il Ducato » Risultati della ricerca » baldacc http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » Risultati della ricerca » baldacc http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Quindici piante di marijuana in casa, due studenti arrestati http://ifg.uniurb.it/2015/04/28/centro-2/coltivavano-marijuana-in-casa-due-studenti-arrestati-per-spaccio/72798/ http://ifg.uniurb.it/2015/04/28/centro-2/coltivavano-marijuana-in-casa-due-studenti-arrestati-per-spaccio/72798/#comments Tue, 28 Apr 2015 11:25:28 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=72798 La conferenza stampa di questa mattina alla questura di Pesaro

La conferenza stampa di questa mattina alla questura di Pesaro

URBINO – Nel loro appartamento in via Oddi, appena fuori le mura di Urbino, avevano tutto l’occorrente per il loro ‘piccolo orto’. Peccato che non coltivassero verdure ma marijuana. E che la polizia in casa loro abbia trovato quasi un chilo di droga e 850 euro in contanti. Per questo Francesco Baldacci, 29 anni, studente di biologia, e C.M., altra studentessa di 21 anni di cui sono state rese note solo le iniziali, sono stati arrestati per spaccio e coltivazione di marijuana.

” Quando siamo entrati siamo rimasti senza parole. La casa era completamente adibita a coltivazione. Erano produttori professionisti”, ha spiegato il dirigente del commissariato di Urbino, Simone Pineschi. Le piante, circa quindici, sono infatti state trovate in tutta la casa, eccetto che in bagno e in cucina. Inoltre sono stati trovati fertilizzanti, apparecchi per l’osmosi dell’acqua e termostati. Per permettere una perfetta crescita delle piante la casa aveva pareti coibentate e un impianto di deumidificazione.

Il ragazzo, originario di Chieti, era già pregiudicato per spaccio e ha cercato di discolparsi attribuendo tutta la colpa alla ragazza, che in passato aveva ricevuto una sanzione amministrativa per droga.

I due giovani sono stati arrestati il 24. Il gip ha convalidato l’arresto e l’ha rimessi in libertà in attesa del processo.

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Morto Canavaccio: precipitato con l’auto in una scarpata. Esploso gpl http://ifg.uniurb.it/2015/03/02/ducato-notizie-informazione/morto-canavaccio-precipitato-con-lauto-in-una-scarpata-esploso-gpl/66843/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/02/ducato-notizie-informazione/morto-canavaccio-precipitato-con-lauto-in-una-scarpata-esploso-gpl/66843/#comments Mon, 02 Mar 2015 12:19:56 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=66843 [continua a leggere]]]> URBINO, 2 MAR – E’ un incidente stradale la causa della morte di un uomo ritrovato carbonizzato all’interno della sua auto nella parte alta delle Cesane, a 2 km dal centro abitato della Brombolona a Canavaccio, in provincia di Urbino.

Chiara la dinamica dell’incidente: l’auto è precipitata per 40 metri nel dirupo. Le bombole gpl, che si trovavano all’’interno della vettura, sono esplose provocando l’incendio. A dare l’allarme un cercatore di funghi che, notando il fumo, ha chiamato i vigili del fuoco alle ore 09.00. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri di Urbino coordinati dal comandante di compagnia Francesca Baldacci e i vigili del fuoco di Pesaro e di Urbino. Resta ignota l’identità della vittima.

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Stefano Papa: “Il rettore sia senza indennità. La Carlo Bo o cresce o muore” http://ifg.uniurb.it/2014/04/14/ducato-online/stefano-papa-il-rettore-sia-senza-indennita-la-carlo-bo-o-cresce-o-muore/61506/ http://ifg.uniurb.it/2014/04/14/ducato-online/stefano-papa-il-rettore-sia-senza-indennita-la-carlo-bo-o-cresce-o-muore/61506/#comments Mon, 14 Apr 2014 17:02:46 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=61506 LE INTERVISTE DEGLI ALTRI CANDIDATI Stocchi: "Ci apriremo ai giovani ricercatori"  / Calcagnini: "Urbino sia davvero città campus" / Baldacci: "Sarò un rettore d'unità" ]]> Stefano Papa

Stefano Papa

URBINO – “Nel mio programma c’è la volontà di rinunciare all’indennità prevista per il ruolo di rettore”: Stefano Papa lo aggiunge a margine dell’incontro con Il Ducato, durante il quale ha raccontato a grandi linee il suo programma. Coordinatore delle scuole di Scienze biomediche e di Scienze biologiche dell’università di Urbino, giovedì 17 aprile consegnerà la sua candidatura ufficiale “perché le feste sono sacre”, sottolinea. Quasi dieci giorni prima dell’ultimo termine per la presentazione.

“Un ordinario come me non può pretendere di ricevere anche l’indennità di rettore, almeno non come è prevista ora. Gliene si dovrebbe riconoscere una pari a quella di un direttore di dipartimento. Perché alla fine il rettore fa le stesse cose, solo che un po’ più in grande”.

LE INTERVISTE DEGLI ALTRI CANDIDATI
Stocchi: “Ci apriremo ai giovani ricercatori” 
Calcagnini: “Urbino sia davvero città campus”
Baldacci: “Sarò un rettore d’unità”

Papa si definisce un “renziano della prima ora”, che in caso di elezione non avrebbe più tempo per la didattica e che quindi riterrebbe superfluo ricevere un’ulteriore indennità. “Lo stesso vale anche per quella del prorettore vicario –  aggiunge – nel totale si risparmierebbero più di 60.000 euro ogni anno. Due posti di ricercatore a tempo definito.”

Poi si concentra sull’università: “Non siamo messi benissimo a livello finanziario. Siamo in pareggio di bilancio ma a lato ci sono tante spese, i costi, il mutuo. Rincorriamo le tasse degli studenti che compongono il quasi il 40% del budget. Sono i nostri azionisti di minoranza e dobbiamo tutelarli”.

Tuttavia, questo candidato al rettorato di Urbino, la cui corsa è stata avvolta nel mistero fino a che non ha deciso di ufficializzarla con un articolo a sua firma, ha una visione manageriale dell’università, basata su tre punti fondamentali.

La qualità, un maggior numero di corsi, un maggior numero di studenti. Tre elementi connessi e dipendenti. “Dobbiamo mettere in sicurezza gli studenti che ci sono – spiega Papa – conservando i numeri alti del settore scientifico e potenziando il settore umanistico. Dobbiamo aumentare l’offerta formativa con nuovi corsi che formino figure professionali fresche e forniscano gli strumenti necessari a trovare lavoro. Quel lavoro per il quale Almalaurea ci pone, in molti ambiti,  tra i primi occupati in Italia”.

Conterà soprattutto la qualità della ricerca, alla base dei controlli ministeriali che, con la legge 240, valutano gli atenei e di conseguenza i fondi a loro destinati. “Ricercatori e abilitati dovranno produrre e produrre bene. Saranno tutelati nel loro percorso, perché capisco cosa vuol dire nella vita essere fortunati. A 30 anni ero già professore ordinario e se hai vissuto sulla tua pelle questa fortuna, senti il dovere di esse partecipe della fortuna degli altri”.

La Carlo Bo è una barca stabile che, però, non potrà continuare così a lungo. “Siamo una piccola realtà universitaria, con una popolazione di circa 13.000 studenti. Dobbiamo aumentare questo numero, competere con altri tre atenei nelle Marche, più anziani e quindi con  più soldi. Siamo sottofinanziati. Se questa università non cresce, non potrà andare avanti a lungo”.

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Fermignano, ruba pc e macchine fotografiche alla scuola d’infanzia: 20enne denunciato http://ifg.uniurb.it/2014/04/10/ducato-notizie-informazione/fermignano-ruba-pc-e-macchine-fotografiche-alla-scuola-dinfanzia-20enne-denunciato/61367/ http://ifg.uniurb.it/2014/04/10/ducato-notizie-informazione/fermignano-ruba-pc-e-macchine-fotografiche-alla-scuola-dinfanzia-20enne-denunciato/61367/#comments Thu, 10 Apr 2014 16:35:17 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=61367 [continua a leggere]]]> URBINO – Un giovane di 20 anni di origine marocchina è stato denunciato ieri mattina dai carabinieri di Fermignano per aver rubato 4 computer e 2 macchine fotografiche alla scuola d’Infanzia Bramante. Martedì notte, il giovane, ha sfondato la porta finestra della scuola una bottiglia di sambuca, ha inserito la mano per aprire dall’interno ed è entrato per compiere il furto. Mentre inseriva la mano però si è ferito, ed è stato proprio il sangue lasciato sul vetro ad incastrarlo. La mattina dopo i Carabinieri della stazione di Fermignano sono andati a casa di tre sospetti, noti per aver compiuto atti simili a questo tra il 2010 e il 2011. Uno dei tre aveva delle vistose ferite alla mano e per questo i militari hanno perquisito la sua casa. Parte della refurtiva è stata ritrovata (4 computer) ma all’appello mancano le 2 macchine fotografiche. “Il ragazzo – spiega il tenente Francesca Baldacci – di solito agisce con il fratello che però adesso di trova agli arresti domiciliari e non ha partecipato al furto. Le intenzioni erano di smontare i computer e rivendere i pezzi, di solito fanno così. Evidentemente le macchine fotografiche erano state già smerciate”.

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Il prorettore Vilberto Stocchi: “Apriamo l’università di Urbino ai giovani ricercatori” http://ifg.uniurb.it/2014/04/08/ducato-online/il-prorettore-vilberto-stocchi-apriamo-luniversita-di-urbino-ai-giovani-ricercatori/61100/ http://ifg.uniurb.it/2014/04/08/ducato-online/il-prorettore-vilberto-stocchi-apriamo-luniversita-di-urbino-ai-giovani-ricercatori/61100/#comments Tue, 08 Apr 2014 13:59:47 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=61100 LEGGI LE ALTRE INTERVISTE Giorgio Calcagnini - Massimo Baldacci ]]> OLYMPUS DIGITAL CAMERAURBINO – “Semplificazione della governance e della burocrazia universitaria. Ripartiamo da qui”. A dirlo è Vilberto Stocchi, uno dei quattro candidati alla carica di rettore. Il 28 e 29 maggio si voterà per eleggere il numero uno dell’ateneo di Urbino e la campagna elettorale è già avviata. Dopo Massimo Baldacci e Giorgio Calcagnini, il Ducato dà spazio al programma del prorettore e preside della facoltà di Scienze Motorie, che da 16 anni occupa ruoli di rilievo all’interno dell’università.

“La priorità è quella di programmare uno sviluppo a lungo termine per questo polo universitario. Per farlo dobbiamo avere una visione strategica e cercare di migliorare la ricerca, la formazione e il  trasferimento dei risultati. Dobbiamo far conoscere meglio le nostre eccellenze e gli obiettivi che abbiamo raggiunto in termini di ricerca, iscrizioni e qualità”. Stocchi segnala con rammarico come l’Università di Urbino sia fanalino di coda nell’ultima classifica Anvur (l’agenzia che valuta il sistema di ricerca nazionale): “Mi impegnerò a migliorare questa posizione”.

Più importanza alla dimensione internazionale e valorizzazione della ricerca, queste le ricette di Stocchi: “Occorre rafforzare il numero di studenti e far sapere che in questi ultimi anni siamo uno dei pochi atenei in controtendenza, perché, nonostante la crisi, da noi le iscrizioni sono addirittura aumentate. E lasciare spazio ai giovani: nell’ultimo anno oltre 100 giovani colleghi si sono abilitati, dobbiamo trovare le risorse per far valere il loro saperi qui alla Carlo Bo. Un ricercatore dà il meglio di sé tra i 20 e i 30 anni. È una tragedia che proprio i neolaureati siano costretti a stare fermi perché non c’è lavoro”.

Forte della sua esperienza politico-amministrativa, è sulla riforma della burocrazia che Stocchi insiste. “Razionalizzazione, che non è una brutta parola. L’università sarà valorizzata attraverso l’innovazione, la competenza e la semplificazione”.

Stocchi non ha dubbi su quale sia il valore aggiunto della Carlo Bo: ” Da giovane, Federico da Montefeltro ha costruito un regno. C’è bisogno di speranza e ce lo insegna anche il passato. Dobbiamo valorizzare il nostro unicum, l’integrazione tra discipline umanistiche e scientifiche (non in concorrenza ma in sinergia)  e tra passato e futuro. Una settimana fa ho ricevuto una email dall’università dell’Iowa, mi chiedevano se quest’estate avremmo attivato una summer school sul Rinascimento. Dove altro si potrebbe fare se non qui?”.

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Massimo Baldacci: “Il mio sarà un programma condiviso, sarò un rettore di unità” http://ifg.uniurb.it/2014/03/27/ducato-online/massimo-baldacci-il-mio-sara-un-programma-condiviso-saro-un-rettore-di-unita/60481/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/27/ducato-online/massimo-baldacci-il-mio-sara-un-programma-condiviso-saro-un-rettore-di-unita/60481/#comments Thu, 27 Mar 2014 15:17:23 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=60481 LEGGI Nuovo rettore: si vota il 28 e 29 maggio]]> baldacci

Massimo Baldacci

URBINO – “Sarò un rettore di unità”. Massimo Baldacci, protettore ai Processi Formativi e candidato rettore all’Università di Urbino, ieri durante il seminario di Riflessione sul futuro dell’Ateneo ha voluto confrontarsi proprio con tutti: studenti, professori, ricercatori e personale amministrativo. “Ancora non c’è un programma, lo vogliamo decidere insieme a chi vive ogni giorno l’università”, ha affermato. Un incontro durato più di 4 ore. “Questo dimostra la nostra volontà di cambiamento, di ascoltare tutte le istanze”.

Baldacci ha le idee chiare e al Ducato racconta: “L’obiettivo è quello di affrontare le sfide della prossima stagione a partire dalla ricerca, dalla didattica e dal rapporto con il territorio. Dobbiamo fornire i giusti sostegni ai ricercatori anche a livello pratico: mi riferisco a laboratori e biblioteche”.

Puntare sugli elementi di forza dell’Ateneo è il primo passo: “La nostra università ha una capacità d’attrazione nazionale. E poi qui ad Urbino c’è un rapporto qualitativo diverso con gli studenti, qui si ritrova il senso della comunità. Per questo uno studente dovrebbe iscriversi da noi”.

Allo stesso modo Baldacci ha ben presente i problemi che negli anni hanno tolto prestigio all’Ateneo: “Abbiamo sofferto la mancanza di risorse finanziarie. Dovevamo innanzitutto colmare i debiti contratti. In questo modo abbiamo perso professori e personale amministrativo . Questo ha causato una debolezza potenziale, anche se abbiamo buoni anticorpi: negli anni la quota degli iscritti è rimasta costante”.

“I nostri studenti - continua Baldacci – non sono dei clienti, sono degli interlocutori a pieno titolo. E’ importante permettere a tutti loro di accedere alle borse di studio, un riconoscimento di un diritto previsto dalla Costituzione. Per questo sono contrario al prestito d’onore: lo Stato scarica i costi dell’istruzione sulle loro famiglie”.

Sull’offerta formativa poi afferma: “Deve essere pluralista e di massa. La nostra sfida è quella di formare l’elite ma anche democratizzare l’università”. Ma niente raccomandazioni: “Con me va avanti chi lavora con capacità e il merito si dimostra nei servizi effettivamente resi alla comunità”.

Alle prossime elezioni del 28 e 29 maggio, Baldacci concorrerà alla carica di rettore insieme al professor Giorgio Calcagnini, docente di Economia monetaria all’Università di Urbino, al prorettore e direttore della Scuola di Scienze Motorie, Vilberto Stocchi, a Stefano Papa, presidente della Facoltà di Scienze e Tecnologie. Il successore di Stefano Pivato rimarrà in carica sei anni, dal 1 novembre 2014 al 31 ottobre 2020.

“L’elezione del rettore”, afferma Baldacci, “deve essere un momento di confronto e non di lacerazione. I nostri nemici sono fuori e non dentro. Sono quelli che vogliono chiudere l’università di Urbino. Non voglio convincere nessuno che sono il miglior candidato. La nostra università ha la sua identità, la sua storia. Chi taglia le radici muore ma dobbiamo anche essere capaci di interpretare le trasformazioni, proiettandoci verso il futuro”.

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Urbino, si vota il 28 e 29 maggio per eleggere il nuovo rettore dell’Università http://ifg.uniurb.it/2014/03/25/ducato-online/urbino-si-vota-il-28-e-29-maggio-per-eleggere-il-nuovo-rettore-delluniversita/60227/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/25/ducato-online/urbino-si-vota-il-28-e-29-maggio-per-eleggere-il-nuovo-rettore-delluniversita/60227/#comments Tue, 25 Mar 2014 10:35:02 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=60227 LEGGI Calcagnini: "Urbino città campus"]]> URBINO – Si voterà il 28 e il 29 maggio per eleggere il nuovo rettore dell’Università di Urbino. La data è stata ufficializzata ieri con la pubblicazione del decreto del Decano. Il successore di Stefano Pivato rimarrà in carica sei anni, dal 1 novembre 2014 al 31 ottobre 2020.

Per presentare le candidature c’è tempo fino al 28 aprile, ma quattro aspiranti rettori si sono già fatti avanti : il professor Giorgio Calcagnini,docente di Economia monetaria all’Università di Urbino, il prorettore e direttore della Scuola di Scienze Motorie Vilberto Stocchi, Massimo Baldacci, prorettore ai Processi Formativi e Stefano Papa, presidente della Facoltà di Scienze e Tecnologie.

Chi si può candidare – Si potranno candidare tutti i professori ordinari in servizio nelle Università italiane con un regime di impegno a tempo pieno (ciò significa che non possono andare in pensione nel periodo di svolgimento del loro ruolo). Devono, inoltre, avere alle spalle un numero di anni di attività almeno pari alla durata del mandato.

Chi può votare – Possono partecipare alle votazioni nel seggio, che sarà posizionato nell’aula magna del rettorato, i professori ordinari, associati e i ricercatori a tempo indeterminato e determinato, il personale tecnico amministrativo, anche a tempo determinato e i membri del Consiglio degli studenti. La votazione sarà “ponderata”: quella della categoria dei professori varrà il 70%, quella del personale tecnico amministrativo il 20%, quella degli studenti il 10%

Il rettore sarà eletto a maggioranza assoluta dei voti. Se il quorum non venisse raggiunto si procederà al ballottaggio tra i candidati che hanno avuto il maggior numero di voti. Le eventuali date per il ballottaggio sono fissate per il 4 e 5 giugno.

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Vendevano coca e hashish agli studenti di Urbino: dodici arresti http://ifg.uniurb.it/2014/03/04/ducato-online/58742/58742/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/04/ducato-online/58742/58742/#comments Tue, 04 Mar 2014 18:32:01 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=58742 URBINO – Hanno circondato il quartiere dormitorio di Ponte Armellina all’alba, chiudendo nella rete sedici spacciatori che rifornivano soprattutto gli studenti universitari.  Una cinquantina di carabinieri della stazione di Urbino e del Nucleo operativo hanno fatto scattare alle 05.30 di stamattina l’operazione “Martedì Grasso”, che ha coinvolto in tutto 14 marocchini e due italiani. Sette persone sono finite in carcere, cinque agli arresti domiciliari, mentre altre quattro (tra cui i due italiani) hanno l’obbligo di firma. Gli inquirenti non hanno diffuso i nomi dei sedici raggiunti dall’ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Urbino Egidio De Leone su richiesta del pm Simonetta Catani. I marocchini, tutti in regola con il permesso di sogcarabinieri_conferenza_urbinogiorno, sono quasi tutti residenti a Urbino e hanno tra i 22 e i 42 anni. I 2 italiani, invece, hanno entrambi 36 anni, uno, è nato a Pesaro e vive a Colbordolo, l’altro è nato a Milano e vive a Pesaro

Oltre a essere la residenza di alcuni degli arrestati, Ponte Armellina era anche il punto di incontro tra spacciatori e clienti, ma la droga veniva venduta anche nel centro storico di Urbino, a Fossombrone, Fermignano, Montecalvo in Foglia, Tavullia e Pesaro. Nel corso delle indagini, iniziate nel 2012, sono stati identificati più di 100 consumatori, soprattutto studenti universitari e liceali, alcuni dei quali minorenni. “Abbiamo dato un segnale duro e importante – ha dichiarato il tenente Francesca Baldacci, comandante della compagnia di Urbino – per tranquillizzare i genitori che con tanti sacrifici hanno mandato i propri figli a studiare qui”.

Gli spacciatori arrestati si muovevano in modo tutt’altro che dilettantistico, tanto che il quartiere era controllato da “sentinelle” che avrebbero dovuto avvisare in caso di arrivo delle forze dell’ordine. E proprio per neutralizzare le difese degli spacciatori il blitz a Urbino 2 è stato condotto con particolari precauzioni. Per evitare fughe, i carabinieri hanno circondato l’area e, divisi in squadre di tre uomini dotati anche di visori notturni, hanno perlustrato l’intero quartiere condominio per condominio.  Nel corso delle perquisizioni, sono stati sequestrati 10 grammi di hashish e 8 grammi di marijuana, oltre a 1250 euro in contanti,che secondo gli investigatori frutto dell’attività di spaccio. Uno degli arrestati aveva nascosto 850 euro nascosti in un portafoto in camera da letto.

Gli inquirenti hanno spiegato che gli spacciatori non facevano parte di una banda: si trattava di un network diviso su tre livelli ma senza legami organici. Il primo livello era quello dei fornitori, tutti marocchini, che si procuravano lo stupefacente da importatori connazionali con sede in Lombardia, nelle province di Milano e Como: alcuni arrestati si sono trasferiti nel Montefeltro dal nord e sono stati intercettati mentre si vantavano con i loro contatti lombardi di trovarsi “in una zona buona e tranquilla”, consigliando addirittura di trasferirsi qui. Ogni fornitore era indipendente e viaggiava spesso tra Marche e Lombardia per trasportare lo stupefacente.

I distributori rappresentavano il secondo livello: spesso divisi da lotte intestine, si procuravano la droga dai fornitori di propria fiducia, per poi cederla al terzo livello, quello degli “spacciatori e formica”, che operavano nelle piazze dello spaccio. La più remunerativa era quella del centro storico di Urbino, dove i pusher si servivano del passaparola che avveniva anche in alcuni locali, soprattutto ristoranti kebab, per contattare i clienti. Cocaina e hashish, però, non venivano mai vendute all’interno dei locali. La droga veniva venduta invece negli appartamenti a Ponte Armellina, in monolocali in precarie condizioni igienico-sanitarie.

L’operazione arriva al culmine di un’attività di indagine iniziata a maggio 2012 e che ha portato finora all’arresto in flagranza di 15 persone (italiani e magrebini), 3 esecuzioni di custodia cautelare, un fermo tramutato in carcere e il deferimento di 12 persone. Sequestrati 2 kg di hashish e 200 grammi di cocaina, oltre a 3000 euro in contanti.

 

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Urbino, coca e hashish per gli studenti: dodici arresti http://ifg.uniurb.it/2014/03/04/ducato-online/urbino-coca-e-hashish-per-gli-studenti-16-fermati/58683/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/04/ducato-online/urbino-coca-e-hashish-per-gli-studenti-16-fermati/58683/#comments Tue, 04 Mar 2014 16:41:36 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=58683 carabinieri_conferenza_urbinoURBINO – Spacciavano hashish e cocaina agli studenti. La loro base era Urbino 2. E’ con questa accusa che sette persone sono finite in carcere e cinque agli arresti domiciliari, mentre altre quattro sono state raggiunte dall’obbligo di firma. Tra le sedici persone coinvolte nell’operazione due sono di nazionalità italiana: entrambi hanno 36 anni, uno, è nato a Pesaro e vive a Colbordolo di Vallefoglia, l’altro è nato a Milano e vive a Pesaro. tutti e due sono stati raggiunti dall’obbligo di firma. Gli altri sono di nazionalità marocchina, tra i 22 e i 42 anni. Gli inquirent non hanno diffuso i nomi delle sedici persone raggiunte dall’ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Urbino Egidio De Leone su richiesta del pm Simonetta Catani.

“Martedì grasso”. E’ così che i carabinieri di Urbino, guidati dal tenente Francesca Baldacci, hanno chiamato l’operazione che ha condotto, stamattina all’alba, all’esecuzione delle 16 misure cautelari (non 21 come sembrava inizialmente) nei confronti di altrettante persone accusate di traffico e spaccio di hashish e cocaina.

La base dello spaccio sarebbe stata Urbino 2, quartiere dormitorio nella zona di Ponte Armellina, alla periferia della città ducale. Secondo gli investigatori i fermati originari del Marocco avrebbero avuto facilità a procurarsi la droga grazie agli stabili contatti con il loro Paese, poi si sarebbero affidati a piccoli spacciatori italiani ben inseriti nel circuito dei giovani, soprattutto universitari.

L’operazione è iniziata nel 2012 grazie al fermo di un macedone in possesso di una scarsa quantità di cannabis. Da quell’episodio i carabinieri sono riusciti a risalire, tramite intercettazioni, attività di sorveglianza video e altri mezzi tecnologici,  a risalire la filiera dello spaccio fino ad arrivare a distruibutori e importatori.

Stamattina quando i carabinieri sono andati a notificare l’ordinanza di arresti domiciliari a uno dei sedici indagati, hanno trovato 40 grammi di hashish. L’uomo è stato quindi arrestato in flagranza per detenzione ai fini di spaccio.  Altri tre destinatari di ordinanza sono stati trovati rispettivamente con otto grammi di marijuana, tre di hashish e 400 euro il primo, 7 grammi di hashish il secondo e 850 euro in contanti il terzo. L’arresto è stato già convalidato mentre l’udienza per direttissima è stata rinviata. Oltre alle 16 misure cautelari sono state identificati 100 consumatori, 12 persone sono state denunciate e sono stati sequestrati 2 chili di hashish, 200 grammi di cocaina e 3000 euro ritenuti proventi dello spaccio.

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Urbino, ventuno arresti per spaccio di stupefacenti http://ifg.uniurb.it/2014/03/04/ducato-online/urbino-ventuno-arresti-per-spaccio-di-stupefacenti/58554/ http://ifg.uniurb.it/2014/03/04/ducato-online/urbino-ventuno-arresti-per-spaccio-di-stupefacenti/58554/#comments Tue, 04 Mar 2014 12:20:48 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=58554 carabinieri-webURBINO – Ventuno persone sono state arrestate dai carabinieri di Urbino per reati connessi allo spaccio di sostanze stupefacenti. Al momento non si conoscono altri dettagli sull’operazione messa a segno dai militari guidati dal tenente Francesca Baldacci.

I carabinieri hanno annunciato soltanto di aver “disarticolato un’organizzazione criminale dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti” e di aver effettuato 21 arresti.

I dettagli sul blitz verranno resi noti soltanto nel pomeriggio nel corso di una conferenza stampa convocata nella sede del comando provinciale di Pesaro alle 16.

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