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Quindici supporter per una o più reginette. Come trono, uno sgabello
Diventare miss tifosa romanista
questione... di curva e curve

 

Niente bikini, occhio alle scollature. Vogliono solo tipe da stadio, capaci di saltare dal seggiolino dell'Olimpico allo sgabello dello studio televisivo. Non siamo a Miss Italia, manca pure Mirigliani. Ma il concorso per la Miss tifosa è ormai un'istituzione e moltissimi club femminili in Italia lo organizzano annualmente.

A casa Roma, alla finale accedono solo in 15. Quelle - in pratica - che riescono a dimostrare di essere delle vere romaniste e, dunque, di conoscere alla perfezione biografie calcistiche, morti celebri e miracoli balistici all'incrocio dei pali. La giuria delle selezioni è composta dal direttivo del club Donne in giallorosso. Per la serata finale, invece, arrivano personaggi dello spettacolo, amministratori locali, giornalisti sportivi capitolini. Tutti di indiscussa fede romanista.

Il vicesidaco di Roma, Gasbarra,
premia la vincitrice del 2002

Non si tratta, però, di un esame insuperabile. Basta masticare qualche nozione di Storia della Magica dal '27 ai giorni d'oggi. Domande-tipo? Si parte dal nome del presidente dello scudetto dell'83, si passa al capitano dell'42; si arriva a chiedere dell'amatissimo presidente in carica, con un flah sull'anno di fondazione della società. Ma soprattutto, come a Miss Italia, serve sorridere, sorridere, sorridere.

 

 

(02 gennaio 2002)

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