Toscana e Trentino le regioni più facili per i celiaci


Pubblicato il 14/04/2014                          
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Nel 2009 i celiaci in Italia erano centomila. Nell’arco di cinque anni sono aumentati del 50 per cento. Ancora si è lontani dai dati del Ministero della Salute, secondo le stime infatti l’uno per cento della popolazione è intollerante al glutine, ma solo il 20 per cento ne è consapevole. In alcune regioni italiane le campagne di sensibilizzazione e la diffusione della cultura del “senza glutine” hanno inciso notevolmente sui cittadini che sempre più spesso hanno deciso di sottoporsi agli esami di accertamentoPer questo motivo la percentuale di celiaci varia fortemente da regione a regione.

Nella mappa sono riportati il numero e la percentuale di celiaci nelle diverse zone d’Italia
Cliccando sulle regioni appaiono il quantitativo del rimborso e la modalità d’erogazione

In Lombardia il 17 per cento della popolazione è intollerante al glutine, mentre in Basilicata, Molise, Umbria e Marche non si arriva al due per cento.

Anche la modalità d’erogazione del buono per l’acquisto di alimenti senza glutine varia in base al luogo di residenza. Mentre in alcune zone come Toscana e Trentino il ticket mensile viene frazionato per consentire la spesa in diversi punti vendita, in altre rimane il vincolo della mensilità che costringe il celiaco a rifornirsi in unica farmacia o negozio specializzato.

Diverso resta l’approccio nei confronti della grande distribuzione. In alcune parti d’Italia, come Toscana ed Emilia Romagna, grazie anche all’efficienza di catene di distribuzione, l’intollerante ha la possibilità di spendere il bonus anche nei supermercati. In altre, nonostante l’apertura della Regione, i supermercati stentano ad adeguarsi a causa del complesso iter per convenzionarsi con le Aziende sanitarie locali.

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