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In questi ambienti, negli anni passati il piercing era praticato sporadicamente e in modo amatoriale. Grazie a personaggi come Mr. Sebastian (Londra), Mr. Ronald (Amsterdam), Jim Ward (San Francisco) e Gauntlet, il piercing ha in seguito acquisito grande professionalità e, non di rado, oggi vengono organizzate feste in cui si praticano piercing o scarificazioni dal vivo, davanti a persone che, con la propria energia, sostengono la "vittima sacrificale". Si tratta di veri e propri riti di iniziazione che simboleggiano lentrata nella comunità omosessuale. Il dolore fisico viene vissuto e condiviso dagli altri, unisce il gruppo e suscita una euforia generale. Molti omosessuali hanno ormai assunto le forme di modificazione corporea come simbolo della loro espressività e della loro scelta, come modello estetico da proporre nella società così detta "normale". Alle feste domina il gusto per leccentrico, labbigliamento in latex o in pelle, con fruste, borchie e manette, tatuaggi sempre più grandi o di effetto, scarificazioni praticate su tutto il corpo capezzoli e genitali compresi esibiti senza pudori. In un rapporto tra schiavo e padrone, il piercing ai capezzoli può simboleggiare lassoggettamento del primo al secondo e la sua totale sottomissione e devozione: un pegno damore e un simbolo di "proprietà" senza confini, non solo tra i gay, ma anche tra gli eterosessuali. Il connubio sesso-body art e molto forte in questi ambienti, e il piercing assume un alto valore erotico e una marcata funzione sessuale; il 90% dei piercing hanno infatti lo scopo di accrescere il piacere sessuale. La scarificazione è invece molto più diffusa tra le donne e, nella zona di San Francisco, Raelyn Gallina è sicuramente lartista più conosciuta, nellambito omosessuale, per la pratica di questa forma di body art. Secondo lei, le donne riescono a sopportare il dolore meglio degli uomini, sono più coraggiose e vi si sottopongono in modo diverso. Oltre alla scarificazione, è molto diffuso anche il cutting, ossia il taglio praticato nella pelle che, con lapplicazione di inchiostro sulla ferita, traccia un disegno semplice e geometrico, senza necessariamente produrre un cheloide o un rigonfiamento della cicatrice. Spesso il cutting viene eseguito in pubblico; il taglio non è profondo, e il dolore che comporta viene vissuto nel contesto del gruppo. Il sangue che ne fuoriesce è segno di vittoria, così come il disegno che resterà impresso sulla pelle costituirà il ricordo della prova superata e delle emozioni provate. |