Rose rosse ogni sera. E non è per amore
Rose rosse e quotidiani: chi arriva dal Bangladesh a Torino parte da lì, portando con sè la speranza di un vita migliore. Una comunità silenziosa sconosciuta alle tradizionali strutture di accoglienza e alle cronache cittadine. Tutti uomini, quasi nessuno parla italiano, arrivano qui solo per lavorare. Non se ne sente mai parlare, anche se negli ultimi dieci anni non ha mai smesso di crescere. E anche in passato era riuscito a trovare un buon impiego, ora è costretto a fare i conti con la crisi.
i volti e le storie di una comunità
Tutti hanno voglia di raccontare la loro storia. Si parla del lavoro che non è mai abbastanza, del permesso di soggiorno e della paura di perderlo, della difficoltà di imparare l’italiano.
tra vestiti, verdura e telecomandi
I tre mercati di Porta Palazzo raccontati con le immagini. Due passi tra le bancarelle, tra gli espositori improvvisati e per finire le lenzuola stese a terra cariche di immondizia
Fotogalleria/Vivi il BalonFotogalleria/Telefoni, scarpe e giocattoli usati, dai bidoni dell’immondizia alle bancarelle
ambulanti
per professione,
passione e disperazione
Alle spalle di Porta Palazzo, tra le vie di Borgo Dora ogni sabato va in scena il Balon, il mercato delle pulci torinese. Un po’ più in là, lenzuoli stesi a terra diventano espositori improvvisati per giocattoli vecchi e scarpe recuperate dall’immondizia.
IntervistaLa storia di Sahin
che odia la pasta
e sogna la fabbrica
Sahin Fakir ha 26 anni, un bel sorriso e, ci tiene a precisare, i documenti in ordine. Vende il quotidiano torinese “La Stampa” ai semafori della città e va di fretta: deve andare a prendere l’autobus per Chieri, dove lavora il pomeriggio come aiuto-falegname.
IntervistaKabir e la figlia
"Ho investito qui
ora devo restare"
Un’intervista a due: padre e figlia. Kabir Kakash ha 46 anni, sua figlia Alvi ha 16 anni e da quando frequenta la prima elementare vive a Torino. E se Kabir era arrivato nel nostro paese per restare, Alvi non vede l’ora di scappare via.