Monte Nieddu - Is Canargius Storia della diga incompiuta » andrea zanoni http://ifgnetwork.uniurb.it/marcis Un'opera nata per risolvere il problema della siccità nella Sardegna sudoccidentale, un cantiere che potrebbe riaprire a 13 anni dalla sua chiusura Thu, 08 May 2014 18:14:05 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=3.8.1 Un'opera nata per risolvere il problema della siccità nella Sardegna sudoccidentale, un cantiere che potrebbe riaprire a 13 anni dalla sua chiusura Monte Nieddu - Is Canargius Storia della diga incompiuta no Un'opera nata per risolvere il problema della siccità nella Sardegna sudoccidentale, un cantiere che potrebbe riaprire a 13 anni dalla sua chiusura Monte Nieddu - Is Canargius Storia della diga incompiuta » andrea zanoni http://ifgnetwork.uniurb.it/marcis/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifgnetwork.uniurb.it/marcis Ue, Potocnik rispose a Zanoni: “Su acqua meglio risparmio che utilizzo nuove sorgenti” http://ifgnetwork.uniurb.it/marcis/2014/04/10/ue-potocnik-rispose-a-zanoni-su-acqua-meglio-risparmio-che-utilizzo-nuove-sorgenti/ http://ifgnetwork.uniurb.it/marcis/2014/04/10/ue-potocnik-rispose-a-zanoni-su-acqua-meglio-risparmio-che-utilizzo-nuove-sorgenti/#comments Thu, 10 Apr 2014 14:34:23 +0000 http://ifgnetwork.uniurb.it/marcis/?p=59 Janez Potocnik, commissario europeo all'ambiente

Janez Potocnik, commissario europeo all’ambiente

BRUXELLES – L’appalto indetto dal Consorzio di bonifica della Sardegna meridionale è stato oggetto di attenzione nel 2012 di Bruxelles. Il 13 marzo 2012 infatti, l’attuale eurodeputato dell’Italia dei valori Andrea Zanoni ha presentato un’interrogazione con richiesta di risposta scritta alla Commissione europea, ricevendo in parte delle conferme.

“Il progetto per la costruzione di questa diga – scrisse Zanoni – non prevede le necessarie reti di adduzione, né la procedura di valutazione di incidenza, né la procedura di valutazione di impatto ambientale, né la procedura di valutazione ambientale strategica. Inoltre non contempla alcuna misura volta al risparmio idrico e al riutilizzo delle acque depurate. Quali concrete iniziative intende intraprendere la Commissione nei confronti delle competenti autorità locali che hanno autorizzato questo progetto in palese violazione delle direttive 92/43/Cee, 2011/92/Ue e 2001/42/Ce? Ritiene la Commissione questo progetto in linea con le proprie raccomandazioni in materia di risparmio idrico?”

La risposta del Commissario all’Ambiente Janez Potocnik non tardò ad arrivare. “La Commissione sta valutando una denuncia in merito, che riguarda tra l’altro l’applicazione delle direttive 2011/92/Ce, 92/43/Cee e 2011/42/Ce. Per quanto concerne l’uso delle risorse idriche in Sardegna la Commissione ha pubblicato una comunicazione sul problema della siccità nel quale propone una gerarchizzazione delle scelte idriche che favorisca il risparmio d’acqua piuttosto che l’utilizzo di nuove sorgenti, ma la legislazione europea non prevede alcun obbligo giuridico di applicazione di questa gerarchizzazione”.

Dopo questa bacchettata della Commissione europea, Bruxelles non ha fatto sapere più nulla, ma non è detto che non se ne possa occupare più avanti.

]]>
http://ifgnetwork.uniurb.it/marcis/2014/04/10/ue-potocnik-rispose-a-zanoni-su-acqua-meglio-risparmio-che-utilizzo-nuove-sorgenti/feed/ 0
Gruppo intervento giuridico, Iurato: “Uno scempio ambientale, dannoso e inutile” http://ifgnetwork.uniurb.it/marcis/2014/04/07/grig-uno-scempio-ambientale-dannoso-e-iniutile-video/ http://ifgnetwork.uniurb.it/marcis/2014/04/07/grig-uno-scempio-ambientale-dannoso-e-iniutile-video/#comments Mon, 07 Apr 2014 20:55:25 +0000 http://ifgnetwork.uniurb.it/marcis/?p=42

SARROCH (CA) – “La diga è uno scempio inutile e dannoso”. A sostenerlo è Juri Iurato, della associazione Gruppo di intervento giuridico che da sempre si oppone alla realizzazione dell’opera, considerata un vero e proprio disastro ambientale. Non sono i soli ad essersi pronunciati contro la realizzazione della diga avanzando la questione dell’impatto ambientale.

Nel 2012 con un’interrogazione, Andrea Zanoni, eurodeputato dell’Italia dei valori, aveva chiesto un parere alla Commissione europea, ricevendo parziale accoglimento.“È stata sventrata una montagna inserita in una vallata di grande pregio ambientale rimuovendo centinaia di metri cubi di roccia e tutta la vegetazione che vi cresceva, composta da lecci, lentischi, corbezzoli, olivastri e ginepri. Tutto questo per un’opera inutile”, spiega Iurato.

Il perché dell’inutilità è molto chiara secondo la sua associazione: la Sardegna ha una capacità massima di invaso che sfiora i 2,3 milioni di metri cubi che equivale a un sesto della capacità di invaso nazionale (dati dell’ordine dei geologi della Sardegna). Il problema, secondo il Gruppo di intervento giuridico, è che di questo totale se ne perde circa l’80%. La diga ha un rapporto costi-benefici eccessivo. “Con quei soldi – spiega Juri Iurato – si potrebbero rendere disponibili i 20 milioni di metri cubi del depuratore consortile del Casic di Macchiareddu (poco lontano, ndr) e procedere con una seria riqualificazione ambientale dell’area. Invece si vuole costruire un’opera da 35 milioni di metri cubi, di cui, verosimilmente, se ne potranno utilizzare solo una ventina”.

Per il gruppo di intervento giuridico la funzione di laminazione delle piene, che la diga svolgerebbe secondo chi porta avanti il progetto, andrebbe in contraddizione con quella della raccolta idrica. “Per laminare le piene – spiega l’attivista del gruppo – è necessario che l’invaso sia in grado di incamerare le notevoli quantità d’acqua che le piene straordinarie porterebbero da monte così da non scaricarle a valle. Se la diga fosse già piena questo meccanismo non funzionerebbe. Ciò vuol dire che a gennaio e febbraio, i mesi più piovosi, il bacino dovrebbe restare semivuoto e riempirsi nei mesi di agosto quando si sa che l’acqua è pochissima”.

La creazione di tanti posti di lavoro non è una motivazione sufficiente a giustificare il progetto, secondo Iurato e la sua associazione anche perché – puntualizza – i posti di lavoro sarebbero temporanei e con molti meno soldi si potrebbero occupare altrettante persone in opere più utili come, per esempio, in un piano di rimboschimento delle aree danneggiate dagli incendi”. Insomma la diga non s’ha da fare e il Gruppo di intervento giuridico promette battaglia in tutte le sedi possibili, come ha sempre fatto da venti anni a questa parte.

]]>
http://ifgnetwork.uniurb.it/marcis/2014/04/07/grig-uno-scempio-ambientale-dannoso-e-iniutile-video/feed/ 0