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LE VOCI LIBERE
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Ha un linguaggio ironico, ama il dialogo diretto con gli ascoltatori, le sue frequenze sono aperte a tutte le minoranze e suona solo musica rock.
E’ la spina nel fianco di Slobodan Miloshevich e, ironia della sorte, è nata proprio in occasione delle celebrazioni ufficiali per il compleanno del vecchio presidente Tito. La storia di Radio B92 comincia infatti con un permesso di trasmissione di 15 giorni su una frequenza FM. Un permesso richiesto da un gruppo di giovani di Belgrado per dei programmi sperimentali, sfruttando l’opportunità dei festeggiamenti per il vecchio padre della patria.

Ma quei giovani debuttarono nell’etere demonizzando le manifestazioni e, alla fine di quei 15 giorni, ci avevano preso talmente gusto che decisero di continuare a trasmettere, con o senza il permesso del governo. Era il maggio del 1989, l’emittente all’epoca si chiamava Youth Radio B92.

A distanza di più di dieci anni la piccola emittente semiprofessionale e semilegale, formata da neofiti dell’informazione che avevano come loro maggiore risorsa un indomabile spirito di indipendenza, è diventata la voce più vitale dell’opposizione politica e culturale in Yugoslavia.

Non è più soltanto una Radio che offre informazioni obiettive ai suoi ascoltatori, ma un ente che partecipa attivamente alla vita pubblica di Belgrado, alle discussioni intellettuali e sui problemi sociali, alle attività civiche contro la guerra e le violazioni dei diritti umani e delle minoranze.

Il fatto che la loro voce nell’etere corra continuamente il rischio di essere messa a tacere o condizionata, e che comunque, non essendo autorizzata, non possa raggiungere tutto il paese, ha spinto i giornalisti di Radio B92 ad estendere la propria atività ad altri settori. Ad usare, in un certo senso, altri canali per far arrivare il proprio messaggio. Nel 1994 sono cominciate le produzioni TV, premiate da un notevole successo. Si tratta di documentari connessi con l’attività della radio stessa, una forma di giornalismo investigativo e di film, che puntano a promuovere determinate idee, e gruppi. Una delle produzioni, Marble Ass, è stato trasmesso a festival internazionali, come quelli di Berlino, Mosca, Sao Paulo, Troia, Montreal, Varsavia.

B92 ha anche una propria produzione musicale, CD, audio tapes, in linea con le vedute culturali e sociali dell’emittente.

Costantemete in pericolo durante tutti i suoi dieci anni di vita, l’emittente, chiusa ormai per la quarta volta, ha raggiunto un livello di popolarità tale da rappresentare ormai il simbolo della libertà di informazione e della lotta contro la censura. E continua a vivere sul web.

(maggio 2000)