Il sale della terra
Questa inchiesta è un progetto di fine corso dell’Istituto per la formazione al giornalismo di Urbino. Pubblicato il 15/07/2012
C’è un piccolo paese in Sardegna dove il mare, il vento e il fiume si uniscono e creano il clima ideale per coltivare gli agrumi. È Muravera, il “paese delle arance e dei carri a colore”, come lo definisce Tonio Anedda, un cantante del luogo. Quelle arance, però, rischiano di scomparire per sempre da quando l’uomo, con le sue opere di ingegneria idraulica, ha modificato il paesaggio del Sud-Est dell’isola. Dai primi anni ’50 il Flumendosa, il secondo fiume più lungo della Sardegna, che sfocia nella piana del Sarrabus, è stato deviato per portare l’acqua a Cagliari e nel Campidano. Da allora i giardini di Muravera non sono più belli e rigogliosi come un tempo. La terra sempre più arida, anche a causa dei lunghi periodi di siccità, stenta a portare frutto e vicino al mare, dove prima crescevano i migliori agrumeti, ora ci sono solo delle enormi distese di sale.