il Ducato » Maria Sara Farci http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » Maria Sara Farci http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Calcinacci e danni al palazzo: incendio in via Bramante /FOTO http://ifg.uniurb.it/2012/04/17/ducato-online/calcinacci-e-danni-al-palazzo-incendio-in-via-bramante-foto/31166/ http://ifg.uniurb.it/2012/04/17/ducato-online/calcinacci-e-danni-al-palazzo-incendio-in-via-bramante-foto/31166/#comments Tue, 17 Apr 2012 13:14:09 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=31166 [continua a leggere]]]> Libri e un albero di Natale bruciati nell’incendio che questa mattina si è sviluppato in un palazzo di via Bramante. I Vigili del fuoco hanno evitato il peggio / LEGGI L’ARTICOLO


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Boiler in corto circuito: incendio in centro storico a Urbino http://ifg.uniurb.it/2012/04/17/ducato-online/boiler-in-corto-circuito-incendio-in-centro-storico-a-urbino/31120/ http://ifg.uniurb.it/2012/04/17/ducato-online/boiler-in-corto-circuito-incendio-in-centro-storico-a-urbino/31120/#comments Tue, 17 Apr 2012 11:18:27 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=31120 URBINO – Un incendio è scoppiato questa mattina nel centro storico di Urbino, in un edificio all’incrocio tra via Bramante e via Raffaello. A far partire il fuoco un corto circuito del boiler dell’acqua calda, che si trovava in un soppalco adibito a ripostiglio. Alcuni libri e un albero di natale hanno preso fuoco. In quel momento la palazzina, due appartamenti e un monolocale abitati da studenti, erano vuoti.

Il proprietario della vicina ‘Degusteria Raffaello’ ha raccontato di essere entrato nell’edificio poco prima dell’incendio: “Ho provato ad accendere le luci della scala, ma non c’era la corrente. Ho guardato il contatore ed era saltato, ma non ci ho fatto caso: pensavo stessero facendo dei lavori”. A dare l’allarme è stato un vigile urbano di servizio nel centro storico, che ha visto uscire il fumo dall’ultimo piano dello stabile e ha chiamato il 115.

La squadra dei Vigili del fuoco, comandata da Angelo Sideri, ha spento l’incendio prima che si propagasse nel resto dell’edificio. “Per fortuna non c’è stata una fuga di gas – ha commentato Sideri – altrimenti sarebbe esploso tutto”.

GUARDA LE FOTO: Calcinacci e danni al palazzo: incendio in via Bramante

L’incendio ha danneggiato anche alcuni tubi causando la fuoriuscita dell’acqua. L’ultimo piano della palazzina, ormai allagato, è stato dichiarato, per ora, inagibile. Le infiltrazioni sono arrivate fino alla cantina della degusteria.

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Un software contro la dislessia, il Mit premia la ricerca urbinate http://ifg.uniurb.it/2012/03/27/centro-2/un-software-contro-la-dislessia-il-mit-premia-la-ricerca-urbinate/29920/ http://ifg.uniurb.it/2012/03/27/centro-2/un-software-contro-la-dislessia-il-mit-premia-la-ricerca-urbinate/29920/#comments Tue, 27 Mar 2012 21:23:23 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=29920 URBINO - Basta alzare un braccio e una palla virtuale si muove sullo schermo. Potrebbe sembrare una magia, ma è il nuovo metodo attraverso il quale molti bambini affetti da dislessia e da disturbi del comportamento potrebbero superare i loro problemi. Si chiama Didattica Live ed è un software progettato da Mario Buonvino, dell’Università di Urbino. Proprio per questa invenzione il giovane ricercatore sarà premiato venerdì a Padova, insieme ad altri 12 talenti italiani nel concorso “Tr35, giovani innovatori”, promosso dal Massachusetts Institute of Technology. “È una metodologia, che si basa sull’utilizzo di un sensore di movimento e di un software attraverso i quali è possibile svolgere – spiega Buonvino – degli esercizi utili nella compensazione di alcune disabilità. Questi esercizi si possono fare con il semplice movimento della mano: basta aprire e chiudere il palmo per afferrare e lasciare oggetti virtuali presenti sullo schermo come se fossero reali”.

Pochi click e gli insegnati possono creare esercizi su misura per ogni piccolo studente che soffre di disturbi specifici dell’apprendimento. “Gli alunni dislessici hanno difficoltà di lettura dei caratteri scritti, ma apprendono molto bene se, accanto alle parole, ci sono degli aiuti visivi. Quindi costruire un oggetto all’interno dell’esercizio, che abbia a fianco della parola un’immagine, è già un grandissimo aiuto per il dislessico. Per quanto riguarda i ritardi cognitivi – continua Buonvino – spesso riguardano disturbi nella sfera della spazialità e della temporalità e quindi con Didattica Live si possono costruire delle sequenze che i ragazzi devono mettere in ordine. Un approccio divertente e interattivo, che in questo tipo di disturbo può essere, a maggior ragione, d’aiuto per apprendere meglio”.

Un’idea nata insieme ad altri due ricercatori urbinati, Umberto Battista e Andrea Farnese, da sempre impegnati nel campo della disabilità e che si è concretizzata con l’aiuto di Paolo Maltese, dottore di ricerca in biochimica. Un metodo che, anche se nato per scopi didattici, può diventare un vero trampolino di lancio e magari attirare l’attenzione di aziende che vogliono investire in questo settore.

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http://ifg.uniurb.it/2012/03/27/centro-2/un-software-contro-la-dislessia-il-mit-premia-la-ricerca-urbinate/29920/feed/ 1 E' il progetto di Mario Buonvino, giovane ricercatore dell'Università di Urbino. Ha creato un software che può aiutare bambini con difficoltà di apprendimento grazie a una lavagna virtuale. Sarà premiato venerdì a Padova nel concorso Tr35, E' il progetto di Mario Buonvino, giovane ricercatore dell'Università di Urbino. Ha creato un software che può aiutare bambini con difficoltà di apprendimento grazie a una lavagna virtuale. Sarà premiato venerdì a Padova nel concorso Tr35, promosso dal Mit di Boston il Ducato no
L’Internazionale non decolla: tanta foresteria, pochi forestieri http://ifg.uniurb.it/2012/03/24/ducato-online/linternazionale-non-decolla-tanta-foresteria-pochi-forestieri/29336/ http://ifg.uniurb.it/2012/03/24/ducato-online/linternazionale-non-decolla-tanta-foresteria-pochi-forestieri/29336/#comments Sat, 24 Mar 2012 18:32:08 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=29336 URBINO – Urbino come Oxford. È l’ambiziosa idea con cui, due anni fa, è nato il Collegio Internazionale. Una struttura in cui organizzare convegni e accogliere studenti provenienti da ogni parte del mondo. Il tutto in pieno centro storico, in quella vecchia Casa dello Studente dove gli universitari, vincitori di borsa, facevano la fila per ottenere un posto letto.

La ristrutturazione è costata 2.281.000 euro, di cui circa la metà stanziati dalla Provincia e il resto a carico dell’Ersu, l’Ente regionale per il diritto allo studio universitario.

Dei vecchi bagni alla turca, delle cucine comuni e delle sale tv usate come luogo di ritrovo è rimasto solo il ricordo degli studenti che là hanno vissuto i loro anni migliori. Ora la maggior parte delle stanze sono singole, con il bagno e la tv in camera: un vero e proprio hotel a cinque stelle, con tanto di prima colazione compresa nel prezzo. Ma a quasi due anni di distanza dalla riapertura del collegio, l’internazionalizzazione dell’Ateneo sembra ancora lontana.

Nel 2011 solo per il 10 per cento la struttura è stata utilizzata per la convegnistica, con un totale di 138 persone ospitate, per lo più nel periodo primaverile ed estivo. Tra gli eventi il più importante è stato organizzato dalla Scuola di formazione delle Nazioni Unite, per istruire gli amministratori turistiche albanesi, sul modello marchigiano.

“Oggi il collegio è sfruttato solo parzialmente. Ci dovrebbero essere molti più convegni, essendo nata da un accordo fra Università ed Ersu proprio per favorire azioni comuni internazionali e valorizzare i rapporti dell’Ateneo con i giovani ricercatori e con i dottorandi. Infatti – ha detto il delegato rettorale agli studenti, Nicola Giannelli –  senza un cospicuo sviluppo dei rapporti internazionali le università italiane sono morte. Il collegio è una struttura di cui nessun altro Ateneo dispone”.

Ma gli studenti criticano questa scelta: “Urbino prova a buttarsi sulla convegnistica per sconfiggere il turismo mordi e fuggi e il problema degli iscritti che non decollano”, ha detto Rafael Campagnolo, dell’associazione C1 autogestita.

Sempre nel 2011 la vecchia Casa dello Studente ha ospitato 897 universitari e 207 docenti, attraverso il servizio di foresteria. “Possiamo rimanere al massimo per dieci giorni consecutivi e poi siamo costretti a trovare  un’altra sistemazione. D’altronde il prezzo non ci permetterebbe una lunga permanenza”, ha detto uno studente. Il costo di una camera va dai 18 ai 25 euro a notte, a fronte dei 10 – 16 del collegio del Colle.

“I ricavi derivanti dall’ospitalità del Collegio Internazionale hanno permesso di assegnare tutte le borse di studio in un momento critico come quello attuale. E  se prima era una sorta di ‘ghetto’ – ha affermato Giancarlo Sacchi, presidente dell’Ersu –  oggi è una struttura all’avanguardia. Ma per renderla a tutti gli effetti internazionale deve cambiare la cultura, anche perché organizzare convegni negli alberghi costa tanto”.

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Benvenuto social media editor, un lavoro pronto per la pensione http://ifg.uniurb.it/2012/02/29/ducato-online/benvenuto-social-media-editor-un-lavoro-pronto-per-la-pensione/27042/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/29/ducato-online/benvenuto-social-media-editor-un-lavoro-pronto-per-la-pensione/27042/#comments Wed, 29 Feb 2012 21:53:05 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=27042 LEGGI I SOCIAL MEDIA EDITOR DAL 2009 A OGGI/STORIFY]]>

Anna Masera, social media editor de La Stampa

URBINO – Essere connessi, riconoscere il valore di una notizia e comunicare con i lettori. Questi sono gli ingredienti per essere un social media editor, un giornalista che si occupa e trova le notizie sulle piattaforme social da Twitter a Facebook passando per Tumblr e Pinterest.

In Italia la figura è stata inserita per la prima volta in un quotidiano solo un mese fa. Anna Masera è entrata nella gerenza proprio come social media editor. In ritardo rispetto agli Stati Uniti: qui la figura del giornalista che si occupa di social media è ormai consolidata e i giornalisti più giovani sono già social media editor di se stessi.

I SOCIAL MEDIA EDITOR DAL 2009 A OGGI

La prima è stata Jennifer Preston che nel 2009 venne assunta al New York Times come giornalista inviata nei social media. Secondo Jonathan Landman, vice caporedattore del New York Times il social media editor è:

Colui che passa tutto il suo tempo nel diffondere l’uso dei social media e pubblicare gli articoli nelle piattaforme per sviluppare il giornalismo prodotto dalla testata e consegnarlo ai lettori. In pratica lavora a fianco ai direttori, giornalisti, blogger e a tutte quelle persone che utilizzano i social media per trovare fonti, tenere traccia delle tendenze e break news, nonché raccoglierle. Lei ci aiuta a prendere confidenza con le tecniche, diffondere le migliori pratiche e ci guida nel trovare il modo più efficace di coinvolgere una quota maggiore del pubblico su siti come Twitter, Facebook, Youtube, Flickr, Digg e altri.

Nell’agosto del 2010 la Preston lascia il suo incarico a Liz Heron. Un compito che però lei stessa definisce transitorio e che probabilmente non esisterà più tra cinque anni. “Tra qualche anno, avere il social media editor sarà come avere un consulente sull’uso del telefono”, afferma Jim Long, della Nbc.

Ma la Heron sottolinea quanto la figura del social media editor sia ancora centrale all’interno di una redazione: ‘È importante imparare come usare i social media per il giornalismo: per riportare, interagire con le persone e ridefinire il nostro modo di fare giornalismo’.

COSA SUCCEDE IN ITALIA
Nelle nostre redazioni il social media editor ha fatto la sua comparsa per la prima volta il 6 febbraio 2012 , quando il direttore della Stampa Mario Calabresi inserisce all’interno della gerenza del suo giornale Anna Masera, con il ruolo di social media editor. 51 anni, una laurea in Storia a Yale, un Master in giornalismo nella prestigiosa Columbia University, da più di dieci anni web editor del quotidiano torinese.

“Io sono ‘vecchia’ per questo ruolo, un social media editor tipo è sotto i trent’anni. Io lo sono diventata perché ultimamente avevo dimostrato molta presenza sui social networks, a nome del giornale. Sono apparsa adatta a rappresentarlo – ha detto Anna Masera al Ducato - il direttore mi ha chiesto di portare La Stampa (il giornale e i colleghi) sui social network e di osservare i social network per La Stampa. Bisogna conoscere bene Internet e saper dialogare con gli internauti. E bisogna conoscere bene il proprio giornale ed essere in sintonia con le sue esigenze”.

Anche la Masera, come già detto da Liz Heron, conferma che il suo incarico è solamente temporaneo. Questione di tempo: quando tutti i giornalisti della redazione saranno alfabetizzati all’uso dei social network, saranno autonomi e non occorrerà una figura ad hoc. Intanto quella di Anna Masera è una vita sempre connessa tra computer, Ipad e Iphone.

“Mi alzo e prima ancora di andare in bagno guardo sull’Iphone se ci sono news da twittare, poi passo tutta la giornata connessa, tra Twitter e Facebook e Google plus, fino all’ora di andare a dormire. Nel corso della giornata lavoro al giornale nella redazione web, fianco a fianco con l’ufficio centrale, vado in riunione di redazione, parlo col direttore, i vicedirettori e i caporedattori per scegliere le notizie che abbiamo su cui puntare da rilanciare e per cercare notizie più o meno ‘trending’ da segnalare al giornale”.

Gli ingredienti per essere un bravo social media editor sono la conoscenza ottima dell’inglese e altre lingue. Ma non bisogna soltanto avere confidenza con tutte le piattaforme social. E’ necessario il fiuto e la preparazione giornalistica. “Si legge e filtra un sacco di roba: si valuta, si verifica incrociando le fonti e contattandole direttamente”. Un lavoro che assomiglia a un esperimento almeno in Italia. “E’ una scomessa, ce la giochiamo e se andrà male potremo dire che ci avremo provato per davvero”.

Il quotidiano di Torino prosegue il suo cammino verso l’innovazione. E’ la stessa Masera ad anticipare al Ducato quali saranno i prossimi passi verso un’integrazione di tutte le piattaforme: “Noi stiamo per passare al sistema editoriale ‘Methode’, che ci aiuterà a integrare tutto, carta, web e social apps, speriamo entro l’estate”. Una piattaforma già in uso al Wall Street Journal Washington Post. Method  si basa su punti di flusso di lavoro, composte da massimo quattro persone, che possono lavorare su una storia contemporaneamente in diverse edizioni.

ALL’ESTERO Anche Eric Carvin, dell’Associated Press, in un’intervista ha spiegato la sua vita da social media editor: “Quando ho iniziato a farmi coinvolgere dai social media, qualcuno mi ha dato un buon consiglio: ‘Anche se usi gran parte di questi strumenti per lavorare, condividi anche qualcosa che riguarda la tua vita’. Io non condivido tutto, ma solo alcune cose personali. Condividere qualcosa umanizza. È importante dimostrare che sei una persona reale dietro l’account. Probabilmente ci sono persone là fuori che vogliono condividere ogni dettaglio della loro vita”.

Anthony De Rosa

Carvin non è l’unico social media editor in circolazione ovviamente: Anthony De Rosa lavora alla Reuters. “Oltre a gestire le piattaforme sociali – spiega al Ducato online – sto anche contribuendo a formare i nostri giornalisti utilizzano i social media per trovare contatti, fonti e altre informazioni che appaiono sui social network. La mia giornata tipo? Mi sveglio, controllo Twitter, i nostri network, le notizie e tutto ciò mi porta in un milione di direzioni. Cerco di concentrarmi su quello che penso avrà il maggior impatto a livello globale e provo a mettere in evidenza le piccole storie locali che contano. Si tratta di istinti editoriali”.

Per Gary Kemble, social media editor dell’australiana AbcNews, si tratta di “un ruolo variegato. Coordino le attività di social media di ABC News. Mi occupo di organizzare corsi di formazione, contribuisco a elaborare politiche e linee guida per l’uso sociale dei media, lavorando su strategie di social media per i diversi programmi, progetti pilota (come la nostro la copertura speciale per anniversario dell’11 settembre), e sto lavorando anche su altri

Gary Kemble

progetti”.

“Per esempio – continua Kemble – abbiamo appena avuto una storia politica importante qui, con il nostro primo ministro messo in discussione per la leadership del partito laburista, così, la maggior parte del mio tempo è stato speso curando l’attività di social media intorno a tale evento anche guardando le tendenze social media. Negli ultimi 12 mesi si è pensato molto a inserire la figura nelle redazioni. Abc è stato uno dei primi, se non il primo, dei media australiani”.

Stan Hannoun

E oltralpe Stan Hannoun, responsabile social media Nouvel Observateur, racconta ancora al Ducato: “Io sono a metà strada tra la redazione e il marketing. Devo ascoltare i giornalisti, capire le loro richieste in modo da trascriverle al meglio sui social network. Il mio lavoro è quello di promuovere il Nouvel Observateur evidenziando e valorizzando gli articoli del sito web sui social network. Si tratta di stabilire una vera e propria comunità attorno al giornale. Il mio lavoro è quello di interagire con gli utenti per creare una vera e propria affinità con loro. Da un punto di vista del marketing, devo anche fare in modo di aumentare il numero di visite del sito provenienti dal social network. Per i live utilizziamo uno strumento chiamato Scribble Live di aggregare account Twitter e metterli insieme in un articolo pagina. Tweet sono pubblicati in diretta sulla pagina di questo articolo. Questo permette agli utenti che non dispongono di Twitter per seguire ciò che viene detto sul social network”.

 

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Fermignano, ruba anello mentre chiede elemosina. Condannato a due anni http://ifg.uniurb.it/2012/02/27/ducato-notizie-informazione/fermignano-ruba-anello-mentre-chiede-elemosina-condannato-a-due-anni/26758/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/27/ducato-notizie-informazione/fermignano-ruba-anello-mentre-chiede-elemosina-condannato-a-due-anni/26758/#comments Mon, 27 Feb 2012 18:22:04 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=26758 [continua a leggere]]]> URBINO – Le dita veloci sulla tastiera della sua fisarmonica, quasi quanto leste a rubare.Un uomo di 32 anni è stato arrestato sabato scorso a Fermignano per furto aggravato. L’uomo era entrato nel Dream Bar di San Silvestro con una fisarmonica per chiedere l’elemosina. Un anziano di ottant’anni si è avvicinato per dargli due euro, ma solo dopo un po’ di tempo si è accorto di non avere più la fede. Alcuni clienti del bar hanno visto il ladro scappare via in auto. Una breve fuga perchè l’uomo è stato fermato nella piazza centrale di Urbania, portato in caserma a Fermignano e processato per direttissima. La pena è di due anni di reclusione e 200 euro di multa, ma grazie alla sospensione condizionale della pena è ritornato in libertà.

Dell’anello ancora nessuna traccia, mentre per l’uomo, di nazionalità rumena, verrà richiesto il foglio obbligatorio di rimpatrio. A riferirlo è stato il comando dei carabinieri di Urbino.

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Neve, il Com: “Spostate le macchine da Ca’ Staccolo entro le nove” http://ifg.uniurb.it/2012/02/13/ducato-notizie-informazione/neve-il-com-spostate-le-macchine-da-ca-staccolo-entro-le-nove/24231/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/13/ducato-notizie-informazione/neve-il-com-spostate-le-macchine-da-ca-staccolo-entro-le-nove/24231/#comments Mon, 13 Feb 2012 21:21:25 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=24231 [continua a leggere]]]> URBINO – Il Com invita i cittadini a rimuovere le macchine parcheggiate nello spiazzo a Ca’ Staccolo, vicino alla chiesa in costruzione, entro domani (martedì) mattina alle nove. Il parcheggio verrà utilizzato come centro di deposito della neve che verrà spostata da Piazza della Repubblica.

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Neve, al convento San Francesco iniziano lavori di messa in sicurezza del tetto http://ifg.uniurb.it/2012/02/13/ducato-notizie-informazione/neve-al-convento-san-francesco-iniziano-lavori-di-messa-in-sicurezza-del-tetto/23835/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/13/ducato-notizie-informazione/neve-al-convento-san-francesco-iniziano-lavori-di-messa-in-sicurezza-del-tetto/23835/#comments Mon, 13 Feb 2012 10:11:19 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=23835 [continua a leggere]]]> URBINO – Cinque persone dell’unità di pronto intervento stanno operando nel convento di San Francesco per mettere in sicurezza la trave che ieri ha ceduta a causa del peso della neve. Il lavoro è portato avanti da una ditta privata incaricata dalla Curia. “Si sta procendendo alla rimozione dei controsoffitti e al puntellamento delle travi ancora in buone condizioni”, ha detto l’ingegnere Alessandro Cioppi, responsabile dell’area tecnica dell’Arcidiocesi di Urbino.

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Neve, infiltrazioni nella navata destra della Cattedrale http://ifg.uniurb.it/2012/02/12/ducato-notizie-informazione/neve-infiltrazioni-nella-navata-destra-della-cattedrale/23541/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/12/ducato-notizie-informazione/neve-infiltrazioni-nella-navata-destra-della-cattedrale/23541/#comments Sun, 12 Feb 2012 13:43:31 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=23541 [continua a leggere]]]> URBINO – Ci sono grosse infiltrazioni d’acqua in corrispondenza del secondo altare della navata destra della Cattedrale di Urbino. A riferirlo è l’ingegner Alessandro Cioppi, responsabile area tecnica dell’arcidiocesi di Urbino, che sta andando a ispezionare l’edificio. Intanto il Cai, Club alpino italiano, sta intervenendo nella chiesetta del Santo Spirito, in via Bramante, per liberare il tetto dalla neve e mettere in sicurezza la copertura. La cappella, sede della adorazione eucaristica perpetua, è di importante interesse perché presenta affreschi di Girolamo Cialdieri.

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Neve, Vdf al lavoro al convento San Francesco http://ifg.uniurb.it/2012/02/12/ducato-notizie-informazione/neve-vdf-al-lavoro-al-convento-san-francesco/23502/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/12/ducato-notizie-informazione/neve-vdf-al-lavoro-al-convento-san-francesco/23502/#comments Sun, 12 Feb 2012 12:52:11 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=23502 URBINO – La squadra alpino-fluviale dei VIgili del fuoco sta lavorando da circa mezz’ora per liberare una tettoia in ferro al convento di S. Francesco in piazza delle Erbe. “Cerchiamo di liberare questa tettoia in modo tale da buttar giu’ la neve dal tetto danneggiato ed evitare il crollo del soffitto”, ha dichiarato il comandante dei Vigili del fuoco Claudio Ovarelli.

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