Quello di accordare le campane è “semplicemente
una passione”. Una passione che è
solo una sfaccettatura della vita del maestro Claudio Stucchi.
Vita da musicista, divisa tra l’organo,
il Vaticano, la musica sacra
e i bambini.
Infatti il maestro insegna musica in una scuola media. Adora
stare con i ragazzini e nonostante a volte siano “delle
pesti”, cerca di trasmettere loro tutta la passione per
la musica.
“Sono svegli – scherza – e quando li porto
in gita me ne fanno di tutti colori. Ma sono la mia passione”.
Ma non c’è solo la scuola. Ci
sono anche i concerti in chiesa, perché
il maestro non solo suona l’organo, ma è anche
direttore d'orchestra. E così, grazie alla sua bravura
e alla sua profonda conoscenza della musica sacra,
ha diretto importanti concerti anche in Vaticano.
E quando non parla di campane, scuola o musica sacra, Claudio
Stucchi ama raccontare aneddoti sul Corsaro di Dio.
In realtà il Corsaro è il parroco di un paese
lì vicino, "un affarista nato"
scherza Stucchi. Pare che venga da una famiglia di commercianti
e per questo motivo avrebbe la contrattazione nel sangue.
"Ogni volta con lui è un'impresa" dice Stucchi
che nei numerosi viaggi fatti assieme cerca sempre di trattenerlo
dal comprare qualcosa di "inutile". Memorabile quella
volta che, durante un viaggio a Carrara, il Corsaro aveva adocchiato
delle statue di marmo di Maria. Ne voleva comprare 300 per poi
rivenderle o regalarle a preti e amici. L'unico problema era
nelle dimensioni delle statue: praticamente enormi.
"Dove
le metterai? In giardino? A tua madre viene un colpo" cercava
di contrastarlo il maestro. Ma il Corsaro di Dio non voleva
sentire ragioni. Dopo una fervente discussione riuscì
a farlo desistere. A caro prezzo però: "non so per
quanto tempo non mi ha parlato" sorride Stucchi.