il Ducato » Risultati della ricerca » frane http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » Risultati della ricerca » frane http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Frana di Canavaccio: Bocca Trabaria riaprirà a inizio giugno http://ifg.uniurb.it/2015/05/05/ducato-online/frana-di-canavaccio-bocca-trabaria-riaprira-a-inizio-giugno/73532/ http://ifg.uniurb.it/2015/05/05/ducato-online/frana-di-canavaccio-bocca-trabaria-riaprira-a-inizio-giugno/73532/#comments Tue, 05 May 2015 15:59:46 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=73532 FRANA CANAVACCIO 1URBINO – Oggi ricorre l’anniversario della frana che nel maggio 2014 ha danneggiato parte della carreggiata della statale 73 bis che unisce Urbino a Fano.

La circolazione riprenderà regolarmente tra poche settimane: la riapertura della carreggiata è prevista il 10 giugno, dopo 90 giorni di lavori iniziati lo scorso marzo. Ne danno conferma l’Anas e la ditta appaltatrice, la Pretelli s.r.l. di Urbino. Il titolare della ditta Francesco Pretelli aveva precedentemente dichiarato al Ducato che i lavori sarebbero terminati entro la fine di aprile ma il semaforo è ancora lì.

“I lavori sono conclusi – spiega Pretelli – aspettiamo soltanto la maturazione dei materiali”. Sono stati costruiti 33 tiranti ovvero strutture in cemento che mantengono saldo il terreno ed evitano altre frane. La strada è stata ricostruita ma manca la barriera della carreggiata. Il tratto non è ancora agibile “perché il cantiere rimarrebbe semi-aperto e per motivi di sicurezza i lavori sono slittati di un mese” ha concluso Pretelli.

Da un anno la circolazione a senso unico alternato, tra Canavaccio e Bivio Borzaga, è regolata da un semaforo provvisorio che causa code giornaliere e disagi agli automobilisti che dal Montefeltro vogliono raggiungere l’autostrada Adriatica a Fano.

 

Sullo stesso argomento:

]]>
http://ifg.uniurb.it/2015/05/05/ducato-online/frana-di-canavaccio-bocca-trabaria-riaprira-a-inizio-giugno/73532/feed/ 0
Pioggia, tir e risparmi sui materiali: così si sfalda la provinciale Metaurense http://ifg.uniurb.it/2015/04/02/ducato-online/pioggia-tir-e-risparmi-sui-materiali-cosi-si-sfalda-la-provinciale-metaurense/69691/ http://ifg.uniurb.it/2015/04/02/ducato-online/pioggia-tir-e-risparmi-sui-materiali-cosi-si-sfalda-la-provinciale-metaurense/69691/#comments Thu, 02 Apr 2015 15:37:45 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=69691 VIDEO Secondo il sindaco di Fermignano Cancellieri l'asfalto è scadente rispetto agli anni passati. Ma ci sono anche il maltempo e i mezzi pesanti a rendere difficile la manutenzione della strada. Intanto i lavori per la Fano-Grosseto, il percorso alternativo mai realizzato, sono fermi da 25 anni alla galleria della Guinza
MAPPA Lavori e frane sulle strade verso Urbino | INCHIESTA Fano-Grosseto: un'utopia lunga due mari]]>
URBINO – “Le asfaltature non sono più fatte come un tempo: sia i materiali che lo spessore dei bandi stradali sono stati ridotti per risparmiare sui costi”. L’accusa del sindaco di Fermignano, Giorgio Cancellieri, è precisa e riguarda gli ultimi interventi sulla strada provinciale Metaurense. Secondo Cancellieri le abbondanti piogge e l’elevato traffico di tir hanno aggravato ulteriormente la situazione. E una manutenzione fatta con materiali non adeguati, come quelli utilizzati fino a ora, è del tutto inutile.

MAPPA – I cantieri sulle strade che portano a Urbino

Intanto a rimetterci sono i cittadini che passano per la provinciale Metaurense, una strada piena di buche e non adatta a una circolazione scorrevole. Questa, però, è anche l’unica che attraversa tutta la Valle del Metauro. Negli scorsi anni sono stati eseguiti alcuni interventi di manutenzione sulla strada nei punti veramente critici ma il manto d’asfalto regolare termina poco dopo Fermignano.

Fondi tagliati. A complicare la situazione sono stati i tagli di fondi che hanno subito le Province nel 2014 con la legge Delrio che prevedeva la loro abolizione. Il provvedimento, però, è stato attuato solo in parte: questi enti territoriali sono stati depotenziati, ma è rimasta a loro la competenza d’intervento sulle strade provinciali. In questo stato di precarietà le Province non possono intervenire direttamente per le manutenzioni. Secondo il sindaco di Urbania, Marco Ciccolini, un parziale rimedio al problema potrebbe essere il passaggio di tutta la strada sotto la gestione dell’Anas: infatti, il tratto che collega Urbania a Mercatello sul Metauro lo è già.

È una strada trascurata ma indispensabile: la Metaurense è il solo collegamento diretto tra i paesi della Valle del Metauro e il traffico industriale e quello cittadino coesistono sulla stessa strada. E questo è stato spesso causa di incidenti. I più gravi degli ultimi anni si sono verificati alle porte di Urbania. Dal 2012 a oggi ci sono state due vittime: un motociclista di 28 anni e un operaio dell’Anas di 55 anni che stava chiudendo alcune buche della strada.

Da anni le diverse amministrazioni del comune di Urbania parlano della costruzione di una rotatoria in una delle zone più trafficate, Via Mazzini, la strada di raccordo tra la Metaurense e la circonvallazione, ma anche questo è un progetto non ancora realizzato. Nel frattempo il sindaco Ciccolini farà installare qui un velo-box per scoraggiare l’eccesso di velocità.

La Fano-Grosseto. L’unica soluzione per alleggerire la Metaurense sarebbe la realizzazione della superstrada Fano-Grosseto. Un progetto ormai entrato nella leggenda. Si iniziò a parlare di questa infrastruttura negli anni ‘60 come “collegamento tra i due mari”, l’Adriatico e il Tirreno. I Comuni della provincia di Pesaro e Urbino hanno approvato nei loro piani regolatori le varianti necessarie per la costruzione della E78, ma non c’è ancora una data per l’inizio dei lavori.

A cinquant’anni di distanza dall’approvazione, il progetto è ancora fermo alla costruzione della galleria della Guinza. Dal 1990, data della sua inaugurazione, non è mai stata aperta alla circolazione perché manca la strada. La galleria è lunga 6 chilometri e attraversa l’Alpe della Luna.

Nel progetto iniziale della Fano-Grosseto era prevista la realizzazione di una superstrada da Mercatello sul Metauro a Canavaccio dove termina il tratto già esistente. La strada doveva essere parallela alla Metaurense attraversando la valle senza però passare per i centri abitati. In questo modo tir e auto avrebbero avuto un percorso alternativo più veloce e sicuro da seguire.

Sullo stesso argomento:

]]>
http://ifg.uniurb.it/2015/04/02/ducato-online/pioggia-tir-e-risparmi-sui-materiali-cosi-si-sfalda-la-provinciale-metaurense/69691/feed/ 0
Lavori e frane sulle strade che portano a Urbino. Colpa del maltempo e dei mezzi pesanti http://ifg.uniurb.it/2015/04/01/ducato-online/lavori-e-frane-sulle-strade-che-portano-a-urbino-colpa-del-maltempo-e-dei-mezzi-pesanti/69545/ http://ifg.uniurb.it/2015/04/01/ducato-online/lavori-e-frane-sulle-strade-che-portano-a-urbino-colpa-del-maltempo-e-dei-mezzi-pesanti/69545/#comments Wed, 01 Apr 2015 15:26:53 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=69545 URBINO –  La città ducale è già di per sé poco collegata con i centri vicini ma anche quando le strade esistono le loro condizioni non sono  buone. Nei dintorni di Urbino sono infatti numerosi gli interventi, i sensi unici alternati o i dissesti che rendono difficile il transito giornaliero dei mezzi. Infine la presenza di mezzi pesanti su strade strette non aiuta certamente la circolazione.

(In blu la Metaurense e il tratto tra Sant’Ippolito e Fossombrone, in verde i punti in cui le frane hanno causato problemi, in rosso i sensi unici alternati)

E’ il caso della provinciale 4, conosciuta come Metaurense, che collega Fermignano a Urbania. Tir e camion la percorrono senza sosta in attesa che venga completata la superstrada Fano-Grosseto. Qui l’asfalto è in cattive condizioni sia per il passaggio continuo dei mezzi pesanti che per gli eventi atmosferici che l’hanno danneggiata nel tempo.

Frana sulla statale a Canavaccio

Frana sulla statale a Canavaccio

Tra i punti che creano maggior disagio c’è anche il tratto di strada tra Canavaccio e il raccordo Fano-Fossombrone sulla strada statale 73bis, di competenza dell’Anas. A restringimenti sparsi sulla carreggiata si aggiunge un senso unico alternato tra Canavaccio e Calmazzo, per circa 300 metri. La strada dovrebbe tornare a doppio senso dall’8 giugno, al termine dei lavori resi necessari dopo una frana nel maggio del 2014.

Sempre sulla statale in direzione di Fano, tra Fossombrone e Sant’Ippolito, la strada a quattro corsie é ridotta momentaneamente a due per quasi cinque chilometri e mezzo fino al 31 maggio del 2015. I lavori riguardano la riqualificazione e l’allargamento di viadotti adiacenti. Sulla strada provinciale 40, in località Sant’Ippolito una frana al km 6 ha imposto il senso unico alternato.

Proseguendo oltre Urbania un’altra percorrenza alternata si trova nei pressi di Mercatello sul Metauro per un tratto di circa 300 metri.

Sulla strada provinciale 3, che collega le Marche all’Umbria, altri due sensi unici alternati nei pressi di Cagli e Cantiano. La carreggiata è stata danneggiata dal maltempo di inizio febbraio 2015. Infatti l’asfalto è in cattive condizioni in tratti diffusi.

Nei pressi dalla strada provinciale 423, quella che porta da Urbino a Pesaro, una frana nel Comune di Petriano ha costretto a chiudere la strada per 150 metri. Intorno a Colbordolo, sulla provinciale 43 un’altra frana ha reso necessario un traffico a sensi unico alternato.

In Provincia il record di interruzioni e disguidi lo detiene la strada provinciale 26 Mombaroccese: sono segnalate situazioni critiche in addirittura sei punti differenti.

 

Sullo stesso argomento:

]]>
http://ifg.uniurb.it/2015/04/01/ducato-online/lavori-e-frane-sulle-strade-che-portano-a-urbino-colpa-del-maltempo-e-dei-mezzi-pesanti/69545/feed/ 0
Frane, ancora fuori casa le due famiglie evacuate http://ifg.uniurb.it/2015/03/30/ducato-notizie-informazione/frane-ancora-fuori-casa-le-due-famiglie-evacuate/69334/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/30/ducato-notizie-informazione/frane-ancora-fuori-casa-le-due-famiglie-evacuate/69334/#comments Mon, 30 Mar 2015 14:41:08 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=69334 [continua a leggere]]]> URBINO, 30 mar – Restano ancora fuori di casa le due famiglie evacuate dalle proprie abitazioni nell’Urbinate a causa di due frane. Una terza famiglia, invece, potrà tornare stasera nella sua casa. Le due frane che hanno interessato il territorio si sono verificate venerdì a Pieve di Cagna, in via Cal Monte, e sabato in via Ca’ Raniero a San Donato. In seguito allo smottamento di Pieve di Cagna sono state evacuate due famiglie. Una potrà rientrare già stasera mentre la seconda dovrà ancora attendere che i vigili del fuoco terminino la messa in sicurezza della sua abitazione. Stesso discorso per la famiglia evacuata a San Donato dopo lo smottamento che ha interessato la zona vicina alla loro casa.

Sullo stesso argomento:

]]>
http://ifg.uniurb.it/2015/03/30/ducato-notizie-informazione/frane-ancora-fuori-casa-le-due-famiglie-evacuate/69334/feed/ 0
Maltempo, Provincia di Pesaro e Urbino stanzia 500mila euro per danni alla viabilità http://ifg.uniurb.it/2015/03/25/ducato-notizie-informazione/maltempo-provincia-di-pesaro-e-urbino-stanzia-500mila-euro-per-danni-alla-viabilita/69124/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/25/ducato-notizie-informazione/maltempo-provincia-di-pesaro-e-urbino-stanzia-500mila-euro-per-danni-alla-viabilita/69124/#comments Wed, 25 Mar 2015 14:49:01 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=69124 [continua a leggere]]]> Petriano, tratto della strada provinciale 58 danneggiato dal maltempo

Petriano, tratto della strada provinciale 58 danneggiato dal maltempo

URBINO, 25 MAR – La Provincia di Pesaro-Urbino ha stanziato 500mila euro per riparare alcuni dei danni alla viabilità creati dal maltempo. Le cattive condizioni climatiche hanno causato numerose situazioni di criticità sulle strade provinciali, danneggiate da frane e smottamenti, buche causate dalla pioggia e rami e piante sulle carreggiate per le forti raffiche di vento. I comuni interessati che riceveranno i fondi sono quelli di Petriano, Tavullia, Vallefoglia, Tavoleto, Barchi, S.Ippolito e Pergola.

A Petriano i lavori riguarderanno il ponte e la strada provinciale 58 che da Gallo conduce nel comune, mentre a Tavullia gli interventi sono concentrati sulla provinciale 95 “Santa Barbara” dove una frana ha costretto a deviare la viabilità. Sempre una frana ha danneggiato la strada di collegamento dalla frazione Apsella a Sant’Angelo in Lizzola, nel comune di Vallefoglia.

Lavori in corso anche su alcuni torrenti a Isola del Piano e Montefelcino, mentre si stanno predisponendo gli atti per intervenire sulla strada provinciale 24 “Auditore” e sulla provinciale 66 “Ca’ la Lagia”.

Secondo il presidente della Provincia Daniele Tagliolini “oggi la priorità è riaprire le strade danneggiate dal maltempo. Presto metteremo a disposizione della popolazione una mappatura per monitorare lo stato dei lavori”. Soddisfatto anche il sindaco di Petriano Davide Fabbrizioli: “Si è voluto procedere in tempi stretti per dare risposte immediate ai cittadini”.

Sullo stesso argomento:

]]>
http://ifg.uniurb.it/2015/03/25/ducato-notizie-informazione/maltempo-provincia-di-pesaro-e-urbino-stanzia-500mila-euro-per-danni-alla-viabilita/69124/feed/ 0
Maltempo, Gambini: “Almeno 300mila euro di danni a Urbino. Aziende agricole aiutino la prevenzione” http://ifg.uniurb.it/2015/03/09/ducato-online/maltempo-gambini-almeno-300mila-euro-di-danni-a-urbino-aziende-agricole-aiutino-la-prevenzione/67556/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/09/ducato-online/maltempo-gambini-almeno-300mila-euro-di-danni-a-urbino-aziende-agricole-aiutino-la-prevenzione/67556/#comments Mon, 09 Mar 2015 16:57:21 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=67556 LEGGI - Riapre martedì l'asilo Valerio]]> albero 2

Il ramo caduto in via Cappuccini responsabile della morte di Rita Bucarini

URBINO – Ammontano ad almeno 300mila euro i danni che il maltempo ha causato nell’ultima settimana nel comune di Urbino. È la stima approssimativa del sindaco Maurizio Gambini, raggiunto al telefono dal Ducato. Una cifra che tiene conto dei danni provocati dal crollo di cornicioni, da frane, smottamenti e piante divelte, come quella che ha causato la morte di Rita Bucarini, la donna di 48 anni di Urbania che lo scorso giovedì è rimasta schiacciata sotto un ramo staccatosi per le forti raffiche di vento. Per quanto riguarda la provincia di Pesaro e Urbino, invece, i danni non sono ancora quantificabili.

“Il nostro territorio è a forte rischio idrogeologico – ha detto il sindaco – la situazione è delicata e la mappatura non è completa. Si tratta di situazioni che si è tentato di arginare, ma le risorse economiche disponibili sono scarse. Il problema è che si interviene sempre per risolvere e mai per prevenire”. Importante nel quadro di prevenzione è il coinvolgimento del settore primario, quello agricolo, deputato alla salvaguardia del territorio. Proprio pochi giorni fa, il 3 marzo, la regione Marche ha approvato una deliberazione legislativa con la quale le imprese agricole sono riconosciute come “custodi dell’ambiente e del territorio”, dedite “alla manutenzione del territorio attraverso attività di sistemazione volte alla salvaguardia del paesaggio agrario e forestale, alla cura e mantenimento dell’assetto idraulico e idrogeologico e alla difesa da avversità atmosferiche e incendi boschivi specie nei territori montani”.

Il nuovo piano di sviluppo rurale (2014-2020, poi slittato di un anno) prevede importanti risorse economiche per le imprese agricole che possono realizzare investimenti strutturali interamente finanziati con i fondi provenienti dalla Comunità europea. “È necessario – ha detto Gambini – incentivare la conoscenza di questo piano, che rappresenta un’occasione per mettere in sicurezza le singole aziende, ma anche la viabilità pubblica e il bene comune”.

Finora, lamenta Gambini, non c’è infatti stata un’adesione adeguata da parte delle imprese agricole: “Bisogna quindi che le associazioni di categoria sensibilizzino le aziende affinché adottino queste misure. Già il vecchio piano rurale prevedeva questa possibilità”. Ma le risorse non sono state utilizzate e sono ancora a disposizione nelle casse del Comune. “Se la tendenza è questa, ovviamente i fondi verranno diminuiti”.

Intanto in città continuano gli interventi per mettere in sicurezza le aree a rischio. In questi giorni sono stati circa quaranta quelli dei Vigili del Fuoco, tutti per evitare che gli alberi causassero ulteriori danni. Le situazioni più critiche ai Collegi, dove la donna ha perso la vita e a Santa Lucia, dove sempre giovedì due pini sono caduti su alcune macchine. “Non c’era un rischio prevedibile – ha detto Gambini – l’eccezionalità degli eventi ha fatto sì che fossero danneggiate anche le piante sane. Stiamo intervenendo dove c’è un pericolo, anche nei casi di piante secolari, come è successo, per esempio, a Mercatale”. Ma, ricorda il sindaco, “non si può radere al suolo tutto”. Per questo è stato incaricato un tecnico esperto di Modena che farà un sopralluogo per valutare le situazioni più a rischio.

Due alberi saranno abbattuti lunedì pomeriggio al convento di San Francesco. I due abeti, danneggiati dal forte vento dei giorni scorsi, erano già inclinati da giovedì. Inizialmente sono stati fissati al terreno dai Vigili del Fuoco con una corda, sostituita questa mattina da un cavo d’acciaio. Ma le piante, come racconta frate Andrea, rappresentano un pericolo per gli abitanti delle case vicine. Per questo una ditta privata è stata incaricata della loro rimozione.

Per evitare possibili incidenti le scuole e le università di Urbino sono rimaste chiuse venerdì 6 e sabato 7 marzo. Soltanto l’asilo Valerio di via Ubaldini ha preferito sospendere le attività anche per la giornata di lunedì. I bambini torneranno a scuola martedì 10 marzo. L’edificio, chiuso da giovedì mattina, a causa delle raffiche di vento ha subito danni alla parete posteriore esterna.

I danni creati dal maltempo sfiorano ormai il milione di euro. Agli ultimi 300.000 euro vanno sommati gli oltre seicentomila causati dalle forti piogge che a inizio febbraio avevano portato ad allagamenti e frane in tutta la provincia.

Sullo stesso argomento:

]]>
http://ifg.uniurb.it/2015/03/09/ducato-online/maltempo-gambini-almeno-300mila-euro-di-danni-a-urbino-aziende-agricole-aiutino-la-prevenzione/67556/feed/ 0
Fermignano, proprietari in fuga dall’Imu: “Declassate i nostri terreni” http://ifg.uniurb.it/2015/02/25/ducato-online/fermignano-proprietari-in-fuga-dallimu-declassate-i-nostri-terreni/66361/ http://ifg.uniurb.it/2015/02/25/ducato-online/fermignano-proprietari-in-fuga-dallimu-declassate-i-nostri-terreni/66361/#comments Wed, 25 Feb 2015 10:25:54 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=66361 FERMIGNANO  – Fino a qualche anno fa la gente avrebbe fatto carte false pur di avere un appezzamento di terra su cui poter costruire. Ma la crisi ha cambiato tutto. E non ha risparmiato neanche la gestione del territorio. Succede così che a Fermignano i proprietari di zone edificabili stiano chiedendo che con il nuovo piano regolatore i loro terreni perdano valore e tornino agricoli. Perché di costruire non se ne parla. E l’Imu è una spesa troppo alta da sostenere.

Case Fermignano 1Giovedì sera il Consiglio comunale deciderà se approvare la maxi variante al Prg varato nel 1997. Da allora “sembra passata un’era geologica”, ha ammesso il sindaco Giorgio Cancellieri a fine gennaio, mentre illustrava alla popolazione, ai tecnici e all’opposizione le linee guida del nuovo piano. Tra le modifiche più importanti c’è proprio la “retrocessione” di alcuni terreni edificabili, concentrati soprattutto nella frazione di Villa Furlo, che dovrebbero tornare agricoli. Secondo i proprietari su quei lotti, passati a loro insaputa da agricoli ad edificabili, di fatto non si può costruire. Perché la conformazione del territorio e la mancanza di fognature, illuminazione e servizi renderebbero comunque l’operazione molto costosa.

La signora Giacinti, che dopo una lunga riflessione aveva deciso di sfruttare l’edificabilità del proprio terreno, ha scoperto una volta iniziati i sopralluoghi che non era possibile costruire nulla perché c’era il rischio di frane. Nonostante questa scoperta, denuncia sua figlia Sabrina, “ha comunque dovuto pagare per intero l’Imu, come se nulla fosse cambiato”. Ancora più rammaricata Natalina Bernardini, che dalla sua casa di Pagino (a pochi metri dalla via Flaminia), racconta: “Ci hanno fatto questo lotto edificabile senza dirci nulla. E la cosa più grave è che per rifare le valutazioni dovevamo affidarci a un geometra e spendere soldi. Non è giusto!”.

“Nel ’97 erano era stata fatta una previsione urbanistica diversa perché il mercato ‘tirava’ – spiega l’architetto Luca Storoni, che sta curando il nuovo Prg – Ora invece bisogna cogliere l’occasione che la crisi ci ha dato e fare un passo indietro. Vogliamo accontentare i cittadini e, soprattutto, la nostra coscienza”. Uno degli obiettivi della giunta è infatti quello di restituire alla sua originaria vocazione naturalistica tutto il comprensorio di Pagino, nella zona di Villa Furlo.

Bisognerà ora vedere se il lungo iter per arrivare all’approvazione definitiva del piano regolatore si concluderà (positivamente) prima di giugno. In quel mese è infatti previsto il pagamento della prima rata dell’Imu. Che se i terreni tornassero agricoli non si dovrebbe pagare, visto che il comune è tra quelli esenti.

Sullo stesso argomento:

]]>
http://ifg.uniurb.it/2015/02/25/ducato-online/fermignano-proprietari-in-fuga-dallimu-declassate-i-nostri-terreni/66361/feed/ 0
Regionali, il candidato urbinate M5S: “Sviluppo dalla tutela del territorio” http://ifg.uniurb.it/2015/02/24/ducato-online/regionali-il-candidato-urbinate-m5s-sviluppo-dalla-tutela-del-territorio/66105/ http://ifg.uniurb.it/2015/02/24/ducato-online/regionali-il-candidato-urbinate-m5s-sviluppo-dalla-tutela-del-territorio/66105/#comments Tue, 24 Feb 2015 06:46:13 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=66105 LEGGI - Le posizioni del centrosinistra urbinate / Primarie centrosinistra: come si vota]]> Il candidato di Urbino al Consiglio regionale Piergiorgio Fabbri

Il candidato di Urbino al Consiglio regionale Piergiorgio Fabbri

URBINO – C’è anche un urbinate tra i sette candidati per il consiglio regionale del Movimento cinque stelle. E’ Piergiorgio Fabbri, geologo di 52 anni specializzato in idrogeologia, tematiche ambientali e risanamento del territorio. La lista degli aspiranti consiglieri, che si presenteranno alle regionali di Maggio a sostegno di Gianni Maggi, è stata presentata ieri. “Ho aderito al M5S tre anni fa – ha spiegato Fabbri -, quando ho preso coscienza che il sistema politico è allo sbando, che la crisi economica è strutturale, che la società è disgregata; in quel momento ho deciso di spendere le mie energie per dare una speranza di futuro migliore ai miei figli”.

Fabbri si interessa soprattutto di acqua, rifiuti, sanità e tutela del territorio. Proprio su quest’ultimo tema il geologo di Urbino è piuttosto concentrato: “Il territorio, nei decenni scorsi, è stato sottoposto a una eccessiva pressione da parte dell’uomo che ha portato a evidenti squilibri. Il dissesto idrogeologico causa vittime e danni ingenti in tutta Italia, Marche e province comprese. Basti pensare alle annuali esondazioni di Foglia e Metauro, alle colate di fango che invadono le strade, alle decine di frane e smottamenti che spesso interrompono la viabilità nell’entroterra – vedi tratto Canavaccio-Urbino, Passo del Furlo, valico della Contessa”.

Per Fabbri la soluzione a buona parte dei problemi del territorio è “investire sulla mitigazione del rischio idrogeologico e abbandonare l’idea che il benessere si crei con la cementificazione di nuovo suolo”. Nello specifico il geologo urbinate vorrebbe stabilizzare i versanti franosi, realizzare allargamenti di corsia e migliorare alcune curve pericolose; realizzare una serie di vasche di espansione lungo gli alvei dei corsi d’acqua per evitare le esondazioni, migliorare la manutenzione delle sponde e valorizzare le risorse del territorio creando un Parco della Catria-Nerone.

Queste attività, oltre a favorire la tutela dell’ambiente, secondo il candidato cinquestelle permetterebbero anche la creazione di nuovi posti di lavoro per i cittadini: “Gli investimenti sul territorio consentirebbero di creare posti di lavori diretti, attraverso la realizzazione degli interventi, e indiretti, evitando danni a famiglie, attività imprese e luoghi pubblici e consentendo così il consolidarsi delle attività economiche”.

Gli altri 6 candidati presentati durante la conferenza stampa di ieri sono Rossella Accoto, Mirko Ballerini, Alessandro Cascini, Henry Domenico Duranti, Francesca Frau e Francesca Frenquellucci. Una lista che il candidato presidente Gianni Maggi ha definito “giovane e sconosciuta, soprattutto alle procure”. I requisiti per entrare a far parte del gruppo infatti erano “l’onestà e la trasparenza”: nessuna condanna a carico dei candidati, stipendio massimo mensile sui 1200 euro e dimissioni immediate in caso di disaccordo con gli obiettivi del Movimento.

Il programma della lista è ancora in via di definizione, ma i punti cardine su cui verterà sono ben chiari fin da ora: maggiore spazio alla sanità pubblica in contrasto con l’attuale presidenza della regione che, secondo il Movimento, ha favorito le strutture private; tutela del territorio contro il dissesto idrogeologico e la volontà di investire contro l’incuria della zona per riuscire a prevenire i disastri climatici; acqua, rifiuti e inceneritori, temi che rientrano anche nel programma nazionale del M5S.

“Pensiamo di far bene, i sondaggi ci danno abbastanza alti”, dice Mirko Ballerini, che ha anche aggiunto: “Possiamo dare molto fastidio al Pd, che è la vera forza in questa regione. Ma non siamo qui per partecipare. Se vogliamo veramente cambiare le cose, dobbiamo governare”.

Sullo stesso argomento:

]]>
http://ifg.uniurb.it/2015/02/24/ducato-online/regionali-il-candidato-urbinate-m5s-sviluppo-dalla-tutela-del-territorio/66105/feed/ 0
Urbino fa i conti con i danni della pioggia: quasi 700.000 euro http://ifg.uniurb.it/2015/02/18/ducato-online/urbino-fa-i-conti-con-i-danni-della-pioggia-quasi-700-000-euro/65788/ http://ifg.uniurb.it/2015/02/18/ducato-online/urbino-fa-i-conti-con-i-danni-della-pioggia-quasi-700-000-euro/65788/#comments Wed, 18 Feb 2015 18:51:34 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=65788 L'esondazione del Foglia del 6 febbraio 2015

L’esondazione del Foglia del 6 febbraio 2015

URBINO – Il Comune di Urbino ha inviato alla Regione una domanda di risarcimento di 616.000 euro per i danni causati dalla pioggia caduta tra il 6 e il 7 febbraio. Di questa somma, ben 590.000 euro sono stati richiesti direttamente dall’amministrazione, mentre i restanti 26.000 sono i danni a carico dei soggetti privati. La maggior parte dei fondi richiesti dal Comune (450.000 euro) serviranno per ripristinare la viabilità, i rimanenti (140.000 euro) per intervenire su edifici pubblici danneggiati dal maltempo.

La stima, tuttavia, dovrà essere immediatamente aggiornata, dato che questa mattina il Comune ha già ricevuto una nuova richiesta di risarcimento per 60.000 euro, da parte di un privato, per la sistemazione di una strada vicinale in via dell’Annunziata. È quindi possibile che la cifra sia destinata ad aumentare ancora nei prossimi giorni.

Questo primo calcolo non tiene in considerazione gli interventi per il ripristino dei corsi d’acqua straripati nei giorni di pioggia (Foglia e Apsa) né la loro messa in sicurezza, compiti che spettano alla Provincia. L’amministrazione dovrà comunque occuparsi di numerosi interventi visto che ben cinque edifici pubblici sono stati danneggiati dalle precipitazioni di inizio mese e nel territorio comunale sono state registrate diverse frane.

La frana in via Pallino

La frana in via Pallino

Il palazzo che ha risentito maggiormente delle ingenti piogge è quello del tribunale: “Le ultime precipitazioni hanno provocato allagamenti in alcuni locali, principalmente la cancelleria di Gup e Gip – spiega Francesco Nitri, presidente del tribunale – e siamo stati costretti a trasferire il materiale che ospitava, temporaneamente, nell’aula per i processi penali al terzo piano”. Il maltempo ha aggravato ulteriormente la già difficile situazione del Palazzo di giustizia, alle prese con del lavori di consolidamento del tetto che vanno avanti da agosto 2013 e che dovrebbero essere conclusi ormai da otto mesi.

Allagamenti e infiltrazioni si sono registrati anche in tre scuole dell’Istituto comprensivo Paolo Volponi. Nella sede principale alcuni laboratori seminterrati si sono riempiti d’acqua, penetrata attraverso i muri dal parcheggio soprastante; infiltrazioni dal soffitto, invece, nelle scuole elementari di Piansevero e Pieve di Cagna. Infine, allagato parzialmente anche il piano seminterrato del Museo della Città a causa di rigurgiti dalle fogne che hanno avuto problemi nello smaltimento della pioggia caduta. Le difficoltà sono state causate dall’accentuata pendenza di via Budassi, su cui si affaccia l’entrata inferiore del palazzo.

Per quanto riguarda il ripristino della viabilità l’amministrazione dovrà fronteggiare la sistemazione di diverse frane (San Donato, Pallino, Mazzaferro), delle zone colpite dallo straripamento del torrente Apsa e la messa in sicurezza alcune strade bianche rimaste senza ghiaia. Inoltre saranno necessari interventi in sei strade comunali: Brombolona, Fornace, Maria Pomonte, Molino Vichi, Apsa San Donato e Ca’ Bellino.

Cinque sono invece i soggetti privati che hanno presentato domanda di risarcimento danni. Due richieste sono arrivate da residenti nella zona di Canavaccio per allagamenti e danni agli edifici, altre due sono arrivate dalla zona Miniera per un auto sommersa dal fango e dei campi invasi dall’acqua e un’ultima richiesta è arrivata da Gadana per un seminterrato allagato.

Sullo stesso argomento:

]]>
http://ifg.uniurb.it/2015/02/18/ducato-online/urbino-fa-i-conti-con-i-danni-della-pioggia-quasi-700-000-euro/65788/feed/ 0
Urbino: allagamenti e frane. Esondato il fiume Foglia http://ifg.uniurb.it/2015/02/08/ducato-online/esonda-il-foglia-vicino-a-urbino-evacuate-due-famiglie-a-miniera/64847/ http://ifg.uniurb.it/2015/02/08/ducato-online/esonda-il-foglia-vicino-a-urbino-evacuate-due-famiglie-a-miniera/64847/#comments Sun, 08 Feb 2015 10:31:30 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=64847 LEGGI Marche, anno più caldo dal 1961. Rischio idrogeologico con piogge torrenziali]]> Esondazione Foglia

Esondazione Foglia

URBINO – Una notte e un giorno di piogge abbondanti hanno causato allagamenti e frane in tutto il territorio di Urbino nella giornata di venerdì.

L’esondazione del fiume Foglia ha colpito in più punti il territorio urbinate. Sia a Miniera che a Ca’ Gallo si sono verificati allagamenti in abitazioni e attività commerciali.

Il primo punto coinvolto è quello in cui il fiume Foglia e il torrente Apsa si incontrano. L’altro si trova all’altezza del ristorante “Il Crinale” sulla strada provinciale fogliense.

A Miniera, piccola frazione fuori Urbino, l’acqua ha rotto i fragili argini, allagando le abitazioni circostanti. Due famiglie sono state evacuate dai Vigili del fuoco intorno alle otto di mattina anche grazie all’intervento del mezzo anfibio fatto arrivare appositamente da Pesaro. “Intorno alle 7 di questa mattina abbiamo ricevuto la chiamata di emergenza e siamo intervenuti – racconta il capo squadra dei Vigili del fuoco – navigando sulla parte di strada ricoperta dall’acqua”.

Una zona, quella dell’esondazione, non nuova ad episodi del genere. “Ogni anno è la stessa storia – spiega Luigi Concordia, uno degli abitanti coinvolti – e la provincia non fa nulla nonostante siano 4 anni che devono fare dei lavori. Questa situazione è nota, abbiamo raccolto oltre 50 firme e mandato lettere alla Provincia e alla Regione, ma non è cambiato nulla. Non si può vivere così”. Il problema principale, secondo gli abitanti della zona, è che sia il letto del fiume sia i canali che dovrebbero drenare il terreno sono ostruiti dai detriti delle alluvioni precedenti. 

L’ultima volta che il fiume è straripato è stato lo scorso maggio ma oggi i danni sono decisamente maggiori. “Il piano terra di casa mia è completamente allagato – racconta Geridi Salah che da sette anni vive in una delle case colpite dall’alluvione – l’acqua è arrivata fino al primo piano e ha coperto anche la macchina che avevo parcheggiato sul retro. E’ da buttare”. Lui, di origini marocchine e da vent’anni in Italia, ora chiederà aiuto ai servizi sociali per sua moglie e i suoi figli che solo grazie all’ospitalità dei vicini non si trovano in mezzo ad una strada.

Un problema che si ripete ciclicamente quello delle esondazioni in questa zona, tanto che alcuni abitanti hanno deciso di provvedere da sé. Carla Filippini vive da quarant’anni vicino a Miniera e dopo l’episodio dello scorso 3 maggio ha speso 500 euro per alzare l’argine del fiume che scorre vicino casa sua. Nonostante i lavori però oggi conta anche lei i danni: “I garage sono invasi dall’acqua. E’ un’altra dimostrazione che con i soldi pubblici si fa tutto tranne quello che serve”.

Sulla strada provinciale fogliense, il fiume Foglia ha esondato all’altezza del ristorante “Il Crinale”, dopo Ca’ Gallo in direzione Pesaro. “Questa notte, intorno alle 4, hanno aperto la diga di Sassocorvaro che era molto piena. Questa manovra ha innalzato moltissimo il livello del fiume che alla fine ha straripato” dice Cosimo Palazzo, uno dei gestori del locale e aggiunge:”Non è la prima volta che succede. Il nostro scantinato era completamente allagato”.

Un camion carico di legna è rimasto bloccato fino alle 18 sulla strada provinciale a causa dell’allagamento della carreggiata.

Le frane. A causa delle abbondanti piogge si sono verificati numerosi cedimenti sulle strade provinciali e comunali urbinate. Il terreno ha ceduto sulla strada statale di Bocca Trabaria, all’altezza dello svincolo per Mazzaferro. La circolazione non è stata interrotta, ma è stato creato un restringimento di carreggiata.

Altre due frane si sono formate a San Marino di Urbino sulla statale 73bis: la prima al km 74+9, l’altra al km 74+550. In entrambe è intervenuto il personale dell’Anas. Smottamenti anche sulle strade provinciali: uno sulla Sp 67 al km 8 e l’altro al km 15. Secondo i volontari della Protezione Civile di Urbino in diversi tratti della strada il rischio di frana, viste le condizioni del terreno, è incombente.

Altri cedimenti hanno colpito la frazione di Urbino Palazzo del Piano, la strada che da San Cipriano porta a San Giovanni in Ghiaiolo e quella che congiunge La Torre a Trasanni. Una frana ha riguardato anche la zona di via Ca’ Raniero, dove in mattinata è intervenuta una ruspa per liberare la strada. Tutte le strade sono percorribili ad eccezione delle strade comunali di San Lorenzo in Cerquetobono, interrotta da una frana e dell’Apsa di San Donato, al confine con la località Peglio, dove se ne sono verificate due. Dopo aver appurato che nessun cittadino è rimasto bloccato, il comune invierà i mezzi domattina per sgombrare le strade.

Infiltrazioni d’acqua al collegio Tridente. L’acqua è piovuta fin dentro la mensa del collegio universitario che rimarrà chiusa fino a domenica sera. Infiltrazioni anche nelle scale del braccio 3 degli alloggi.

Servizio e immagini a cura di: Alessandro Crescentini, Adriano Di Blasi, Libero Dolce, Enrico Forzinetti, Leonardo Grilli, Daniela Larocca, Martina Nasso, Nicola Petricca, Rita Rapisardi, Serena Santoli e Marco Tonelli

Sullo stesso argomento:

]]>
http://ifg.uniurb.it/2015/02/08/ducato-online/esonda-il-foglia-vicino-a-urbino-evacuate-due-famiglie-a-miniera/64847/feed/ 0