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Cultura dell’integrazione, Urbino incontra il nord Europa

di    -    Pubblicato il 6/05/2013                 
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URBINO – “L’Europa è una ‘wunderkammer’, una stanza delle meraviglie che va festeggiata attraverso l’incontro con la cultura in tutte le sue forme e attraverso gli occhi dei più giovani, futuri cittadini del continente”.

Marco Germinari, fondatore dell’associazione no profit Ragnarock, ha spiegato così il senso della Festa dell’Europa 2013, che ricorre il 9 maggio di ogni anno in occasione  dell’anniversario della Dichiarazione Schuman e che è promossa e patrocinata dal DGComm (Directorate General for Communication) del Parlamento europeo.

Urbino l’ ha celebratastamattina al teatro Sanzio con un evento dedicato agli studenti delle scuole superiori.

Da Milano a Roma, da Trieste a Urbino, l’associazione Ragnarock sta girando l’Italia per promuovere l’incontro con la cultura dei paesi del nord Europa e, in particolare, con i modelli d’integrazione oltre confine: “Ho studiato fisica nucleare in Danimarca – ha spiegato Germinari- e dopo aver avuto esperienze come giornalista e fotografo, sono tornato in Italia con l’intenzione di diffondere una maggiore apertura alla diversità e all’Europa in generale, anche attraverso i temi che abbiamo scelto durante questa mattinata: arte, letteratura, cinema e architettura”.

L’evento, patrocinato anche  dalla Regione Marche, dalla Provincia e dal Comune, rientra nel percorso di crescita verso la nomina di Urbino a capitale della cultura 2019: “È un onore che Urbino si affianchi ad altre grandi città come Milano e Roma – ha commentato il sindaco Franco Corbucci - questa manifestazione è importante per l’Europa, che sta vivendo contrasti tra chi alza la voce per cercare di difendere esclusivamente i propri interessi e chi crede in una politica unitaria. C’è bisogno che i giovani tengano alta la bandiera dell’ unità sancita nel dopoguerra e che capiscano che da soli non si va da nessuna parte”.

Ospite d’onore della giornata è stato Finn Andersen, segretario generale del Istituto Danese della Cultura.

La sua visione dell’Italia  è chiara: a Il Ducato ha detto che “i ragazzi dovrebbero essere sensibilizzati alla cultura a partire dalla scuola. Ci vorrebbero più manifestazioni come questa, anche perché il dinamismo e la voglia di fare non mancano in questo paese”.

Finn Andersen

Quali sono quindi le pecche dell’Italia? “Non sono un esperto in materia e non so dire quali siano le politiche giuste o sbagliate – si schermisce Andersen – ma l’Italia è una nazione con un grande potenziale e c’è bisogno di far vivere di più la realtà esistente, rendendola più produttiva. Urbino ha ottime possibilità di diventare capitale europea della cultura e per farlo dovrà mettere in campo un dettagliato e intenso programma culturale, con eventi che possano favorirne l’immagine”.

La manifestazione ha coinvolto più di 250 studenti delle scuole superiori della città e della provincia, divisi in squadre e pronti a sfidarsi a colpi di cultura europea per conquistare un viaggio di due giorni a Strasburgo.

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