I quotidiani americani (anche i più importanti) stanno puntando sulla formula free press. Perché? Per conquistare i giovani lettori, sempre meno disposti (o abituati) a comprare il giornale. E sempre più attratti dagli articoli brevi (poco importa se sono semplici lanci d’agenzia). Un’analisi del fenomeno in questo… [continua a leggere]
Il titolo è copiato da Estremo Occidente, il blog di Federico Rampini su Repubblica.it. La storia è quella delLos Angeles Times, che dopo aver tirato fuori il caso delle donne molestate da Arnold Schwarzenegger, ha ospitato sulle sue stesse colonne prima un duro editoriale contro quel modo di fare giornalismo e poi… [continua a leggere]
Vi ricordate la discussione se ci debba essere una distinzione tra giornalisti e poliziotti a proposito dello scoop di Repubblica a Bari? (v. posting qui sotto). L’ipotesi teorica fatta allora è diventata realtà: la procura di Torino ha sequestrato gli appunti di un giornalista che aveva parlato con… [continua a leggere]
Mentre in Italia i giornali si gettano a capofitto nell’avventura dei blog, negli Stati Uniti esplodono le contraddizioni. Questa la racconta Romenesko. Il garante del lettore del Sacramento Bee Tony Marcano rivela che il blog del notista politico Daniel Weintraub è “editato”: i post sono… [continua a leggere]
Estraggo e rendo visibile un messaggio apparso in un commento: Ciao! Il mio nome è Francis, ho 24 anni e sono alunna del corso di giornalismo del FIB (Faculdades Integradas da Bahia) faccio il 1º semestre in Salvador – BA – Brasile. Sono molto interessata… [continua a leggere]
Nel suo tentativo di maggiore trasparenza dopo gli infortuni del caso Blair, il New York Times prende l’iniziativa di spiegare ai lettori come funziona la selezione delle lettere che compaiono sulla rubrica delle lettere al direttore. Lo ha fa con un articolo del capo redattore che cura il… [continua a leggere]
Oggi Repubblica ha un bello scoop: una cronista della redazione di Bari ha scoperto che un funzionario dell’Università passava le soluzioni di test di ammissione in cambio di prestazioni sessuali (qui la cronaca). La giornalista ha prima verificato di persona, poi è andata dai carabinieri e… [continua a leggere]
La versione beta in italiano di Google News è in linea da oggi. In attesa di studiarla meglio, incollo la presentazione del servizio, che trovate anche a questo indirizzo. “La particolarità di Google News sta nel offrire un servizio di informazioni compilato esclusivamente da algoritmi computerizzati… [continua a leggere]
Una giornalista americana lascia la redazione nella quale lavorava per un posto di PR, sostenendo che i giornali “non hanno ancora scoperto il modo di consentire alle donne di avere sia una famiglia, sia una carriera giornalistica senza diventare matte o accettare di vivere sotto… [continua a leggere]
Se lo scorso anno un chilo di zucchine costava 2,15 euro e adesso ne costa 2,45, di quanto è stato in percentuale l’aumento di prezzo? Sembrano problemini da quinta elementare. E in realtà lo sono. Il dramma è che sulla matematica spesso i giornalisti mostrano… [continua a leggere]
Approfittando di una trasmissione della Pbs dedicata al conflitto di interessi, il New York Times stronca l’informazione in Italia. Sparando nel mucchio. In questo articolo, Alessandra Stanley scrive: “Con poche eccezioni, i media italiani non sono corretti, obiettivi o tenaci. Erano rumorosi ma allineati sotto i precedenti… [continua a leggere]
In vista del vostro lavoro di fine anno, trovo molto interessante un piccolo sito-manuale sulle “storie multimediali”, intitolato Five Steps to Multimedia Reporting. Concepito dalla Università di Berkeley e dallaAnnenberg School for Communication, è diviso in cinque brevi e precisi capitoli: “Come scegliere una storia”, “Storyboarding”,… [continua a leggere]
