il Ducato » Sport http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » Sport http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it/categorie/ducato-online/sport/ Carpi Calcio a Urbino: prima il sigillo d’ateneo poi (forse) il ritiro precampionato http://ifg.uniurb.it/2015/05/06/ducato-online/carpi-calcio-a-urbino-prima-il-sigillo-dateneo-poi-forse-il-ritiro-precampionato/73681/ http://ifg.uniurb.it/2015/05/06/ducato-online/carpi-calcio-a-urbino-prima-il-sigillo-dateneo-poi-forse-il-ritiro-precampionato/73681/#comments Wed, 06 May 2015 14:24:16 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=73681 Carpi UrbinoURBINO – Urbino potrebbe ospitare la preparazione estiva di un club di Serie A di calcio. Secondo fonti interne alla società c’è una buona possibilità che la preparazione del Carpi (promosso con quattro giornate di anticipo in A) possa essere svolta di nuovo nella città. Intanto lunedì 25 maggio l’Università consegnerà il sigillo d’ateneo al club.

Nel 2014 il Carpi era rimasto a Urbino dal 21 luglio al 2 agosto. Nell’occasione l’intera rosa ha soggiornato all’hotel Mamiani, si è allenata nello stadio Montefeltro, ma soprattutto ha stretto una collaborazione con il dipartimento di Scienze motorie. Durante le due settimane la squadra ha utilizzato le strutture e i macchinari della facoltà.

Tra poco, per prepararsi al campionato di Serie A 2015-2016 il club emiliano deve scegliere due località e Urbino potrebbe essere una di queste, vista la partnership tra la Carlo Bo e i biancorossi (quest’anno sul tabellone luminoso del stadio Sandro Cabassi passava la pubblicità del comune di Urbino e quella del suo ateneo) e il ritiro del 2014 che sembra aver portato bene.

L’addetto stampa Enrico Ronchetti non ha confermato l’indiscrezione ma ha comunque lasciato aperto uno spiraglio: “Non sono state prese decisioni: il campionato non è ancora finito. A Urbino l’anno scorso la squadra si è trovata bene”.

Il Carpi Calcio tornerà sicuramente in città il prossimo 25 maggio quando per la prima volta il sigillo dell’università sarà assegnato a una società sportiva: “Sono particolarmente lieto di comunicare che la nostra università – ha commentato il rettore Vilberto Stocchi – ha deciso di conferire il sigillo d’Ateneo alla società Carpi F.C. 1909, a testimonianza dei meriti collettivi che hanno permesso a un glorioso club di raggiungere un prestigioso obiettivo nel campo dello sport. Non dimentichiamo che nel 2012 la città di Carpi è stata messa in ginocchio da un terremoto di vaste proporzioni. Il club diventa così il simbolo di una rinascita, un modello sportivo da seguire e un esempio per le giovani generazioni”.

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Calcio, Urbino vince contro Peglio e si salva. Il mister Metalli: “Meritiamo una categoria superiore” http://ifg.uniurb.it/2015/05/04/ducato-online/calcio-urbino-vince-contro-peglio-e-si-salva-il-bomber-tombari-vorrei-restare-anche-il-prossimo-anno/73173/ http://ifg.uniurb.it/2015/05/04/ducato-online/calcio-urbino-vince-contro-peglio-e-si-salva-il-bomber-tombari-vorrei-restare-anche-il-prossimo-anno/73173/#comments Mon, 04 May 2015 14:01:21 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=73173 URBINO – L’Urbino Pieve ha vinto la sfida ai playout e si è salvato, assicurandosi la permanenza in prima categoria. I ducali hanno tolto ogni dubbio battendo 3-0 il Peglio di mister Biagetti. Un rigore di Pierotti al quarto del primo tempo e i gol di Tombari e Curzi nella ripresa hanno deciso una partita il cui risultato non è mai stato in dubbio.

10629500_976532159053900_8032781540297580350_oFiorenzo Metalli, che si è insediato sulla panchina ducale a gennaio, ha rivoluzionato il gioco dell’Urbino Pieve dando nuova linfa alla squadra. “Nelle ultime partite i ragazzi hanno espresso un calcio che sinceramente in queste categorie non si vede”, afferma il tecnico riminese. Il campionato è finito sabato e dice di non pensare ancora al futuro, anche se tradisce una certa voglia di rimanere sulla panchina di Urbino e visti i risultati ottenuti la cosa è molto probabile: “A fine mese vediamo quali sono i programmi della dirigenza, ma mi sembra si sia formato un grande coinvolgimento della piazza e si stia creando un grande interesse intorno al club e spero che dietro tutto questo ci sia l’inserimento di nuove forze per fare un programma ambizioso perché Urbino non merita questa categoria”. Mister Metalli è sicuro, però, che con un paio di innesti la squadra è pronta per il fare il salto di qualità: “Il mercato è un’incognita totale, le eventuali conferme della rosa attuale e gli innesti verranno discussi più avanti, quando si avranno ben chiare le intenzioni e le disponibilità della società”.

11008634_976530049054111_2845863281956752893_oFederico Tombari, attaccante fanese classe ’93, ha impresso una svolta al match con un rigore procurato e un gol. “Il gol per un attaccante è la vita, in modo particolare festeggiare con i tifosi uno che risolve una partita così importante”,  dice al Ducato il bomber gialloblù. Una prestazione, quella di Tombari, che ripaga gli sforzi, i sacrifici, le rinunce e gli allenamenti di tutto l’anno.

Sul campionato dell’Urbino Pieve, l’attaccante non ha dubbi: “Per come si era messa la stagione, era ovviamente fondamentale vincere i playout, ma questa squadra merita ben altre categorie”.  Più incerto, invece, il suo futuro: “Per il prossimo anno non ho ancora parlato con la società, ma sarei contento di vestire questa maglia anche in vista di tutti i derby che caratterizzeranno la prossima stagione”.

Tombari mette anche l’accento sull’importanza dell’Armata Ducale, la parte più accesa della tifoseria urbinate: “Non ci hanno mai abbandonato neanche nei momenti peggiori e questo è sempre d’aiuto”. A tal proposito parla anche Fabio Bartolucci, uno dei componenti degli ultras: “La cosa positiva di questa stagione è il legame che si è venuto a creare tra tifosi, calciatori e società”.

Il supporto dei tifosi non è mai mancato, nonostante la situazione di classifica: “L’anno prossimo possiamo farcela: per vincere servono gioco, gruppo e fortuna e a noi quest’anno questi elementi sono mancati tutti. In queste categorie, il gruppo è indispensabile – continua Bartolucci – quindi spero che in pochissimi partano e l’ossatura rimanga questa con due o tre innesti in caso di partenza, ma la squadra c’è e possiamo lottare per la promozione anche così”, conclude Bartolucci.

LA CRONACA DEL MATCH. La partita che ha deciso i playout è stata a senso unico. I ducali sono partiti subito forte e già al secondo minuto Tombari si è guadagnato un calcio di rigore trasformato da Pierotti. Il primo tempo, bloccato e senza occasioni da una parte e dall’altra, è stato scosso solo da due colpi di testa pericolosi degli ospiti su calcio piazzato, che però si sono spenti sul fondo.

Nel secondo tempo il Peglio si è giocato il tutto per tutto con i cambi, rompendo l’equilibrio e sbilanciandosi in avanti. I gialloblù sono riusciti a gestire egregiamente la pressione avversaria, sfruttando tutti i buchi lasciati dagli ospiti. Per due volte Luciarini, subentrato a Rossi al trentesimo del primo tempo, ha negato la gioia del gol a Tombari lanciato in contropiede, salvando sulla linea due tiri a portiere battuto. Poi Tombari ha tirato fuori il coniglio dal cilindro e nessuno ha potuto far nulla per opporsi. Assist morbido di Curzi, controllo di petto del numero nove al limite dell’area e al volo in girata missile sotto l’incrocio dei pali. Con il Peglio sempre più scoperto, al 21° si è chiusa definitivamente la partita: recupero palla di Curzi a centrocampo, 30 metri palla al piede in solitaria e pallonetto magnifico da fuori area che ha beffato Paiardini.

Gli ultimi venti minuti si sono giocati solo sulla carta. Il Peglio è andato due volte vicino a segnare il gol della bandiera che non è arrivato nonostante l’impegno dei ragazzi in azzurro.

(foto di Carlo Maria Feduzi)

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Cinquanta anni in vasca per il professor Bovi: “Ma ogni giorno i ragazzi mi insegnano qualcosa” http://ifg.uniurb.it/2015/04/22/ducato-online/cinquanta-anni-in-vasca-per-il-professor-bovi-ma-ogni-giorno-i-ragazzi-mi-insegnano-qualcosa/71614/ http://ifg.uniurb.it/2015/04/22/ducato-online/cinquanta-anni-in-vasca-per-il-professor-bovi-ma-ogni-giorno-i-ragazzi-mi-insegnano-qualcosa/71614/#comments Wed, 22 Apr 2015 21:34:29 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=71614 Il rettore dell'Università degli Studi di Urbino Vilberto Stocchi premia il professor Giuseppe BoviURBINO – “È come un padre”, “un maestro incredibile e carismatico”. Per chi era ieri pomeriggio a festeggiarlo Giuseppe Bovi è questo. Studenti universitari, bambini, rappresentanti federali e anche il rettore dell’Università di Urbino Vilberto Stocchi erano in sala per salutare il professor Bovi. Un professore serio, duro ma buono come il pane che ha insegnato agli urbinati a nuotare. Insegnante di nuoto all’Isef di Urbino e docente per il Settore tecnico della Federazione italiana nuoto, si è celebrato al collegio Raffaello il suo cinquantesimo anniversario di attività.

Un percorso che comincia tanto tempo fa, negli anni ’60. “Come ogni pesarese – confida Bovi al Ducato – avevo una forte passione per il basket e per il nuoto. Quando iniziai io, l’Isef non era una laurea e c’era solo una piscina coperta di 20 metri quadrati. Erano altri tempi”.

“Ho sempre lavorato in piscina. Sono diventato istruttore federale e ho iniziato a lavorare qua a Urbino all’Isef a 27 anni. Ho scritto cinque libri e fondato la Robur Tiboni Volley – continua Bovi- ma quello che mi ha fatto stare in vasca per tutto questo tempo è stato principalmente insegnare ai bambini a nuotare”.

Proprio il suo modo di intendere il nuoto lo ha reso noto nel settore. È stato uno dei primi in Italia a intendere il nuoto come una disciplina educativa e non solo un modo di formare fisicamente gli allievi in vista dell’agonismo. “Nei primi anni mi colpiva molto vedere i bambini piangere a bordo piscina. Mi chiedevo il perché di questa paura, per me il nuoto era una cosa bella” afferma Bovi. “Questo desiderio di capire mi ha portato a iscrivermi a sociologia e a pedagogia. Così ho sviluppato un approccio metodologico al nuoto che partisse dal bambino”.

Molti studenti del professor Bovi erano presenti all'eventoQuesta passione si è tradotta in anni di insegnamento “al cui centro metto il rapporto meraviglioso con i miei studenti. Certo, li boccio e mi arrabbio perché studiano poco –sorride il prof – ma lo faccio solo per farli comprendere fino in fondo le cose”.

Una carriera di alto livello e piena di soddisfazioni, ma dopo cinquant’anni forse gli stimoli cominciano a scemare. Al professore brillano gli occhi: “Neanche per sogno. Io posso solo ringraziare i bambini che accompagno in vasca la prima volta. Loro mi hanno insegnato e mi insegnano ogni giorno qualcosa di nuovo. A colpirmi quotidianamente sono il loro stupore e la sorprendente razionalità con cui ti seguono in acqua”.

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Triangolare di calcio a 5 contro Perugia e Milano, lo storify della nostra vittoria http://ifg.uniurb.it/2015/04/21/ducato-online/triangolare-di-calcio-a-5-contro-perugia-e-milano-lo-storify-della-nostra-vittoria/71229/ http://ifg.uniurb.it/2015/04/21/ducato-online/triangolare-di-calcio-a-5-contro-perugia-e-milano-lo-storify-della-nostra-vittoria/71229/#comments Tue, 21 Apr 2015 09:37:47 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=71229 [continua a leggere]]]>

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L’Ifg di Urbino trionfa su Perugia e Milano, suo il triangolare di calcio a cinque tra scuole di giornalismo http://ifg.uniurb.it/2015/04/18/ducato-online/lifg-di-urbino-trionfa-su-perugia-e-milano-suo-il-triangolare-di-calcio-a-cinque-tra-scuole-di-giornalismo/70990/ http://ifg.uniurb.it/2015/04/18/ducato-online/lifg-di-urbino-trionfa-su-perugia-e-milano-suo-il-triangolare-di-calcio-a-cinque-tra-scuole-di-giornalismo/70990/#comments Fri, 17 Apr 2015 23:26:03 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=70990 Lo storify della serata]]>

PERUGIA – L’Istituto per la formazione al giornalismo di Urbino ha vinto il primo Memorial Nunzio Bassi, sbaragliando nel torneo triangolare di calcio a cinque la scuola di giornalismo di Perugia e la Walter Tobagi di Milano.

L’Ifg di Urbino ha battuto i lombardi 4 a 1 nella prima partita, con una grande prova del bomber Gaetani, autore di una splendida doppietta. Le altre reti sono state segnate da Michele Nardi e Vincenzo Guarcello.

Nello scontro Perugia-Urbino, sul 2 a 1, è arrivato il gol del pareggio per gli urbinati a due minuti dalla fine. Dopo tre falli consecutivi su Andrea Perini, ha segna su tiro libero Nicola Petricca. Ed è stato ancora un gol di Gaetani a decidere la finale contro i perugini. Un finale deciso ai calci di rigore, che ha consegnato la vittoria ai marchigiani 6 a 4. Due errori del team perugino sono stati fondamentali. Gli urbinati invece non hanno sbagliato nulla e si sono aggiudicati il primo Memorial.

Ha alzato la coppa il capitano Libero Red Dolce, portiere dei ducali. Un ginocchio malandato non gli ha impedito di compiere grandissime parate fondamentali per la vittoria.

 

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Urbino in festa per la vittoria di Rossi. Il nonno: “Lo aspettiamo” http://ifg.uniurb.it/2015/03/30/ducato-online/sport/urbino-in-festa-per-la-vittoria-di-rossi-il-nonno-lo-aspettiamo/69422/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/30/ducato-online/sport/urbino-in-festa-per-la-vittoria-di-rossi-il-nonno-lo-aspettiamo/69422/#comments Mon, 30 Mar 2015 09:13:48 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=69422 URBINO – “Siamo stati molto contenti per la vittoria di Vale. Ora aspettiamo che torni”. Mentre i tifosi di Valentino Rossi sono in delirio per la vittoria di domenica scorsa in Qatar, nonno Learco Palma non si scompone e aspetta nella sua casa di Urbino il ritorno del nipote. “Guardo sempre le gare con mia moglie qui a casa e ieri è stato bello vederlo vincere. Questa mattina abbiamo parlato con Stefania (la figlia e mamma di Valentino ndr) adesso aspettiamo solo che Vale torni. Mi piace vederlo correre perché è padrone della moto quando guida, sa capire quali modifiche bisogna fare, insomma, sa fare il suo mestiere”.


È stata una vittoria inaspettata quella di domenica: il Dottore partiva dall’ottava casella e davanti a lui c’erano tutti i più forti. Al primo giro Marc Marquez è andato largo in una curva e ha ripreso la gara dall’ultima posizione, mentre i piloti delle Ducati ufficiali Andrea Dovizioso e Andrea Iannone, hanno combattuto con Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa per gran parte della gara. A due giri dalla fine Valentino ha iniziato la rimonta per finire il testa al gruppo, dopo due giri di duello con Dovizioso, Rossi ha tagliato il traguardo in impennata.

Rossi Qatar 2015Valentino è nato a Urbino e gran parte della sua famiglia vive ancora qui. E in città sono tanti i tifosi che hanno gioito per la vittoria del pilota Yamaha.

Il signor Marchionni dell’agenzia viaggi è un grande appassionato di moto e tifoso di Valentino. “Ha vinto anche perché Marquez si è autoeliminato, ma siamo solo alla prima gara. Comunque a me Valentino piace sempre e quando sono a Tavullia vado a mangiare al suo ristorante. Secondo me sbagliò ad andare in Ducati, non c’era la moto, per quanto sia forte i miracoli non può farli nemmeno lui. Ma si è ripreso perché è bravo, ha tecnica, intelligenza e per quanto sia dura combattere con i giovanotti come Marquez, Pedrosa, Lorenzo, ancora può farcela”.

Bar RaffaelloFuori dal bar Raffaello ci sono due bandiere: una della Ferrari e una gialla col 46. I proprietari sono ancora elettrizzati: “Sono felicissimo, domenica è stata una giornata indimenticabile! Alla mattina la Ferrari ha vinto e poi ieri sera anche Vale! Spero che continui così”. Con orgoglio mostrano le foto e gli autografi di Valentino che tengono esposti vicino nel bancone. “Quando ha ricevuto la laurea ad honorem dall’Università di Urbino io gli ho organizzato il rinfresco, è stato bellissimo”.

Silvia e Giacomo L Aquilone Silvia e Giacomo hanno una piadineria in centro e su una parte del negozio c’è un poster di Valentino e una foto autografata. “Ho sempre seguito le corse – ci dice Silvia – e da quando c’è Valentino mi piacciono ancora di più. Per me lui è un mito! Quando era passato alla Ducati avevo anche pensato di dipingere le pareti del negozio di rosso perché una moto italiana con un campione italiano era il massimo, ma per fortuna ho lasciato i muri così com’erano. Sono riuscita ad avere il cappellino e una sua foto originale autografati grazie a suo nonno Learco che passa spesso qui”.

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Sport, Urbino non sa più vincere: crisi economica e di risultati http://ifg.uniurb.it/2015/03/10/ducato-online/sport-urbino-crisi-economica-risultati/67572/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/10/ducato-online/sport-urbino-crisi-economica-risultati/67572/#comments Tue, 10 Mar 2015 11:17:21 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=67572 7° RITORNO

Le ragazze della Zeta System – Foto di Andrea Ceccarini

URBINO – Per la Zeta System Urbino Volley il verdetto è già stato emesso: la retrocessione è ormai matematica. Che si trattasse di un’annata fallimentare per la pallavolo urbinate lo sospettavano in tanti, ma quello che forse nessuno si aspettava era una stagione tragica per l’intero sistema sportivo ducale. Tutti i principali sport di squadra della città, infatti, stanno attraversando una profonda crisi di risultati. Il Basket Ducale è penultimo a 12 punti, l’Urbino-Pieve è terzultimo a 24 punti, mentre il Futsal Urbino, la squadra di calcio a 5, è penultimo a 18 punti.  Più che una sfortunata congiuntura astrale, la situazione è il frutto di una complessa congiuntura economica.

Dal trionfo europeo raggiunto in Coppa Cev nel 2010 contro la Dinamo Krasnodar alla sconfitta senza storia di ieri al Palapomì contro Casalmaggiore, la Zeta System ora fa dunque i conti con la retrocessione. “È vero, siamo passati dalla Coppa Cev alla serie A2, ma non dobbiamo dimenticare che la pallavolo ducale esiste ancora, nonostante molti club in simili condizioni sono falliti nel recente passato”, spiega Andrea Ebana, secondo allenatore. Ha portato una diagnosi simile anche il capitano, Alice Santini: “Sono cinque anni che gioco nelle Marche e ho assistito al tramonto di numerose realtà del territorio. Alla fine sono rimaste Urbino e Macerata, ma è un problema nazionale e non locale”. Sono tutti d’accordo sull’origine dei problemi: la crisi dell’economia che sta colpendo inesorabilmente tanti settori, sport incluso. Le aziende faticano a sopravvivere e non hanno più fondi da investire nello sport. “È un problema grosso e italiano – affermano coralmente Jan de Brandt ed Ebana, allenatore e vice – ma finché lo sport sarà considerato un lusso e non un’opportunità difficilmente arriveremo a un punto di svolta”.

Se la crisi della pallavolo urbinate è sotto la luce dei riflettori, non si può dire altrettanto per tutti coloro che negli altri sport provano a tenere alto il nome di Urbino ogni fine settimana. “Il nostro problema non è l’inferiorità tecnica, ma il fatto che siamo una squadra di giovani alla prima esperienza in C1 – confessa Guido Mancini, portiere del Futsal Urbino – Inoltre non ci sono soldi, la gente non ha più il coraggio di investire nemmeno in uno sport che in passato ha saputo fare onore alla città di Urbino, giocando anche in serie B”.

Tutte le società, dunque, sono in attesa di qualcuno in grado di valorizzare il potenziale tecnico esistente, come confermano i ragazzi del Basket Ducale. “Specialmente in un momento di estrema crisi, il settore giovanile assume un ruolo di primaria importanza perché garantisce introiti alla società e ricambio generazionale alle squadre”, dice Christian Cangiotti, allenatore della squadra. “Non abbiamo un settore giovanile e non ci sono finanziamenti che ci consentono di averlo. Abbiamo una squadra che cambia ogni anno sfruttando gli studenti dell’Università e in questo modo non possiamo mai nemmeno pensare di iniziare un percorso concreto. L’anno scorso, ad esempio, avevamo in organico due studenti che contribuivano a elevare il livello della squadra, ma una volta terminati gli studi sono tornati a casa, lasciando un vuoto difficilmente colmabile in breve tempo”.
Luigi Fiorani, da anni tra le fila dei cestisti urbinati, prosegue sulla stessa linea del suo mister: “Siamo indietro rispetto a tante altre realtà locali, che hanno intuito prima di noi il valore dei settori giovanili e hanno trovato degli sponsor in grado di sostenerli, grazie ai quali militano in categorie più alte sfruttando organici composti da ragazzi del posto”.

Per il calcio ducale, infine, la situazione è diversa perché in questo caso il problema sono proprio le prestazioni sul campo dell’Urbino-Pieve. Lorenzo Micheli, difensore urbinate,  è sicuro delle sue posizioni: “La squadra è stata concepita per raggiungere ben altre posizioni in classifica e aveva tante ambizioni. Il vivaio funziona: lo dimostra il fatto che cinque di noi provengono dal settore giovanile e sono pronti interessanti innesti per la prossima stagione. La causa di questa classifica poco felice è difficile da isolare, ma si tratta di errori di squadra per cui tutti noi dobbiamo assumerci le nostre responsabilità”.

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Il calcio riporta il bar al centro del villaggio – VIDEO http://ifg.uniurb.it/2015/03/04/ducato-online/il-calcio-riporta-il-bar-al-centro-del-villaggio-video/67068/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/04/ducato-online/il-calcio-riporta-il-bar-al-centro-del-villaggio-video/67068/#comments Wed, 04 Mar 2015 10:11:56 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=67068 VIDEO - Le partite di calcio in tv offrono l'occasione per ritrovarsi nei locali e per passare una serata in compagnia]]> roma_juve_bar_articoloURBINO – Una partita di calcio alla tv che si trasforma in una serata in compagnia, un servizio gradito ai clienti e una fonte di guadagno  per i bar e i ristoranti di Urbino. Le telecamere de Il Ducato sono entrate nei locali che lunedì 2 marzo hanno trasmesso la sfida scudetto tra  Roma e Juventus. Giovani e meno giovani, studenti e lavoratori, si ritrovano a ogni diretta per amore del pallone.

Ogni cliente ha la sua motivazione: c’è chi segue la propria squadra, chi va per semplice passione sportiva e chi decide di passare una serata insieme agli amici. Per i baristi la finalità è doppia: aumentare gli incassi o fidelizzare le persone che frequentano il locale.

Servizio a cura di Marco Tonelli, Mauro Torresi, Nicola Petricca, Gianmarco Murroni

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L’editoriale: un Ducato tutto nuovo http://ifg.uniurb.it/2015/02/08/ducato-online/leditoriale-un-ducato-tutto-nuovo/65008/ http://ifg.uniurb.it/2015/02/08/ducato-online/leditoriale-un-ducato-tutto-nuovo/65008/#comments Sun, 08 Feb 2015 10:42:51 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=65008 SFOGLIA IL NUOVO DUCATO]]> Nuovo Ducato

Il nuovo Ducato

TORNA IL DUCATO. Il primo numero del 2015, da oggi in distribuzione nelle edicole di Urbino e sfogliabile sul web, come quelli che seguiranno, è frutto del lavoro di una nuova redazione: trenta nuovi praticanti che hanno cominciato il loro percorso formativo alla Scuola di giornalismo. È però un Ducato diverso:è cambiata l’impostazione (non è più monografico); cambia la periodicità (torna a essere quindicinale); è cambiata la veste grafica. 

SFOGLIA IL NUOVO DUCATO IN EDICOLA

Cambia anche il modo di raccontare i fatti, perché il digitale ha rivoluzionato il modo di comunicare e di fare informazione. La società in Rete sta imparando a comunicare, a informarsi, a condividere cultura, a commerciare, ad amministrarsi, a divertirsi, a pro-gettare al di là di ogni forma di mediazione conosciuta in precedenza.

Una Scuola di giornalismo deve interpretare questi nuovi processi, sperimentare e trovare nuove strade. Il giornalista non ha più il monopolio delle notizie. Tecnologia, web, iPad, smartphone, ecc, creano un mondo di relazioni dove ciascuno di noi è un “nodo” di una rete.

In questo scenario il giornalista deve essere un professionista indipendente che possieda strumenti tecnici e culturali per fare sintesi, gettare ponti, comporre scenari. Il Ducato affronta questa nuova sfida e si propone ai lettori con la pluralità di media: strumenti diversi con obiettivi diversi.

Ciò che non cambia è il nostro modo di raccontare i fatti, ovvero senza preconcetti, senza condizionamenti, nel rispetto di tutte le opinioni e senza la pretesa di essere i depositari della verità. Il giornalista “digitale” deve conoscere e padroneggiare i social media, sapere mettere in relazione fonti, fatti e notizie per effettuare verifiche incrociate. Soprattutto deve essere scettico. Molto scettico.

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A lezione di schiacciata: le giocatrici Zeta System ‘allenano’ le ragazze dell’oratorio http://ifg.uniurb.it/2015/02/05/ducato-online/a-lezione-di-schiacciata-le-giocatrici-zeta-system-allenano-le-ragazze-delloratorio/64761/ http://ifg.uniurb.it/2015/02/05/ducato-online/a-lezione-di-schiacciata-le-giocatrici-zeta-system-allenano-le-ragazze-delloratorio/64761/#comments Thu, 05 Feb 2015 09:01:56 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=64761 pallavolo_oratorio_zeta_systemURBINO – Sedici giocatrici di pallavolo dell’Oratorio di San Crescentino hanno avuto, per un giorno, delle allenatrici da serie A. Si sono date appuntamento nella loro palestra per accogliere le schiacciatrici della Zeta System Monica Lestini e Alice Santini. L’incontro, promosso da Tim, Centro sportivo italiano e Lega pallavolo Serie A femminile, aveva l’obiettivo di promuovere i sani valori dello sport.

Una lezione sui generis tenuta dalle pallavoliste professioniste che hanno intrattenuto per quasi due ore le giovani promesse della squadra under 16 dell’oratorio. Lo hanno fatto raccontando le proprie esperienze, le emozioni che si provano nel giocare davanti a tanta gente ma soprattutto rispondendo alle tante domande delle ragazzine, stimolate da questo inusuale confronto. Iniziato a bordo campo, con un chiacchiericcio fitto fitto tra ‘maestre’ e allieve – sedute in cerchio – e terminato sotto rete tra bagher, palleggi, schiacciate e tante risate.

È stata Alice Santini a prendere parola per prima. Ripercorrendo in pochi minuti i suoi 15 anni di carriera, elencando le partite che mai dimenticherà e descrivendo l’atmosfera dei palazzetti in cui ha giocato. “Come a Bergamo, dove i tifosi sono talmente scatenati che difficilmente riesci a sentire le voci delle tue compagne. Per non parlare di quella dell’allenatore…” dice divertita, prima di ammettere: “In questi casi bisogna isolarsi e pensare solo al proprio gioco. E può essere utile fare qualche simulazione durante la settimana, magari allenandosi con la musica a tutto volume”.

Risate, cenni d’intesa e poi, terminate le curiosità, tutte in campo. Qualche breve esercizio tecnico, poi subito partitella.  “Ma sono più brave di noi” ha esclamato con un pizzico di sorpresa la ventenne Lestini, notando le qualità e l’impegno delle giovani avversarie, desiderose di fare bella figura.

Le due atlete professioniste hanno avuto così modo di condividere con le giovani pallavoliste momenti di confronto in vista della Volley Tim Cup, evento che vede per protagoniste le squadre degli oratori delle città che hanno una squadra nella massima serie, 144 formazioni giovanili e oltre 2300 ragazze provenienti da tutta Italia.

Ognuna di queste città organizzerà una competizione riservata alle rappresentative di 12 oratori della provincia. La squadra vincitrice del torneo provinciale andrà a rappresentare la città nella fase nazionale, durante il week end delle finali di Coppa Italia del massimo campionato a Rimini (28 febbraio – 1 marzo), guadagnandosi la possibilità di giocare davanti allo stesso pubblico e sullo stesso campo che pochi minuti dopo ospiterà le squadre professioniste.

Le ragazze della provincia di Pesaro-Urbino scenderanno in campo domenica 8 febbraio. Le 12 squadre under 16 si sfideranno – divise in tre gironi – a Fano, e la finale del pomeriggio si giocherà al Palas Allende.

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