L'azionariato popolare è realtà
i presidenti passano, i tifosi restano

foto di Fanthomas (da flickr.com)

Dalla serie A alla Lega Pro gli stadi sono sempre più vuoti. I club sono quasi tutti gestiti da pochi potenti, il distacco con le tifoserie è sempre più largo. Ma ci sono piccole realtà italiane, e soprattutto all’estero, dove i sostenitori sono anche soci, i bilanci reggono la crisi e gli spalti sono sempre più affollati


CC - Twicepix (flickr.com) Dal Bayern Monaco al St Pauli
il peso dei tifosi nei club tedeschi


La partecipazione dei fans alla vita societaria delle società sportive tedesche è consuetudine dalla loro fondazione. Da alcuni anni la stessa Deutscher Fußball-Bund, la federcalcio in Germania, ha regolamentato l’azionariato diffuso anche nei club professionistici. L’obiettivo – riuscito – è stabilità finanziaria e stadi affollati

infograficaok In Italia gli stadi più vuoti
il calcio in mano a pochi /INFOGRAFICA


I numeri degli spettatori in Inghilterra, Germania, Spagna e Italia. Sulla governance delle società, vincono i tedeschi

da myroma.it Padroni della passione
da Roma i primi in A
sognando il Cda


Anche nella milionaria serie A alcuni gruppi di tifosi trovano piccoli, ma importanti spazi per contribuire alla salute del proprio club. La storia di un atipico gruppo di sostenitori romanisti, nati da Facebook e pronti a conquistare un posto che conta in società

DSC_1692 TreViso è Basket e amore
dal sostegno dei tifosi
all'impegno dei capitani


VIDEO – Uno dei club più titolati in Italia ha rischiato di scomparire per sempre. Quando i Benetton, unici proprietari da decenni, avevano deciso di ritirarsi, un manipolo di ex giocatori e centinaia di tifosi hanno messo una mano al cuore e un’altra al portafogli. Oggi la Treviso Basket sogna di tornare tra le grandi, senza rimpianti.

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Una città di 70 mila abitanti riscopre il piacere di tifare per una squadra che appartiene a tutti. Nella patria del pane pugliese, l’associazione Ultrattivi cresce da cinque anni e si prepara al prossimo campionato in prima categoria, per restarci poco