il Ducato » Marta Manzo http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » Marta Manzo http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Urbino, Festival del giornalismo culturale 2014 – Le immagini http://ifg.uniurb.it/2014/04/27/ducato-online/urbino-festival-del-giornalismo-culturale-2014-le-immagini/62141/ http://ifg.uniurb.it/2014/04/27/ducato-online/urbino-festival-del-giornalismo-culturale-2014-le-immagini/62141/#comments Sun, 27 Apr 2014 13:06:29 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=62141 [continua a leggere]]]> URBINO – I volti dei protagonisti, degli organizzatori e degli ‘uomini macchina’ che hanno dato vita alla seconda edizione del Festival del giornalismo culturale di Urbino. Due giorni di dibattito tra intellettuali, editori e giornalisti per capire in che direzione sta andando quella che una volta si chiamava “terza pagina”. Tra gli interrogativi sul futuro di una professione o un settore che deve ripensare sé stesso, anche spazio per godere della cultura della musica, lirica e popolare, e del cibo

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La cultura? Gli italiani la cercano in tv e si informano soprattutto su viaggi, cibo e turismo http://ifg.uniurb.it/2014/04/25/ducato-online/la-cultura-gli-italiani-la-cercano-in-tv-e-si-informano-soprattutto-su-viaggi-cibo-e-turismo/61869/ http://ifg.uniurb.it/2014/04/25/ducato-online/la-cultura-gli-italiani-la-cercano-in-tv-e-si-informano-soprattutto-su-viaggi-cibo-e-turismo/61869/#comments Fri, 25 Apr 2014 17:17:57 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=61869 L'informazione culturale sul web - Dati News Italia 2014URBINO – L’informazione culturale? Gli italiani la cercano ancora nei media tradizionali. È  questo il risultato dell’indagine News Italia del dipartimento di Scienze della comunicazione dell’Università di Urbino.

Lo studio, condotto telefonicamente su un campione di 1013 persone, ha indagato le abitudini di consumo dell’informazione degli italiani, soprattutto nel passaggio dai media tradizionali a quelli digitali.

Secondo i dati presentati nel Salone del Trono di palazzo Ducale durante il Festival del giornalismo culturale, nonostante negli ultimi quattro anni sia aumentata la presenza degli italiani sul web, la cultura passa ancora per tv e programmi di approfondimento dedicati sul piccolo schermo. Internet, invece, si colloca soltanto al terzo posto.

Negli ultimi quattro anni, mostrano infatti i dati dell’indagine, per quanto riguarda l’informazione generalista si è assistito a un crollo per i quotidiani nazionali e locali, con un aumento consistente, invece, per quanto riguarda il numero di italiani che usa il web per cercare notizie: dal 2011 al 2014 sono passati dal 51% al 62%. Tra le fonti online è aumentato l’utilizzo degli aggregatori (portali che riportano le notizie da svariate fonti) e vengono sempre più consultati anche i siti internet dei singoli blogger. Stabile, tutto sommato, l’uso della tv. Anche il mezzo radiofonico non ha subìto modificazioni significative rispetto all’anno scorso.

Nonostante ciò nel nostro Paese la cultura sembra “appartenere” ancora alla tv. “Questo potrebbe suggerire agli editori – ha commentato Lella Mazzoli, direttrice del festival – qualche nuova strategia per porre attenzione e inserire la cultura anche nei contenitori generici, perché è proprio lì che gli italiani vanno a cercare”.

La rete rimane però fonte privilegiata per l’informazione: i siti dei quotidiani nazionali e locali sono infatti al primo posto, seguiti dai siti specializzati. È aumentato nel tempo anche l’uso dei social network, ma non c’è gran spazio per la cultura. “Mi ha colpito – ha quindi concluso Mazzoli – che una piattaforma come Twitter non sia utilizzata per cercare la cultura”.

Riguardo ai temi di informazione culturale gli italiani sono interessati soprattutto a viaggi, cibo e turismo. Una sfera di interesse molto “pratica” che stuzzica soprattutto la fascia più giovane della popolazione (18-29 anni)

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Italo Moscati e i ‘coccodrilli': “La cultura italiana? Si fonda sui morti” http://ifg.uniurb.it/2014/04/23/ducato-online/italo-moscati-e-i-coccodrilli-la-cultura-italiana-si-fonda-sui-morti/61779/ http://ifg.uniurb.it/2014/04/23/ducato-online/italo-moscati-e-i-coccodrilli-la-cultura-italiana-si-fonda-sui-morti/61779/#comments Wed, 23 Apr 2014 07:05:26 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=61779 Italo Moscati

Italo Moscati

URBINO – “Abbiamo una cultura atroce, pesante e nefasta. Che frequenta un po’ troppo i cimiteri”. Italo Moscati è regista, scrittore, giornalista. Ha alle spalle molte pubblicazioni, ha lanciato alcuni tra i maggiori registi italiani, ha dato vita a programmi televisivi sperimentali. La cultura la conosce bene, l’ha sempre fatta e la fa ancora. E quando dice che la nostra è una informazione di commemorazione, non lascia spazio a equivoci. Per lui il nostro Paese è formato sui caduti della prima guerra mondiale e sugli eroi del Risorgimento. “Come direbbe lo storico Emilio Gentile – chiosa – i nostri fondamenti sono mortuari”.

L’autore terrà al Festival del giornalismo culturale di Urbino una lectio dal titolo “impressionistico” – così l’ha commentata – che parlerà di coccodrilli, di persone che leggono il futuro nelle sfere di cristallo e di nuovismo. Il coccodrillo, in gergo giornalistico, è quell’articolo che si scrive con largo anticipo e che si pubblicherà alla morte di un personaggio, di norma ben conosciuto. Il suo uso è un abuso che Moscati denuncia per tutta la cultura che passa nei media italiani. “Se si sfogliano – spiega – le pagine culturali dei quotidiani, dei settimanali, se si guardano i programmi tv si nota un’abbondanza di commemorazione per chi se ne va. Sono pagine riempite con i ricordi, di un rimpianto molto spesso giusto e articolato. Ma quel che si nota davvero è una ripetizione, negli anni, che sa di nostalgia e attaccamento al passato”. E che denota, in tutte quelle parole dedicate alla scomparsa, la necessità di assolverci dalla nostra realtà. “I giornali ne sono pieni – continua – forse perché oggi mancano i giusti riferimenti”.

È proprio qui, nella mancanza di punti solidi, che subentra il nuovismo. “Ovunque – spiega ancora Moscati – troviamo cose che sanno di novità. Provengono soprattutto dagli Stati Uniti e finiscono per diventare per noi un focus obbligatorio. I media, ma anche il cinema italiano, da molti anni guardano laggiù come a una guida. Stiamo riempiendo il vuoto che abbiamo con riferimenti che provengono da una cultura che ha sicuramente cose da raccontare, ma stiamo dimenticando la nostra, la forza delle nostre radici, delle nostre tradizioni”. Il motivo? Per lui siamo sostanzialmente impreparati. E forse lo siamo sempre di più. “Basta guardare – prosegue – a quanto spazio viene dedicato a questo modo di costruire, che tiene forse in piedi la fortuna del mercato, ma che somiglia più a consigli per gli acquisti”.

Il riferimento, non troppo lontano, è rivolto in particolare agli scrittori. A quelli che c’erano, al centro di quegli articoli dedicati al defunto e al compianto, e a quelli che dovrebbero esserci e non ci sono. “Gli editori – dice – lavorano sulla promozione dei giovani autori, ma non sempre li cercano. Affidano loro un compito, una formula di consumo. E così abbiamo tantissime collane letterarie e concorsi che fioccano come mai successo prima. Ma i premi Strega muoiono uno dopo l’altro, la loro gloria è effimera”. E il risultato è una intellettualità che non sta in piedi da sola. “Come direbbe Gillo Dorfles, un fattoide, qualcosa che non esiste ma si costruisce nelle intenzioni. I risultati non confortano. Confermano, piuttosto, la solitudine, la chiusura e l’empasse della cultura”.

Digerita la suggestione iniziale, insomma, attorno a sé Moscati non vede che fallimenti clamorosi: “Non vedo scrittori – spiega – di qualità risoluta e indiscussa. Qualche libro, in fondo si potrebbe anche saltare”.

Moscati, però, si dice ottimista. E alla domanda se e cosa allora potrebbe salvare la cultura da una copia in carta carbone riproposta di anno in anno risponde che è necessaria una maggiore ricerca. “Tutto sommato – dice – i giornali passano un buon momento. Le maggiori denunce della condizione del nostro Stato vengono dai giornalisti. A smascherare la cattiva politica, la gestione degli enti, la burocrazia, sono stati i giornali. Sia quelli di sinistra, sia quelli più moderati, hanno capito il nostro senso di smarrimento. Hanno mostrato la gracilità di questo Paese e l’uso che se n’è fatto”.

Un barlume di speranza potrebbe quindi esserci. “Stiamo invertendo la rotta, ma ci vuole tempo”. Perché leggere una pagina culturale può ancora avere il suo senso, ma solo se è ben fatta. “Quando la funzione è di reale scoperta – conclude – e non si tratta di cose note, né del trionfalismo di portare acqua al proprio mulino, allora va bene. Ma succede raramente”.

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Ingiurie a Forza Nuova, condannati a pagare 250 euro a testa i sei membri di Assemblea permanente http://ifg.uniurb.it/2014/04/09/ducato-online/ingiurie-a-forza-nuova-condannati-a-pagare-250-euro-a-testa-i-sei-membri-di-assemblea-permanente/61306/ http://ifg.uniurb.it/2014/04/09/ducato-online/ingiurie-a-forza-nuova-condannati-a-pagare-250-euro-a-testa-i-sei-membri-di-assemblea-permanente/61306/#comments Wed, 09 Apr 2014 19:56:05 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=61306  URBINO – Avevano insultato alcuni militanti di Forza nuova con espressioni come “merde picchiatori” e “assassini”. Il giudice ha condannato sei membri di Assemblea permanente a pagare 250 euro di multa ciascuno e a rifondere, in collettivo, 2500 euro di spese legali.

Rafael Campagnolo, Rocco Stasi, Gianluca Capozio, Virginia Palombo, Luigi Pesce e Cristiana Nasoni sono stati dichiarati colpevoli di ingiuria nei confronti di Marco Consalvo, dirigente del movimento di estrema destra, durante una manifestazione che si è tenuta nel 2011 in piazza della Repubblica a Urbino. All‘epoca dei fatti, Consalvo e altri militanti di Fn avevano allestito un gazebo e distribuito volantini per denunciare le spese dello Stato per l’emergenza immigrazione durante le primavere arabe. I sei studenti, allora, avevano organizzato una contromanifestazione per esprimere il proprio dissenso. Consalvo aveva quindi sporto querela, denunciando non solo le offese ricevute, ma anche che gli imputati avevano sostenuto a turno uno striscione con lo slogan “nuovi fascismi vecchie merde”. Più volte, durante le diverse udienze, gli imputati avevano respinto le accuse, mentre il dirigente  si era  costituito parte civile.

Per lui oggi, in aula, il suo avvocato Mario Giancaspro ha chiesto il risarcimento danni per ventimila euro, per lesione dell’onore e del decoro. La quantificazione dei danni, però, non è stata ancora decisa e verrà effettuata in sede civile. Il pm Enrica Pedersoli, invece, aveva chiesto per gli imputati una multa di 300 euro a testa, riconoscendo loro le attenuanti generiche del “confronto politico e ideologico”.

Contro la condanna si è invece pronunciata la difesa dei sei ragazzi, affidata agli avvocati Laura Liberto ed Enrico D’Ambrosio. Quest’ultimo ha richiesto, durante l’udienza, l’ammissione di altri due testimoni. Richiesta che il Giudice ha accolto per uno soltanto, ma successivamente revocata perché il testimone era già in aula durante il dibattimento. Ora per i ragazzi si attende di conoscere le motivazioni della sentenza, che verranno depositate entro i prossimi sessanta giorni. Poi ricorreranno in appello.

 

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Ingiurie a Forza Nuova, condannati i sei studenti di Assemblea permanente http://ifg.uniurb.it/2014/04/09/ducato-notizie-informazione/ingiurie-a-forza-nuova-condannati-i-sei-studenti-di-assemblea-permanente/61312/ http://ifg.uniurb.it/2014/04/09/ducato-notizie-informazione/ingiurie-a-forza-nuova-condannati-i-sei-studenti-di-assemblea-permanente/61312/#comments Wed, 09 Apr 2014 17:42:10 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=61312 [continua a leggere]]]> URBINO – Sono stati condannati a 250 euro di multa ciascuno i sei studenti di Assemblea permanente accusati di aver insultato alcuni esponenti di Forza Nuova durante una manifestazione che si è tenuta nel 2011 in piazza della Repubblica. Dopo ore di attesa al Tribunale di Urbino, il giudice di pace Paola Morosi ha confermato la sussistenza del reato di ingiuria. A loro spetta anche il pagamento, in collettivo, delle spese legali, di importo pari a 2500 euro.

Durante il dibattimento l’avvocato Mario Giancaspro – difensore di Marco Consalvo, il  dirigente di Forza Nuova che aveva sporto querela contro i sei imputati e che si era costituito parte civile – ha anche richiesto il risarcimento dei danni per il suo assistito, che non sono ancora stati quantificati e che verranno decisi in sede civile.

La difesa dei sei studenti, affidata agli avvocati Laura Liberto ed Enrico D’Ambrosio aspetta ora di conoscere le motivazioni della sentenza, che verranno depositate entro sessanta giorni, per ricorrere in appello.

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Università, studenti di Legge in visita ai palazzi della Consulta e della Camera http://ifg.uniurb.it/2014/04/09/ducato-online/universita-studenti-di-legge-in-visita-ai-palazzi-della-consulta-e-della-camera/61175/ http://ifg.uniurb.it/2014/04/09/ducato-online/universita-studenti-di-legge-in-visita-ai-palazzi-della-consulta-e-della-camera/61175/#comments Wed, 09 Apr 2014 07:53:18 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=61175 studenti a RomaURBINO – Studiare il diritto pubblico non soltanto sulla carta, ma visitando di persona i luoghi in cui il diritto nasce. E umanizzare chi in questo mondo ci lavora, di solito guardato nella scatola di un televisore. È lo scopo del progetto messo a punto da due professori dell’Università di Urbino – Matteo Gnes e Massimo Rubechi – rispettivamente titolari della cattedra di diritto pubblico amministrativo il primo e di diritto costituzionale il secondo – che per il terzo anno consecutivo hanno portato una delegazione di studenti meritevoli di Giurisprudenza e Scienze politiche in visita a Roma in alcune delle più importanti sedi di decisione nazionale: in due giorni, a fine marzo, i ragazzi hanno scoperto dal vivo come funzionano la Camera dei deputati, gli uffici del garante per la privacy e la Corte Costituzionale. Un modo per avvicinarsi alle istituzioni, ma anche “una visita di altissimo profilo – come hanno spiegato i docenti – che ha sicuramente dato loro molto, non solo per i loro studi giuridici, ma anche per la loro crescita come cittadini italiani”.

Scelti tramite una selezione che ha preso in esame il curriculum vitae, quello di studi, il voto conseguito nelle materie di riferimento e una lettera motivazionale redatta appositamente per partecipare, a partire, quest’anno, sono stati circa una quarantina. Prima tappa, il garante della Privacy. Ad accogliere i ragazzi è stata Licia Califano, componente del collegio garante dell’autorità e docente di diritto costituzionale all’Università di Urbino. Con gli studenti ha parlato delle funzioni dell’ufficio, ma anche di protezione dati su Internet e dei rischi che si corrono nella pubblicazione di contenuti sui social network.

Poi, il tour è approdato alla Camera. Dopo una visita guidata del palazzo di Montecitorio e dopo aver assistito alla seduta pomeridiana dell’aula, gli studenti sono stati ricevuti dalla vicepresidente della Camera Marina Sereni e dal direttore del servizio studi Annibale Ferrari. Con loro hanno affrontato temi come la procedura di bilancio, la riforma della legge elettorale, del Senato, del titolo V della Costituzione e dei regolamenti parlamentari. C’è stato tempo anche per un fuoriprogramma. Un incontro col ministro Maria Elena Boschi che, dopo aver illustrato il percorso delle riforme attualmente in esame del governo Renzi, ha sollecitato i ragazzi a studiare con il massimo impegno.

Il secondo giorno è stata la volta della Corte Costituzionale, dove ai ragazzi è stata data l’opportunità di partecipare a un’udienza pubblica. A fine seduta, poi, hanno incontrato il giudice Sabino Cassese – uno dei quindici componenti della Consulta – che ha tenuto una breve lezione sul ruolo della Corte e su come nasce una norma di legge.

giulia renzi

Giulia Renzi

Sara Pedini, Sara Brisigotti e Giulia Renzi sono tutte al primo anno di Giurisprudenza. Andare a Roma, per loro, è stata un’esperienza importante.  “Soprattutto – ha commentato la prima – per chi come noi ha scelto questo percorso di studi. Siamo stati ricevuti da esperti del diritto con grande carriera alle spalle, raramente si ha l’occasione di conoscerli”. “È stata una di quelle esperienze formative – le ha fatto eco Sara Brisigotti, anche lei al primo anno – ben lontana dagli studi ‘matti e disperatissimi’ che spesso ci contraddistinguono. Ci ha permesso di toccare con mano le verità intrappolate in quei libri di migliaia e migliaia di pagine”.  Giulia Renzi ha quindi concluso: “L’ho vissuta come un’opportunità. Di solito questi luoghi li vediamo in televisione e ci limitiamo a studiarli su un manuale di diritto, ci sembrano così lontani. La bellezza di questa uscita è stata appunto toccare con mano, vedere in concreto qualcosa che era stato studiato solo in astratto. Credo che la scuola e le lezioni debbano essere qualcosa di attivo ed interattivo, che sfruttino la curiosità di chi vuole imparare, non la passività o l’inerzia: questa uscita ne è stata la dimostrazione”.

Per Piergiuseppe Gaballo, che invece è al secondo anno della magistrale di Scienze politiche (ed è anche il primo studente consigliere al Comune  di Urbino, il primo caso in Italia), non era il primo appuntamento con la Capitale: già il primo anno era partito con lo stesso progetto. “C’ero già stato – spiega – ma è sempre importante: ti si chiariscono alcuni meccanismi che sulla carta non ci sono e ti avvicini alle istituzioni. Accompagnati da professori e esperti del mestiere, poi, è tutta un’altra storia”.

 

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L’Università ricorda Pino Paioni Mercoledì 9 aprile alla Fondazione Bo http://ifg.uniurb.it/2014/04/08/ducato-notizie-informazione/luniversita-ricorda-pino-paioni-mercoledi-9-aprile-alla-fondazione-bo/61066/ http://ifg.uniurb.it/2014/04/08/ducato-notizie-informazione/luniversita-ricorda-pino-paioni-mercoledi-9-aprile-alla-fondazione-bo/61066/#comments Tue, 08 Apr 2014 07:59:09 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=61066 [continua a leggere]]]> URBINO – Mercoledì 9 aprile l’Università di Urbino celebra Giuseppe Paioni, uno dei suoi più stimati docenti, nel giorno in cui ricorre la data del suo compleanno.

L’appuntamento è alle 9.30 nel salone delle conferenze Fondazione Carlo e Marise Bo e interverranno il rettore Stefano Pivato e Paolo Fabbri, direttore del Centro internazionale di studi interculturali di Semiotica e morfologia. Seguirà poi la conferenza di Pietro Montani, docente di Estetica all’Università della Sapienza di Roma, dal titolo “La semiotica border line di Pino Paioni” e il ricordo di alcuni colleghi.

Scomparso nel novembre del 2013, Paioni è stato professore di letteratura italiana del ‘900, Filologia romanza, Storia della lingua italiana. Per trentacinque anni ha ricoperto il ruolo segretario del Centro internazionale di Semiotica e Linguistica dell’ateneo, contribuendo attivamente allo sviluppo e allo studio delle discipline semiotiche.

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Viabilità a Urbino, ancora una settimana di disagi per la potatura degli alberi http://ifg.uniurb.it/2014/04/07/ducato-notizie-informazione/viabilita-a-urbino-ancora-una-settimana-di-disagi-per-la-potatura-degli-alberi/60878/ http://ifg.uniurb.it/2014/04/07/ducato-notizie-informazione/viabilita-a-urbino-ancora-una-settimana-di-disagi-per-la-potatura-degli-alberi/60878/#comments Mon, 07 Apr 2014 09:48:15 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=60878 [continua a leggere]]]> potaturaURBINO – Continueranno per un’altra settimana i lavori di potatura delle piante lungo via Giro dei Debitori. Per gli automobilisti nessun disagio, la strada rimane comunque percorribile a senso unico alternato.

Altri lavori di potatura sono previsti nei prossimi giorni in altre zone: dall’8 al 10 aprile, dalle 8.30 alle 19, la manutenzione riguarderà viale Buozzi. Qui verrà istituito il divieto di transito e di sosta con rimozione forzata per tutte le categorie di veicoli.

Dall’8 all’11 aprile  toccherà alle piante di via Passeggiata Carlo Bo e viale Salvalai. Anche qui transito negato e divieto di sosta con rimozione forzata. Per raggiungere piazza Rinascimento sarà necessario invertire il senso di marcia in via Saffi.

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Coldiretti Pesaro-Urbino, il nuovo direttore è Paolo De Cesare http://ifg.uniurb.it/2014/03/05/ducato-notizie-informazione/coldiretti-pesaro-urbino-il-nuovo-direttore-e-paolo-de-cesare/58859/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/05/ducato-notizie-informazione/coldiretti-pesaro-urbino-il-nuovo-direttore-e-paolo-de-cesare/58859/#comments Wed, 05 Mar 2014 17:22:12 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=58859 [continua a leggere]]]> ACQUALAGNA –  Paolo De Cesare è il nuovo direttore della Coldiretti di Pesaro e Urbino. Quarantadue anni, laureato in Economia e commercio con un master in risorse umane, è stato scelto come nuovo responsabile della federazione che associa oltre seimila imprese agricole. De Cesare ha già ricoperto gli incarichi di direttore delle federazioni di Cagliari e Frosinone. È stato anche dirigente Creditagri Italia, ente di garanzia e assistenza alle imprese. Il nuovo direttore subentra a Leandro Grazioli, che guiderà la federazione di Ascoli – Fermo.

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Carnevale ‘abusivo’, il Tridente non è idoneo. Ma altri spazi per i giovani non ci sono http://ifg.uniurb.it/2014/03/05/ducato-online/carnevale-abusivo-il-tridente-non-e-idoneo-ma-altri-spazi-per-i-giovani-non-ci-sono/58756/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/05/ducato-online/carnevale-abusivo-il-tridente-non-e-idoneo-ma-altri-spazi-per-i-giovani-non-ci-sono/58756/#comments Wed, 05 Mar 2014 16:32:42 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=58756 tridente caosURBINO – La festa è stata un successo. Come ogni anno centinaia di studenti hanno riempito l’auditorium del Tridente per il party di Carnevale. E come ogni martedì grasso è stata una festa ‘abusiva’. Perché quello spazio non è adatto a eventi di questa portata, non è progettato e non possiede i necessari requisiti di sicurezza. E un altro non ce n’è. Dopo più di un anno dalla nascita del tavolo tecnico per trovare dei locali per i giovani che vivono o studiano a Urbino, infatti, il risultato è zero.

Pubblicizzato con un evento Facebook, al CarnivAll In Party”, prima dell’inizio della serata avevano già aderito oltre 500 persone ed è lecito pensare che molte altre si siano aggiunte. Dalle 22 di martedì sera il locale si è riempito, si è bevuto e ballato con la musica dalla consolle del dj.

Nessun danno, nonostante la bolgia: tutto è filato liscio senza intoppi e poco dopo le 2 di notte musica spenta e luci accese, tutti fuori. “C’erano una decina di persone – spiega un ragazzo che preferisce rimanere anonimo – che hanno monitorato la situazione. Se una festa rimane sotto controllo si allunga, ma se sfugge di mano e c’è troppa gente e si chiude prima”. Segno che gli universitari sono ormai coscienti del rischio e della responsabilità che si caricano addosso ogni volta che organizzano un evento. Già giovedì scorso nello stesso collegio si era tenuta un’altra festa alternativa del Collettivo per l’autogestione e il risultato era stato lo stesso: tutto tranquillo, divertimento, niente caos.

Il problema però rimane. Al Tridente non ci sono i requisiti di sicurezza per la festa ma spostarla è impossibile perché di alternative nemmeno l’ombra. L’Ersu non dà e non darà mai l’autorizzazione a usare quei luoghi semplicemente perché non lo può fare. “La legge parla chiaro – spiega Lorenzo Ciaffoncini, dell’Ente – quel locale non è stato costruito per farci feste”.

Lo conferma a sua volta l’ingegnere Gabriele Giglioni, che il collegio lo conosce bene per aver seguito i lavori di installazione dell’impianto fotovoltaico: “La struttura è inquadrata nella regolamentazione per le strutture alberghiere, dunque non si tratta di cosa manca al locale ma del fatto che non è codificato per farci feste, né è adeguabile, non è un locale di pubblico spettacolo, per il quale esiste una regolamentazione precisa, non nasce per quello. Gli studenti lo sanno, nonostante tutti i divieti continuano a farci le feste. Questo è valido per tutti i collegi di Urbino. Non parliamo di compleanni e lauree  – conclude Giglioni – ma di feste che vedono duecento, trecento persone”.

Ma la responsabilità di chi è? “Se l’Ersu non ha mai fatto notare la questione – spiega a sua volta l’avvocato Lucia Mistura – ed è tollerante, l’autorizzazione è tacita. Ma se l’Ersu applica un regolamento (firmato dagli ospiti dello studentato, che non sono però necessariamente gli organizzatori delle feste ndr) e dà avviso e comunicazione del divieto, per esempio con dei cartelli ben visibili alle pareti, allora la responsabilità è di chi quella festa la fa”.

E malgrado il divieto, si fa eccome. I volantini e le locandine si trovano dappertutto, sulle panche, sui tavoli e sulle bacheche. Prassi ormai consolidata è che siano gli stessi funzionari dell’Ersu a informare dell’evento previsto le forze dell’ordine che, in caso di problemi, dovrebbero intervenire. E utilizzino i sistemi di vigilanza interna ai collegi, che però funzionano solo in caso di segnalazione.

La questione degli spazi aggregativi e del problema giovani a Urbino va avanti ormai da anni, tanto da essere inserita nelle ultime campagne elettorali dei candidati alle primarie del Partito democratico. L’anno scorso, c’era stato il “Carnival party” a febbraio, stessa storia. Eppure un mese prima, a gennaio, era stato aperto un tavolo tecnico per le trattative tra le parti coinvolte (comune, Ersu, associazioni studentesche) e in quell’occasione l’Ersu aveva ricordato anche che nel 2012 era stato fatto un censimento sui luoghi che potevano essere adibiti e aveva però precisato che non c’erano risorse per ristrutturarli. Dopo quell’incontro – come ricorda lo stesso Federico Scaramucci “È tutto quanto caduto nel vuoto.”

Come si  coniuga il giusto bisogno di divertimento di una massa così imponente di studenti, che sono parte integrante e risorsa per l’economia del luogo, con l’assenza di uno spazio idoneo? Il progetto della tensostruttura al di fuori delle mura della città (come quello a Mercatale per la festa d’Irlanda) non è stato portato avanti, ma rilanciato quest’anno nei progetti dei candidati sindaco. L’ex Makkia è ancora inagibile, temporaneamente occupato da Federico Scaramucci con il suo comitato durante le primarie.

Finché nessuno prende concretamente in mano la situazione, rimane lo stesso equilibrio precario di sempre. Se infatti è vero che i “ragazzi del collegio” si muovono “abusivamente”, è vero anche che finora nessuno ha chiuso le porte, al massimo un occhio, per non scontentare nessuno.

 

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