torna alla home
Home page>La storia>Una giornata
  Foto
 
  La locanda
  Il castello

 

Il borgo antico
  Per le strade
 
  Schermo intero
 
  Mediateca
 
  La Rocca a 360°
  Puzzle
  Storia interattiva
 
  L'autore
 
  e-mail
  curriculum
 
 
 
 
 
 
 
 

 


La storia / Una giornata
L'organizzazione che vince l'isolamento

versione stampabile (.rtf)
>>Una giornata
Paolo e Susanna Baldi davanti l'ingresso della locanda
Paolo e Susanna Baldi davanti l'ingresso della "locanda della Rocca"

La sveglia, a Rocca Calascio, suona presto. Alle 6 e 30, Paolo e Susanna sono già in piedi. Le cose da fare, da quelle parti, non sono poche. L'isolamento rende poi ogni cosa più difficile: tutto deve essere programmato. "E’ vero - spiega Paolo - ogni giorno io e mia moglie ci dividiamo i compiti. Uno di noi accompagna i bambini a scuola e fa un po’ di spesa, l’altro si occupa dei turisti". Ogni stagione la locanda ha i suoi clienti: appassionati di montagna, gruppi spirituali, studenti in cerca di quiete, sciatori. A Rocca Calascio, poi, non mancano le sorprese. "Un giorno - racconta Susanna - sono entrata in casa e ho trovato in salotto, seduti al piano, Michele Placido e Rocco Papaleo. Evidentemente, si erano presi una pausa dalle riprese del film che stavano girando in questa zona".

A sentire Paolo e Susanna, gestire un locale in un posto disabitato non è poi così difficile, a patto però che ci si organizzi. La giornata, in effetti, sembra quella di una famiglia qualsiasi, in un qualsiasi paese d'Italia. Ma dietro ogni gesto e ogni attività, c'è un'attenta organizzazione. Nulla, o poco, può essere lasciato al caso. Nulla deve essere dimenticato. Le ore, così, filano via senza molti momenti di pausa. "Le cose di cui bisogna occuparsi - afferma Paolo - sono davvero tante. Ci sono un’infinità di piccoli affari da sbrigare che necessitano di una certa programmazione". A Rocca Calascio, ovviamente, non ci sono negozi né servizi di alcun genere. Dunque, bisogna quantomeno arrivare a Calascio per le cose più urgenti, percorrendo con cautela 3 chilometri di una strada sterrata e tortuosa, a strapiombo sul niente. " Per i rifornimenti - spiega Paolo - bisogna arrivare in paese col trattore. Poi dobbiamo raccogliere la legna per il riscaldamento. Se nevica, è un problema arrivare giù". Spesso, d'inverno, Rocca Calascio rimane completamente isolata.

Giorgio, Pietro e Niccolò Baldi
Giorgio, Pietro e Niccolò Baldi.

Il pomeriggio, di solito, arrivano i nuovi turisti: ci sono allora i bagagli da trasportare dal parcheggio fino alla locanda con il trattore, le stanze da preparare, le indicazioni da dare. Nulla di diverso da un qualsiasi albergo della penisola, o quasi. Alla "locanda della Rocca", poi, Paolo e Susanna organizzano spesso le merende del pomeriggio, che hanno grande successo durante l’estate. "Molte persone - racconta Paolo - vengono da noi giusto per fare uno spuntino e godersi un po’ di tranquillità".

La sera, a Rocca Calascio, arriva senza tregua, anche se il ritmo di lavoro sembra adeguarsi, quando possibile, al silenzio e alla quiete delle valli. E, quando cala il sole, non ci si può ancora riposare. Bisogna preparare la cena per sé e per i clienti, poi ci sono i preparativi per l’indomani mattina. Di televisione, in casa Baldi se ne vede poca. "Nel tempo libero, i nostri figli leggono molto o giocano con qualche amico che viene a trovarli". A mezzanotte ("mai prima", precisa Paolo) finalmente si va a dormire.

Fortunatamente, anche la famiglia Baldi ha le sue giornate di relax. "Spesso - racconta Paolo - abbiamo chiuso la locanda ma siamo rimasti a Rocca Calascio, per goderci davvero questo posto". Sono quelli i momenti da dedicare alle passeggiate per i boschi, alla raccolta di funghi, a qualche allegro pic-nic in famiglia. Fino alla sera, "quando - conclude Paolo - l’appuntamento classico è con il tramonto".

 

- I protagonisti
- Le difficoltà

[torna su]

 




Tesina multimediale realizzata da Germano Antonucci - Ifg Urbino
Aprile 2002