LA TARANTOLA PIZZICA ANCORA

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LA RISCOPERTA

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LA TARANTOLA è tornata a pizzicare. L'antico fenomeno religioso del morso del ragno, con la sua musica (la pizzica) e i suoi rituali, rinasce in Salento e si diffonde per l'Italia fino ad approdare oltreoceano.

Molti cantautori hanno recentemente dedicato canzoni a questa antica tradizione, gruppi di musica folk propongono sempre più spesso le antiche "pizzicate" salentine. A Torre Paduli, in Salento, ogni notte di ferragosto migliaia di persone si incontrano per la festa di San Rocco e danzano fino al mattino al suono dei tamburelli. E su una radio romana Anna Nacci conduce, ogni martedì, una trasmissione che ha per tema il tarantismo. Con un altissimo gradimento.

La tradizione del morso della tarantola risale al medioevo. Si credeva che esso provocasse uno stato di malessere generale (dolori addominali, stato di catalessi, sudorazioni, palpitazioni) per guarire dal quale occorreva sottoporsi a una sorta di esorcismo popolare. Ancora qualche decennio fa, nel profondo Salento, c'era chi - ritenendo di essere stato morso dalla tarantola - danzava per liberarsi dal male in attesa che San Paolo arrivasse a concedergli la grazia. Un fenomeno che l'etnografo Ernesto de Martino ha studiato e riprodotto in un classico della letteratura antropologica.

Ma che forma di tarantismo sta avendo successo, oggi? Ripercorriamone la storia e scopriamo a cosa è legata questa riscoperta.