LA TARANTOLA PIZZICA ANCORA

LA RISCOPERTA

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Che cos'è il tarantismo?
E'quel fenomeno religioso diffuso in Puglia a partire dal Medioevo secondo cui il morso della tarantola provocava uno stato di malessere generale (dolori addominali, stato di catalessi, sudorazioni, palpitazioni) per guarire dal quale occorreva sottoporsi a una sorta di esorcismo popolare.

Perchè i tarantolati si ritrovavano nella chiesa di San Paolo a Galatina? Nicola Caputo, medico leccese del '700, racconta che San Paolo, giungendo a Galatina in incognito per timore dei persecutori, fu accolto nella casa di un religioso. Per compensare la sua cortesia, ottenne da Dio il dono di risanare, facendo il segno della croce sulle ferite, quanti erano stati morsi da animali velenosi, e facendo bere loto l'acqua del pozzo della Casa di cui era stato ospite. Nella Bibbia si racconta inoltre che San Paolo protegge dal morso perchè si racconta che un giorno, durante le predicazioni in Giudea, fu circondato da serpi, vipere e bisce, raccolte dai giudei per spaventarlo e per impedirgli di ascoltare la voce di Gesù. Ma appena San Paolo si fece il segno della croce le bestie scapparono per essere calpestate dal popolo.

Come spiega il fenomeno l'entologo Ernesto De Martino?
De Martino, nel suo "La terra del rimorso", conclude che il tarantismo era "un dispositivo simbolico mediante il quale un contenuto psichico conflittuale che non aveva trovato soluzione sul piano della cosicenza, e che operava nell'oscurità dell'inconscio rischiando di farsi valere come simbolo nevrotico, veniva evocato e configurato sul piano mitico-rituale, e su tale piano fatto defluire e e realizzato periodicamente, alleggerendo del peso delle sue sollecitazioni i periodi intercerimoniali e facilitando per qui periodi un relativo equilibrio psichico."

Il ragno è davvero velenoso?
Nella moderna zoologia la taranta cui si fa riferimento durante gli esorcismi corrisponde alla lycosa tarentula, così descritta da Ernesto De Martino: "un grosso ragno peloso, di colore scuro, con disegni grigio-bruni sul dorso e una banda scura in campo grigio-arancione sul ventre. Armato di chelicheri di notevoli dimensioni, tutto nel suo aspetto richiama l'immagine della potenza del morso, mentre il molto più temibile, ma più piccolo e meno vistoso, latrodectus tredecim guttatus non suscita reazioni emotive altrettanto intense". In Italia la lycosa è il ragno più diffuso (soprattutto nel centro Sud) ma non il più velenoso. Il suo morso provoca infatti solo un po' di arrossamento e gonfiore.

Come si balla la pizzica? La pizzica viene eseguita all'interno di un cerchio, la "Ronda", formato dai suonatori di tamburello, armonica e chitarra e dagli spettatori. Il tamburello è lo strumento principale e i suonatori per ore battono il ritmo e spesso hanno le mani ferite e sanguinanti. I polsi e le caviglie sono adornati con i caratteristici nastrini colorati detti "zigaredde"

Cos'è la pizzica-scherma? E' la il ballo tra due uomini che, all'interno della ronda, si affrontano in un vero e proprio duello rusticano al suono di tamburelli e armonica.

Dove si può ballare? La pizzica si sta diffondendo in tutta Italia. Ma per ballarla in luoghi caratteristici occorre andare a Torrepaduli, un paese vicino Lecce, dove nella note tra il 15 e il 16 agosto, per la festa di San Rocco, convergono i migliori tamburellisti del Salento e si balla fino all'alba.