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Certo, ci sono anche le fogne che ogni anno regolarmente scoppiano in mezzo alle case.
Oppure può capitare di trovare una boa in mezzo alla strada: non è lì perché c'è stata una mareggiata, serve a riempire una voragine per evitare che ci si caschi dentro. Tanto, prima che qualcuno si decida a mettere le transenne qui ne passa di tempo.
Questi dettagli ai messinesi non sono mai importati molto. Molti, faroti d'origine o d'adozione, hanno deciso di vivere qui tutto l'anno anche se lavorano in città. Altri, invece, si trasferiscono nella villetta al mare solo d'estate. Altri ancora, invece, restano in città e appena possono corrono al mare. Insomma, da giugno a ottobre, Faro si riempie di gente.
D'altronde chi si farebbe scappare un mare sempre pulito - le correnti dello stretto spazzano via tutto - a venti minuti dall'ufficio, dalla banca, dall'Università, dal Tribunale, da tutte le comodità della città?
Cosa succederebbe a Torre Faro e Ganzirri se il ponte dovesse veramete essere realizzato?
Nel 2003 i tecnici del COmune di Messina sono stati incaricati di studiare il progetto preliminare del ponte e calarlo sulla realtà esistente. Le conclusioni cui sono giunti sono queste:
"L'opera così come prevista nel progetto preliminare – con gli interventi ed i relativi finanziamenti limitati al manufatto e ai collegamenti strettamente necessari – non può integrarsi con il tessuto urbanizzato esistente a meno della contestuale programmazione e relativo finanziamento di tutte le opere che consentono un sostenibile inserimento del manufatto nel territorio comunale"
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