Urbino 2018, l’agenda dell’anno che verrà

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BAROCCOLA BUCACOLLEGI –  EVENTIINCOMPIUTEOSPEDALE
TEATROTRENO – UNIVERSITÀURBINO 2

Dieci parole chiave per affrontare l’anno nuovo nella Città ducale. Dieci parole che vogliono essere una piccola guida che vive e lavora a Urbino, per chi vi studia, per chi viene a visitarla. E un vademecum per chi la governa. Dieci parole che raccontano come sarà la Urbino del 2018 e come vorremmo che diventasse. Ecco così i programmi di feste e spettacoli, i progetti dell’assessore alla rivoluzione Vittorio Sgarbi, i milioni stanziati e da investire per migliorare la città, le promesse di chi la governa.

Certo, dieci parole non bastano per disegnare un futuro. Possono però essere una prima traccia per iniziare a entrarci, in quel futuro. Anche perché il 2018 è l’ultimo anno della giunta guidata da Maurizio Gambini. E quando una giunta è all’ultimo anno del proprio mandato cerca, normalmente, di raccogliere più frutti possibili del proprio lavoro per presentarsi agli elettori con un buon bottino da esibire. Le nostre dieci parole possono allora essere anche di aiuto per valutare quello che davvero si è fatto in questi ultimi tre anni e cosa ancora chi governa la città può fare prima del voto del 2019.

Ma dieci parole sono comunque poche per parlare di futuro. Per questo ciascun urbinate può aggiungere le proprie. Scrivendo al Ducato o intervenendo sulle nostre pagine social. Un modo semplice e diretto per parlare della cosa comune, iniziare il 2018 con un pensiero alla propria città, dare il proprio contributo al suo futuro.
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Barocco

Vittorio Sgarbi l’ha promesso: dopo il “Rinascimento segreto” propone in primavera una mostra dedicata al Barocco. Sarà proprio lui a curarla, sperando di bissare il successo precedente: ben 50.000 visitatori nelle città di Urbino, Pesaro e Fano. L’idea dell’assessore è far arrivare in città tele di grandi artisti come Barocci e Rubens, affiancando opere di pittori delle Marche del nord, autori più ‘di nicchia’.

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La Buca

Addio allo storico campo da calcio, quello che tutti chiamano la Buca. Un pezzo di terra dove l’erba si rifiuta di crescere e che ha visto sfidarsi generazioni di urbinati, diventando un luogo del cuore della città (come hanno cantato gli Ukko Boys, i ragazzi di Ugo, lo storico parroco dell’Annunziata). La Buca quest’anno verrà ricoperta di cemento, per sempre: al suo posto sorgeranno due palestre e un parcheggio per la facoltà di Scienze Motorie. “I lavori ancora non sono iniziati, ma il progetto è ultimato e siamo pronti a partire”, fanno sapere dall’ufficio tecnico dell’Università. Dopo centinaia di tornei che hanno visto riempirsi le gradinate, la Buca sta per chiudere: chissà se ci sarà tempo per un ultimo incontro su quel ‘campo di patate’ così caro agli urbinati.
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Collegi

Le strutture progettate dall’architetto Giancarlo De Carlo e realizzate tra gli anni ’60 e i primi anni ’80 attendono da tempo una ristrutturazione. Nel discorso di apertura dell’Anno accademico, il rettore Vilberto Stocchi ha citato tra i punti del suo programma la “messa a norma dei collegi universitari”, che possono ospitare più di 1000 studenti. I lavori di ristrutturazione del collegio Tridente sono iniziati il 13 ottobre 2017 grazie al finanziamento della regione Marche di due milioni e mezzo euro e altri 500.000 euro del bilancio dell’Ersu. Dopo la fine di una prima parte dei lavori il 22 dicembre 2107 è stato completato il trasferimento degli studenti dal secondo al primo blocco. “La restituzione dei rimanenti nove verrà fatta entro la fine di febbraio 2018” assicura il commissario straordinario Ersu (Ente per il Diritto allo Studio). Gli altri collegi verranno riqualificati se il ministero dell’Istruzione finanzierà il fondo per i dipartimenti universitari di eccellenza”.
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Eventi

Confermati gli appuntamenti classici che torneranno anche quest’anno. Dalla pittura con il festival “Urbinoinacquarello” a “Urbino e le città del libro“, dedicato al mondo dell’editoria, passando per le pedalate della “Straducale“. Con il nuovo anno ripartono i concerti organizzati dall’Urbino Jazz Club. In primavera appuntamento fisso con il Palio delle rane, lo storico torneo in cui si sfideranno le sette contrade di Fermignano. E, ad agosto e dicembre, la corte del Montefeltro tornerà a rivivere nelle strade del centro storico con la Festa del Duca. Occhi al cielo, invece, il primo fine settimana di settembre per l’annuale festa dell’aquilone. Infine, il 6 e il 7 ottobre la città ospiterà il Biosalus Festival, dedicato al cibo biologico e alla medicina naturale, passando per il rispetto dell’ambiente e le energie rinnovabili. Un modo per prendersi più cura di noi stessi e della natura che ci circonda. Un obiettivo a cui punta anche l’associazione Urbino on foot, che il 3 e il 5 gennaio organizza passeggiate salutari per le vie della città. Il Festival del Giornalismo Culturale tornerà con la sua ottava edizione.
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L’Ex Megas in via Sasso costruito e mai terminato

 Incompiute

Sono cinque le opere che potrebbero essere completate durante l’anno. Lavori già assegnati per la demolizione e ricostruzione del magazzino comunale di via Sasso, distrutto dal nevone del 2012. Una parte verrà affittato a Marche Multiservizi e una parte rimarrà di proprietà comunale. Progetto pronto ma nessun fondo ancora – servirebbero 2 milioni e mezzo di euro – per l’adiacente ex Megas, il cantiere iniziato nel 2002 e mai terminato, che sarà completato e adibito a uffici. I soldi, secondo l’assessore Roberto Cioppi, saranno disponibili solo dopo la fusione di Megas Spa e Marche Multiservizi. Partirà nei primi mesi dell’anno l’appalto per la costruzione di una scala che collegherà via Barocci alla Fortezza Albornoz: il bando da 800.000 euro attende solo l’approvazione del bilancio preventivo. Grazie ai lavori la rocca potrà aprire alle manifesrazioni, altrimenti bloccate dalla mancanza di una terza via di fuga necessaria per ospitare eventi. In partenza anche la riqualificazione dell’area archeologica della Domus Santa Chiara (800.000 euro), che tornerà a essere un giardino. Il sito archeologico, venuto alla luce nel 2009, durante il risanamento idrogeologico del versante (in accordo con la Sovrintendenza), verrà rilevato e poi rinterrato. In attesa dei bandi Fesr (Fondi europei sviluppo regionale) per il Teatro Romano che sarà aperto ai pedoni.
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Ospedale

Otto nuovi posti a medicina d’urgenza (200.000 euro) e l’ampliamento del reparto di ostetricia e ginecologia (800.000 euro). Sono le due migliorie principali che verranno realizzate con i circa 6 milioni di euro stanziati per il Santa Maria della Misericordia. Già nella prima metà dell’anno poi, inizieranno la costruzione e l’allestimento di una seconda sala per l’endoscopia digestiva. L’intervento più costoso: con 3 milioni di euro verrà terminata la messa a punto degli impianti energetici. Prevista anche la spesa di 1 milione e mezzo di euro per la sicurezza sismica dell’edificio. A completare i lavori la nuova cappella (50.000 euro). Attesa entro i primi mesi dell’anno anche la nomina del nuovo primario di geriatria, vacante dopo la ristrutturazione del reparto costata 6 milioni di euro. Secondo il dirigente di Area Vasta 1 a mancare sono i candidati. In programma l’assunzione di cinque medici per il reparto di ostetricia e ginecologia.
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Teatro

Stefano Accorsi, Moni Ovadia e Alessandro Preziosi sono solo alcuni famosi attori che si avvicenderanno sul palco del Sanzio. Il primo sarà il poetico protagonista della Favola del principe che non sapeva amare, tratto da Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile. Il secondo ci porterà indietro nel tempo, nella Sicilia degli anni ’40, con Il Casellante, scritto da Andrea Camilleri. Infine, Preziosi sarà il tormentato artista Vincent Van Gogh nell’omonimo spettacolo che ripercorre la vita del famoso pittore giunto ormai alla fine della sua vita.
Tra fiabe, salti nel passato, musiche e biografie, la prossima stagione cerca di accontentare tutti i gusti. Grande attesa per Dopo il silenzio, lo spettacolo tratto dal libro dell’attuale presidente del Senato Pietro Grasso, in scena il 7 marzo. Con il nuovo anno torna anche La città in scena con un trittico di proposte della Compagnia dialettale urbinate diretta da Amleto Santoriello che inizia il 5 gennaio con El vég e en el vég e prosegue il 23 marzo con El malat imaginari e il 25 maggio con La ragion cl’han i mat.
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Treno

Il 2018 potrebbe essere l’anno della rinascita della linea Fano-Urbino che, grazie alla legge approvata lo scorso agosto, è stata inserita nella lista delle 18 ferrovie dismesse che saranno riqualificate. Due i progetti per il momento in cantiere: una pista ciclabile di 36 chilometri che affiancherà i binari, di cui si occuperà la Regione Marche; e il treno turistico, a cui provvederà lo Stato con la legge e i fondi per la riabilitazione. Dei 235 milioni dirottati dalle casse dello Stato alla Rete ferroviaria (Rfi) per le 18 tratte in tutta Italia non si sa ancora quanti ne arriveranno per la Fano-Urbino. Ci sono ancora un paio di passi da compiere: l’accordo dei sindaci, che dovranno presentare un protocollo d’intesa alla Regione e al Ministero, e i decreti attuativi, che, secondo il viceministro dei trasporti Riccardo Nencini, saranno emanati entro fine gennaio. Per quanto riguarda la pista ciclopedonale la Regione chiede ai comuni di farsi carico della manutenzione delle tratte di loro competenza e dell’organizzazione di iniziative di promozione e informazione per i cittadini.
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L’università di Urbino

Università

Quando ha inaugurato l’anno accademico il rettore Vilberto Stocchi ha trasmesso ottimismo per l’anno che verrà perché ha parlato soprattutto di assunzioni. Dieci nuovi ricercatori, 102 docenti e 23 dipendenti amministrativi. Assunzioni possibili grazie ai dati positivi del 2017: in aumento il numero degli immatricolati, 4023, una crescita dell’8,9% rispetto all’anno precedente. Cresce anche il numero totale degli scritti: +16,1%. Durante il 2018 potrebbe poi finalmente partire la tanto attesa ristrutturazione dei collegi universitari grazie ai fondi stanziati dalla Fondazione Paul Getty. Altri lavori in cantiere sono l’ingrandimento della facoltà di Scienze Motorie e la trasformazione del complesso di San Girolamo. Nell’ex convento, diventato prima carcere poi scuola, dovrebbe essere trasferita la biblioteca umanistica. Novità anche dal punto di vista didattico. La collaborazione con l’Università di Mosca permetterà, infatti, l’avvio della cattedra Unesco.
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Il quartiere popolare di Ponte Armellina nella periferia di Urbino

Urbino 2

Non sarà più un ghetto riservato agli immigrati, ma un quartiere popolare a maggioranza italiana. Questo il piano della giunta comunale per l’area, da anni abbandonata a se stessa. Sono 11 milioni gli euro che saranno spesi per la riqualificazione delle periferie. Di questi 8 milioni di euro sono destinati a Ponte Armellina e 3 milioni ad alcuni edifici di Canavaccio, ristrutturati e adibiti a edilizia popolare. Nel complesso i lavori termineranno entro due anni, ma già nel 2018 sarà pronta la nuova area sportiva (1 milione di euro), che comprenderà un campo da calcio, uno da basket e uno da tennis, oltre a un parco giochi e a un orto botanico sociale in gestione a una cooperativa. Entro l’anno, grazie al primo finanziamento da 4 milioni e mezzo, saranno ristrutturate le prime due palazzine, quelle laterali, che garantiranno 26 appartamenti da tre o quattro persone. In attesa, invece, delle gare di appalto comunali per le altre due palazzine, ristrutturate grazie al finanziamento arrivato dal fondo per la riqualificazione delle periferie di Palazzo Chigi. Novità anche nell’assegnazione delle abitazioni popolari. I bandi passeranno nelle mani del Comune (non più all’Ente regionale per l’abitazione pubblica) che, in base ai punteggi introdotti con i nuovi criteri, secondo l’assessore all’urbanistica Roberto Cioppi, assegnerà 2/3 delle case a famiglie italiane.
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(a cura di Patrizia Baldino, Stefano Galeotti, Antonella Mautone, Martina Milone)