il Ducato » Stefania Carboni http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » Stefania Carboni http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Crisi, Marche a rischio recessione http://ifg.uniurb.it/2012/04/29/ducato-online/crisi-marche-a-rischio-recessione/31586/ http://ifg.uniurb.it/2012/04/29/ducato-online/crisi-marche-a-rischio-recessione/31586/#comments Sun, 29 Apr 2012 13:59:59 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=31586 URBINO – Si produce e si vende sempre meno, specialmente nel pesarese. Sono questi i segni particolari della crisi economica nella provincia, che emergono dall’ultima analisi trimestrale di Confindustria Pesaro-Urbino. Un pesarese che ha smesso di produrre con lo stesso ritmo di prima, che subisce costi di gestione sempre maggiori e che non riesce a vendere più come in passato, specialmente all’estero (-6,1%). C’è calo sia nella produzione del materiale (-1,6% rispetto al 2010) che nella vendita del prodotto (-3,0%).

CHI RESISTE. I settori che si salvano da questa flessione sono quelli della gomma-plastica e il tessile.  Per il mercato estero resiste anche il settore dei minerali non metalliferi. “La gomma-plastica è un settore – precisa il Centro Studi Confindustria – con clientela fissa e stabile. Questo perché  sono poche le aziende che se ne occupano e quindi l’andamento positivo anche di una sola incide positivamente nei dati trimestrali”.

DISOCCUPAZIONE. Una conseguenza della crisi economica sono i posti di lavoro che diminuiscono a vistosamente. Nell’ultimo trimestre 2011 nella sola provincia di Pesaro-Urbino l’occupazione è scesa del 4,4%. Dal 2010 al 2011 diminuiscono invece le ore di cassa integrazione (-18,6%), cifra che però aumenta già nei primi mesi di questo 2012 (vedi articolo sotto) . Le imprese manifatturiere attive hanno fatto registrare una leggera diminuzione della produzione, -0,8% rispetto al 2010. “La crisi si è spostata nella distribuzione – aggiunge Domenico Passeri, direttore Confesercenti Urbino – ora a soffrire sono anche le aziende a gestione familiare, che non riescono più a sostenere i costi di produzione”.

CROLLO DEL MATTONE. Uno dei settori più colpiti è senz’altro l’edilizia. Negativi i risultati sia dal punto di vista produttivo che occupazionale. Aumenta il livello di cassa integrazione, le ore di CIG sfiorano gli attuali 108 milioni, triplicando rispetto al 2008. Secondo Confindustria il settore edile negli ultimi cinque anni ha perso in termini reali il 24,1%. Si è ritornati in pratica ai livelli di produzione di metà anni 90’.  Il calo è dovuto anche alla diminuzione dei permessi per costruire. Le imprese edili attive nel duemilaundici erano 6.292, (-0,5% rispetto all’anno precedente).

Ecco qui alcuni settori che risentono della crisi:

settore produzione vendite
mobile legno -4,6% -10,6%
tessile 3,5% -10,2%
meccanica -4,3% -11,3%

(dati ultimo trimestre 2011-2010 Confindustria Pesaro Urbino)

MODA NON VENDE. Tessile e abbigliamento sono i reparti che resistono, arrivando perfino a chiudere positivamente il 2011. Una nota positiva, ma solo dal punto di vista produttivo. Sale al 3,5% la produzione, mentre invece è negativo l’andamento delle vendite con un calo del -10,2%. Nonostante ciò però aumentano le imprese attive nel settore moda, 702 nel 2011 (+3,7% rispetto al 2010).

CARENZE. I problemi che non facilitano la vita di imprese provinciali secondo Confindustria sono essenzialmente due: la burocrazia, che frena e costa alle attività, e le infrastrutture materiali carenti, come ad esempio la mancanza di un secondo casello autostradale, che non aiuta nei collegamenti e trasporti. “Ci sono molte piccole aziende che da sole non riescono a uscire dalla crisi – commenta Confindustria Pesaro Urbino – quello che si deve fare è favorire le aggregazioni, creare contratti di rete fra aziende, questo per renderle pronte ad affrontare il mercato estero”.

SOLUZIONI. Una idea la sia può trovare sul sito www.inretesipuo.it che raccoglie tutti i progetti di aggregazione imprenditoriale nel territorio, sotto Confindustria, CNA e Confartigianato Imprese della Provincia di Pesaro Urbino.  “Fare rete è l’unica via d’uscita. Le attività più grandi ci riescono, perché avvantaggiate strutturalmente – commenta Passeri – Quello che possono fare i più piccoli è unirsi per settori e aree, ma per questo c’è bisogno anche di sostegni economici”.

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L’immagine della donna nei media, tra stereotipi e silenzi http://ifg.uniurb.it/2012/04/26/ducato-online/limmagine-della-donna-nei-media-tra-stereotipi-e-silenzi/30615/ http://ifg.uniurb.it/2012/04/26/ducato-online/limmagine-della-donna-nei-media-tra-stereotipi-e-silenzi/30615/#comments Thu, 26 Apr 2012 14:42:50 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=30615 URBINO – Antonella, Cristina, ma anche giovane cinese e ucraina,  senza nome,  senza ricordo,  a volte senza un colpevole. Sono questi i nomi e i volti delle donne che sono state uccise da sconosciuti o vicini di casa, da mariti e amanti.

Follia omicida, delitto passionale, drammatico gesto, sono i termini che la maggior parte della stampa regala ai reati che le riguardano, parole che spesso la rete denuncia come stereotipi e luoghi comuni.

Sono già 46 le donne uccise nel 2012  nel nostro paese: una ogni due giorni. “Con dati statistici che vanno dal 70% all’87%, la violenza domestica risulta essere la forma di violenza più pervasiva che continua a colpire le donne in tutto il Paese”, ha detto al termine della sua visita in Italia la relatrice speciale delle Nazioni Unite Rashida Manjoo.

C’è chi dice basta. Ai lettori più attenti non sfuggono i piccoli inciampi della stampa sia essa cartacea che online. Durante l’iniziativa su Twitter #parolecomepietre si è riflettuto più volte sull’abuso del termine delitto passionale. E sempre su questa linea è la rubrica di Michele Serra del 6 marzo (L’amaca su La Repubblica): “Fa male sentire che qualche tigì chiama ancora ‘delitto passionale’ mattanze come quelle di Brescia”.

Riguardo al modo di diffondere in rete notizie del genere, Lettera 43 ha realizzato una mappa che evidenzia i casi più eclatanti di violenza sulle donne. La redazione di Giornalesentire ha inviato invece una lettera di protesta all’Ansa, contro la morbosità della parola video allegata alla notizia di uno stupro di una donna mentre aspettava un treno alla Stazione Termini: “Quel filmata con i telefonini accanto a video aiuta solo ad aumentare il picco di clic”.

Sul blog di GiULiA (GIornaliste Unite LIbere Autonome) si criticano le modalità con cui vengono stesi gli articoli: “Non si agisce per raptus o peggio per amore: il movente è criminale, non passionale. Ci chiediamo se la reiterazione, nel linguaggio giornalistico, di queste facili e un po’ trite categorie, non finisca per abbassare la soglia di attenzione dell’opinione pubblica verso un fenomeno sempre più diffuso e che richiede una maggiore consapevolezza e una seria presa in considerazione da parte delle istituzioni”.

Il grande buco nero. Il problema che ricorre in Italia è la mancanza di un costante e preciso monitoraggio tra media e femminicidio. Sul nostro paese, esistono le ricerche Eures - Ansa ma l’ultima risale al 2009.

Dati forniti dall'associazione Casa delle Donne

Un contributo lo fa l’associazione bolognese Casa delle donne per non subire violenza che ogni anno effettua una raccolta dati sulle uccisioni di donne registrate dalla stampa italiana locale e nazionale. Quello che emerge dalla loro ultima ricerca è allarmante.

In Italia ogni anno oltre 100 donne vengono uccise per mano di un uomo: 84 nel 2005, 101 nel 2006, 107 nel 2007, 113 nel 2008, 119 nel 2009, 127 nel 2010. “È un tasto dolente. Si parla di donne solo nei casi di salute, bellezza e nella cronaca nera, l’analisi condotta da Casa delle donne sui quotidiani locali romagnoli fa emergere proprio quest’aspetto” commenta Giovanna Cosenza, professore presso il Dipartimento di Discipline della Comunicazione dell’Università di Bologna.

“Anche i titoli e le fotografie non aiutano, come l’immagine femminile – aggiunge Cosenza – in un angolo o che si copre in difesa. E’ come un cane che si morde la coda: più si rappresenta così e più si dà una immagine sbagliata e stereotipata”.

Come evidenzia Patrizia Romito nel libro Un silenzio assordante. La violenza occultata su donne e minori nella stampa il femminicidio viene come mistificato. Il movente è portato alla luce da termini come conflitti coniugali, raptus, talvolta omettendo che ci siano episodi precedenti di violenza domestica o situazioni disagio familiare. Tanto caos, poca chiarezza, senza far emergere il dato della problema sociale.

Rapporto ombra. La Convenzione Cedaw (Committee on the Elimination of Discrimination against Women), adottata dall’Onu nel 1979 e ratificata dall’Italia nel 1985, è il trattato internazionale più completo sui diritti delle donne. Il rapporto annuale 2011 denuncia “il persistere di attitudini socio-culturali che condonano la violenza domestica” e ha chiesto all’Italia di “predisporre campagne di sensibilizzazione attraverso i media e delle campagne di educazione pubblica”.

I vicini europei. In Francia dal 2004 c’è una  Charte de l’Egalité des femmes e des des hommes. La Carta si occupa di monitoraggio dell’immagine della donna in pubblicità, previsione di clausole sull’immagine femminile nei contratti di servizio dei canali televisivi pubblici, monitoraggio sui cartelloni pubblicitari e valorizzazione dei percorsi di donne eccezionali nei media.

In Spagna invece esistono leggi e piani regionali su donne e media, mentre nel Regno Unito idee innovative sulla rimozione degli stereotipi di genere nei media è attiva la promozione della rappresentanza femminile nei vari livelli dell’organizzazione della Bbc.

In Italia è presente una tavola rotonda “Donne e Media” organizzata da Usigrai. “Si parla da oltre un anno di un comitato Rai che monitori il fenomeno, ma ancora nulla di concreto” afferma Cosenza. Una soluzione possibile potrebbe essere l’autodisciplina nelle redazioni: “Bisognerebbe aiutare chi lavora nei media – conclude Cosenza –  per evitare che si cada nei classici stereotipi, basterebbe un po’ di autoregolamentazione”.

 

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Striscioni ‘no Tav’ a Urbino contro espropri in Valsusa http://ifg.uniurb.it/2012/04/11/ducato-notizie-informazione/striscioni-no-tav-a-urbino-contro-espropri-in-valsusa/30581/ http://ifg.uniurb.it/2012/04/11/ducato-notizie-informazione/striscioni-no-tav-a-urbino-contro-espropri-in-valsusa/30581/#comments Wed, 11 Apr 2012 16:45:36 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=30581 URBINO – Striscioni, volantini sotto i torricini per dire No alla Tav, in sostegno della giornata di mobilitazione nazionale contro l’alta velocità in Val Susa.E’ questa iniziativa lanciata dai ragazzi di Assemblea Permanente, che oggi per un attimo hanno disteso uno striscione sopra Porta Valbona e lungo le mura rinascimentali.

Nelle stesse ore a Fossombrone uno striscione è apparso in Piazza Dante, a Fano si è tenuto un presidio in via Serravalle, mentre a Pesaro volantini e bandiere hanno riempito diversi punti della città, tra cui il centro commerciale Ipercoop. Tutte le azioni di oggi, rientrano nella giornata La Val di Susa in tutte le città, contro gli espropri dei terreni che stanno avvenendo in Val Susa. Sui soldi che saranno spesi per costruire la linea ferroviaria Torino-Lione i militanti del comitato No Tav Pesaro Urbino precisano: “Crediamo che sia più giusto utilizzare questi fondi e questa determinazione per contrastare la deriva a cui il nostro Paese è condannato. E’ una lotta che appartiene a tutta Italia”.

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Flavio: “Vi racconto la vita da militare in missione” http://ifg.uniurb.it/2012/03/15/ducato-online/flavio-vi-racconto-la-vita-da-militare-in-missione/28687/ http://ifg.uniurb.it/2012/03/15/ducato-online/flavio-vi-racconto-la-vita-da-militare-in-missione/28687/#comments Thu, 15 Mar 2012 15:24:14 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=28687 URBINO – I militari in spedizione all’estero. Una vita difficile, spesso pericolosa. I nostri soldati sono molto apprezzati dalle popolazioni locali, anche in zone ad alto rischio come l’Afghanistan. Flavio è un ragazzo di Urbino che ha vissuto questa esperienza e ce la racconta. Prova anche a spiegare cosa può essere saltato per la testa a quel ragazzo che ha sparato all’impazzata uccidendo 18 persone, di cui quasi tutte donne e bambini.

“Nella stragrande maggioranza dei casi il nemico non ha la divisa. E’ lo stress, è tutto quello che ti circonda”, racconta Flavio.

Il servizio di Stefania Carboni e Giorgia Grifoni

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Lo speciale – 29 febbraio 2012 http://ifg.uniurb.it/2012/02/29/radio-ducato/speciali-radio/lo-speciale-%e2%80%93-29-febbraio-2012/27063/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/29/radio-ducato/speciali-radio/lo-speciale-%e2%80%93-29-febbraio-2012/27063/#comments Wed, 29 Feb 2012 17:11:38 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=27063 Passata l’emergenza neve arriva la prima conta dei danni. Una raccolta di voci, suoni e notizie dalla città di Urbino. In questo numero come cittadini, imprenditori e comuni affrontano il post nevicata

Questo speciale è stato curato da Paola Rosa Adragna, conduce Stefania Carboni

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Giornale Radio del 29/2/2012 – ore 17:30 http://ifg.uniurb.it/2012/02/29/radio-ducato/giornale-radio-del-2922012-%e2%80%93-ore-1730/27048/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/29/radio-ducato/giornale-radio-del-2922012-%e2%80%93-ore-1730/27048/#comments Wed, 29 Feb 2012 17:11:18 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=27048 [continua a leggere]]]> Ascolta il GR delle 12.30

a cura di Paola Rosa Adragna.

In studio conducono

Valentina Gerace e Noemi Bicchiarelli

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Lo sciopero del sesso contro la guerra, il coraggio di Lisistrata http://ifg.uniurb.it/2012/02/29/ducato-online/lo-sciopero-del-sesso-contro-la-guerra-il-coraggio-di-lisistrata/27017/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/29/ducato-online/lo-sciopero-del-sesso-contro-la-guerra-il-coraggio-di-lisistrata/27017/#comments Wed, 29 Feb 2012 14:54:25 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=27017

Un momento dello spettacolo

URBINO- E’ andato in scena ieri sera al teatro Sanzio Lisistrata, commedia di Aristofane, un classico del teatro greco. Lo spettacolo, diretto da Stefano Artissunch, è un mix tra cabaret e burlesque, dove la protagonista ricatta con lo sciopero del sesso i guerrieri spartani e ateniesi per ottenere la pace nel Peloponneso. A interpretarla l’attrice Gaia De Laurentiis che ci racconta il personaggio.

“Lisistrata è una condottiera, una donna forte, che però nella sua forza rivendica anche la sua femminilità”, spiega De Laurentis. All’interno dell’opera trovano spazio anche tematiche attuali, rivisitate sotto una chiave morale: “Da Aristofane fino ai giorni nostri, purtroppo il tema della guerra resta presente”, aggiunge. Lo stesso commediografo, attraverso il personaggio di Lisistrata, avverte: “Adesso festeggiamo il lieto evento, ma stiamo attenti per l’avvenire per non sbagliare ancora”.

AUDIO Ascolta il servizio radiofonico a cura di Stefania Carboni

Video di Gabriele Miceli e Gloria Bagnariol

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“Arriveremo a un milione e mezzo”, il conto salato della neve a Urbino http://ifg.uniurb.it/2012/02/28/ducato-online/arriveremo-a-un-milione-e-mezzo-il-conto-salato-della-neve-a-urbino/26902/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/28/ducato-online/arriveremo-a-un-milione-e-mezzo-il-conto-salato-della-neve-a-urbino/26902/#comments Tue, 28 Feb 2012 18:15:02 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=26902 LEGGI Il Comune alla ricerca dei fondi perduti ]]> URBINO- Seicentomila euro è il conto provvisorio. Una cifra che “tenderà a salire”, tra ruspe che liberano le strade e ulteriori lavori di rimmessa in sesto di manto stradale e segnaletica. Un milione e mezzo, con un po’ di approssimazione, sarà quello finale. E’ il prezzo dovrà pagare il Comune di Urbino per l’emergenza neve di Febbraio. Mentre ancora non è possibile fare una stima definitiva, il comune cerca le risorse: “Abbiamo chiesto un aiuto a Regione e Stato. Almeno un allentamento del patto di stabilità” spiega l’assessore al bilancio Maria Clara Muci.

QUALI RISORSE? “Cercheremo di riutilizzare fondi che non abbiamo ancora usato. Nel bilancio corrente, quest’anno volevamo dedicare più risorse alla manuntenzione ordinaria, e attingeremo da là. L’obiettivo è quello di non gravare assolutamente sulle tasse dei cittadini” spiega l’assessore.

GLI AIUTI - La Regione Marche si è impegnata a pagare vitto e alloggio delle unità che sono state impiegate durante il blizzard. “Non possiamo permetterci di non pagare tutte quelle persone che ci hanno aiutato e che hanno lavorato a nome del Comune nei giorni dell’emergenza- aggiunge Muci – Stiamo lavorando sul bilancio giorno per giorno. La speranza che arrivino risorse da Regione e Stato è davvero grossa, altrimenti ci troveremo in grande difficoltà, la stessa in cui si troveranno tutti i comuni colpiti dal maltempo”.

SMALTIMENTO NEVE – A due settimane dalla fine della bufera, a Urbino sono ancora tanti i problemi legati allo smaltimento della neve. Non ci sono più fondi per trasportarla con i camion fuori dal centro abitato. Così la strategia scelta dall’Amministrazione comunale è quella dell’attesa: “Non è possibile intervenire perché mancano i soldi – spiega Carlo Giovannelli, dirigente dell’ufficio tecnico del Comune – quindi non ha senso spendere nei mezzi, siamo fortunati perché è bel tempo e la neve si sta sciogliendo da sola. Grossi cumuli causano disagi in particolare nei parcheggi delle zone residenziali. Le situazioni più critiche in piazza Rinascimento, in via Gramsci,  nella zona della piantata, e in quella di Piansevero lungo via Gagarin”.

AUDIO Carlo Giovannelli, dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Urbino, spiega perchè non è possibile intervenire

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La protesta per la C1:”Ridateci l’aula, appartiene a tutti” http://ifg.uniurb.it/2012/02/23/ducato-online/la-protesta-per-la-c1ridateci-laula-appartiene-a-tutti/26351/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/23/ducato-online/la-protesta-per-la-c1ridateci-laula-appartiene-a-tutti/26351/#comments Thu, 23 Feb 2012 14:13:34 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=26351 URBINO – Gli studenti della C1 continuano la protesta contro lo sgombero dell’aula. E’ questo il messaggio lanciato all’assemblea studentesca nell’ex Magistero di via Saffi, dove da giorni alcuni studenti appartenenti a vari collettivi universitari, presidiano l’ingresso della C1. Nell’atrio davanti all’aula, ora chiusa da un lucchetto, almeno una trentina di studenti ha provato a chiarire le posizioni delle associazioni e l’attuale situazione.

Erano presenti membri di Assemblea permanente, Drude, Fuorikorso e alcuni ragazzi del collettivo Carlo Giuliani, composto anche da studenti liceali. Contestano le modalità di chiusura dell’aula. A chi dice loro che la sala è di proprietà dell’Università, che ne decide l’uso come e quando vuole, i ragazzi rispondono:

AUDIO Rocco e i ragazzi di Assemblea Permanente: “L’aula è sempre stata aperta a tutti”

“Anche noi usavamo lo spazio in Magistero – racconta Ilaria, liceale del colettivo Carlo Giuliani  – per studiare e riunirci settimanalmente. Era il punto ideale d’incontro, un luogo che manca negli istituti superiori dove non è permesso l’ingresso a estranei di altre scuole”.

Mentre il rettore Stefano Pivato non dialoga direttamente con i collettivi, gli studenti si difendono dall’immagine negativa che è stata loro attribuita negli ultimi giorni.

AUDIO Il parere dei ragazzi e di Gigi, studente liceale: “Il Rettore venga qui a parlare”

La riapertura dell’aula studio del collegio Internazionale, secondo i ragazzi, non è sufficiente: “Le aule studio non sono una alternativa a un’aula autogestita. Nella C1 si studiava ma si organizzavano anche incontri, mostre. Non si può chiaccherare dove la gente sta studiando. Io non vedo neanche il motivo di levare un’aula per darne un’altra” commenta Sara, matricola.

 

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http://ifg.uniurb.it/2012/02/23/ducato-online/la-protesta-per-la-c1ridateci-laula-appartiene-a-tutti/26351/feed/ 0 I ragazzi di alcuni collettivi universitari si sono riuniti per discutere l'attuale situazione dell'aula C1, sgomberata qualche giorno fa per decisione del Rettore Stefano Pivato. Una gesto ingiusto, secondo i ragazzi, I ragazzi di alcuni collettivi universitari si sono riuniti per discutere l'attuale situazione dell'aula C1, sgomberata qualche giorno fa per decisione del Rettore Stefano Pivato. Una gesto ingiusto, secondo i ragazzi, che nega agli studenti un luogo d'incontro e di partecipazione alternativa. il Ducato no
Il ‘nevone’ non ferma le maschere, tutti in piazza per Martedì grasso http://ifg.uniurb.it/2012/02/22/ducato-online/il-nevone-non-ferma-le-maschere-tutti-in-piazza-per-martedi-grasso/26189/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/22/ducato-online/il-nevone-non-ferma-le-maschere-tutti-in-piazza-per-martedi-grasso/26189/#comments Wed, 22 Feb 2012 09:21:08 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=26189 URBINO – Si contavano maschere di ogni genere la notte scorsa per i vicoli del centro storico. Nonostante la neve e il freddo, Urbino ha festeggiato Martedì grasso e la fine dell’emergenza.


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