Nel ghetto-village del made in Italy
fabbriche in nero e artigianato di qualità
La Sanità è un quartiere ambivalente: da alcuni è considerato un luogo all’avanguardia, da altri una zona emarginata della città. Siamo andati nei vicoli e nelle botteghe di artigiani e lavoratori, che ci hanno raccontato come affrontano la crisi e come si vive in questo rione.
una scarpa dalla fame al lusso
Lucia, Raffaelina e Maria lavorano in due botteghe in cui si fabbricano scarpe in nero. Non sanno dove finisce il prodotto della loro fatica, si lamentano della concorrenza cinese, che costringe ad abbassare sempre più i prezzi della manodopera, e temono di dover chiudere quest’anno a causa della crisi.
Omega è una delle più importanti fabbriche al mondo. Oltre 40 operai, in gran parte provenienti dalla Sanità, lavorano a quello che non è solo un indumento, ma una vera opera d’arte. Squillace chiama i ragazzi del quartiere a fare apprendistato da lui per togliere manodopera alla criminalità
Insieme a Ken e Pierre, Davide è tornato a Napoli da Parigi per ritrovare una vita semplice e aprirsi una piccola attività di bed and breakfast, con quattro stanze che affitta a turisti francesi e artisti. “La Sanità è un luogo originale, un gioiello. Ma gli italiani non lo capiscono”
figli fruttivendoli
Il mercato è la loro casa
Gaetano Moccia gestisce con i fratelli una bottega ortofrutticola in via fuori porta san Gennaro. Il padre Vincenzo, nelle belle giornate, si mette a urlare con grande foga e passione per attirare i clienti. Molti si fermano da loro, mentre gli altri “fruttaiuoli” del rione soffrono per il calo delle vendite
Fotografa di talentoe donna delle pulizie
Le due vite di Vittoria
Madre di quattro bambini, Vittoria Di Giovanniniello ha scoperto per caso di avere talento per la fotografia. Ma gli album per comunioni e battesimi non le bastano per vivere, così continua a fare quello che ha sempre fatto, la collaboratrice domestica
La fabbrica ha chiuso arriva il "microaiuto"che riporta la serenità
Salvatore Catapano ha perso il lavoro come decoratore di bomboniere e ha deciso di aprire con la moglie Luisa un negozio di articoli per la casa. Grazie alla Rete Sanità e a un microcredito concesso da Banca Etica, sono riusciti a superare indenni il periodo natalizio e a guardare con più ottimismo al futuro
Il filmaker precario"Vi racconto i moti
spontanei del rione"
Antonio Caiafa non andrebbe mai via dalla Sanità. Racconta la vita del quartiere nei documentari e in un blog molto seguito. Tra i suoi lavori, uno sui guantai, un altro sulle proteste dei cittadini per riappropriarsi degli spazi pubblici.