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Cosa è cambiato quando avete ottenuto l’indipendenza?
Ma cosa vuoi che si modifichi… Io vivevo in campagna e l’unica
differenza che la mia famiglia ha notato è la città
di destinazione delle tasse. Prima pagavi a Belgrado, dal 1991 a
Lubiana. Io ho continuato la mia vita scuola e messa
Di sicuro cambieranno i controlli al confine con l’ingresso
in Europa della sua Slovenia?
Senza dubbio, ma devi pensare che già da qualche anno i
controlli si sono ridotti. Da quando ci hanno consegnato il lasciapassare
spesso passo senza neanche dire una parola. Poi il pignolo c’è
sempre. Da maggio, con la caduta del reticolato, non dovrò
più neppure tirare fuori quel documento. Non dovrò
più rendere conto a un estraneo della mia vita, di quello
che faccio e di dove voglio andare. Saranno soprattutto i miei figli,
che già vivono meglio di me il confine a trarre i maggiori
vantaggi.
Ci saranno anche conseguenze negative, secondo lei?
Secondo me diminuiranno i posti di lavoro per noi sloveni. Già
da tempo la situazione è peggiorata. Quando io ho iniziato
a venire a lavorare in Italia è perché lo stipendio
era del 50 per cento più alto. Con l’ingresso in Europa
cambierà anche il lato economico, ci saranno regole e probabilmente
meno persone potranno lavorare in Italia.
E per Nova Gorica cosa cambierà?
Ma, forse si ridurrà lo sviluppo dei casinò che da
anni rappresenta la sola ricchezza del paese. Il primo grosso cambiamento
c’è stato durante il passaggio dalla Jugoslavia all’indipendenza.
Il momentaneo permanere di doppi codici di leggi ha fatto si che
fiorissero decine di casinò privati, aperti nelle case. La
gente faceva i soldi con gli italiani che venivano a giocare. Sono
molte le famiglie che si sono rovinate. Poi, dal 1997, è
cambiato tutto ed è cominciato il dominio della Hit, la società
che gestisce il casinò di Nova Gorica. Dà lavoro a
centinaia di persone, anche mia figlia e il suo fidanzato si sono
conosciuti lì. Mi ricordo che le code durante glia anni novanta
al confine erano interminabili, code di giocatori.
Ma a NG si parla della caduta del “muro”?
Poco, tutto è vissuto in maniera tranquilla. Dovete capire
che ormai ci siamo abituati a convivere e l’abitudine è
la peggior cosa che può abbattersi su un popolo.
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