il Ducato » Leonardo Grilli http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » Leonardo Grilli http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it In viaggio nel tempo con i passeggeri della littorina http://ifg.uniurb.it/2015/04/29/senza-categoria/in-viaggio-nel-tempo-con-i-passeggeri-della-littorina/72985/ http://ifg.uniurb.it/2015/04/29/senza-categoria/in-viaggio-nel-tempo-con-i-passeggeri-della-littorina/72985/#comments Wed, 29 Apr 2015 15:38:14 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=72985

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Fermignano, Comune stanzia 10mila euro per le neo imprese http://ifg.uniurb.it/2015/04/29/ducato-notizie-informazione/fermignano-comune-stanzia-10mila-euro-per-le-neo-imprese/72894/ http://ifg.uniurb.it/2015/04/29/ducato-notizie-informazione/fermignano-comune-stanzia-10mila-euro-per-le-neo-imprese/72894/#comments Wed, 29 Apr 2015 08:24:23 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=72894 [continua a leggere]]]> FERMIGNANO – Il Consiglio comunale di Fermignano del 28 aprile ha approvato il regolamento per la concessione di contributi a sostegno delle neo imprese da un fondo di 10mila euro. Potranno accedere ai finanziamenti le attività sorte dopo il 1 gennaio 2014 sul territorio comunale, che verranno rimborsate dal pagamento già effettuato di Imu, Tasi, addizionale Irpef, Tosap e imposte sulla pubblicità.

Sono escluse dal beneficio le imprese che esercitano commercio su aree pubbliche (commercio ambulante), quelle con forma speciale di vendita (distributori automatici, vendita per corrispondenza), le imprese compro oro, quelle con apparecchi da gioco o sale video-slot, le aziende che hanno contenziosi con il Comune o sono morose. Entro il 30 giugno il Comune pubblicherà un bando per fissare termini e modalità per potervi accedere. Secondo le stime fatte dal Comune sono circa 12 le imprese che potranno usufruire dei contributi, un 30% delle 41 che hanno aperto l’anno scorso a Fermignano.

Secondo l’assessore alle attività produttive, scuola e istruzione Nicoletta Bonci, promotrice dell’iniziativa, “gli enti comunali non hanno potere in merito alla politica di sviluppo economico. Vogliamo però dare un segnale e stimolare l’apertura di nuove imprese sul nostro territorio prevedendo dei rimborsi sulle tasse. I fondi possono sembrare pochi ma anche i comuni sono in difficoltà ed è stato già molto difficile trovare questi contributi”.

Alla base del regolamento c’è uno studio fatto in collaborazione con la Camera di commercio che ha evidenziato come “c’è stata una diminuzione della crescita della popolazione – continua la Bonci – un impoverimento di questa e un decremento dell’afflusso turistico. Dal 2011 al 2014, inoltre, assistiamo ad un numero di iscrizioni alla Camera di commercio di nuove aziende che va scemando. Nel 2014 abbiamo avuto 41 iscrizioni e 47 cessazioni”.

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Fermignano, approvazione bilancio consuntivo rimandata al 21 Maggio http://ifg.uniurb.it/2015/04/29/ducato-notizie-informazione/fermignano-approvazione-bilancio-consuntivo-rimandata-al-21-maggio/72874/ http://ifg.uniurb.it/2015/04/29/ducato-notizie-informazione/fermignano-approvazione-bilancio-consuntivo-rimandata-al-21-maggio/72874/#comments Wed, 29 Apr 2015 07:22:11 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=72874 [continua a leggere]]]> FERMIGNANO – Il bilancio consuntivo del Comune di Fermignano sarà messo ai voti il 21 Maggio, sforando quindi la scadenza del 30 Aprile prevista dalla legge per tutti i Comuni italiani. Conseguenza di questo ritardo sarà il blocco del trasferimento del fondo di solidarietà, ovvero il fondo che lo Stato trasferisce ai Comuni, fino all’approvazione del rendiconto. La decisione è stata comunicata dal sindaco Giorgio Cancellieri, all’apertura del Consiglio comunale del 28 aprile. Il motivo dello slittamento è stato il trasferimento di circa 100mila euro previsti per gli oneri di urbanizzazione dal conto capitale alla spesa corrente, trasferimento che richiede più tempo per essere rendicontato.

“Con questa manovra – spiega Cancellieri – abbiamo la possibilità di usare quei 100mila euro concretamente, dare delle risposte immediate”. Infatti questi fondi nel conto capitale “sarebbero stati vincolati dal patto di stabilità – conclude il sindaco – trasferendoli invece nella spesa corrente potranno essere inseriti nel bilancio di previsione e darebbero la possibilità di ripartire già con un buon tesoretto”.

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In diretta webcam sboccerà a Urbino uno dei fiori più grandi al mondo http://ifg.uniurb.it/2015/04/28/ducato-online/in-diretta-webcam-sboccera-a-urbino-uno-dei-fiori-piu-grandi-al-mondo/72787/ http://ifg.uniurb.it/2015/04/28/ducato-online/in-diretta-webcam-sboccera-a-urbino-uno-dei-fiori-piu-grandi-al-mondo/72787/#comments Tue, 28 Apr 2015 10:03:35 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=72787 URBINO – Anche Urbino ha il suo Grande Fratello. Concorrente unico: un fiore. Sì, perché il campus scientifico Mattei ha piazzato una webcam per registrare in diretta la fioritura dell’Amorphophallus rivieri, una pianta originaria dell’Asia a forma di mela che può pesare diversi chili, 4 nel caso dell’esemplare custodito dal dipartimento di scienze della terra. Oltre alle dimensioni, però, l’Amorphophallus ha anche un’altra particolarità: quando sboccia, infatti, emana un odore molto simile a quello della carne in putrefazione. Il tutto con un colore e una consistenza intonata al profumo: quella della carne cruda. Insomma, un fiore non certo adatto al festival di San Remo ma decisamente raro.

L'Amorphophallus rivieri custodito dal Campus scientifico Mattei

L’Amorphophallus rivieri custodito dal Campus scientifico Mattei

La fioritura, difficile da osservare e tra le più alte al mondo, avviene in primavera. Dalla base della pianta si sviluppa un ramo che impiega diverse settimane per raggiungere fino a un metro e mezzo di altezza; su uno stelo del diametro di tre o quattro centimetri si innesta poi uno spadice, come una grossa spiga, costellato alla base da tantissimi minuscoli fiori.

Altro particolare interessante e inusuale è che il tubero da cui cresce il ramo non si può rifornire di acqua e di nutrienti dal terreno, perché ancora privo di radici. Una volta appassito il fiore, dallo stesso punto emergerà un’unica foglia: all’apice del picciolo lungo più di un metro e di colore verde screziato di marrone si aprirà l’unica foglia frastagliata.

 

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Scienza e divulgazione, Almanacco del Cnr: dal ricercatore alla “casalinga di Voghera” http://ifg.uniurb.it/2015/04/26/ducato-online/scienza-e-divulgazione-almanacco-del-cnr-dal-ricercatore-alla-casalinga-di-voghera/72517/ http://ifg.uniurb.it/2015/04/26/ducato-online/scienza-e-divulgazione-almanacco-del-cnr-dal-ricercatore-alla-casalinga-di-voghera/72517/#comments Sun, 26 Apr 2015 17:32:29 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=72517 Ducato come il giornalista e il ricercatore lavorano per fare approfondimento scientifico]]> FANO – Dal ricercatore al lettore. È cultura a ‘chilometro zero’ quella fatta dal Consiglio nazionale delle ricerche attraverso il suo web magazine quindicinale Almanacco della scienza. La rivista, curata dal’Ufficio stampa del Cnr, pubblica periodicamente articoli di approfondimento scientifico con il supporto di ricercatori esperti. Da pochi anni l’Ente pubblico si avvale anche di una web tv, CnrWebTv, dove è possibile trovare documentari, video e approfondimenti per le scuole. L’Almanacco è una testata giornalistica registrata ed è uno tra i tanti esempi di ente che  comunica la scienza al pubblico, “disintermediando” il messaggio, senza passare attraverso la pubblicazione di articoli o servizi su giornali mainstream.

Marco Ferrazzoli, direttore dell’Ufficio stampa del Cnr

Marco Ferrazzoli, direttore dell’Ufficio stampa del Cnr

Secondo il direttore dell’Ufficio stampa del Cnr Marco Ferrazzoli il segreto del loro successo è nel caro vecchio principio della ‘casalinga di Voghera’: “Il punto di osservazione dei nostri giornalisti deve essere quello di un interlocutore che non ha nessuna alfabetizzazione scientifica. Da noi non esce un prodotto se non c’è l’approvazione del ricercatore che conferma la validità scientifica del contenuto e quella del nostro giornalista che è appunto quella di interpretare il punto di vista di chi non sa assolutamente nulla dell’argomento”.

Il meccanismo della fucina che sforna gli articoli dell’Almanacco è ben definito, si avvale di giornalisti che hanno un filo diretto con gli scienziati: “Tendenzialmente siamo noi – continua Ferrazzoli – a scegliere un tema sul quale poi interpelliamo i ricercatori che presumiamo possano darci risposte più significative. I pezzi vengono poi redatti da un giornalista, ai sensi della legge 150”. A svolgere questo lavoro non è una redazione dedicata ma sono i professionisti dell’ufficio stampa più i collaboratori; tuttavia, nonostante “la scarsità di risorse sia tale da costringerci a fare i conti con la nostra forza lavoro”, la risposta dei media è notevole. Grazie al Cnr e all’Almanacco vengono prodotti “circa 50mila articoli o servizi l’anno, dei quali circa la metà sul web dove la crescita è esponenziale. Aumenta molto anche la quantità di servizi radiotelevisivi che l’anno scorso sono stati circa 1500”. Un calo fisiologico ha avuto invece la carta stampata, che però continua a produrre circa mille articoli al mese, 12 mila l’anno.

“Siamo enormemente soddisfatti dei nostri sforzi – sottolinea Ferrazzoli – realizziamo circa 100 comunicati stampa l’anno, quasi altrettante note stampa, e abbiamo il front office per le richieste dei giornalisti alle quali cerchiamo di dare sempre risposta”. Sulla web tv poi, nata meno di due anni fa, “non è stato investito nemmeno un euro di promozione e tuttavia ha già un numero di contatti estremamente interessante”.

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Good Morning Italia, Pagliaro: “Facciamo ogni giorno cultura, approfondendo le notizie” http://ifg.uniurb.it/2015/04/24/ducato-online/good-morning-italia-pagliaro-facciamo-ogni-giorno-cultura-approfondendo-le-notizie/72058/ http://ifg.uniurb.it/2015/04/24/ducato-online/good-morning-italia-pagliaro-facciamo-ogni-giorno-cultura-approfondendo-le-notizie/72058/#comments Fri, 24 Apr 2015 20:49:35 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=72058 URBINO – È un servizio per il lettore, che non divide le notizie per compartimenti stagni e non si concentra solo su ciò che è interessante ma su ciò che davvero è importante. È Good Morning Italia, che dal 2013 accompagna la colazione mattutina di migliaia di utenti con un resoconto dei fatti principali avvenuti in Italia e nel mondo. Ogni giorno, alle 7.30, gli abbonati ricevono per mail o sull’app le sintesi fatte dalla redazione, insieme ai link che rimandano a pezzi di testate nazionali e internazionali. Al Festival del Giornalismo Culturale di Urbino Beniamino Pagliaro, fondatore del servizio, è seduto a un caffè a margine di un incontro sul rapporto tra web e cultura. Racconta al Ducato che cos’è e come funziona il suo prodotto di rassegna stampa.

Beniamino Pagliaro, Good Morning Italia

Qual è il tipo di servizio che volete offrire e come viene costruita un’edizione di Good Morning Italia?
“Anzitutto per ragioni ideologiche non ragioniamo per settori, abbiamo proibito di usare titoli come economia, esteri, e via dicendo. Se una cosa succede in Francia ed è importante, allora lo è anche in Italia, senza bisogno che sia catalogata in una categoria prefissata. Il punto vero è se la questione è rilevante e il nostro lavoro è proprio questo, togliere ciò che è superfluo e concentrarci su ciò che è importante. Il nostro abbonato ha poco tempo, non possiamo scocciarlo con la fuffa; la cronaca ad esempio non la mettiamo quasi mai perché pensiamo che non dia un valore aggiunto”.

Come viene costruita un’edizione di Good Morning Italia e in quanti siete in redazione?
“Siamo partiti in sei e attualmente siamo nove, siamo una squadra di giornalisti che parallelamente lavora anche per altre testate o fa il freelance. Il lavoro fatto a priori è la selezione dei temi con uno sguardo orizzontale e internazionale mentre sulla scrittura si fa un lavoro di cesello, senza rinunciare però ad una chiave o a un titolo divertente. Abbiamo dei turni stabiliti mensilmente e ogni giorno c’è un responsabile che coordina il lavoro di tutti gli altri, che generalmente comincia alle 5 del mattino”.

Tornando invece al tema del festival, quanto spazio trova la cultura nella vostra rassegna?
“Noi facciamo ogni giorno cultura. Tradizionalmente quando si parla di cultura si pensa al libro, alle recensioni, ma l’aspetto culturale non risiede solo in queste forme. È approfondire al di là della singola notizia, devi far capire nel modo migliore possibile all’utente cosa sta accadendo”.

Nel 2014 erano 5300 gli utenti iscritti al servizio, attualmente quanti sono fra news letter e app?
“Abbiamo una reach complessiva di circa 7000 persone al giorno, di queste circa 3000 sono gli utenti che hanno già un abbonamento mentre gli altri usufruiscono del periodo di prova gratuito di 30 giorni. La percentuale di passaggio dal trial al servizio a pagamento è del 31%, che è molto alta se si considera che la media americana di transizione al paywall è dello 0,5. Questo dato è misurato a novembre e nei mesi successivi abbiamo continuato con una crescita organica del 20%; sono numeri che ci rendono ottimisti sul modello che abbiamo adottato”.

Com’è invece il rapporto con i vostri utenti, ricevete dei feedback, delle richieste particolari?
“Alcuni vorrebbero l’edizione prima al mattino, alcuni più esteri, attualmente tanti ci dicono più Italia. In generale riceviamo ogni giorno decine di mail dagli utenti che chiedono di approfondire un certo contenuto e noi facciamo rispondere a tutti dal collega che ha scritto l’edizione. Abbiamo un bel dialogo, in media in mezz’ora rispondiamo a tutti il che è molto impegnativo però fondamentale per avere con loro un rapporto vero”.

Foto di Jacopo Salvadori Valentina Ruggiu

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Scuole di giornalismo, Iacopino: “Nuovo quadro di indirizzi”. Da maggio più web nei programmi http://ifg.uniurb.it/2015/04/19/ducato-online/scuole-di-giornalismo-iacopino-nuovo-quadro-di-indirizzi-da-maggio-piu-web-nei-programmi/71143/ http://ifg.uniurb.it/2015/04/19/ducato-online/scuole-di-giornalismo-iacopino-nuovo-quadro-di-indirizzi-da-maggio-piu-web-nei-programmi/71143/#comments Sun, 19 Apr 2015 15:05:45 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=71143 INTERVISTA VIDEONel Consiglio nazionale di maggio l’Ordine nazionale modificherà le direttive al quale i corsi riconosciuti devono fare riferimento, potenziando il lavoro sul digitale. ha anticipato al Ducato il presidente dell'Ordine dei giornalisti. Sull'equo compenso bocciato dal Tar del Lazio: "Retribuzioni da fame. Io non sono ottimista però qualche segnale positivo c’è"]]> PERUGIA – Più nozioni di giornalismo digitale nelle scuole di giornalismo: nel Consiglio nazionale di maggio l’Ordine nazionale modificherà il quadro di indirizzi al quale i corsi riconosciuti devono fare riferimento. Lo ha anticipato al Ducato il presidente dell’Ordine dei giornalisti Enzo Iacopino al Festival di Perugia che ha rassicurato sull’intenzione di potenziare l’insegnamento del giornalismo digitale: “Dobbiamo garantire ai giovani una preparazione che offra loro delle opportunità reali. Gli spazi sono pochi, se dobbiamo lasciare le innovazioni alla buona volontà di qualche master… proveremo a dare delle indicazioni più incisive sulle materie di formazione”.

Equo compenso per i giornalisti. Ad aprile il Tar del Lazio ha accolto il ricorso fatto dall’Ordine contro il tariffario approvato dalla federazione della stampa (Fnsi) in sintonia con la federazione degli editori (Fieg). “Quelle retribuzioni erano da fame – continua Iacopino – e non garantivano ai giornalisti di vivere. Io però non sono ottimista perché credo che la complicità fra Fnsi e Fieg non sia finita”. Ammette però che qualche segnale positivo c’è.

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Luca Bottura, i social ‘al servizio’ della satira: “Ora uso post e tweet, 30 anni fa le lettere dei lettori” – VIDEO http://ifg.uniurb.it/2015/04/16/ducato-online/luca-bottura-i-social-al-servizio-della-satira-ora-uso-post-e-tweet-30-anni-fa-le-lettere-dei-lettori/70755/ http://ifg.uniurb.it/2015/04/16/ducato-online/luca-bottura-i-social-al-servizio-della-satira-ora-uso-post-e-tweet-30-anni-fa-le-lettere-dei-lettori/70755/#comments Thu, 16 Apr 2015 10:07:27 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=70755 INTERVISTA-SELFIE Il conduttore di Lateral, la rassegna stampa satirica su Radio Capital, spiega come usa i flussi di Twitter e Facebook per le sue puntate. Si definisce una specie di "precursore": ha cominciato a usare le lettere dei lettori affezionati ai tempi in cui lavorava alla rivista Cuore, ora 'sfrutta' post e cinguettii]]> PERUGIA – “I politici hanno capito il mezzo dei social e lo cavalcano. Come Razzi, che ormai è il fake di se stesso”. Luca Bottura, conduttore di Lateral, il programma di rassegna stampa satirico di Radio Capital, spiega come i social network siano usati in modo distorto tanto dai politici quanto dai giornali. Bottura ora usa i flussi di Twitter e Facebook come parte integrante delle sue trasmissioni. Sia per commentare le ‘sparate’ di politici e personaggi noti, sia per interagire con gli utenti, e rilanciare le loro battute. Si definisce una specie di “precursore” del giornalismo social: ha cominciato a usare per la sua satira le lettere inviate dai lettori affezionati ai tempi in cui lavorava alla rivista Cuore allo stesso modo in cui ‘sfrutta’ post e cinguettii. E ora, nell’era degli hashtag,  trova una battuta per tutti, dai gattini a Formigoni.


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Progetto Garanzia Giovani, fra Pesaro e Urbino 783 contratti ma solo per tirocini http://ifg.uniurb.it/2015/03/31/ducato-online/progetto-garanzia-giovani-fra-pesaro-e-urbino-783-contratti-ma-solo-per-tirocini/69259/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/31/ducato-online/progetto-garanzia-giovani-fra-pesaro-e-urbino-783-contratti-ma-solo-per-tirocini/69259/#comments Tue, 31 Mar 2015 16:41:22 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=69259 URBINO – Garanzia Giovani è partito a pieno regime anche nelle Marche, portandosi però con se le polemiche sulla sua effettiva utilità. Il programma, cominciato circa un anno fa e che ha fatto ottenere a 738 ragazzi della Provincia di Pesaro-Urbino tirocini formativi in azienda, è cofinanziato dalla Ue e ha lo scopo di inserire nel mondo del lavoro i giovani tra i 15 e i 29 anni che non sono impegnati nel ricevere un’istruzione o una formazione e non hanno un impiego. La ripartizione dei circa 30 milioni stanziati dal Governo è stata decisa dalla Regione, che ne ha destinati più di 14 proprio ai tirocini sottraendoli agli altri tipi di contratto previsti come, ad esempio, l’apprendistato.

E il fulcro del dibattito risiede proprio qua: sono i tirocini la forma più adatta per avvicinare questa fascia di popolazione al lavoro? O fanno comodo solo alle imprese? Il Capo ufficio del  Centro per l’impiego di Urbino Stefano Raia  è soddisfatto, e comunque “piuttosto che niente è meglio piuttosto”. Negativo invece il commento di Jacopo Cesari, responsabile del Servizio orientamento lavorativo della Cgil. “Il tirocinio – dice – non dovrebbe essere usato per mascherare il lavoro dipendente”.

A chi conviene il tirocinio. “Il tirocinio – ribadisce Cesari – non è lavoro dipendente, non maturi contributi, non maturi disoccupazione, non ci sono contributi per la pensione e il datore può recedere il rapporto in qualsiasi momento”. Fra gli addetti ai lavori, poi, ciò che tutti pensano ma nessuno dice è che ci sono associazioni degli imprenditori che hanno interesse ad ottenere tirocinanti: “A chi non fa comodo avere ragazzi che lavorano per sei mesi senza nessun costo e obbligo per l’azienda?”. Anche Raia non nasconde che “il tirocinio è uno strumento più facilmente digeribile da un’impresa”: in pratica, alle imprese conviene avere tirocinanti.  Però difende il lavoro svolto per i 738 ragazzi di Pesaro-Urbino: “A livello complessivo sono soddisfatto. E comunque l’obbiettivo di Garanzia Giovani è quello di far uscire dall’inattività una certa fascia di popolazione e ci stiamo riuscendo”.

I fondi. Il primo problema con i tirocini nasce a monte, ovvero in Regione. È qui infatti che si decide la ripartizione dei fondi concessi per Garanzia Giovani, che vanno divisi fra 9 misure offerte ai ragazzi. Fra questi, oltre al tirocinio formativo, è prevista l’attivazione di apprendistati e l’inserimento nel servizio civile. Inizialmente le risorse, circa 30 milioni di euro, erano assegnate proporzionalmente fra i vari servizi ma in seguito a una redistribuzione i tirocini si sono visti raddoppiare la disponibilità: da 7 milioni a 14 milioni. Altri servizi sono stati invece tagliati, come per esempio l’apprendistato che è passato da 2 milioni di budget a soli 136mila euro, rendendo evidente che nelle Marche si è voluto puntare soprattutto sui tirocinanti.

Infografica presa dal sito garanziagiovani.gov.it

Infografica presa dal sito garanziagiovani.gov.it

Le caratteristiche del tirocinio. La differenza tra apprendistato e tirocinio è sostanziale. Il primo è un contratto di lavoro che può essere assimilato a un contratto a tempo determinato (anche se sul sito Garanzia giovani si legge erroneamente “a tempo indeterminato”); la durata minima è di 6 mesi, al termine del quale l’azienda stabilirà se proseguire il rapporto oppure recedere, fornendo il preavviso secondo quanto stabilito dal contratto collettivo. Al contrario i tirocini formativi in azienda non si configurano come un rapporto di lavoro, ma consistono in un periodo di orientamento e formazione all’interno di un’impresa per la durata di 6 mesi, percependo un’indennità di massimo 500 euro mensili corrisposti tramite i fondi della Garanzia Giovani.

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Restaurata la Muta di Raffaello: un anno dopo, il capolavoro torna a Urbino http://ifg.uniurb.it/2015/03/26/ducato-online/restaurata-la-muta-di-raffaello-un-anno-dopo-il-capolavoro-torna-a-urbino/69236/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/26/ducato-online/restaurata-la-muta-di-raffaello-un-anno-dopo-il-capolavoro-torna-a-urbino/69236/#comments Thu, 26 Mar 2015 12:11:20 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=69236 URBINO, 26 MAR – Dopo oltre un anno la Muta di Raffaello è tornata a Palazzo Ducale. Il dipinto, un olio su tavola di 64×48 centimetri, è stato restaurato dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze grazie al cofinanziamento della tv nazionale giapponese Yomiuri Shimbun. L’intervento principale è stato fatto sul supporto ligneo dell’opera, eliminando il pericolo maggiore, quello dei tarli.

La Muta di Raffaello

La Muta di Raffaello

Durante un incontro di presentazione dell’evento la soprintendente per i beni storici, artistici ed etnoantropologici  delle Marche Maria Rosaria Valazzi ha spiegato che fino al 5 maggio la Muta sarà esposta in una mostra nella Sala dei Banchetti di Palazzo Ducale, per poi essere ricollocata nell’appartamento della Duchessa. Ad accompagnare la Valazzi anche il soprintendente dell’Opificio Marco Ciatti, Patrizia Riitano, che ha fatto parte del team di restauratori, e Claudia Caldari, della soprintendenza di Urbino.

Nel 1976 la Muta è stato uno dei quadri rubati, insieme alla “Flagellazione di Cristo”e alla “Madonna di Senigallia”, in quello che è noto come il furto del secolo.

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