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La carica dei minori

Ci sono anche loro nelle strisce di Lupo Alberto, le creature minori del mondo silveriano, le comparse fugaci della fattoria McKenzie.

OMAR IL GALLO

Che ora è? Che giorno è? Tocca a me? Dovevo suonare la sveglia? Scusate, sono un tipo un pò ansioso, ma non è roba da poco tirar giù dal letto ogni mattina tutta la fattoria. E non vi dico che succede quando per sbaglio canto anche la domenica all’alba: certe reazioni! Ma che modi: sono davvero degli animali! La prima volta è stata trenta anni fa: la prima striscia della fattoria McKenzie.Omar il gallo Proprio come in quella pubblicità: protagonista assoluto, bello come il sole, spacco il minuto, canto a squarciagola… ma non ti vado un po’ a sbagliare il giorno?

DICONO DI LUI

“Omar continua a tenerci variamente al corrente delle sue smagliature nella sua carriera di gallo sveglia, ottenendo anche l’aiuto non richiesto di altri personaggi” - Luca Boschi in Only for fans

“E’ roso perennemente dal timore di fallire, e questo stress è la causa unica dei suoi insuccessi che lo vedono confondere i giorni della settimana [..] e dei suoi improvvisi attacchi di raucedine psicosomatica” - Lupo Alberto, I classici del fumetto

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Lodovico il cavalloLODOVICO

Buongiorno, il mio nome è Lodovico e sono il cavallo della fattoria McKenzie. Cosa faccio qui? Beh, a volte me lo chiedo anch’io, dato che passo il tempo gironzolando con il mio amico pollo, Arturo. Amo prendermi cura del mio look: che ne dite, ad esempio, del mio derby-hat? Ma dove guardate, è la bombetta, ignoranti! E quando sono in vena mi sistemo la coda con i bigodini, non si sa mai che un giorno possa finalmente realizzare il mio sogno: correre e vincere un derby al trotto. E allora dovrò essere perfetto.
Sono un animale tranquillo, ma se qui c’è veramente qualcuno che non sopporto è Krug, quel bruto così irascibile.. ma proprio per questo mi guardo bene dal dirglielo! Tanto se lo dovrà pur immaginare!
A volte mi dicono che sono complicato, solo perché mi imbarco in lunghe discussioni in cui mi perdo o come quella volta che per disegnare un oggetto ho chiesto un tecnigrafo, invece della matita e… che stavo dicendo?

DICONO DI LUI

“E’ un cavallo davvero particolare: praticamente onnivoro, risulta piuttosto un <bipede> che un quadrupede, come conferma il suo modo di galoppare <a due zampe>” – Silver in Lupo Alberto, I classici del fumetto

“A tutt’oggi, 1989, Lodovico si è limitato nelle sue apparizioni ad inghiottire oggetti della più varia natura e a comparire in situazioni senza ricoprire un ruolo particolare, magari in momenti di tensione per tutto il serraglio, come quando Marta organizza un defilè di moda e Lodovico si lascia scappare una di quelle rare frasette che rivelano il suo stato di eccitazione: <Caspita! Chissà che puledre!> […]” – Luca Boschi in Only for fans

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Cesira la talpaCESIRA

Sono Cesira, la moglie di Enrico. Mi considero una casalinga scrupolosa e attenta. Certo, la routine quotidiana non mi soddisfa e a volte Enrico è davvero insopportabile. Quanta pazienza ci vuole con lui! E quanti litigi. Io lo curo amorevolmente e lui come mi ripaga? Correndo dietro alle ragazzine… Perché, sapete, io sono una signora, una con la mentalità conservatrice, non me la sento di fare quella con la “visione aperta”… Una volta mi sono anche messa in proprio, un lavoretto porta a porta, per ripulire le coscienze degli animali fornicatori: “Sono la signora Cesira, domestica della virtù a ore! A parte lavo e stiro coscienze!Arrivo presto, vado via presto e non pulisco il water. Il mio motto è: “Il maligno alligna in ogni fogna!”. Meno male che ogni tanto posso rifarmi guardando l’Adriano in tv, che da quando Fantastico l’ha fatto lui, la televisione è veramente cambiata.

DICONO DI LEI

“Una vera regina della casa, ma anche un po’ bigotta, moralista e soffocante. Sbraita continuamente, ma questo non è niente in confronto a quello che deve sopportare da Enrico” – Lupo Alberto, I classici del fumetto

“Copia speculare di Enrico, la signora Cesira, talpa di casa, nonostante l’età avanzata e l’arrivo della noia sessuale conserva ancora qualche desiderio nei confronti del grasso maritino che accudisce amorosamente” – Luca Boschi in Only for fans

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ALICE

Sono single per scelta, un po’ in carne, ma con tutte le rotondità al posto giusto. E poi volete mettere con quegli stuzzichini che si vedono in giro? Gli uomini devono accettarmi per quello che sono e se non apprezzano i miei modi rustici, peggio per loro: come quella volta che, stufa di mazzi di fiori, baciamani e salamelecchi vari, ho stretto in un angolo quel ragazzo che mi ronzava intorno e non veniva mai al sodo e gli ho fatto vedere io... Di tutti i colori è diventato, ah ah ah, “Ma che fa, signorina - ha detto - io non sono quel tipo di ragazzo!”. Ah, ah , ah che salame! Gli uomini, non sanno quello che perdono! Io invece cosa ci guadagno lo so: una fettona di quel bel tiramisù che è avanzato ieri….

DICONO DI LEI

“Orbitante nell’area di Marta e Alberto compare a varie riprese anche Alice, gallina rotonda manesca e un po’ maschile che più per “vocazione” ha abbracciato la causa femminista [..]” – Luca Boschi in Only for fans

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SILVIETTA

Nonostante la facile ironia derivata dal mio nome, io sono una passerotta per bene. Mi chiamo Silvietta e appartengo alla specie “prunella modularis” della famiglia volgarmente nota come della “passera scopaiola”. Sono giovane, forse un po' ingenua, ma perfettamente in grado di badare a me stessa. E non cederò alle avances di quel pervertito di Enrico. Sono arrivata per casoSilvietta alla fattoria McKenzie e ciò che voglio è solo applicarmi nei miei studi: a me piace la danza classica, ma i miei vorrebbero che facessi lingue… finirò per fare tutte e due.

DICONO DI LEI

”Puro giglio cresciuto per caso in una giungla popolata da bruti” – Lupo Alberto

“Il suo status di signorina e la specie cui appartiene spesso creano spiacevoli malintesi con Enrico e Alberto. Studentessa zelante e scrupolosa la giovane Silvietta ha portato scompiglio soprattutto nella vita di Enrico, che con lei si comporta da vecchio satiro, insidiandola a più riprese con ogni mezzo [..]” – Lupo Alberto, I classici del fumetto

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UccelloUCCELLO

Purtroppo Uccello non può parlarci di sé: Uccello, un passerotto piccolo, tenero e grassottello, è morto. E’ stato il protagonista appena abbozzato di una storia dal finale tragico, scritta nel 1978: abbandonato su un ramo da una madre snaturata prova a cavarsela da solo, non senza l’aiuto di Lupo Alberto, tentando di imparare a volare per poter migrare con gli altri. Fin qui tutto regolare, se non fosse per il colpo di scena finale, un caso più unico che raro in un fumetto per ragazzi: Uccello riuscirà a librarsi in cielo dopo numerosi tentativi sempre falliti, ma subito dopo verrà ucciso da una fucilata. “Farlo migrare – spiega Silver - sarebbe stato scontato. Si cerca sempre di fare qualcosa di nuovo che scuota un pò il lettore e io in passato ero molto più provocatorio di quanto non lo sia adesso. Il fatto di far entrare la morte nel mio fumetto – continua l’autore - ha creato molte reazioni forti: sono stato persino minacciato, perché facessi rivivere il povero Uccello, ma per me l’importante era proprio far entrare nella narrazione anche la morte, un elemento sconvolgente, che però fa parte della nostra vita. Insomma una provocazione, ma a fin di bene, per contrastare il perbenismo disneyano, da cui ero profondamente infastidito. La morte di questo passerotto è stata quasi un atto di ribellione a quegli stupidi stereotipi, anche se più vicina a un atto di cinismo, perché premeditata”.

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