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La storia / I protagonisti
Una locanda in cima agli Appennini


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>>I protagonisti
Il castello di Rocca Calascio
Il castello di Rocca Calascio

Era un posto dimenticato dagli uomini e dagli dei. A Rocca Calascio, antico borgo abruzzese a 1500 metri d’altezza, non abitava più nessuno: l'ultima famiglia se n’era andata nel 1957. Poi, tra le strade di quella che si avviava a diventare un’altra città fantasma, accadde quello che non ti aspetti. L’idea, a metà strada tra follia e coraggio, venne a una coppia di coniugi romani: Paolo e Susanna Baldi decisero che proprio a Rocca Calascio, ai piedi di quello splendido castello medievale, tra le rovine che risalgono a secoli fa, potevano costruire il loro piccolo paradiso. Comprarono una casa, la ristrutturarono e ci andarono ad abitare. Lontani da tutti e da tutto.

Sono passati otto anni, e Paolo e Susanna ormai si sono perfettamente adattati a essere gli unici abitanti di Rocca Calascio. La famiglia, intanto, si è allargata: oltre a Niccolò, che era già nato quando i Baldi si trasferirono in Abruzzo, sono arrivati altri tre figli: Pietro, Giorgio e Margherita. La“ locanda della Rocca” (vedi galleria fotografica), che è diventata ben presto la principale occupazione di Paolo e Susanna, è ora finalmente redditizia, dopo qualche difficoltà iniziale: il posto è troppo bello per passare inosservato ai molti turisti che transitano in Abruzzo. Adesso, non manca certo il daffare, e durante il giorno spesso non c’è nemmeno il tempo di riposare.

“Siamo venuti ad abitare qui nel 1994 - racconta Paolo Baldi, con la naturalezza di chi trova normale la propria scelta - e all’inizio abbiamo dovuto fare i conti con un po’ di problemi: innanzitutto l’approvvigionamento”. Già, perché Rocca Calascio dista 3 km da Calascio, il comune più vicino, che conta comunque solo poche centinaia di abitanti. Non c'è assolutamente nulla, per le strade dell'antico borgo. Solo i resti di una storia che sembrava definitivamente passata e che qualcuno ha eletto quale residenza estiva. Per prima cosa, dunque, i Baldi hanno dovuto sconfiggere l'isolamento: la strada che conduce a Rocca Calascio è tortuosa e non ancora asfaltata. Arrampicarsi per le vie che portano all’antico borgo dà la sensazione di tornare indietro nel tempo. Quando nevica, poi, Rocca Calascio resta completamente isolata.

“I primi tempi non avevamo acqua - prosegue Paolo Baldi - e dovevamo adoperare un pozzo qua vicino. In più, non abbiamo una linea telefonica, e dobbiamo usare il telefonino”. Ma le sorprese non finiscono qui: la famiglia Baldi naviga in Internet, con un cellulare wap. “Ci serve per controllare la posta elettronica” spiega Paolo. E per tenere sotto controllo il sito ufficiale (www.roccacalascio.itt). Si, perché Paolo e Susanna Baldi non sono due persone in fuga dalla modernità, alla ricerca di un eremo dove condurre vita ascetica. In realtà, prima del trasferimento a Rocca Calascio, lui faceva la guida trekking, lei si occupava di informatica. Si sono conosciuti alla fine del mondo, nelle isole Svalbard, vicino al circolo polare artico. Una passione per i luoghi estremi che dura da tempo e che su questo cocuzzolo d’Abruzzo ha trovato la definitiva realizzazione.

Paolo e Susanna Baldi con due figli
Paolo e Susanna Baldi con due figli

Paolo e Susanna sono a Rocca Calascio ormai da otto anni, assieme ai quattro figli (solo il primo, Niccolò, è nato a Roma). Non si pentono affatto della loro scelta. “Dal punto di vista professionale - dice Susanna - bisogna certo fare delle rinunce. Occuparsi di computer è diverso che fare torte per tutto il giorno. Ma non si può volere tutto dalla vita”. Ma cosa ha spinto una giovane coppia ad abbandonare una metropoli per rifugiarsi in questo lembo d’Abruzzo? “Volevamo fare qualcosa di diverso, e volevamo farlo insieme - spiega Paolo - E poi, una città come Roma ci andava stretta”. Susanna è più romantica: “Ognuno di noi affacciandosi dalla finestra della propria casa vede sempre lo stesso panorama. Tanto vale sceglierselo bello”. E il panorama, qui a Rocca Calascio, è davvero da favola.

 

- Una giornata sulla Rocca
- Le difficoltà


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Tesina multimediale realizzata da Germano Antonucci - Ifg Urbino
Aprile 2002