tutto ai musei, dove con un colpo di mouse si potranno scoprire quanti sono, dove sono e soprattutto quando sono aperti.

Il 16 marzo il Ministero dell’Istruzione ha lanciato una banca dati che aggrega informazioni su strutture, personale e alunni. Ma è solo il primo passo per il dicastero di Francesco Profumo che vorrebbe far diventare il Miur un esempio di trasparenza.

Di nuovo marzo, questa volta il 10, e in Basilicata arriva una proposta di legge che ribadisce un concetto fondamentale per il mondo open: il diritto di accesso alle informazioni prodotte dalla pubblica amministrazione, sulla base del principio del Freedom of Information Act (Foia).

Ci aveva provato anche Pietro Ichino ai tempi della legge Brunetta sulla semplificazione e digitalizzazione delle Pa, ma successivi emendamenti avevano cercato di smussare la forza del provvedimento.

L’ITALIA
Gli Open Data non nascono all’interno della pubblica amministrazione. Uno dei primi progetti è OpenStreetMap, targato wiki, ed è la creazione di uno stradario mondiale costruito grazie al contributo volontario di collaboratori che lo rendono continuamente modificabile e fruibile.

Il passo avanti a livello governativo lo fa il ministro Renato Brunetta che il 18 ottobre 2011 lancia dati.gov.it che oltre a spiegare cosa sono (e a cosa servono) gli Open Data, aggrega e segnala le iniziative a livello istituzionale in materia: dall’Inps al portale dedicato ad Udine.

Nonostante questa iniziativa manca ancora una norma: l’Italia ha recepito la normativa europea del 2003, ma non ha ancora approvato la legge che la traduce in pratica. Il governo Monti si è messo a lavoro. Il presidente del Consiglio ha fatto capire che quella sulla digitalizzazione della pubblica amministrazione sarebbe stata una priorità del suo governo, tanto da parlare, già nel discorso di insediamento al Senato di “necessità di operare per raggiungere gli obiettivi fissati in sede europea”.

Era il 17 novembre e poco più di due mesi dopo, il 27 gennaio, si è arrivati al Decreto Semplificazioni (pdf), tra un articolo sugli appalti pubblici e uno sugli impianti termici all’articolo 47 appare “l’obiettivo prioritario della modernizzazione dei rapporti tra pubblica amministrazione, cittadini e imprese”. Primo passo l’istituzione di una cabina di regia formata da cinque ministri (Sviluppo economico, Pubblica amministrazione e semplificazione, Coesione territoriale, Istruzione, Economia ) che dovrà coordinare gli interventi degli enti locali. La prima riunione c’è stata il 9 febbraio, all’ordine del giorno proprio gli Open Data.

L’EUROPA
E’ proprio da Bruxelles che arriva la necessità di trasformare buone prassi di trasparenza in leggi. La prima norma (pdf) comunitaria risale al 2003, ma il dibattito non si è mai fermato.

C’è infatti una proposta (pdf) che intende estendere il campo di applicazione della direttiva. Quello degli Open Data è solamente uno degli aspetti della rigida agenda digitale che si è data l’Unione Europea: è possibile vedere il progresso degli obiettivi grazie ad un grafico presente sul portale della Commissione.

IL PIEMONTE
Se il governo nazionale si muove ancora lentamente arrivano spinte importanti da parte delle istituzioni locali. Sul podio c’è sicuramente il Piemonte, unica regione ad aver approvato una legge dedicata esclusivamente alla regolamentazione della trasparenza con gli Open Data. Era il maggio 2010 quando è nato dati.piemonte.it e non ha mai smesso di crescere. Non solo delibere e norme, ma anche stradari e censimenti. Con un click si possono scoprire quanti sono gli uomini di Fossano e le palestre comunali di Verbania.


Visualizza Open Data in Italia in una mappa di dimensioni maggiori

NORME E PRASSI
A seguire l’esempio del Piemonte ci sono solo sette regioni, ma questo non significa che le altre dodici abbiano deciso di lasciare all’oscuro i loro cittadini. Sul sito di ogni ente è possibile fare ricerche sulle leggi approvate e in discussione, in molti casi, tra cui Liguria e Valle D’Aosta, si può anche assistere in alle riunioni del consiglio. Il Veneto e l’Emilia Romagna hanno anche costruito un portale sul modello piemontese, nonostante nessun gruppo si sia mosso per proporre una legge.

Per quanto riguarda le norme attualmente in discussione se si dà uno sguardo ai firmatari ci si accorge presto che gli Open Data non hanno un colore politico: dall’Italia dei Valori (in Umbria) al Popolo della Libertà (in Basilicata) ognuno presenta la sua mossa e c’è anche chi si trova a collaborare: la legge approvata in Piemonte porta in calce le sigle di due partiti che vengono accostati molto raramente: Partito Democratico (con Roberto Placido) e Lega Nord (con Roberto de Magistris). Nel Lazio invece i radicali si sono sdoppiati e di proposte ne hanno presentate addirittura due.

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Dopo la neve le Marche in marcia per una primavera a Roma http://ifg.uniurb.it/2012/03/12/ducato-online/dopo-la-neve-le-marche-in-marcia-per-una-primavera-a-roma/27936/ http://ifg.uniurb.it/2012/03/12/ducato-online/dopo-la-neve-le-marche-in-marcia-per-una-primavera-a-roma/27936/#comments Mon, 12 Mar 2012 10:11:38 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=27936

I primi raggi di sole rischiano di far dimenticare la tempesta di danni provocata da Blizzard. Il bianco è svanito dalle strade, ma alla scomparsa della neve non corrisponde la fine dei disagi. E così per mantenere alta l’attenzione il presidente della Provincia Matteo Ricci ha lanciato il “Marche Day”, una mobilitazione creata proprio per non lasciare la regione nel “dimenticatoio”.

LA MANIFESTAZIONE – L’appuntamento è per il 21 marzo a piazza Montecitorio. “Ci saranno persone e immagini – prosegue Ricci – vogliamo far vedere quello che è successo durante i giorni della tormenta, mostrare i crolli. Ci auguriamo che essendo davanti al Parlamento possano unirsi diversi deputati e magari di ottenere anche un incontro ad alti livelli con il governo.” Il richiamo al governo in questo periodo di crisi non è certo il primo. Appena i soliti fiocchi di febbraio si sono trasformati nella nevicata più grande della storia le istituzioni locali hanno subito chiesto un aiuto a livello nazionale, risposte ufficiali ancora non ne sono arrivate ma il giovane presidente della Provincia si sente fiducioso: “Le Marche sono una regione discriminata, nell’ultimo anno ci sono state due calamità naturali e non hanno ricevuto alcun aiuto, speriamo che questo governo possa rimediare.”

LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA – All’appello della Provincia si uniscono anche le associazioni di categoria, che saranno anche loro a Roma nel primo giorno di primavera. Amerigo Varotti, direttore Confcommercio Pesaro-Urbino, si unisce al coro dei politici per chiedere un intervento del governo: “Le aziende non ce la fanno. Prima c’è stato lo sciopero dei camion, poi l’emergenza neve, questo ha portato ad un blocco delle vendite”. Stime sulle perdite? “Avere dei dati è molto complicato, al milione di euro di danni strutturali va aggiunto il danno emergente, ma non è facile calcolare quanto si è perso con i prodotti fermi nei magazzini”.

IL FISCO – Le tasse però non aspettano la partenza dei camion e la prossima scadenza si avvicina ad una velocità preoccupante per le 2200 aziende iscritte alla Confcommercio di Pesaro. Già il 16 febbraio molte imprese non erano riuscite a mettersi in regola con il fisco. Denis Santini, responsabile fiscale della Cna locale, aveva dichiarato che: “diverse decine di aziende ci hanno chiesto di non procedere al pagamento delle imposte in automatico” Dal 16 febbraio si è arrivati al 16 di marzo, quando toccherà anche la liquidazione Iva dell’ultimo trimestre 2011, e la richiesta delle imprese è sempre la stessa: posticipare i pagamenti, “come si è sempre fatto”, aggiunge Varotti.

L’USCITA DAL PATTO DI STABILITA’ – Il fisco non è l’unico obiettivo, nei giorni post emergenza si parla tanto anche di uscire dal patto di stabilità. Che si tratti di una prospettiva reale e non di una semplice “minaccia politica” è stato chiarito nell’incontro che la Camera di Commercio ha promosso il 2 marzo a Pesaro. Riuniti intorno al tavolo di Via settembre c’erano tutti: istituzioni locali e associazioni di categoria, tutti in “sintonia per superare gli effetti depressivi prodotti dal patto di stabilità”. Bisogna mantenere alta l’attenzione, ma non è il caso di creare scenari apocalittici. Nelle parole del Presidente Ricci prevale la fiducia: “Da parte nostra ci deve essere grande determinazione. Il governo risponderà.” Non c’è ancora nessuna notizia ufficiale, ma i marchigiani sembrano essere al riparo da una nuova “tassa sulla disgrazie”. L’alluvione del fermano l’anno scorso aveva fatto schizzare l’accisa sulla benzina, portando la regione a conquistare l’infelice record di territorio più caro d’Italia. A febbraio la Consulta ha dichiarato incostituzionale la misura contenuta nel Milleproroghe del 2011, non rimane che sperare in un epilogo diverso e festeggiare l’inizio della primavera a Roma.

I DANNI ALLA CULTURA – Urbino è patrimonio Unesco e molti dei suoi gioielli sono stati interessati da crolli, giocano quindi un ruolo a parte i danni provocati alle bellezze artistiche della città ducale e dal ministero dei Beni culturali arrivano le prime buone notizie. Roberto Cecchi, sottosogretario, ha effettuato un sopralluogo ad Urbino il 9 marzo e ha annunciato che verranno sbloccati quattro milioni di euro dal fondo di riserva. Il primo milione sarà destinato al convento di S. Bernardino, l’edificio storico più a rischio, anche a causa di cedimenti precedenti al Blizzard.

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Danni al patrimonio artistico, Urbino gioca la carta Unesco http://ifg.uniurb.it/2012/02/29/ducato-online/danni-al-patrimonio-artistico-urbino-gioca-la-carta-unesco/27095/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/29/ducato-online/danni-al-patrimonio-artistico-urbino-gioca-la-carta-unesco/27095/#comments Wed, 29 Feb 2012 21:36:18 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=27095 URBINO – La neve ha causato seri danni anche al patrimonio artistico. E Urbino si gioca la carta Unesco. Secondo una legge del 2006, in caso di finanziamenti da parte del Ministero, esiste una specie di corsia preferenziale per i siti riconosciuti dall’Unesco come patrimonio dell’umanità. Una soluzione proposta dal vice presidente della Provincia di Pesaro e Urbino Davide Rossi: “Questi fondi sono risorse diverse da quelle destinate a ripagare i danni degli altri comuni. Non togliamo niente agli altri”.

il servizio di Gabriele Miceli e Gloria Bagnariol


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Neve, Isia chiusa fino al 18 febbraio http://ifg.uniurb.it/2012/02/15/ducato-notizie-informazione/neve-isia-chiusa-fino-al-18-febbraio/24906/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/15/ducato-notizie-informazione/neve-isia-chiusa-fino-al-18-febbraio/24906/#comments Wed, 15 Feb 2012 12:53:08 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=24906 [continua a leggere]]]> URBINO: L’ISIA (Istituto Superiore Industrie Artistiche) ha comunicato che  l’attività didattica riprenderà a partire dal 20 febbraio, mentre l’Istituto riaprirà sabato 18. Il secondo semestre inizierà il 27 febbraio come previsto precedentemente.

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Neve, il Comune: “Segnalate le macchine sepolte” http://ifg.uniurb.it/2012/02/15/ducato-notizie-informazione/neve-il-comune-segnalate-le-macchine-sepolte/24848/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/15/ducato-notizie-informazione/neve-il-comune-segnalate-le-macchine-sepolte/24848/#comments Wed, 15 Feb 2012 11:43:59 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=24848 [continua a leggere]]]> URBINO – L’amministrazione comunale, sulla sua pagina Facebook, invita i proprietari delle automobili lasciate sotto la neve a segnalare le proprie vetture per evitare danneggiamenti: “I mezzi spalaneve trovano grande difficoltà a pulire le strade, spesso proprio per le auto abbandonate”

 

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Neve, bloccata via della Stazione http://ifg.uniurb.it/2012/02/13/ducato-notizie-informazione/neve-bloccata-via-della-stazione/23823/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/13/ducato-notizie-informazione/neve-bloccata-via-della-stazione/23823/#comments Mon, 13 Feb 2012 09:34:15 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=23823 [continua a leggere]]]> URBINO – Via della Stazione è bloccata da un albero caduto che chiude il passaggio poche centinaia di metri dopo l’incrocio con via Luciano Laurana. Mentre un muro di neve chiude la strada prima della fabbrica Benelli armi.

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Ospedale, ristabilita la normalità http://ifg.uniurb.it/2012/02/11/ducato-notizie-informazione/ospedale-ristabilita-la-normalita/23188/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/11/ducato-notizie-informazione/ospedale-ristabilita-la-normalita/23188/#comments Sat, 11 Feb 2012 19:29:04 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=23188 [continua a leggere]]]> URBINO – La Protezione civile e la Croce rossa sono intervenute per garantire personale aggiuntivo al pronto soccorso dell’ospedale di Urbino. Qui alcune decine di pazienti erano arrivati, autonomamente o con l’ambulanza, ma non erano stati poi in grado di tornare a casa per via dell’inagibilità delle strade: “Questo era il problema maggiore che per fortuna siamo riusciti a risolvere e piano piano i pazienti sono stati riportati a casa” ha detto Filippo Mezzolani, il primario del Pronto soccorso. Il maggior numero di patologie che sono curate in questi giorni sono state di tipo traumatologico: fratture, abrasioni, contusioni.

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Neve, liberate due persone alle Cesane http://ifg.uniurb.it/2012/02/11/ducato-notizie-informazione/neve-liberate-due-persone-alle-cesane/22554/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/11/ducato-notizie-informazione/neve-liberate-due-persone-alle-cesane/22554/#comments Sat, 11 Feb 2012 07:57:19 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=22554 [continua a leggere]]]> URBINO – Nella notte due persone sono rimaste intrappolate dalla neve in via delle Cesane. Vigili del fuoco, polizia e protezione civile sono intervenuti per soccorrerle. Gli agenti, insieme ai mezzi del comune, le hanno liberate e riportate a casa.

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Neve, un altro metro nella notte http://ifg.uniurb.it/2012/02/11/ducato-notizie-informazione/neve-un-altro-metro-nella-notte/22550/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/11/ducato-notizie-informazione/neve-un-altro-metro-nella-notte/22550/#comments Sat, 11 Feb 2012 07:30:54 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=22550 [continua a leggere]]]> URBINO – Blizzard non si ferma: nella notte è caduto un altro metro di neve e il manto nevoso ha raggiunto i 250, 280 centimetri. Le tormente di neve proseguiranno durante la mattinata, mentre nel tardo pomeriggio ci sarà una lenta attenuazione dei fenomeni con nevicate più deboli e sparse. Domenica riprenderà a nevicare, ma moderatamente. Secondo le previsioni di Francesco Cangiotti di Pesarourbinometeo.it le temperature si aggirano intorno ai  -4°C, -6°C.

 

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